Buongiorno a tutti,
mi è stato chiesto di valutare l'installazione di un impianto FV con P=200 kW sulla copertura di un fabbricato.
La fornitura è in MT 15 kV.
Sono stato nella cabina utente ed ho visto soltanto i seguenti componenti:
- un trasformatore 15000/400 V, raffreddamento in olio, Dyn11, 200 kVA, anno 2001;
- un interruttore BT magnetotermico In 160 A e due MTD per illuminazione cabina ecc.
Nel locale consegna dovrebbe esserci un IMS con fusibili e stop.
La cabina pertanto non mi risulta adeguata CEI 0-16, probabilmente pagano il CTS (devo verificare, non sapevano nulla).
Mi risulta che, nel caso in cui si voglia diventare "utente attivo", sia necessario adeguare alla CEI 0-16.
In ogni caso non ci sono i presupposti per collegare un impianto con P=200 kW su un trasformatore da 200 kVA.
Confermate la necessità di adeguamento alla CEI 0-16?
Impianto FV e cabina MT/BT
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sebago,
MASSIMO-G
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Grazie per la risposta
esisnc.
Ho un dubbio che mi disturba molto
Attualmente in questo caso c'è un locale "consegna" al quale il Cliente non ha accesso.
L'IMS con fusibili è installato dentro tale locale.
Poi a fianco c'è il locale utente con trasformatore e interruttore generale BT.
Mi sembra che ci sia un problema, il cliente non può agire sull'IMS..
Sinceramente non capisco.
Grazie per l'aiuto.

Ho un dubbio che mi disturba molto

Attualmente in questo caso c'è un locale "consegna" al quale il Cliente non ha accesso.
L'IMS con fusibili è installato dentro tale locale.
Poi a fianco c'è il locale utente con trasformatore e interruttore generale BT.
Mi sembra che ci sia un problema, il cliente non può agire sull'IMS..
Sinceramente non capisco.
Grazie per l'aiuto.
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Danielex ha scritto:La cabina pertanto non mi risulta adeguata CEI 0-16, probabilmente pagano il CTS.
Rientra nei requisiti semplificati e quindi non dovrebbe pagare la penale, secondo me poco importa se deve installare un impianto FTV e devi inserire la cella per i tv a triangolo aperto occorre adeguare alla 0-16.
questo è l'estratto dei requisiti semplificati dell'articolo 35 dell'allegato A del testo della delibera 333/07 di arera.
35.2 I clienti MT con potenza disponibile inferiore o uguale a 400 kW hanno facoltà di derogare ai requisiti di cui al comma precedente se sono rispettate tutte le seguenti condizioni:
a) risultano dotati di Interruttore Manovra Sezionatore (IMS) con fusibili e di un unico trasformatore MT/BT con potenza non superiore a 400 kVA con dispositivo di protezione per la sola corrente di corto circuito e di un unico trasformatore MT/BT con potenza non superiore a 400 kVA;
b) la connessione MT tra l’IMS e il trasformatore MT/BT è realizzata in cavo ed ha una lunghezza complessiva non superiore a 20 m;
c) effettuano la manutenzione ai sensi della norma CEI 0-15 refertando su apposito registro secondo
le periodicità previste dalla stessa norma CEI 0-15.
Danielex ha scritto:Attualmente in questo caso c'è un locale "consegna" al quale il Cliente non ha accesso.
L'IMS con fusibili è installato dentro tale locale.
Mi sorge un dubbio, non è che il cliente non abbia installato il suo IMS o altri dispositivi PG e quindi si è collegato direttamente all'antenna del distributore e quindi non possiede nessuna protezione?
posso chiederti come è stato installato e dove è ubicato il contatore?
-
arabofenice
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arabofenice ha scritto:Rientra nei requisiti semplificati e quindi non dovrebbe pagare la penale, secondo me poco importa se deve installare un impianto FTV e devi inserire la cella per i tv a triangolo aperto occorre adeguare alla 0-16.
Chiaro, quindi la necessità di adeguamento deriva dall'impossibilità di installare la cella con i TV su tale tipologia di impianto.
Non c'è la necessità di adeguare a prescindere (stavo leggendo il medesimo parere su TNE in questo momento).
Corretto?
arabofenice ha scritto:Mi sorge un dubbio, non è che il cliente non abbia installato il suo IMS o altri dispositivi PG e quindi si è collegato direttamente all'antenna del distributore e quindi non possiede nessuna protezione?
posso chiederti come è stato installato e dove è ubicato il contatore?
Avevo probabilmente perso un pezzo, il trasformatore si trova in uno scomparto apposito.
