Un amico sta prendendo in considerazione l'isolamento del sottotetto della sua villettina e, con successo, cerca di coinvolgermi, così a mia volta scrivo qui per ricevere suggerimenti e consigli nel merito.
Le prestazioni energetiche dell'edificio non sono certo esaltanti, per cui un intervento del genere, anche solo facendo un empirico e mero bilancio economico tra l'ipotetica riduzione percentuale delle perdite ed il costo del materiale dovrebbe ripagare l'impegno, magari recuperando la spesa con un risparmio del volume del gas nell'arco di due o tre anni.
L'intervento riguarderebbe una superficie non abitabile di circa 140 m ², è in cemento e per la maggior parte risulta regolare; poi ci sono delle tratte(linee) in rilievo, sempre in cemento, che coprono i passaggi di collegamenti elettrici.
Ci sono poi tre "muretti", alti circa 30 cm per una lunghezza complessiva di 12 m, che tradiscono la corrispondente presenza di altrattante pareti sottostanti nel piano abitabile.
L'accesso al sottotetto è tramite botola quindi il materiale isolante, da scegliere, non può essere a rotoli ma in forma di pannelli.
Io privilegerei materiali naturali(sughero, canapa, ...) tenendo presente che comunque la copertura dev'essere tranquillamente calpestabile per eventuale manutenzione.
Uno spessore di almeno 8 cm potrebbe dare risulati come da ipotetiche aspettative; ho dei dubbi se proporgli la stesura di qual si voglia tipologia di telo, prima dei pannelli e poi sopra gli stessi.
Vi ringrazio in anticipo per opinioni e suggerimenti.
Saluti
Consigli per Isolamento termico sottotetto
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Guerra
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Posto che teoricamente modificando la prestazione termica dell'involucro edilizio dovrebbe fare una relazione ex l.10/91, per avere benefici dovrebbe mettere almeno 8cm di isolante termico.
Potreste usare o dei pannelli preaccoppiati, oppure lana minerale (6-8cm) con sopra dei pannelli rigidi in fibre di legno (il sughero è molto caro, la canapa non saprei, ma ci sono svariati prodotti del tipo). A seconda delle quote potreste mettere anche paglia.
I materassini in lana di roccia hanno vari pesi e densità e sono mediamente comprimibili: dovreste poter sormontare i tubi.
Se sono troppo alti potreste fare anche in strati successivi ad es. 2 strati da 4cm, li sfalzate per non sovrapporre le giunture, tanto un pannello da 8cm o 2 da 4cm costano praticamente uguale.
"Foderate" i muraletti per evitare ponti termici
Potreste usare o dei pannelli preaccoppiati, oppure lana minerale (6-8cm) con sopra dei pannelli rigidi in fibre di legno (il sughero è molto caro, la canapa non saprei, ma ci sono svariati prodotti del tipo). A seconda delle quote potreste mettere anche paglia.
I materassini in lana di roccia hanno vari pesi e densità e sono mediamente comprimibili: dovreste poter sormontare i tubi.
Se sono troppo alti potreste fare anche in strati successivi ad es. 2 strati da 4cm, li sfalzate per non sovrapporre le giunture, tanto un pannello da 8cm o 2 da 4cm costano praticamente uguale.
"Foderate" i muraletti per evitare ponti termici
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quindi metterebbe l'isolante a terra? sperando in un miglioramento sul soffitto sotto?
io non lavoro nel campo, ma per esperienze personali, penso che isolando un pavimento di cemento, che attraversa il muro esterno, non porti un gran che di isolamento.
digli di non aspettarsi chissachè.
comunque per quanto mi riguarda, l'isolamento migliore trovo sia il sughero.
saluti.
io non lavoro nel campo, ma per esperienze personali, penso che isolando un pavimento di cemento, che attraversa il muro esterno, non porti un gran che di isolamento.
digli di non aspettarsi chissachè.
comunque per quanto mi riguarda, l'isolamento migliore trovo sia il sughero.
saluti.
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lelerelele
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WALTERmwp ha scritto:ho dei dubbi se proporgli la stesura di qual si voglia tipologia di telo, prima dei pannelli e poi sopra gli stessi.
Il "telo" si chiama barriera al vapore e non se va messo o meno dipende da diversi fattori (tutti squisitamente tecnici). Io non sono un esperto in questo campo, quindi ti conviene consultarne uno, ma in breve l'idea è che tu in casa cucini, fai la doccia e respiri, quindi hai una certa quantità di umidità nell'aria. Questa umidità diffonde attraverso i materiali da costruzione, raggiunge l'isolazione e comincia ad attraversare anche questa. Visto che l'isolazione fa il suo lavoro, man mano che l'umidità avanza trova materiale piú freddo, fino al punto di condensare inzuppando l'isolazione stessa che a questo punto perde efficacia, comincia a marcire, danneggia il materiale sottostante o una combinazione di tutti questi effetti.
