Esistono configurazioni circuitali tipiche che hanno dispersioni in continua ( e più su si va con la potenza più aumenta la probabilità che ciò accada). Con una sonda sul PE e l'oscillopio in effetti si vede molta sporcizia quando un'auto carica.
Ogni differenziale ha una soglia di tolleranza di una componente continua stabilita nelle sue norme di prodotto che dipende dal tipo (da AC a B).
Quindi, più che un invito da parte di un fabbricante di interruttori differenziali, dovrebbe essere il fabbricante dell'apparecchio utilizzatore con stadi non lineari di potenza, a dichiarare che il suo apparecchio è esente da dispersione in corrente continua. E normalmente non lo fa perché si assumerebbe una bella responsabilità.
Wallbox Tesla (e altre, differenziali a monte di tipo B)
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[32] Re: Wallbox Tesla
6367 ha scritto:Duracell ha scritto:La WB Tesla ha sia il diff. A che la protezione per i 6mA cc, ergo potrei evitare di mettere a monte il differenziale![]()
Il punto è: quello che è incorporato è un interruttore differenziale conforme alla sua norma (cioè EN 61008-2-1) ?.
Io porrei il quesito direttamente a Tesla.
So come rispondono a questa domanda in altri paesi, in Italia non lo so.
Non solo è non proprio.
La domanda di Duracell è leggermente diversa.
Lo ha in parte già scritto lui nella domanda.
Se ho una linea in doppio isolamento, supponendo che la wallbox abbia la protezione differenziale (e per il momento la supponiamo idonea), devo proteggere la wallbox a monte con un altro differenziale o posso assimilare il tutto al caso di quadro metallico in cui se l'ingresso è sufficientemente curato e la linea interna fino al differenziale in testa al quadro è di lunghezza il minimo indispensabile non occorre una protezione differenziale a monte del quadro.
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[33] Re: Wallbox Tesla
6367 ha scritto:…
Quindi, più che un invito da parte di un fabbricante di interruttori differenziali, dovrebbe essere il fabbricante dell'apparecchio utilizzatore con stadi non lineari di potenza, a dichiarare che il suo apparecchio è esente da dispersione in corrente continua. E normalmente non lo fa perché si assumerebbe una bella responsabilità.
Be comunque produttori (di “utilizzatori”) con quella dichiarazione ci sono…
Io ho trovato supporto sull argomento con bticino che comunque in laboratorio ha anche inverter e wallbox.
Altri interpellati hanno dichiarato che la sala prove è visitabile ma nn sono disponibili a fare test in presenza… tantomeno a effettuare approfondimenti…
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Tra un po' di anni, quando la distribuzione in alcune fabbriche o parti di edificio residenziale sarà a corrente continua, a tensione compresa tra 500 e 1000 V, serviranno altre norme per i charger e per i sistemi di protezione.
Sapete se esistono già delle norme attuali che considerano questi due argomenti?
Grazie, ciao,
Mario
Sapete se esistono già delle norme attuali che considerano questi due argomenti?
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Mario Maggi
https://www.evlist.it per la mobilità elettrica e filiera relativa
https://www.axu.it , inverter speciali, convertitori DC/DC, soluzioni originali per la qualità dell'energia
Innovazioni: https://www.axu.it/mm4
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mario_maggi
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Per quanto riguarda gli apparecchi di protezione si può già da ora far riferimento alla IEC 60947-1 e parti successive, che tratta sia componenti per corrente alternata fino a 1000 V sia quelli in corrente continua fino a 1500 V.
Sui cataloghi dei costruttori vi sono le specifiche per il funzionamento in corrente continua degli attuali apparecchi, anche se praticamente tutti hanno derating molto corposi per tensioni superiori ai 110 Vdc.
Interrompere la corrente continua è molto più oneroso che non l'alternata: in quella alternata a 50 Hz dopo massimo 7-8 ms (nei primi millisecondi dall'inizio ed alla fine di un semiciclo la tensione è discretamente bassa) la tensione passa nuovamente per lo 0 e quindi l'arco si estingue automaticamente, mentre in quella continua no.
Adesso lo faccio più raramente, ma quando installavo i primi impianti fotovoltaici facevo prove di corto circuito sulle stringhe e quando separi poi i conduttori hai un arco di 4 o 5 cm (stringa da circa 650 V 10 A) che mantiene chiuso il circuito e la circolazione di corrente finché non li separi ulteriormente.
Ma questo son cose che sai bene. Lo scrivo più che altro per i curiosi che leggono.
Sui cataloghi dei costruttori vi sono le specifiche per il funzionamento in corrente continua degli attuali apparecchi, anche se praticamente tutti hanno derating molto corposi per tensioni superiori ai 110 Vdc.
