Buongiorno a tutti,
Avrei bisogno di una delucidazione che confermasse quanto spero di aver capito leggendo il DM.
Se io fossi responsabile della dichiarazione di conformità ed installo in una azienda un macchinario marchiato CE collegandomi ai morsetti di alimentazione del macchinario, la mia responsabilità è quella di verificare che il progetto elettrico del quadro che alimenta il macchinario (dove ci sono le protezioni elettriche) sia conforme a quanto specificato sulla scheda tecnica (sezione protezioni elettriche) del macchinario ?
Altra questione, se l'apparecchiatura non è marchiata CE ma è un prototipo senza marchiatura risponde ugualmente al DM in questione ?
Come responsabile della dichiarazione di conformità, posso collegare una apparecchiatura non CE (prototipo) ad un quadro elettrico che sia ben progettato tecnicamente per proteggere l'apparecchiatura in questione ?
Grazie a chiunque mi risponderà
DM 22 gennaio 2008, n. 37 e prototipi
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Markap ha scritto:la mia responsabilità è quella di verificare che il progetto elettrico del quadro che alimenta il macchinario (dove ci sono le protezioni elettriche) sia conforme a quanto specificato sulla scheda tecnica (sezione protezioni elettriche) del macchinario ?
Il DM 37/2008 non c'entra, riguarda l'impianto elettrico che termina ai morsetti di alimentazione della macchina.
Ovviamente devi progettare un impianto idoneo a fare funzionare i carichi, quindi devi rispettare le indicazioni del costruttore della macchina.
Altra questione, se l'apparecchiatura non è marchiata CE ma è un prototipo senza marchiatura risponde ugualmente al DM in questione ?
Il DM 37/2008 si ferma all'impianto, non a quel che ci colleghi
Come responsabile della dichiarazione di conformità, posso collegare una apparecchiatura non CE (prototipo)
Sì
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Goofy ha scritto:Il DM 37/2008 non c'entra, riguarda l'impianto elettrico che termina ai morsetti di alimentazione della macchina.
Ovviamente devi progettare un impianto idoneo a fare funzionare i carichi, quindi devi rispettare le indicazioni del costruttore della macchina.
Quindi in quanto a "responsabile della dichiarazione di conformità" se ho già il quadro di distribuzione con le protezioni elettriche, immagino sia responsabile di verificare che il quadro già presente sia effettivamente stato ben progettato e dovrò banalmente scegliere il cavo di sezione corretta per collegare il macchinario al quadro.
Goofy ha scritto:Il DM 37/2008 si ferma all'impianto, non a quel che ci colleghi
Quindi io sono responsabile di progettare correttamente e poi collegare l'impianto che protegge il prototipo.
Goofy ha scritto:Il DM 37/2008 si ferma all'impianto, non a quel che ci colleghi
E la responsabilità di scegliere il cavo corretto e di connetterlo correttamente all'impianto di chi è ?
Grazie mille dei chiarimenti, utilissimi !
Ultima modifica di
Markap il 29 set 2024, 19:21, modificato 1 volta in totale.
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GioArca67 ha scritto:Credo che occorra poi compilare l'ultimo allegato:attestazione di conformità per impianto realizzato con materiali o sistemi non normalizzati
Grazie, lo terrò a mente !
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GioArca67 ha scritto: attestazione di conformità per impianto realizzato con materiali o sistemi non normalizzati
Perché
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Markap ha scritto:
E la responsabilità di scegliere il cavo corretto e di connetterlo correttamente all'impianto di chi è ?
Il cavo di alimentazione, dall'interruttore di protezione nel quadro di distribuzione fino ai morsetti di alimentazione della macchina, fa parte dell'impianto ed è responsabilità del progettista dell'impianto (a meno che la macchina sia fornita di cavo con spina da inserire in presa)
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Goofy ha scritto:GioArca67 ha scritto: attestazione di conformità per impianto realizzato con materiali o sistemi non normalizzati
PerchéGioArca67? A non essere "normalizzato" non sarebbe l'impianto ma il carico.
Come ben sai il punto è molto discusso.
Sugli apparecchi a spina non ci son dubbi. Non fanno parte dell'impianto elettrico. Punto.
Su quelli fissi (rectius collegati direttamente tramite morsettiera) i dubbi nascono dalla CEI 64-8 art. 21.1
Fanno parte dell’impianto elettrico tutti i componenti elettrici non alimentati tramite prese a spina; fanno parte dell’impianto elettrico anche gli apparecchi utilizzatori fissi alimentati tramite prese a spina destinate unicamente alla loro alimentazione.
Per me quindi, anche se il DM 37/08 li esclude (e sarebbe di rango superiore, pur essendoci se non ricordo male una interpretazione del MISE che si allinea alla 64-8), un'installazione fissa di un apparecchio elettrico impone dall'installatore di verificare più attentamente quello che fa.
Deve verificare che l'impianto "vero e proprio" sia adeguato, secondo le prescrizioni del costruttore dell'apparecchio e la regola dell'arte, e anche che, viceversa, l'apparecchio sia idoneo per essere installato.
Se manca della certificazione CE o IMQ o similari (tipo il caso in esame) non può installarlo, a meno di non garantirne il funzionamento ed il fatto che non disturbi gli altri utilizzatori.
Quando ho fatto le DICO per l'installazione di impianti FV ho elencato anche inverter, batterie, pannelli, magari sbagliando, ma a mio avviso erano da includere.
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Markap ha scritto:Altra questione, se l'apparecchiatura non è marchiata CE ma è un prototipo senza marchiatura risponde ugualmente al DM in questione ?
Se l'apparecchiatura è destinata ad essere utilizzata da una molteplicità di individui, non opportunamente formati per l'utilizzo del prototipo, allora non è possibile utilizzarla.
Un prototipo privo di marcatura di conformità può essere utilizzato solo a fini di sviluppo e ricerca, da personale consapevole e coinvolto nello sviluppo stesso, edotto sui rischi di utilizzo potenzialmente pericoloso, e irraggiungibile o inutilizzabile da personale non qualificato.
Ma anche in questo caso, bisogna verificare l'idoneità dell'utilizzo da parte dei lavoratori coinvolti nella ricerca e sviluppo, in ottemperanza al dlgs 81/08.
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