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Il CRONOVISORE - Un sogno futuristico o un esperimento reale?

Indice

Il ricordo

Ricordo perfettamente quando la Domenica del Corriere pubblico' un articolo che scuscito' in me una notevolissima curiosita', si parlava di una apparecchiatura capace di vedere e ascoltare gli avvenimenti del passato, senza porre alcun limite al tempo trascorso o alla localita' in cui si svolgesse l'evento ricercato.
Il 2 maggio 1972 la Domenica del Corriere pubblicava un articolo con una intervista al benedettino padre Pellegrino Ernetti, docente di musica prepolifonica, uomo intelligentissimo, estremamente colto e laureato in fisica.
Pur avendo dimenticato i dettagli di quell'articolo, avevo conservato nella memoria i discorsi di corridoio e l'eco della notizia, ma ripensandoci, rimasi e rimango stupito della rapidita' con cui tutta la storia fu dimenticata.
Durante una chiaccherata occasionale tra amici nelle scorse settimane, non abbiamo esitato a paragonare questo presunto dispositivo ad una bufala tra le tante apparse in rete, ma da persona molto curiosa e tecnicamente onesta mi sono ripromesso, con tutti i limiti personali, di fare una disamina di tutto il materiale che nel tempo sono riuscito a raccogliere sui viaggi nel tempo e sul cronovisore in particolare, non certo per mettere una parola fine a questo argomento ma per poterne parlare, magari davanti ad un caffe' al tavolino di un bar, con migliore cognizione di causa.

Le mie personali opinioni le esprimero' al termine di queste note, ma fin d'ora posso dire che raramente mi sono trovato di fronte ad un insieme di libri, pubblicazioni , teorie che se confermate porterebbero ad una rivoluzione totale del pensiero scientifico piu' accreditato. Ma andiamo con ordine.

In queste note non commentero' alcuna teoria esposta. Ho solo cercato di presentarle nel modo piu' fedele possibile al pensiero dei loro autori.

Le persone direttamente coinvolte

Pellegrino Alfredo Maria Ernetti

Rocca Santo Stefano, 1925- Isola di San Giorgio,1994

Ernetti era un monaco dell'ordine dei benedettini presso il monastero dell'isola di San Giorgio, a Venezia. Era un uomo assolutamente fuori dal comune: esperto di prepolifonia (musica antica anteriore all’uso delle note musicali), filosofo, laureato in fisica, appassionato di elettronica, nonché esorcista ufficiale della diocesi di Venezia.
Padre Pellegrino Ernetti ha una vastissima bibliografia (oltre 160 pubblicazioni) ma nonostante le attente ricerche, in nessuna ha mai trattato, neppure marginalmente, del cronovisore.
Questo fatto mi ha notevolmente impressionato: lo strumento per cui questa persona e' nota al grande pubblico non e' mai stata neppure citata dal suo creatore.
Debbo pero' dire che nel giuramento di obbedienza e silenzio che Padre Ernetti fece sull'apparecchiatura in questione, erano comprese le pubblicazioni e gli appunti che stando alle dichiarazione di padre Brune (vedi in seguito) furono tutti portati in segreto in Vaticano.

Padre François Brune

Vernon, 18 agosto 1931 – Parigi, 16 gennaio 2019
E' stato uno scrittore e religioso francese. E' autore di numerose opere che riguardano la teologia, la spiritualità, la vita dopo la morte e il paranormale in rapporto alla fede cattolica e ortodossa.
Dopo il concilio Vaticano II incominciò a distaccarsi sempre più dal cattolicesimo e soprattutto dalle teologie elaborate da Sant'Agostino e San Tommaso D'Aquino. Nella Pasqua del 2018 decise dunque di convertirsi all'ortodossia cristiana nella parrocchia di Vanves. Il funerale si svolse presso la Cattedrale ortodossa della Santissima Trinità di Parigi.
Principali pubblicazioni di padre Francois Brune

  • Pour que l'homme devienne Dieu (1983)
  • I morti ci parlano (1989), Reverdito Editore
  • In diretta dall'aldilà. La transcomunicazione strumentale: realtà o utopia (con Rémy Chauvin, 1998)
  • Il nuovo mistero del Vaticano. La macchina del tempo (2002)
  • Cronovisore (2002), Edizioni Mediterranee

Tralascio su altre conoscenze e caratteristiche personali di Francois Brune che non riguardino direttamente l'argomento di queste note, ma e' incredibile la sua preparazione. Qualsiasi persona appassionata di paranormale trova nelle pubblicazioni di Brune una vastissima e pragmatica possibilita' di conoscenza.

