è il mio primo messaggio ma già vi seguo da tempo perché trovo sempre informazioni interessantissime.
Vi sottopongo la mia problematica e come vorrei risolverla.
Nel quadro elettrico di casa, subito a valle del contatore ENEL, ho un differenziale puro Tipo F da 25A Bticino aiutato da riarmo automatico STOP&GO ed a valle n.2 magnetotermici Bticino uno da 16A (F810N/16, se non erro 4,5kA, curva C) ed uno da 10A (F810N/10, se non erro 4,5KA, curva C).
Il primo da 16A protegge il gruppo prese in cucina e poche prese di varie camere oltre che caldaia metano, condizionatori, pompa pozzo artesiano, mentre il secondo da 10A protegge le luci e le restanti (più numerose) prese.
Con il vecchio salvavita (differenziale puro di cui non ricordo le caratteristiche), avevo problemi di scatti intempestivi per problemi meteo e problemi di vicinanza della cabina ENEL, risolti con la sostituzione del differenziale e, in caso di temporali violenti, l’inserimento dello STOP&GO.
Resta però un problema sul magnetotermico da 10A in quanto il 90% delle volte che riarmo la corrente (sia da contatore ENEL che da differenziale) interviene staccando la corrente alla linea protetta.
Dopo un riarmo a vuoto, subito si riattiva senza problemi (doppio riarmo rapido).
Ho la sensazione, e chiedo a voi di correggermi se sbaglio, che il problema sia legato ai numerosi alimentatori (veramente tanti) connessi sulle prese protette al 10A che, quando riarmo la corrente dal generale, creano una richiesta di picco istantanea dei condensatori tale da essere interpretata dal magnetotermico come un sovraccarico da cortocircuito.
Questo giustificherebbe il fatto che, con un doppio riarmo del magnetotermico, tutto riparte in quanto il primo riarmo a vuoto carica parzialmente i condensatori, ed il secondo completa il carico degli stessi con una richiesta inferiore. C’ho capito qualcosa o sto andando di fantascienza?
Se così fosse, potrebbe bastare sostituire il magnetotermico con uno da 16A che sopporterebbe picchi di richiesta maggiori.
Nel caso, allora avvierei la “bonifica” del quadro elettrico perché, leggendo in giro, non è proprio una bella configurazione (o meglio, lo era qualche tempo fa).
La cambierei in prospettiva con la seguente: a monte, subito dopo il contatore ENEL, porrei un magnetotermico 6KA da 32A curva C in ottica di futuri incrementi di massimali (anche 6 kW), a valle un primo magnetotermico differenziale Bticino da 16A Tipo F in Curva C da 4,5 kA compatibile con lo STOP&GO così che, in mia assenza, ripristina la corrente al frigorifero (vds linea attuale protetta dal
magnetot. da 16A), ed in parallelo un secondo magnetotermico per la seconda linea con le stesse caratteristiche però senza riarmo automatico.
Vi chiedo quindi questi pareri:
- è corretta la mia interpretazione del problema sul magnetotermico da 10A attuale?
- Se si, è corretta l’idea che mi sono fatto della nuova configurazione del quadro?
- Se si a tutte e due, per dilazionarmi la spesa, vorrei prima procedere al cambio del magnetotermico da 10A con un differenziale magnetotermico da 16A, ma per risparmiare qualcosina prenderei una marca diversa dalla Bticino, tipo Schneider Electric (quando cambierò il resto, dovrò comprare per forza marca Bticino per il primo magnetotermico differenziale per poter sfruttare la compatibilità con lo STOP&GO, mentre per il magnetotermico a monte andrei di Schneider Electric; quindi resterebbe Bticino solo il blocco STOP&GO+Magnetot.Diff. della prima linea protetta. Oppure mischiare marche può portare danni?)
Scusate se mi sono dilungato e grazie a tutti in anticipo per la lettura ed i consigli.