Su di un lato dello scomparto, in corrispondenza di una porta è disegnato il simbolo di un sezionatore con fusibile.
QUindi si trova li dentro.
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Un utente con requisiti semplificati che ha inviato la DIDA , se installa un impianto di produzione di potenza maggiore di 50kW , andrà a pagare il CTSm se non adegua DG+SPG (in pratica installa celle nuove). Se avesse avuto una cella interruttore già adeguata a CEI 0-16 sarebbe stato sufficiente installare un cassone con i TV a triangolo aperto collegati a valle del sistema di protezione. Avrebbe potuto anche fissare i TV in una staffa a muro nella cella trafo (se gli spazi lo consentivano). Ma in questo caso occorre adeguarsi , se non ci si adegua si pagherà il CTSm. A un convegno l'ing. Delfanti diceva che avevano deliberato in tal senso perché chi installa un impianto fotovoltaico di una certa potenza si presume che abbia i denari (ne necessitano pochi....) per rifare la cella di ricezione secondo CEI 0-16 (senza piu requisiti semplificati).
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Ho trovato questo diagramma di flusso da TNE che mi ha dato una visione più chiara e conferma quanto da voi già riportato.
Sto valutando con precisione la taglia dell'impianto, probabilmente supereremo i 200 kW.
Secondo voi quanto posso pensare di sovraccaricare quel trasformatore?
Io non vorrei esagerare, le potenze più alte il FV le raggiunge in estate quando la temperatura in cabina già di per se potrebbe essere altina.
L'esposizione dell'impianto è ottimale, quindi devo considerare che nei mesi di Giugno e Luglio possa raggiungere per alcune ore nei giorni più soleggiati e con cielo terso la sua potenza nominale.
Pensavo di considerare, sulla base del precedente ragionamento, un sovraccarico massimo del 10 %.
Sto guardando una tabella su TNE (che deriva dalla guida CEI 14, fasc. 5645, tab. IV) nella quale si dice che per una Tamb di 30 °C, con carico precedente pari all'80 % della potenza nominale, un sovraccarico del 10 % sarebbe tollerato da un trasformatore in olio per 4 h. E mi sembra già troppo.
Che dite?
Grazie a tutti!
fpalone ha scritto:Mi sfugge però il motivo per cui il TR da 200 kVA non sia adeguato all'impianto fotovoltaico da 200 kW
Sto valutando con precisione la taglia dell'impianto, probabilmente supereremo i 200 kW.
Secondo voi quanto posso pensare di sovraccaricare quel trasformatore?
Io non vorrei esagerare, le potenze più alte il FV le raggiunge in estate quando la temperatura in cabina già di per se potrebbe essere altina.
L'esposizione dell'impianto è ottimale, quindi devo considerare che nei mesi di Giugno e Luglio possa raggiungere per alcune ore nei giorni più soleggiati e con cielo terso la sua potenza nominale.
Pensavo di considerare, sulla base del precedente ragionamento, un sovraccarico massimo del 10 %.
Sto guardando una tabella su TNE (che deriva dalla guida CEI 14, fasc. 5645, tab. IV) nella quale si dice che per una Tamb di 30 °C, con carico precedente pari all'80 % della potenza nominale, un sovraccarico del 10 % sarebbe tollerato da un trasformatore in olio per 4 h. E mi sembra già troppo.
Che dite?
Grazie a tutti!
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Che in luglio fa caldo e le celle sono a temperatura più alta, quindi non avrai sicuro potenza nominale, se per potenza nominale intendiamo somma della potenza nominale dei moduli.
Devi avere timore di marzo aprile (almeno qui in centro Italia).
Ma ci sono lunghi periodi in cui il cliente non assorbe ed il trafo è quindi attraversato solo verso la rete?
Devi avere timore di marzo aprile (almeno qui in centro Italia).
Ma ci sono lunghi periodi in cui il cliente non assorbe ed il trafo è quindi attraversato solo verso la rete?
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Qui a nord ovest i picchi che possono raggiungere la nominale li vedo normalmente a inizio Giugno.
Mi preoccupo anche di luglio perché in giornate non troppo calde l'impianto lavora magari al 70-80 % della nominale per diverse ore, poi capita (molto molto raramente) che arrivi alla nominale per qualche minuto.
Il cliente non assorbe praticamente nulla alla Domenica.
Mi preoccupo anche di luglio perché in giornate non troppo calde l'impianto lavora magari al 70-80 % della nominale per diverse ore, poi capita (molto molto raramente) che arrivi alla nominale per qualche minuto.
Il cliente non assorbe praticamente nulla alla Domenica.
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