Luigi Borello - Sacerdote, scienziato, fisico.

Pezzolo Valle Uzzone (CN) 1924, Varazze (SV) 2001.
Riporto, a memoria, la sua autobiografia
Anche se sacerdote cattolico, e, prima ancora di esserlo, il mio maggiore impegno è sempre stato lo studio sia teorico che sperimentale di tutte le scienze naturalistiche (tengo a precisare non una soltanto in particolare), mentre ero impegnato nell'insegnamento di scienze matematiche- fisiche e naturali in diversi Licei diocesani e religiosi del Piemonte ed in particolare di Alba, con la disposizione di un gabinetto fisico-chimico non trascurabile per quegli anni 50 e 60. In quello stesso laboratorio furono realizzati negli anni che vanno dal 1937 dal mio insigne maestro Enzo Manfredi e da me coadiuvato, i primi esperimenti di telegrafia e telefonia multipla, per la prima volta nel mondo (ossia la trasmissione contemporanea di più messaggi, via filo o radio, che ora sono considerati la cosa più normale nei mezzi di comunicazione). Ma il mio maggior impegno, fuori orario, è sempre stato l'approfondimento della TEORIA DELLO SPAZIO NEUTRINICO, intuita da Einstein e formulata da Cesare Colangeli.

  • Docente di fisica, matematica e scienze naturali.
  • Titolare del Gabinetto di fisica – chimica – scienze naturali della società S. Paolo di Alba e del Seminario Diocesano di Alba (CN)
  • Membro associato dell’Accademia Tiberina di Roma
  • Membro dell’Accademia Internazionale di “Psico-biofisica”
  • Ricercatore in scienze naturali e inventore della CRONOVISIONE
  • Elaboratore della "Teoria dello spazio Neutrinico" (di Cesare Colangeli), e della "Teoria unitaria dell'universo Fisico"
  • Direttore di casa per ferie a Varazze (SV)
    • Pubblicazione: Come le pietre raccontano. Saggio scientifico sulla base fisica della memoria e della mente. Gribaudi editore. Cavallermaggiore 1989.

Cesare Colangeli

Ingegnere aeronautico italiano e autore di diversi libri sulla fisica, che ha sviluppato la teoria neutrinica e una teoria unificata dell'universo fisico.
Secondo Colangeli, l'universo è composto da tre cariche elementari, chiamate Elettrino, Positrino e Neutrino, essendo quest'ultimo la somma dei Elettrino e Positrino. Sulla base di questa osservazione, è stato in grado di sviluppare teorie della formazione della materia, origine della memoria fisica, nonché la teorizzazione di pseudo-cariche come il Magnetrino.

Pubblicazioni

  • Materia e radiazione origine e struttura : teoria unitaria dell'universo fisico -Editore: Ulrico Hoepli, Milano - 1950 - 97 pagine
  • Universo meccanico : Materia-Radiazione - Gravitazione : Origine della Materia e delle Radiazioni; emissione ed assorbimento di energia subgammica; emissione ed assorbimento di energia gammica; questioni gravitazionali; forze coulumbiane e newtoniane - Editore: Ulrico Hoepli, Milano - 1954.

Questi due libri sono praticamente introvabili. Sono solo disponibili in alcune biblioteche universitarie. Non ho trovato alcuna recensione se non quella di padre Luigi Borello, dalla quale ho tratto solo una visione generale di una delle due pubblicazioni. La lettura di questa recensione non ha fugato alcun dubbio sulle teorie del Colangeli.

Alcuni libri sul cronovisore.

François Brune - Le nouveau mystère du Vatican - ISBN 13: 9782226130709 Casa editrice: Albin Michel

Brune scrive che il cronovisore, descritto nel libro del 2002 "Il nuovo mistero del Vaticano", fu costruito da Pellegrino Ernetti e si chiede: Possiamo muoverci nel tempo?
Secondo alcune teorie della fisica quantistica non sarebbe impossibile, le nozioni di passato e futuro sarebbero solo una creazione degli uomini e non una realtà scientifica. Allora, sarebbe ipotizzabile che un monaco benedettino italiano, durante esperimenti sulle voci dei canti gregoriani, sia riuscito a catturare anche le gamme delle onde del tempo e percepire scene del passato.
Fantasie o realtà di cui la gerarchia cattolica avrebbe preferito seppellire le tracce nelle cantine di Vaticano?
La straordinaria inchiesta di Brune, esplora questi strani territori dove i sogni più sfrenati dell'uomo potrebbero avverarsi.

