Buongiorno, un mio cliente mi ha detto che per affittare una sua unità abitativa il Comune gli chiede una dichiarazione in cui si attesti che l'impianto elettrico:
1. è stato realizzato in data antecedente al 13.03.1990
2. non ha subito modifiche successive al 13.03.1990 e tuttora è conforme alla regola dell'arte secondo i disposti della Legge n. 186/1968
3. è dotato di "sezionamento di protezione" contro le sovracorrenti (non sanno neanche ricopiare il testo della Legge) posto all'origine dell'impianto
4. è dotato di protezione contro i contatti diretti
5. è dotato di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA
Ho fatto il sopralluogo ieri e ho visto che manca la protezione magnetotermica e differenziale al contatore, mancano alveoli a qualche presa, le sezioni dei circuiti luce e prese vanno bene ma sono protetti da due magnetotermici da 25A nel centralino di appartamento. Il generale del centralino di appartamento è un differenziale puro da 30mA.
Ho dei dubbi riguardo ai punti richiesti nella dichiarazione di cui sopra, ad esempio al punto 2 cosa significa dichiarare che è tuttora conforme alla legge 186/68 ? La quale dice soltanto che le norme CEI sono considerate requisito minimo ecc... ?
Essendo un impianto non ancora adeguato ai sensi della 46/90 entro i limiti temporali del 31.12.1998, cosa mi conviene fare adesso? Posso adeguarlo ai requisiti minimi sostituendo le prese senza alveoli e installando magnetotermici da 10 e 16 A in casa e un magnetotermico da 6kA al contatore producendo una dico....oppure non è più consentito perché sono scaduti i termini e quindi qualsiasi modifica va fatta con le normative di oggi?
Non ho capito se intendono far firmare questa dichiarazione generica all'elettricista o al propietario dell'unità abitativa. Quale delle due opzioni è più corretta? Mi dovrei rifiutare di firmarla come installatore visto che non so che valenza legale abbia una dichiarazione così inventata?
Grazie e saluti
Dichiarazione art. 6 comma 3 DM 37/08
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In pratica vogliono una dichiarazione che l'impianto elettrico esistente, antecedente alla L. 46/90 è conforme ai requisiti di sicurezza minimi richiesti, ovvero che è conforme alla L. 186/68.
La dichiarazione viene richiesta dal comune al proprietario, il proprietario non avendo le competenze la richiede a un elettricista. Chi firma quella dichiarazione si assume tutte le responsabilità di quanto dichiarato.
La dichiarazione viene richiesta dal comune al proprietario, il proprietario non avendo le competenze la richiede a un elettricista. Chi firma quella dichiarazione si assume tutte le responsabilità di quanto dichiarato.
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"Non pensare mai al dolore, al pericolo o ai nemici un momento più lungo del necessario per combatterli." — Ayn Rand
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gjkfriend ha scritto:Mi dovrei rifiutare di firmarla come installatore visto che non so che valenza legale abbia una dichiarazione così inventata?
Puoi non accettare l'incarico, non hai alcun obbligo di firmare la dichiarazione.
Per i due punti
1. è stato realizzato in data antecedente al 13.03.1990
2. non ha subito modifiche successive al 13.03.1990
tu che cosa ne sai?
Questi andrebbero attestati dal proprietario.
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Mike ha scritto:In pratica vogliono una dichiarazione che l'impianto elettrico esistente, antecedente alla L. 46/90 è conforme ai requisiti di sicurezza minimi richiesti, ovvero che è conforme alla L. 186/68.
La dichiarazione viene richiesta dal comune al proprietario, il proprietario non avendo le competenze la richiede a un elettricista. Chi firma quella dichiarazione si assume tutte le responsabilità di quanto dichiarato.
Sì ho capito ma come è meglio fare in questi casi?
Installare ciò che manca per renderlo conforme ai requisiti minimi richiesti dal 37/08 oppure non si può più fare e va reso conforme alla normativa di oggi? Ci sono anche i colori sbagliati dei cavi. Marrone per il neutro e celeste per le fasi...
Grazie
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gjkfriend ha scritto:
Installare ciò che manca per renderlo conforme ai requisiti minimi richiesti dal 37/08 oppure non si può più fare
Quesito da azzeccagarbugli, mi sembra se ne fosse già parlato.
