
Potenza massima attiva trasferita su un'impedenza Z
Moderatori: IsidoroKZ,
g.schgor,
EdmondDantes
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Sono contento che adesso sia giusto ma, c'è un dubbio nuovo che mi assale (sembra spuntino apposta).
Secondo quanto chiesto da me ieri nel primo posto e dalla tua risposta, l'ultimo circuito allegato dovrebbe andare bene, avendo cura di mettere gli opportuni fattori. Tuttavia, oggi il mio professore mi ha detto che non posso portare al primario tutto quanto (quindi mettere
, il generatore
e così via), perché questa cosa andrebbe bene solo se ci fosse esclusivamente l'impedenza al secondario. Quello che potrei fare invece, secondo lui, è portare il generatore al primario che diventa appunto
e tale generatore ha una tensione pari a
, dove
si ricava dalla LKT che ho scritto prima.
Sono più confuso di prima..](./images/smilies/eusa_wall.gif)
Secondo quanto chiesto da me ieri nel primo posto e dalla tua risposta, l'ultimo circuito allegato dovrebbe andare bene, avendo cura di mettere gli opportuni fattori. Tuttavia, oggi il mio professore mi ha detto che non posso portare al primario tutto quanto (quindi mettere





Sono più confuso di prima..
](./images/smilies/eusa_wall.gif)
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aghin ha scritto:... oggi il mio professore mi ha detto che non posso portare al primario tutto ...
Il tuo professore sbaglia, si può portare tutto al primario; è chiaro che, una volta portata al primario la Xc e il generatore di tensione dipendente, per "convenienza", si potrebbe andare a forzare il circuito risultante primario con un nuovo GIC (diciamo Io), per poi ottenere l'impedenza vista dai suoi morsetti
Zeq' = Vo/Io, da riportare al secondario dividendo per il quadrato di n.
Se invece, riportiamo al primario anche il GIC Ip (via Ip/n), l'impedenza vista dai suoi morsetti dovrà essere trasportata al secondario dividendola semplicemente per n, visto che è solo la tensione ai morsetti del GIC che andrebbe ridotta via rapporto di trasformazione.
E infine, come già detto, si potrebbe anche fare a meno del trasporto al primario dei bipoli secondari, in quanto il GIC Ip al secondario porta a forzare una Ip/n al primario che via KVL all'anello sinistro permette di determinare la corrente attraverso R2, la tensione alla porta primaria, alla porta secondaria e, via KVL alla maglia secondaria, quella ai morsetti del GIC Ip.

"Il circuito ha sempre ragione" (Luigi Malesani)
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Mhh ho capito.. insomma devo ordinare un attimo le idee ma penso di aver afferrato il concetto.
Grazie mille per l'aiuto e la pazienza!
Grazie mille per l'aiuto e la pazienza!
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Proverò a svolgere l'esercizio in tutti i modi, non appena avrò finito di fare l'esame di elettrotecnica domani e mi prenderò un day off per placare la mente.
Spero di postare presto le soluzioni, potrebbero essere d'aiuto per chi ha avuto dubbi su questo argomento.

Spero di postare presto le soluzioni, potrebbero essere d'aiuto per chi ha avuto dubbi su questo argomento.
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Per verificare l’equivalenza dei tre metodi potresti rimuovere il mutuo induttore e il resistore R2, lasciando al primario solo la serie di R1 e R3, così te la cavi in 5 minuti. 
... e in bocca al lupo per domani


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"Il circuito ha sempre ragione" (Luigi Malesani)
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