Massimo Teodorani - Chronovisor - A Dream of the Future or Real Experiments?nCasa editrice Macro Edizioni, Cesena (FC ), Italia, Ottobre 2006, 109 pagine - in italiano. Questo libro, interamente dedicato alle leggende riguardanti la "cronovisione", è suddiviso in tre parti:

  • Discussione e critica del presunto esperimenti condotti da padre Pellegrino Ernetti;
  • Approfondimento della "teoria dello spazio dei neutrini" del padre e fisico Luigi Borello;
  • Discussione e critiche su presunti esperimenti effettuati nel campo della cronovisione in passato e negli ultimi anni, utilizzando diversi metodi.

Luigi Borello - Come le pietre raccontano. Editore: Gribaudo - Cavallermaggiore 1989 - 214 p.

Saggio scientifico sulla teoria unitaria dell'universo fisico e sull'unificazione delle forze fondamentali della natura.

  • La realizzazione della cronovisione.
  • Accertata la reale costituzione dello spazio.
  • L'origine della materia, della radiazione, della vita
  • La base fisica della memoria e della mente

Cesare Colangeli

  • Materia e radiazione, origine e struttura; teoria unitaria dell'universo fisico. Editore: Milano, U. Hoepli, 1950
  • Universo meccanico : materia, radiazione, gravitazione. Origine della materia e delle radiazioni - Editore: Milano - Hoepli, 1954

Come ho gia' detto questi due libri sono praticamente introvabili, solo qualche copia e' presente in alcune biblioteche universitarie. La cosa strana e' che esiste una copia delle due pubblicazioni nella New York Public Library ma non sono consultabili in forma digitale.

La base teorica: La teoria neutrinica.

Alla data in cui scrivo queste note (gennaio 2022) non ho avuto la possibilita'di leggere i libri del Colangeli, ho studiato attentamente ogni materiale consultabile e lo riassumo nel miglior modo possibile.

Ci sono due visioni realizzative del cronovisore, quella di Padre Ernetti e quella di padre Borello, ma entrambe hanno come supporto la teoria neutrinica di Cesare Colangeli.

I principi della teoria dello spazio neutrinico

La Teoria Neutrinica postula l’esistenza di due cariche elettriche elementari di segno opposto, convenzionalmente definite l’una "positiva" e l’altra “negativa".
La carica elettrica elementare positiva viene chiamata positrino, la carica elettrica elementare negativa viene chiamata elettrino, queste cariche elettrostatiche sono veramente elementari, milionesimi di frazione dell'elettrone, sia come entita' elettrica che come dimensione spaziale.
Secondo la teoria neutrinica la tendenza o forza che muove l'intera NATURA e' la ricerca del

completamento, del soddisfacimento, onde procedere a continui miglioramenti verso la “Causa Prima" o soddisfazione originaria, che dir si voglia.