DM 37/2008 art.6
3. Gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di [...]
I termini per adeguare i vecchi impianti ai requisiti minimi della allora L.46/90 sono scaduti da tempo.
Ora può essere interpretabile il "se dotati", che si potrebbe leggere come "se già dotati" oppure "se vengono dotati"
Quello che puoi fare per migliorare molto la sicurezza e non fare falsi è installare il differenziale e le protezioni da sovracorrente e rilasciare una dichiarazione di conformità per "altro" o "manutenzione straordinaria" indicando che hai esclusivamente installato o sostituito gli interruttori. Dichiari che quel che hai fatto lo hai fatto bene, non che il tutto è a regola d'arte.
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Prima cosa, leggere l'art. 6.
Nessuno ti chiede di dichiarare che l'impianto è a regola d'arte.
Dichiari soltanto che l'impianto è adeguato con riferimento a quanto previsto dall'art. 6 del D.M. 37/08.
Quindi se sono rispettati i requisiti previsti dall'art. 6 bene, altrimenti si adegua l'impianto e si fa una DICO per manutenzione straordinaria o trasformazione.
Non mi sembra nulla di strano.
Nessuno ti chiede di dichiarare che l'impianto è a regola d'arte.
Dichiari soltanto che l'impianto è adeguato con riferimento a quanto previsto dall'art. 6 del D.M. 37/08.
Quindi se sono rispettati i requisiti previsti dall'art. 6 bene, altrimenti si adegua l'impianto e si fa una DICO per manutenzione straordinaria o trasformazione.
Non mi sembra nulla di strano.
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gjkfriend ha scritto:Sì ho capito ma come è meglio fare in questi casi?
E' la stessa identica procedura utilizzata per la Dichiarazione di Rispondenza:
1-> verifica dei requisiti di sicurezza minima dell'impianto elettrico esistente (in questo caso art. 6 del DM 37/08)
E' tutto conforme?
1-SI -> si rilascia la dichiarazione di conformità all'art. 6 DM 37/08 (come suggerito da

1-NO-> passa a 2
2-> le difformità sono lievi e si possono adeguare come "manutenzione straordinaria"?
2-SI-> si rilascia la dichiarazione di conformità all'art. 6 DM 37/08 + DICO
2-NO-> adeguamento delle difformità come "trasformazione"; in questo ultimo caso non serve redigere la dichiarazione richiesta dal comune, basta consegnare la DICO.
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Grazie per le risposte.
Per non sbagliarmi vorrei essere sicuro di una cosa:
quando scrivete "dichiarazione di conformità all'art. 6 DM 37/08" intendete il foglio da firmare che ci ha consegnato il Comune ?
Per non sbagliarmi vorrei essere sicuro di una cosa:
quando scrivete "dichiarazione di conformità all'art. 6 DM 37/08" intendete il foglio da firmare che ci ha consegnato il Comune ?
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Danielex ha scritto:Prima cosa, leggere l'art. 6.
Nessuno ti chiede di dichiarare che l'impianto è a regola d'arte.
Dichiari soltanto che l'impianto è adeguato con riferimento a quanto previsto dall'art. 6 del D.M. 37/08.
Quindi se sono rispettati i requisiti previsti dall'art. 6 bene, altrimenti si adegua l'impianto e si fa una DICO per manutenzione straordinaria o trasformazione.
Non mi sembra nulla di strano.
Lo so che nessuno mi chiede di dichiarare che l'impianto è a regola d'arte. Ma quando abbiamo firmato il punto 2 e cioè che l'impianto :
""2. non ha subito modifiche successive al 13.03.1990 e tuttora è conforme alla regola dell'arte secondo i disposti della Legge n. 186/1968""
mi sembra che me lo chieda no ?
Grazie
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gjkfriend ha scritto:mi sembra che me lo chieda no ?
Sì, chiedono che l'impianto elettrico esistente non abbia subito modifiche fino ad oggi e che risulta, oggi come allora, conforme alla L. 186/68. Questo perché altrimenti vorrebbe dire che ci hanno messo le mani dopo e quindi ci dovrebbe essere la DICO ex L.46/90 e/o DM 37/08 o la DIRI. Sostanzialmente è solo una supercazzola burocratica, che comunque dovrebbe dichiarare il proprietario non certamente l'installatore.
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