stefanopc ha scritto:Immagino anche il lavoro e la professionalità di chi lo ha assemblato trasportato e montato in quella posizione provvedendo anche alla corretta posa dei cavi.
E a quanto pare hanno fatto un bel lavoro: è lì dal 1961 a godersi il panorama.
Ma trovo ancora piú impressionante quello che c'è a destra del traliccio.
In questa foto lo si vede, anche se la qualità non è proprio ottima:
Il traliccio ghiacciato di cui sopra è quello a sinistra. Dopo una breve campata c'è un altro traliccio, dal quale i due circuiti partono separandosi per raggiungere due tralicci a delta, quelli al margine destro della foto.
La separazione è necessaria, perché lì c'è il baratro: la prossima campata (quella non visibile) scende di 395 m di dislivello su una distanza orizzontale di 500 m. Il peso dei cavi viene portato quasi interamente da questi due tralicci.
Sono montati a 18° rispetto alla verticale in modo che la risultante delle forze li carichi principalmente a compressione, con poco momento torcente.
stefanopc ha scritto:P. S. Nella fune di guardia potrebbe essere contento anche un cavo in FO.
Sì, c'è praticamente sempre. In questo pilone terminale di una linea doppia a 220/380 kV si vede bene. Sul palo posteriore di sinistra c'è uno scatolotto in cui entra il cavo in fibra ottica e ne esce la fune di guardia (con la sua riserva arrotolata tra i pali). Questa poi sale, passa dietro alla traversa inferiore, sale lungo il palo posteriore di destra e diventa la fune di guardia del lato di destra. C'è uno scatolotto anche sull'altra coppia di pali, ma non è connesso alla fune di guardia. Potrebbe la fine del
sistema di misura della temperatura del cavo interrato, ma si tratta di pura speculazione da parte mia (leggasi: non ne ho idea

).
Boiler
P.S.: Come? Chiedete se ho una collezione di foto di tralicci dell'alta tensione? Beh, certo. Voi no?