Questa e' l’unica tendenza che permea tutta la Natura ed e' la ragion d’essere dei meccanismi di compensazione che agiscono sia a livello subatomico che negli organismi molto complessi. E' il primo grande equilibrio compensativo che si e avuto proprio “al principio", con l’inizio dell’esistenza dello spazio.
Alla base dell’attrazione tra le suddette due cariche vi e' appunto la tendenza al completamento, che mira alla loro soddisfazione che, unendosi, si neutralizzano, si immedesimano, cessando, di conseguenza, ogni loro ttivita' energetica, di ricerca, dando luogo pertanto ad uno spazio elettricamente neutro o in quiete. In tale stato si forma il neutrino, privo appunto di campo e di massa.
Quando le due cariche sono sfasate tra di loro, la teoria ci dice che sono insoddisfatte o polarizzate e si indicano come in figura.
La teoria neutrinica dice che l’unica tendenza di tutti i processi naturali e' pertanto l’unione, il completamento, teso al fine della soddisfazione originaria o completa, questa legge sottende il "brulichio" che avviene in natura, negli aeriformi, nei liquidi e nei solidi, ed e' la base di tutti i fenomeni fisici, chimici e biologici.
Sempre secondo la teoria neutrinica questa tendenza permea qualunque processo e qualunque struttura, dalle piu' elementari alle piu' complesse, ed e' alla base di tutti i fermenti, compresi quelli della Vita e della Meme, per questo e' riuscita a chiarire qual e' la base fisica della memoria.
Cesare Colangeli con la teoria neutrinica riusci' a fare una unificazione ossia stabili' che le leggi del “campo” sono valide sia per la radiazione che per la materia, dimostrando per entrambe un'unica formula che varia soltanto per un coefficiente numerico diverso tra radiazione e materia.
La teoria neutrinica studia e interpreta i fenomeni naturali partendo dai concetti di “campo” e di “spazio”, per Colangeli la materia rappresenta grandi riserve di energia e l'energia rappresenta la materia, ne consegue che non si puo' procedere a una distinzione qualitativa fra materia e campo; si ha materia ove la concentrazione dell'energia e' grande; si ha campo ove la concentrazione dell'energia e' debole. Nella fisica di Colangeli non c'e' piu' posto per il binomio campo e materia, esiste una sola realta': il campo.
Non puo' esistere il vuoto. Nella posizione di “reciproca soddisfazione” delle cariche elettriche, detta anche ”spazio in quiete”, si crea il neutrino e la teoria da cui prende il nome. Tutto quello che esiste, tutto quello che possiamo rilevare direttamente o indirettamente, tutto quello che avviene, ossia tutta la dinamica dell'universo, dipende da questo unico principio e da questa unica tendenza. </p>

Il cronovisore di Luigi Borello

In base a queste osservazioni, Borello gia' nel 1967 ideo' un sistema di "cronovisione elettronica", per mezzo della quale riteneva possibile rilevare in qualsiasi campione di materia (testimone) gia' impressionato da uno stimolo esterno acustico, luminoso o termico, tali memorie, resuscitandone la registrazione mnesica.
Il prof. Borello convalidava la teoria neutrinica dello spazio ed individuava la base fisica della memoria ed era praticamente (anche se non amava che glielo dicessero) l'inventore della "cronovisione", mentre sempre lui aveva portato a buon punto anche lo strumento tecnico cui diede il nome di "cronovisore" , in grado di leggere le tracce registrate e che sommariamente è qualcosa come "una sonda bidirezionale", con la quale si eccita il testimone, collegata a complesse apparecchiature di amplificazione, mirate a ridestare "la memoria" e prelevando quanto vi è registrato. Allora sarà possibile vedere sullo schermo di uno oscilloscopio le oscillazioni che rappresentano le impressioni luminose, termiche o sonore registrate nel "testimone".

Ogni frammento di materia, esattamente come ogni essere vivente, ha la capacità di memorizzare gli eventi, con la differenza di non disporre di un organo per comunicarne i contenuti. Il problema e': come decifrare i messaggi custoditi in una struttura priva di senso? Borello legge nella teoria del Colangeli che c'è una carica elettromagnetica polivalente e multiforme, detta magnetrino che ha la potenzialità di riattivare le tracce o memorie registrate o memorizzate in un pzzo di materia, detto convenzionalmente testimone, eccitando i magnetrini (polarizzazioni) registrati (contenuti) nel campione assunto.
Una difficolta', e non ultima per la sua coscienza, fu che la lettura di cio' che "le pietre raccontano" avrebbe potuto implicare "rivelazione di segreti" importuna e indesiderata per la "privacy" di qualcuno.
Ogni essere umano, dice il Borello, lascia dietro di se' una doppia scia, una sonora ed una visiva, che sono uniche, come sono uniche le impronte digitali.
Il cronovisore di Luigi Leonardo Borello, scienziato e sacerdote, partendo dalla teoria neutrinica dal fisico Cesare Colangeli, da lui condivisa e accolta entusiasticamente, afferma che qualsiasi materia inanimata possiede la capacità di "memorizzare". Per questa ragione, afferma Borello, «il nostro problema finale sembra dover consistere nella modificazione delle leggi del campo in guisa tale che non cessino di essere valide nelle regioni di grandissima concentrazione dell'energia».

La prematura morte non ha consentito al prof. Borello di perfezionare la sua sperimentazione e realizzare compiutamente un apparecchio ricevente quasi fosse un televisore.

