Tralasciando quindi lo spostamento di una carica elettrica in un campo elettrico,
l'installazione di un nuovo impianto elettrico in un edificio (o fuori) non dovrebbe configurare un lavoro elettrico.
Concordate?
Ma allora una volta che un impianto elettrico esistente è stato fisicamente scollegato subito a valle del contatore (es i cavi sono completamente tagliati e non possono per la loro lunghezza nemmeno raggiungere il contatore, es. distanza fra cavi e contatore maggiore di 50cm) di nuovo si può ricadere nel caso precedente e quindi non si configura un lavoro elettrico nemmeno fuori tensione?
Definizione ("amministrativa") di Lavoro Elettrico
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A mio avviso i lavori elettrici sono solo quelli che avvengono in prossimità di impianti elettrici in tensione. L'allestimento di un impianto elettrico fatto in assenza di tensione è un lavoro di installazione di componenti elettrici che potrebbe essere svolto da chiunque. Solo chi mette in servizio l'impianto dovrebbe avere le competenze necessarie per assicurarsi che l'allestimento sia avvenuto correttamente e secondo le istruzioni fornite, verificando opportunamente con esami a vista, prove e misure. Per esempio montare una canala metallica non è diverso da montare una grondaia. Posare cavi sulla canala o infilare cavi nelle tubazioni, installare scatole, ecc., sono lavori che non avrebbero bisogno di competenza elettrica. Diverso è il collegamento dei cavi, il collegamento dei quadri elettrici, ecc.
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Sono più o meno della stessa idea, ma...
Un cavo elettrico non è come un cavo d'acciaio, occorrono delle cure specifiche per la posa (temperatura ambiente in relazione all'isolante, raggio di curvatura minimo, massima trazione, abrasioni...)
la mia domanda è rivolta alla corretta redazione di un POS.
Quindi a parte le capacità specifiche necessarie per maneggiare i vari componenti dell'impianto elettrico, l'installazione dello stesso è un lavoro comune che non comporta alcun rischio elettrico.
Stesso dicasi per la dismissione di un impianto esistente: una volta che una persona esperta o avvertita lo ha scollegato dalla sorgente di alimentazione e ha messo in atto le misure idonee affinché non vi possa entrare in contatto nemmeno accidentalmente, mi sembra sia un lavoro comune che può essere svolto proprio da chiunque (nemmeno necessaria una determinata manualità).
Un cavo elettrico non è come un cavo d'acciaio, occorrono delle cure specifiche per la posa (temperatura ambiente in relazione all'isolante, raggio di curvatura minimo, massima trazione, abrasioni...)
la mia domanda è rivolta alla corretta redazione di un POS.
Quindi a parte le capacità specifiche necessarie per maneggiare i vari componenti dell'impianto elettrico, l'installazione dello stesso è un lavoro comune che non comporta alcun rischio elettrico.
Stesso dicasi per la dismissione di un impianto esistente: una volta che una persona esperta o avvertita lo ha scollegato dalla sorgente di alimentazione e ha messo in atto le misure idonee affinché non vi possa entrare in contatto nemmeno accidentalmente, mi sembra sia un lavoro comune che può essere svolto proprio da chiunque (nemmeno necessaria una determinata manualità).
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GioArca67 ha scritto:
Stesso dicasi per la dismissione di un impianto esistente: una volta che una persona esperta o avvertita lo ha scollegato dalla sorgente di alimentazione e ha messo in atto le misure idonee affinché non vi possa entrare in contatto nemmeno accidentalmente, mi sembra sia un lavoro comune che può essere svolto proprio da chiunque (nemmeno necessaria una determinata manualità).
La persona esperta serve per mettere fuori tensione l'impianto, ha la responsabilità del lavoro e può farlo eseguire fisicamente anche da scimmie ammaestrate o da persone comuni, apprendisti o assuoicuggini
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Propenderei per le scimmie ammaestrate, ancora non hanno un sindacato, e lavorano in cambio di frutta e verdura invece di chiedere soldi
Scherzi a parte, ma non e' abbastanza logico che in assenza di qualsiasi connessione alla linea elettrica, non vi sia di fatto alcun "lavoro elettrico" ? ... o sbaglio ?

Scherzi a parte, ma non e' abbastanza logico che in assenza di qualsiasi connessione alla linea elettrica, non vi sia di fatto alcun "lavoro elettrico" ? ... o sbaglio ?
"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
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GioArca67 ha scritto:Sono più o meno della stessa idea, ma...
Un cavo elettrico non è come un cavo d'acciaio, occorrono delle cure specifiche per la posa (temperatura ambiente in relazione all'isolante, raggio di curvatura minimo, massima trazione, abrasioni...)
Tutti aspetti gestiti a priori dal referente esperto elettrico che poi comunica al "manovale" le direttive da seguire. Ricordiamoci sempre che di fatto è solo il Responsabile Tecnico la persona competente e abilitata, chi lavora nel campo può essere un operario generico.
GioArca67 ha scritto:la mia domanda è rivolta alla corretta redazione di un POS.
OK.
GioArca67 ha scritto:Quindi a parte le capacità specifiche necessarie per maneggiare i vari componenti dell'impianto elettrico, l'installazione dello stesso è un lavoro comune che non comporta alcun rischio elettrico.
Nella maggioranza delle fasi lavorative sono gli stessi rischi elettrici che hanno tutti gli altri operai e dipendono esclusivamente dall'impianto elettrico di cantiere e relative attrezzature. Nella fase finale di verifica, messa in servizio e collaudo, i rischi aumentano.
GioArca67 ha scritto:Stesso dicasi per la dismissione di un impianto esistente: una volta che una persona esperta o avvertita lo ha scollegato dalla sorgente di alimentazione e ha messo in atto le misure idonee affinché non vi possa entrare in contatto nemmeno accidentalmente, mi sembra sia un lavoro comune che può essere svolto proprio da chiunque (nemmeno necessaria una determinata manualità).
Concordo. Aggiungo che in ogni caso, nonostante la consegna del verbale di dismissione, bisogna sempre verificare l'effettiva assenza di tensione sull'impianto oggetto di dismissione e/o installare idonee protezioni come per esempio la messa a terra delle fasi.
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Etemenanki ha scritto:non e' abbastanza logico che in assenza di qualsiasi connessione alla linea elettrica, non vi sia di fatto alcun "lavoro elettrico" ? ... o sbaglio ?
Non sbagli, è così, come ha già scritto Mike.
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Goofy ha scritto:Etemenanki ha scritto:non e' abbastanza logico che in assenza di qualsiasi connessione alla linea elettrica, non vi sia di fatto alcun "lavoro elettrico" ? ... o sbaglio ?
Non sbagli, è così, come ha già scritto Mike.
Questo è sbagliato, e

A parte l'ambiguità dei termini "in prossimità" e "zona prossima" presenti anche nella legislazione vigente.
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Mi sembra che abbia scritto che il lavoro di installazione di un nuovo impianto elettrico prima che venga connesso alla rete, non è un lavoro elettrico e può essere svolto da persona comune, ed è quello che sostengo io.
La 11-27 è scritta in maniera pietosa.
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Nell'ambiente circostante a questo impianto elettrico non "connesso" alla rete cosa c'è?
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