Quando viene posata, va posata veramente bene, chiudendo qualsiasi minimo pertugio con il nastro apposito.
Ci sono anche pannelli che ce l'hanno integrata.
Avete considerato la possibilità di isolare il tetto stesso e non il solaio?
lelrelele ha scritto:l'isolamento migliore trovo sia il sughero.
Queste affermazioni sono sempre sbagliate. Non c'è "il migliore" e "il peggiore". Dipende da quale metrica si considera. Costo? Isolazione termica? Peso sulla soletta? Calpestabilità? Comportamento in caso di incendio? Resistenza al marciume e agli insetti? Clima abitativo? Inerzia termica? Comodità di posa? Ecologia?...
Boiler
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La barriera vapore la escluderei perché raramente è necessaria quando si attraversa una soletta, e comunque andrebbe messa sul lato interno, quindi sul soffitto delle camere sottostanti
Le scelte dipendono molto da altre info, per esempio se il sottotetto è ventilato o se può esserlo, e se viene abitato anche solo saltuariamente (es per hobbies o per stendere panni) o no
Le scelte dipendono molto da altre info, per esempio se il sottotetto è ventilato o se può esserlo, e se viene abitato anche solo saltuariamente (es per hobbies o per stendere panni) o no
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Per un tetto 8 cm sono il minimo sindacale di diversi anni fa.
Io proverei a valutare le balle di paglia di riso 25 - 30 cm.
Ci sono diverse aziende che propongono questa soluzione e oltre ad essere un materiale naturale ha proprietà molto interessanti.
Ciao
Io proverei a valutare le balle di paglia di riso 25 - 30 cm.
Ci sono diverse aziende che propongono questa soluzione e oltre ad essere un materiale naturale ha proprietà molto interessanti.
Ciao
600 Elettra
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Ringrazio per gli interventi.
La superficie superiore(sottotetto) della soletta andrebbe dunque isolata pensando all'accesso motivato solo per la manutenzione tipica d'una copertura(sostituzione tegole, riparazione antenna, ...).
Come ha scritto @boiler, non penso ci sia il prodotto ideale per tutte le situazioni, ognuna dovrebbe essere valutata come caso a sé stante; io ad esempio ho menzionato la canapa perché(come qualche altro materiale) in formato pannello mi pare si adatti alla superficie e il calpestio non comporta una deformazione permanente tipica d'una compressione; in vero non l'ho mai sperimentata, ho avuto a che fare con sughero(pannelli), lana di roccia o lana di vetro(in rotoli).
Sono conscio del fatto che una scelta oculata, ancorché qualificata, valuta altre caratteristiche oltre a quelle meramente meccaniche ma resto più incerto, per mia ignoranza, sull'eventuale impiego d'un tipo di telo protettivo(freno vapore ad es.).
Forse, a spanne, si potrebbe stimare un risparmio del 20/25 % ... ?.
Poi, certo, a un aumento dello spessore segue quello dell'isolamento termico, e dei costi.
A voi!
Saluti
boiler ha scritto:(...) Avete considerato la possibilità di isolare il tetto stesso e non il solaio? (...)
il sottotetto non verrà utilizzato in alcun modo, si presenta con le tegole a vista appoggiate a travi/travetti e così rimarrà.richiurci ha scritto:Le scelte dipendono molto da altre info, per esempio se il sottotetto è ventilato o se può esserlo, e se viene abitato anche solo (...)
La superficie superiore(sottotetto) della soletta andrebbe dunque isolata pensando all'accesso motivato solo per la manutenzione tipica d'una copertura(sostituzione tegole, riparazione antenna, ...).
Come ha scritto @boiler, non penso ci sia il prodotto ideale per tutte le situazioni, ognuna dovrebbe essere valutata come caso a sé stante; io ad esempio ho menzionato la canapa perché(come qualche altro materiale) in formato pannello mi pare si adatti alla superficie e il calpestio non comporta una deformazione permanente tipica d'una compressione; in vero non l'ho mai sperimentata, ho avuto a che fare con sughero(pannelli), lana di roccia o lana di vetro(in rotoli).
Sono conscio del fatto che una scelta oculata, ancorché qualificata, valuta altre caratteristiche oltre a quelle meramente meccaniche ma resto più incerto, per mia ignoranza, sull'eventuale impiego d'un tipo di telo protettivo(freno vapore ad es.).
si.lelerelele ha scritto:quindi metterebbe l'isolante a terra? sperando in un miglioramento sul soffitto sotto? (...) digli di non aspettarsi chissachè (...)