Il principio di funzionamento della macchina di Borello e' visibile nello schema e si puo' sintetizzare come segue.

  • Una sonda eccita il TESTIMONE e preleva i segnali visivi e acustici
  • Un generatore di segnali a frequenza acustiche e/o microonde
  • Un elaboratore generale capace di elaborare dati sia in forma digitale che analogici
  • Un analizzatore a quattro ingressi per i segnali audio e video

Ho riportato esclusivamente quanto visibile nello schema allegato, senza commenti ne' considerazioni.

Il cronovisore di padre Pellegrino Ernetti.

Una macchina in grado di osservare gli eventi del passato che appaiono in forma olografica in piccolo spazio cubico. Questa e' la scoperta attribuita al monaco benedettino Padre Pellegrino Ernetti insieme a 12 scienziati, fra cui Enrico Fermi e Padre Agostino Gemelli fondatore dell’Università cattolica di Milano, scoperta fatta poco dopo il 1950. Tale notizia fu oggetto di un articolo della Domenica del Corriere.

Dalla lettura dell’intervista della Domenica del Corriere n. 18 del 2 maggio 1972, sono state estratte le seguenti risposte direttamente provenienti da Padre Ernetti.
Il principio su cui si basa la macchina ipotizzata da Padre Ernetti, sempre basata sulla teoria neutrinica, e' che l'energia sonora e acustica rimangono nello spazio, sono memorizzate nel campo neutrinico e da li' possono essere recuperate.
Cercando di raccogliere i resti delle onde elettromagnetiche rimaste nell'ambiente e rimontarli in un'immagine coerente sembra un'impresa travolgente compito, anche con i computer piu' avanzati. Alcuni hanno ipotizzato, tuttavia, che possiamo trovare suoni del passato preservati nell'ambiente. hanno anche dato un nome a questo ramo speculativo della scienza: Paleoacustica.
Padre Ernetti nell’intervista considera la sua invenzione pericolosa perché potrebbe mettere in pericolo la libertà di parola, di azione e di pensiero. Infatti, dichiara che, con la sua macchina, si può captare anche il pensiero, essendo il pensiero stesso un’emissione di energia. Sarebbe quindi possibile, e questo viene considerato pericolosissimo, conoscere sia il pensiero del vicino di casa che il pensiero di un avversario.


  • La macchina e' formata da una serie di antenne per permettere la sintonizzazione delle singole voci ed immagini, dei luoghi e del tempo.
  • La procedura di funzionamento della macchina e' la stessa utilizzata dagli astronomi che, calcolando gli anni-luce, riescono a ricostruire l’aspetto di una stella spentasi da migliaia di anni.
  • Il sistema di funzionamento si basa sul principio di fisica, comunemente accettato nella teoria neutrinica, secondo il quale le onde sonore e visive, una volta emesse, non si distruggono, ma si trasformano e restano eterne ed onnipresenti intorno alla terra; quindi possono essere ricostruite, come ogni energia, in quanto esse sono energia.
  • Il suono e la luce sono energie.
  • La luce può trasformarsi in suono e viceversa.
  • Il suono, una volta emesso, inizia un processo di disgregazione in altri tipi di onde sonore che l’orecchio umano non è in grado di udire.
  • Dal suono disgregato si può tornare al suono originario, così come dalla materia disgregata si può ricostruire la sua forma originaria, secondo i principi della teoria atomica.

Tutto parte dallo studio dei suoni attraverso l’analisi dell’oscillografia elettronica. Ogni essere umano lascia dietro di sé una doppia scia, una sonora e una visiva, esse sono uniche, come sono uniche le impronte digitali.
Nell’intervista si parla anche della registrazione originale, con la macchina del tempo, di un’antica opera teatrale attribuita a Quinto Ennio dal titolo “il Thyeste” che fu rappresentata nel 169 a.c. presso il tempio di Apollo, che si trovava fra il Foro e il Circo Flaminio. In questo modo l’intera opera venne ricostruita. Tuttavia queste ultime dichiarazioni sono attribuite, dal Giornalista Vincenzo Maddaloni, ad una persona che lo accompagnava e non a Padre Ernetti che, sia pure sollecitato, non rispose.

Il gruppo segreto di scienziati.

