
Wallbox Tesla (e altre, differenziali a monte di tipo B)
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Ok Goofy, se ho capito bene, uno può fare un impianto a regola d'arte ma non conforme alle linee guida e poi passa la palla al professionista antincendio che si interfaccia con i VVF ? 

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Duracell ha scritto:Un cliente mi chiede di poter installare nel suo box in un'autorimessa condominiale una presa per ricarica di una microcar, il cui costruttore non prevede carica tramite wallbox ma solo con semplice Schuko.
Come ci si comporta in questi casi?
Bellissima domanda che io porrei direttamente ai VVF. Probabilmente quando hanno scritto queste linee guida non sapevano che molti veicoli leggeri (scooter, vetturette,...) caricano solo in modo 1, sia pure a una corrente limitata (di solito 8A ma non è scritto da nessuna parte).
Come ci si comporta in questi casi?
Ci sono due correnti di pensiero.
Una è installare una bella wallbox modo 3/tipo 2, applicando la CEI 64-8-7-722.
Sarà poi l'utente ad attaccarsi con un qualche adattatore/cavo adattore di quelli che si trovano diffusissimi per caricare una microcar con spina Schuko/modo 1 da una colonnina pubblica tipo 2/modo 3.
Si trovano facilmente online e forse il cliente ce l'ha già ed è già abituato ad usarlo.
Ovviamente ci si può porre il dubbio che questo adattatore sia a norma o no, ma questo non riguarda il lavoro di installazione che si ferma al wallbox. Cosa si collega a valle non è affare dell'installatore.
L'altra possibilità è installare una bella Schuko con tutte le protezioni (magari una presa di quelle "robuste"). La 722 non è essenziale ma non è proibito installarla come da 722 per quanto possibile (la 722 copre tutti i modi di ricarica). Semplicemente l'installatore farà finta che gli sia chiesta l'installazione di una presa, poco a lui importa se è destinata a una vetturetta o all'aspirapolvere.
Alcuni autorevoli impiantisti dicono che una presa è una presa, non è una infrastruttura di ricarica, quindi per definizione di infrastruttura di ricarica data nelle linee guida VVF è fuori dallo scopo delle line guida stesse.
Voi quale delle due intepretazioni preferite?

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Goofy ha scritto:E' il caso di confrontarsi prima, non passargli la palla dopo.
Se gli chiedi a uno che fa solo prevenz. incendi, ti risponde ............bhoo !!!!!
Forse meglio come dice 6367, confrontarsi con i VVF e nel mentre se mi gira, scrivo di nuovo a TNE, che prima o poi mi manderà al diavolo

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6367 ha scritto:L'altra possibilità è installare una bella Schuko con tutte le protezioni (magari una presa di quelle "robuste"). La 722 non è essenziale ma non è proibito installarla come da 722 per quanto possibile
[]...
Voi quale delle due intepretazioni preferite?
Io sono per questa che hai indicato: presa come da 722 da usare come pare, anche per la ricarica, e SCIA di non aggravio ai VVF.
La wallbox + adattatore è insensata e aumenta il rischio.
Sostenere che la ricarica modo 2 non sia una infrastruttura e non si applichi la circolare fa stridere gli specchi.
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Una presa (Schuko, bipasso, francese, americana, giapponese, semplice, interbloccata, monofase, trifase, bianca, blu, rossa, gialla, nera, ecc. ecc.) è una presa. Punto.
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GioArca67 ha scritto:Una presa è una presa. Punto.
Su questo non ci piove (e comunque possiamo metterla IP66

Però con la presa ci puoi fare cose diverse: per le cose che fai all'interno di una attività soggetta ai VVF è chiesto il rispetto di particolari procedure.
La circolare non si occupa delle prese, ma della ricarica dei veicoli elettrici (per la quale accidentalmente serve una presa o una wall box)
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Ma infatti, caso recente, autorimessa mille paranoie per prese ricarica auto, nessun problema per prese ricarica biciclette 

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Michele Lysander Guetta
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"Non pensare mai al dolore, al pericolo o ai nemici un momento più lungo del necessario per combatterli." — Ayn Rand
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Mike
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È il paradosso italiano.
Gli italians "proibendo" la schuko (modo 1/modo 2) volevano promuovere la presa Scame tipo 3A quale soluzione per la ricarica dei veicoli leggeri, alternativa alla più potente Mennekes tipo 2 europea destinata ai veicoli più grandi.
Tuttavia la tipo 3A non ha mai avuto diffusione in Europa e in Italia pare abbandonata anche dal suo stesso creatore.
I veicoli leggeri usano una semplice spina domestica (Schuko) oppure la tipo 2 se sono più potenti (è il caso del nuovo Renault Mobilize Duo Schuko oppure tipo 2 in opzione).
Per salvare le apparenze, una famosa nota nella CEI 64-8 accetta la Schuko purché sia per le ebike. Poi se ci si attacca con una microcar chi se ne accorge. Sarebbe stato meglio fissare un limite in corrente, es 8 A in modo da non cuocere la Schuko.
Comunque, mal che vada, l'adattore giusto si trova in rete!
Gli italians "proibendo" la schuko (modo 1/modo 2) volevano promuovere la presa Scame tipo 3A quale soluzione per la ricarica dei veicoli leggeri, alternativa alla più potente Mennekes tipo 2 europea destinata ai veicoli più grandi.
Tuttavia la tipo 3A non ha mai avuto diffusione in Europa e in Italia pare abbandonata anche dal suo stesso creatore.
I veicoli leggeri usano una semplice spina domestica (Schuko) oppure la tipo 2 se sono più potenti (è il caso del nuovo Renault Mobilize Duo Schuko oppure tipo 2 in opzione).
Per salvare le apparenze, una famosa nota nella CEI 64-8 accetta la Schuko purché sia per le ebike. Poi se ci si attacca con una microcar chi se ne accorge. Sarebbe stato meglio fissare un limite in corrente, es 8 A in modo da non cuocere la Schuko.
Comunque, mal che vada, l'adattore giusto si trova in rete!
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Non ho letto tutti i post, ma, riguardo l'argomento in oggetto menziono questo...
In primis, bisogna valutare cosa monta la Wallbox al suo interno, se è completa di misura di dispersione tipo B, SPD, e/o protezioni.
Fatto questo, quello che manca e da adottare nella installazione.
Vi sono troppe Wallbox economiche e limitate in commercio.
Una completa e ben fatta potrebbe aggirarsi sui 900 euro...ed anche più.
In primis, bisogna valutare cosa monta la Wallbox al suo interno, se è completa di misura di dispersione tipo B, SPD, e/o protezioni.
Fatto questo, quello che manca e da adottare nella installazione.
Vi sono troppe Wallbox economiche e limitate in commercio.
Una completa e ben fatta potrebbe aggirarsi sui 900 euro...ed anche più.
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