Forse, a spanne, si potrebbe stimare un risparmio del 20/25 % ... ?.
io ipotizzerei uno strato di pannelli da 4 cm ed un secondo dello stesso spessore, intercalato, per coprire le linee di contatto del primo.stefanopc ha scritto:Per un tetto 8 cm sono il minimo sindacale di diversi anni fa (...)
Poi, certo, a un aumento dello spessore segue quello dell'isolamento termico, e dei costi.
infatti ho menzionato quei rilievi perché, insieme a qualche colonna in mattoni, costituiscono dei ponti termici; inconveniente che mi pare si presenti anche lungo tutta la sommità del perimetro esterno.GioArca67 ha scritto:(...) "Foderate" i muraletti per evitare ponti termici
A voi!
Saluti
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WALTERmwp
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Dalla mia esperienza più che decennale nella progettazione della riqualificazione energetica degli edifici, nella gran parte degli immobili esistenti, la superficie con maggior incidenza relativa in termini di dispersione termica è proprio la copertura. Ne deriva il vantaggio certo e significativo di un intervento di opportuna coibentazione. Che, se non si vogliono sprecare risorse, va realizzato, e prima ancora progettato con professionalità. Solo ad esempio, lo spessore, oltre al tipo di isolante, va valutato in funzione ad una serie di elementi. Non ultimo dovranno essere rispettate le normative vigenti. In presenza di un intervento di riqualificazione energetica le condizioni sono dettate oggi dal DM 26 giugno 2015 (o da norme regionali per le regioni che hanno emanato normative specifiche in materia).
Se si vogliono fare le cose per bene è necessario affidarsi ad un professionista, che oltre a produrre tutto il materiale richiesto dalle norme (relazione ex Legge 10, ecc) garantirà la possibilità di accedere ai benefici fiscali così da rendere meno oneroso l'intero intervento.
Se si vogliono fare le cose per bene è necessario affidarsi ad un professionista, che oltre a produrre tutto il materiale richiesto dalle norme (relazione ex Legge 10, ecc) garantirà la possibilità di accedere ai benefici fiscali così da rendere meno oneroso l'intero intervento.
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Non saprei. io ho isolato tutti i muri, con sughero, ma i pavimenti rimangono gelati.WALTERmwp ha scritto:si.lelerelele ha scritto:quindi metterebbe l'isolante a terra? sperando in un miglioramento sul soffitto sotto? (...) digli di non aspettarsi chissachè (...)
Forse, a spanne, si potrebbe stimare un risparmio del 20/25 % ... ?.
In un sottotetto come il tuo, conosco chi ha messo la leca, (volendolo rendere calpestabile), purtoppo però non ha letto bene le indicazioni, quindi al posto di realizzare un isolamento ha ottenuto un alleggerimento..... come si dice, basta che sei contento di quanto hai fatto, e pensi che funziona, il resto non conta.
Abbiamo usato in alcuni punti, un intonaco isolante, della weber, che sembra polistirolo, quanto è leggero, e questo si che fa la differenza, sono dell'idea che dandolo sotto al soffito sarebbe ottimo. certo che si deve sporcare un po in casa....
Direi dal lato isolamento, sia termico che acustico.boiler ha scritto:lelrelele ha scritto:l'isolamento migliore trovo sia il sughero.
Queste affermazioni sono sempre sbagliate. Non c'è "il migliore" e "il peggiore". Dipende da quale metrica si considera.
saluti.
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lelerelele
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per un certo periodo l'argilla espansa è stata impiegata come isolante riempiendo l'intercapedine predisposta nei muri perimetrali in costruzione; non so così quanto sia ancora utilizzata.lelerelele ha scritto:(...) conosco chi ha messo la leca (...)
Forse può essere funzionale in un sottotetto, certo è che se deve essere calpestabile occorre prevedere telaio di contenimento e relativo rivestimento: quindi materiali, lavoro e costi aggiuntivi.
l'isolamento dall'interno è un'altra strategia, valida sicuramente, bisogna vedere però come può essere realizzata; perché anche in tali casi penso, ad esempio, il fattore traspirabilità sia uno di quelli da non scordare e sottovalutare.lelerelele ha scritto:(...) Abbiamo usato in alcuni punti (...)
non li avevo prima considerati ma rimanendo in ambito vegetale mi sembrano interessanti quelli in fibra di legno; hanno un costo leggermente inferiore e rimane la possibilità di scegliere tra diverse densità.GioArca67 ha scritto:(...) pannelli rigidi in fibre di legno (il sughero è molto caro, la canapa non saprei, ma ci sono svariati prodotti del tipo)
Saluti
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