Come ha fatto il prete a inventare una macchina cosi' fantastica? Secondo quello che Ernetti disse a Brune, aveva lavorato con un padre Agostino Gemelli all'Università degli Studi di Milano e cercava di filtrare le armoniche dai canti georgiani quando hanno sentito altre voci registrate sul filo del registratore che stavano usando. Gemelli in seguito confermo' questo fatto.
Ma allora, penso' Ernetti, cosa succede a tutte le immagini ed ai suoni che generano gli esseri umani? Sono scomparsi del tutto o continuano a esistere in qualche modo? Ernetti si avvicinò ad alcuni eminenti scienziati e mise insieme una squadra per lavorare al progetto. Il gruppo comprendeva Enrico Fermi (uno dei progettisti della prima bomba atomica) e Wernher von Braun (lo scienziato missilistico tedesco).
Il team costui' il cronovisore in modo che potesse sintonizzarsi in qualsiasi momento o luogo. Essi osservarono non solo la crocifissione di Cristo, ma il francese Napoleone, il filosofo romano Cicerone e tanti altri.
Brune era stupito di non aver sentito parlare di questo dispositivo. "Perché nascondere una tale scoperta?" chiese.
Padre Ernetti rispose che la squadra aveva deciso di smantellare volontariamente il dispositivo. Dal momento che in passato poteva sintonizzarsi in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, non lasciava niente spazio per la privacy. Nelle mani sbagliate, disse Ernetti, potrebbe creare la “più” spaventosa dittatura che il mondo abbia mai visto”.
Faccio solo notare, in punta di penna, che gli scienziati coinvolti nel progetto erano 12 mentre il tredicesimo era padre Pellegrino Ernetti.

Un ultimo colpo di scena.

Dopo la morte del Padre gli esecutori testamentari di Padre Ernetti ricevettero un documento da una persona che si dichiarava parente di Ernetti ma che desiderava rimanere anonimo. Il documento raccontava di come fu chiamato sul letto di morte di Ernetti e il prete confesso' di aver inventato la commedia e falsificato l'immagine ma anche in quella occasione insistette che il cronovisore esisteva ed aveva effettivamente funzionato.
Dato che il documento è anonimo è difficile sapere quanta fede riporre in esso. Padre Brune, amico di lunga data di Ernetti, crede che il cronovisore esistesse, ma Ernetti sia stato messo sotto pressione dai suoi superiori negli ultimi anni della sua vita per non parlarne. Brune pensa alla somiglianza della foto alla statua può essere spiegato dall'artista che scolpisce l'opera sotto il direzione di una suora che ha avuto una visione. Nella visione vide Cristo appeso la croce e la descrisse all'artista. L'artista ha tradotto la sua visione esattamente nella scultura. La scultura e la foto si assomigliano perche' entrambi sono vere rappresentazioni del volto di Cristo. Uno che viene a noi tramite il cronovisore, l'altro attraverso la visione della suora, suggerì Brune.

