Salve a tutti!
Un generatore di corrente pilotato dalla tensione ai capi di un'impedenza posta in parallelo ad esso, può essere semplificato in qualche modo? Stesso discorso per un gen. di tensione pilotato in serie con la grandezza pilota.
Mi riferisco ad una situazione del genere, ad esempio:
Oppure se avessi avuto la stessa situazione ma il generatore era di tensione e in serie con R. Mi ricordo che avevo sentito da qualche parte che in questi casi si poteva "trascurare" o "semplificare" qualcosa, ma non ricordo affatto cosa e come..
Generatore pilotato in serie/parallelo con grandezza pilota
Moderatori: IsidoroKZ,
g.schgor
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Il generatore pilotato di corrente controllato dalla tensione ai suoi capi e` una resistenza di valore 1/G dove G e` il guadagno del generatore. Per la tensione non so, non ho capito a cosa ti riferisci. Il caso duale al generatore di corrente di prima e` un generatore di tensione controllato dalla corrente che lo attraversa.
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
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IsidoroKZ ha scritto:Il generatore pilotato di corrente controllato dalla tensione ai suoi capi e` una resistenza di valore 1/G dove G e` il guadagno del generatore. Per la tensione non so, non ho capito a cosa ti riferisci. Il caso duale al generatore di corrente di prima e` un generatore di tensione controllato dalla corrente che lo attraversa.
Il discorso si applica anche se al posto di R (a sinistra del generatore) avessimo avuto un'impedenza? Ad esempio un condensatore o un induttore?
Per la tensione intendevo proprio quello che dicevi tu: in questo caso si ha sempre l'impedenza con valore 1/G oppure resta solo G?
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IsidoroKZ ha scritto:Il generatore pilotato di corrente controllato dalla tensione ai suoi capi e` una resistenza di valore 1/G dove G e` il guadagno del generatore. ...
Nel caso indicato, -1/G.

"Il circuito ha sempre ragione" (Luigi Malesani)
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voltvolt ha scritto:Il discorso si applica anche se al posto di R (a sinistra del generatore) avessimo avuto un'impedenza? Ad esempio un condensatore o un induttore?
Per la tensione intendevo proprio quello che dicevi tu: in questo caso si ha sempre l'impedenza con valore 1/G oppure resta solo G?
Il valore importante e` la tensione ai capi del generatore controllato, in parallelo al generatore controllato puo` esserci di tutto. Stessa cosa per il caso generatore di tensione. In che unita` di misura e` dato il guadagno di un generatore di tensione controllato in corrente?
Poi bisogna fare attenzione ai segni, come ha ricordato giustamente

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IsidoroKZ ha scritto:voltvolt ha scritto:In che unita` di misura e` dato il guadagno di un generatore di tensione controllato in corrente?
Per un GTDC il guadagno è una resistenza, quindi


Ma a livello matematico, come si dimostra che un generatore di corrente controllato dalla tensione ai suoi capi (come nel circuito che avevo fatto vedere), è una resistenza del valore 1/G (e perché nel caso specifico, come dice Renzo, con un segno meno davanti?)
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equivalente thevenin 

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PietroBaima
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Ci avevo pensato: trasformo in un equivalente di Thevenin il lato Norton che ho nel circuito. Nel fare questo ottengo quindi la serie del resistore, chimiamolo R1, con un generatore di tensione, la cui tensione è pari a
, da cui si ricava che
, ovvero il generatore viene sostituito con un resistore equivalente pari a
? (Mancherebbe il segno meno, che non ho ancora capito come farlo entrare nella relazione)



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Beh, se la corrente è opposta a quella imposta (scusa la cacofonia) il segno è meno, se no più.
Se poi non funziona con Thevenin provi con Norton, uno dei due funziona sempre (in realtà quasi, c'è una sola eccezione che se vuoi poi ti spiego).
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PietroBaima
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