Interrompere la corrente continua è molto più oneroso che non l'alternata: in quella alternata a 50 Hz dopo massimo 7-8 ms (nei primi millisecondi dall'inizio ed alla fine di un semiciclo la tensione è discretamente bassa) la tensione passa nuovamente per lo 0 e quindi l'arco si estingue automaticamente, mentre in quella continua no.
Adesso lo faccio più raramente, ma quando installavo i primi impianti fotovoltaici facevo prove di corto circuito sulle stringhe e quando separi poi i conduttori hai un arco di 4 o 5 cm (stringa da circa 650 V 10 A) che mantiene chiuso il circuito e la circolazione di corrente finché non li separi ulteriormente.
Ma questo son cose che sai bene. Lo scrivo più che altro per i curiosi che leggono.
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mario_maggi ha scritto:Sapete se esistono già delle norme attuali che considerano questi due argomenti?
Di norme ne esistono a bizzeffe. Forse mancano i prodotti.
La CEI 64-8 già copre la DC, come pure la IEC 60364 dalla quale vanta rapporti di discendenza. Ovviamente andrà migliorata e completata ma le basi ci sono. Segnalo in particolare la IEC 60364-8-82 la cui prossima edizione conterrà molti aspetti per gli impianti ibridi AC e DC.
Per i dispositivi di protezione di tipo industriale la serie IEC 60947 già comprende interruttori DC che in effetti di solito sono conformi ad essa. Arriverà a breve anche la IEC 60947-10 per gli interruttori a semiconduttore.
Per gli interruttori modulari DC più piccoli esiste la IEC 60898-3. Arriveranno anche qui le norme per i differenziali DC IEC 63053 (per adesso è una specifica tecnica) ma ci vorrà qualche anno, come pure per gli interruttori a semiconduttore AC e DC IEC 63464
Per la ricarica DC esiste da anni la IEC 61851-23 e norme collegate, in continuo aggiornamento, la quale include il caso che l'ingresso della stazione di ricarica sia DC.
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Riporto la risposta che mi ha dato l'ufficio tecncico di Tesla:
"Buongiorno,
i requisiti di Protezione Elettrica degli EVSE, così come enunciati dalla CEI 64-8:722, indicano che un EVSE deve essere protetto:
Da almeno un Differenziale Tipo B
oppure
Da un Differenziale Tipo A nel momento in cui il EVSE è dotato di rilevatore Dispersioni CC con Delta differenziale di 6mA
Ergo, il fatto che il dispositivo sia in doppio isolamento o meno, non riguarda le caratteristiche della Protezione Differenziale da scegliere.
In ogni caso, essendo Wall Connector un dispositivo racchiuso all'interno di un contenitore plastico, è in doppio isolamento."
Tutto chiaro a parte questa frase:
"Ergo, il fatto che il dispositivo sia in doppio isolamento o meno, non riguarda le caratteristiche della Protezione Differenziale da scegliere."
Se mi dici che la Wallbox è a doppio isolamento io posso bellamente non mettere il differenziale a monte........ o sbaglio ?
"Buongiorno,
i requisiti di Protezione Elettrica degli EVSE, così come enunciati dalla CEI 64-8:722, indicano che un EVSE deve essere protetto:
Da almeno un Differenziale Tipo B
oppure
Da un Differenziale Tipo A nel momento in cui il EVSE è dotato di rilevatore Dispersioni CC con Delta differenziale di 6mA
Ergo, il fatto che il dispositivo sia in doppio isolamento o meno, non riguarda le caratteristiche della Protezione Differenziale da scegliere.
In ogni caso, essendo Wall Connector un dispositivo racchiuso all'interno di un contenitore plastico, è in doppio isolamento."
Tutto chiaro a parte questa frase:
"Ergo, il fatto che il dispositivo sia in doppio isolamento o meno, non riguarda le caratteristiche della Protezione Differenziale da scegliere."
Se mi dici che la Wallbox è a doppio isolamento io posso bellamente non mettere il differenziale a monte........ o sbaglio ?
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Si concordo, perché o lo trovo scritto sulla scheda tecnica, o se no non lo considero a doppio isolamento, a prescindere da quello che mi scrive il tecnico via mail
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Duracell ha scritto:Tutto chiaro a parte questa frase:
"Ergo, il fatto che il dispositivo sia in doppio isolamento o meno, non riguarda le caratteristiche della Protezione Differenziale da scegliere."
Ma riguarda la modalità di scelta della protezione dai contatti indiretti della massa.
Duracell ha scritto:Se mi dici che la Wallbox è a doppio isolamento io posso bellamente non mettere il differenziale a monte........ o sbaglio ?
Solo se lo scrive, non se lo dice.
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Michele Lysander Guetta
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"Non pensare mai al dolore, al pericolo o ai nemici un momento più lungo del necessario per combatterli." — Ayn Rand
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Mike
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