Le prove di padre Ernetti

Durante la sua vita Padre Ernetti e' intervenuto ad alcune conferenze discutendo della sua macchina, ed anche se non ha mai prodotto il dispositivo, era stato indotto a mostrare alcune prove. Il primo era il testo della commedia Tieste.
L'opera teatrale Tieste fu scritta da Quinto Ennio, nato nel 239 a.C. Ennio e' talvolta chiamato il "Padre della poesia latina" e nel corso della sua vita scrisse circa 20 commedie e un poema epico sulla storia di Roma chiamato Annali. Della sua opera sono sopravvissuti solo pochi frammenti. La sua ultima commedia Tieste fu prodotta e rappresentata solo poco prima della sua morte nel 169 a.C.. Gli studiosi si sono interrogati su questa commedia per secoli, sanno che la storia si basa sugli scritti di Seneca, il testo vero e proprio, tranne poche righe, e' andato perso.
Verso la fine degli anni '60 il Professor Giuseppe Marasca si interesso' alla storie che stava leggendo su padre Ernetti e la sua macchina. Marasca contatto' Ernetti e alla fine diventarono amici. Ernetti ha promesso di mostrare a Marasca la sua macchina, ma non l'ha mai fatto. Quello che ha presentato al professore e' stato un manoscritto di quello che ha indicato come l'opera completa, Tieste, che disse, aveva copiato mentre guardava il cronovisore. Marasca tenne il testo per se' il testo rifiutandosi di mostrarlo, ma dopo molti anni passo' delle copie a persone selezionate tra cui padre Brune.
Una seconda prova che padre Ernetti ha rilasciato era una foto del volto di Cristo mentre era sulla croce fotografato attraverso il cronovisore. La foto mostra il volto di un uomo barbuto con gli occhi all'insu'. Non passò molto tempo, tuttavia, prima che qualcuno notasse che l'immagine quasi identica (salvo invertita da sinistra a destra) a quella venduta al Santuario del Misericordioso Amore a Collevalenza, Italia. La fotografia mostra una scultura in legno di Gesu dell'artista spagnolo Cullot Valera.
Quanto al manoscritto di Tieste che disse di aver trascritto guardando il gioco sul cronovisore, sembra troppo corto – solo 120 righe – per esserlo la commedia completa. La maggior parte delle commedie di questo tipo sarebbe stata dieci volte più lunga. Dott. Katherine Owen Eldred della Princeton University, un'esperta dell'opera teatrale che ha tradotto il manoscritto per l'edizione americana del libro di Padre Ernetti's Chronovisor, sospetta che non sia autentico. Molte delle parole usate in questo manoscritto non sono apparse nella lingua latina fino a oltre due secoli dopo che la commedia e' stata rappresentata per la prima volta. Il tipo di parole e il modo in cui vengono ripetute suggeriscono anche che la persona che ha composto il manoscritto avesse abilità limitate in Latino. Dato che Ennio, il drammaturgo, usava la sua lingua madre, questo sembra molto strano. Viene da chiedersi se l'autore non fosse Ennio, ma padre Ernetti lui stesso.

La polemica tra i due inventori

Nel 1989, Don Luigi Borello pubblico' il suo libro, da anni annunciato, dal titolo “Le pietre raccontano”. Nell’introduzione Teresa Pavesi attacca duramente Padre Ernetti chiamandolo “sedicente inventore”.
Lo stesso Don Borello a pag. 83 del suo libro definisce la notizia della costruzione della macchina del tempo “un’idea peregrina”.
Naturalmente la risposta di Padre Ernetti non si fece attendere. Infatti, in una lettera scritta nel novembre 1990, quattro anni prima della sua morte, il religioso ribadisce le sue lontane affermazioni con termini inequivocabili.
La macchina del tempo è una verità sacrosanta”, scrive a Don Borello, il quale parla della lettera, ricevuta da Padre Ernetti, in un’ intervista rilasciata al settimanale Chi?.
Don Borello rispose a padre Ernetti con una breve missiva, abbastanza polemica, confutando tra le righe che il cronovisore fosse mai stato realizzato.
A mia conoscenza la polemica non prosegui' ed i due sacerdoti rimasero nelle rispettive posizioni.
Unica cosa che si sintetizza e' che Padre Ernetti non fosse libero, che avesse gia' parlato troppo, che avesse avuto l’impedimento assoluto da parte dei suoi superiori di dare nuove spiegazioni, di rispondere alle accuse, di riaffermare la realtà del cronovisore e dei risultati raggiunti.
Sembra che non potesse neppure dire che erano i suoi superiori che gli impedirono di parlare.

Telepatia e cronovisore

Anche se molti commentatori hanno ipotizzato collegamenti tra questi due temi, io non faccio alcuna considerazione sul possibile collegamento tra telepatia e cronovisore. Solo se si dimostrasse che esiste una qualche caratteristica "quantica" dei neuroni si potrebbe ipotizzare una certa forma di telepatia piu' o meno cosciente.

Altre indagini personali

Le ricerche presso l'archivio del Vaticano non sono possibili in quanto tutto il materiale successivo al 1958 alla data (2022) non e' disponibile.
Non sono riuscito a confermare neppure il decreto del 1988 nel quale si sarebbe ammonito ad usare strumenti del tipo "Cronovisore" pena la scomunica ipso facto.
Cosa posso dire di questa strana storia? Sarebbe facile licenziare padre Ernetti come un mitomane o un bugiardo compulsivo. Al di fuori del suo coinvolgimento con il cronovisore padre Ernetti era un rispettabilissimo, tranquillo, coltissimo intellettuale la cui specialita' era la musica arcaica. Ha passato la maggior parte della sua vita a fare ricerca e insegnamento su questo argomento ed è stato l'autore di oltre 160 pubblicazioni alcune fondamentali nella storia della musica.
E' stato anche un famosissimo esorcista. Perché un sacerdote, un accademico e un autore così rispettato dovrebbe gettarsi in una storia così estranea al suo status?
Una ultima considerazione. Alla data, gennaio 2022, ci sono migliaia di pubblicazioni e siti che trattano, come curiosita', del cronovisore, quasi fosse una appendice realizzativa di un racconto di fantascienza. Io penso che sia il desiderio, la speranza, che sia realizzato piu' che la voglia di indagare altri aspetti pseudoscientifici che sottintendono questi fatti ormai consegnati alla storia.
Non mi sento di dare un giudizio finale su tutta la vicenda cronovisore, ma il dubbio, un grande dubbio, rimane. Con un sorriso riporto una piccola immagine che vale piu' di mille parole.

