Mike ha scritto:se l'attività è soggetta al controllo dei VV.F., significa che la sua estensione supera i 200 mq e quindi è obbligatorio il progetto dell'impianto elettrico.
Quella è l'estensione del compartimento antincendio che ha un suo chiaro e definito motivo di esistere, ma in ciascun compartimento potremmo avere diversi impianti elettrici indipendenti.
Inoltre, nella 37/08 che è l'unica legge che parla di obbligatorietà del progetto si fa sempre riferimento alla superficie dell'immobile. Nell'autorimessa in questione abbiamo 20 immobili ciascuno con i propri riferimenti catastali e un'area condominiale, anche questa regolata dalla 37/08 (quando dice che tutte le utenze condominiali di potenza superiore ai 6 kW hanno obbligo).
Per dire, nella 37/08 neppure per l'obbligo di progettazione degli impianti antincendio si fa riferimento al cpi o alla superficie del compartimento.
Mike ha scritto:Infine, il tecnico antincendio che dovrà asseverare la SCIA deve allegare la DICO dell'installatore il quale dovrà fare riferimento al progetto del professionista altrimenti commette un falso ideologico e di conseguenza anche chi ha asseverato. Potresti evitare il progetto allegando una DIC.IMP. per impianti non soggetti al DM 37/08 ma i VVF rigetterebbero la pratica.
Il professionista antincendio ha detto che vuole solo la DICO dell'impiantista e che probabilmente non è obbligatorio il progetto.
Danielex ha scritto:perché appunto come sottolineato da Mike non è tutto così esplicito.
Il riferimento va ricercato nella Norma CEI 64-8 751.
Ho cercato, ma non ho trovato nulla che faccia chiarezza.
Goofy ha scritto:Nei box privati c'è impianto elettrico privato?
in questo caso l'obbligo di progetto (da parte di professionista bla bla bla) si estende anche agli impianti privati.
Nei box non c'è nulla e non ci sarà nulla senza progetto. Portare la corrente nei box sarebbe l'unico rischio incendio.