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Nota redazionale di admin

Quando ho letto "Cronovisore" nel titolo di questo nuovo articolo, ho subito pensato ad uno dei divertenti racconti di fantasia che Carlo propone in questo nostro spazio.
Ho poi visto che invece si trattava del resoconto di una vicenda reale che non conoscevo assolutamente, nonostante che anch'io leggessi, dai nonni, la Domenica del Corriere in quegli anni lontani; in particolare però mi concentravo sulle copertine di Walter Molino.
Devo dire che mi ha fatto sorridere il pensiero che si possa dare credito a simili storie.
Ma sono in un periodo in cui capisco sempre meno del granello di sabbia sperduto nell'universo che ci ospita, e soprattutto di molti dei suoi abitanti, di quello che essi dicono, di quello in cui credono, e di quello che purtroppo alcuni fanno, in particolare quando diventano troppo potenti e impazziscono.
Non sono tutti così, per fortuna, ma chissà chi o cosa alla fine prevarrà.
Ad ogni modo ho "googlato" un po', come si dice, per documentarmi. Una documentazione superficiale ovviamente, ma credo ci siano argomenti più importanti in cui impegnarsi.
Propongo un paio di video che mi confortano sull'idea che mi sono fatto del cronovisore.

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Commenti e note

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di ,

Alla fine il cronovisore non viola, mi pare, alcun principio fisico, forse deve fare i conti con l'indeterminazione. Diverso sarebbe se guardasse il futuro, in tal caso sarebbe anche falsificabile sperimentalmente.

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di ,

Asimov ha copiato!

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di ,

Concordo con ClaudioCedrone: è più facile che una bufala passi per Giacobbo che un Cammello per una cruna di un ago.
Giachobby a parte, bellissimo articolo. Ormai i racconti di Carlo stanno diventando dei bestseller che sono sempre entusiasta di andare a leggere, non appena ne esce uno nuovo. Non posso che ripetermi nei complimenti ed esortarlo a scrivere ancora!

Rispondi

di ,

Intrigante la bufala del cronovisore :) possibile che Giacobbo non la abbia presa in considerazione? Se lo ha fatto mi è sfuggito... Non ne avevo sentito parlare prima di ora, nel 72 già ero un accanito lettore ma in casa oltre a una nutritissima libreria con i classici della letteratura non girava la Domenica del Corriere ma Selezione del rider's digest e Re nudo.

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di ,

L'idea del cronovisore sembra seguire di qualche anno quella del cronoscopio del racconto di Asimov "The Dead Past"!

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di ,

Ma il passato è passato, io vorrei sapere se il futuro è preconizzabile o meno!

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di ,

Buongiorno, Ringrazio Admin per la cortesia e l'attenzione a quanto, per puro divertimento, scrivo. Una conferma a quanto Admin commenta e ai risvolti sulla credulita' delle persone puo' essere trovata nell'articolo che sto preparando sul creazionismo. Perche' il creazionismo? La settimana prossima saro' a Londra e incontrero' alcune persone, americani, e tra loro e' presente una persona molto fondamentalista su questo argomento e non posso essere impreparato. Pero' chiedo una cortesia a tutti i lettori di EY , mi piacerebbe moltissimo leggere i libri del Colangeli sulla teoria neutrinica, ma una persona mi ha chiesto un centinaio di euro per cederme uno e mi sembra esagerato. La cosa che mi intriga parecchio e' che ambedue i libri del Colangeli siano presenti in una biblioteca di New York. Grazie a tutti e a rivedersi al prossimo aprile. Carlo

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