In questo articolo descriverò un breve test "qualitativo" di lampadine LED con attacco H4, per utilizzo automobilistico, da me comprate recentemente online.
La prima precisione doverosa è che queste lampadine non sono omologate per uso stradale, come evidenziato in varie discussioni su Electroyou e come spiegherò più dettagliatamente. Il loro acquisto deve essere quindi limitato per utilizzo su pista o in manifestazioni su strade chiuse al traffico.
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I motivi dell'acquisto
La tecnologia LED, in particolare quella dei LED bianchi ultraluminosi per illuminazione, sta attraversando un periodo di evoluzione rapidissima e impieghi sempre più diffusi. Questo mi ha già spinto in passato a semplici realizzazioni "fai da te", descritte in altri miei articoli, nelle quali ho scelto i LED per i seguenti vantaggi rispetto all'illuminazione tradizionale:
- efficienza (rapporto tra luce emessa e consumo elettrico) molto elevata
- riscaldamento molto minore del corpo illuminante
- possibilità di alimentazione a bassa tensione
- semplicità dei circuiti di alimentazione
- possibilità di realizzare effetti luminosi particolari o un corpo illuminante di dimensioni ridotte
Nel caso in esame invece l'uso di LED per i proiettori principali della mia Seicento Elettrica era stato ipotizzato per i seguenti problemi:
- surriscaldamento e fusione dei connettori H4 di serie (problema poi risolto con l'impiego di connettori ceramici)
- luce insufficiente, dovuta sia ai problemi di contatto che all'età delle parabole (risolvibile con nuovi connettori e pulizia interna o sostituzione dei fari)
Rispetto del CdS e implicazioni legali
La tecnologia LED è comparsa da alcuni anni sulle autovetture di serie, principalmente per fanaleria di bassa potenza e segnalazione (luci di posizione, stop, indicatori di direzione, luci di cortesia) e recentemente anche per i fari frontali (anabbaglianti e abbaglianti) su alcune autovetture "premium" cioè di alta gamma.
E' bastato però chiedere pareri (in particolare su Electroyou) per freddare i facili entusiasmi.
Infatti, come è stato spiegato per esempio in questa discussione:3d sui fari LED (es nel post [6])
l'uso di qualsiasi lampadina aftermarket LED viola il Codice della Strada se il veicolo non prevedeva alla nascita l'impiego di tecnologia LED.
In pratica si è costretti a usare la stessa tecnologia (alogena - LED - Xenon) prevista dal costruttore, il fatto che la lampadina sia marchiata CE non implica la liceità del suo uso.
A questa considerazione generale si aggiunge il fatto che molti produttori di lampade LED dichiarano intensità luminose superiori ai limiti di legge, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Le Lampadine scelte: caratteristiche tecniche
La scelta della lampadina è stata pilotata dalla volontà di non voler modificare l'impianto elettrico dell'auto, quindi lampadina con attacco H4, e ovviamente dal prezzo che doveva essere contenuto, visto che si trattava di un “esperimento” ma che non avevo intenzione di istallare le lampadine sulla vettura.
Dopo una serie di considerazioni e dopo aver letto le esperienze di altri utenti la lampadina scelta è stata la NIGHTEYE A315:
Ho acquistato la lampadina su ebay e solo successivamente ho pensato di cercare il sito del produttore, sul quale si trovano ovviamente informazioni tecniche più dettagliate e accurate di quelle tipicamente fornite dai venditori online:
Prezzo in maggio 2017: 23€, spese di spedizione incluse.
Caratteristiche principali:
- 36W e 4500 lumen per ogni lampadina, temperatura di colore 6500K - 3 COB LED Bridgelux montati a 120° - attacco H4, alimentazione 9-32V, corpo in alluminio e ventola di raffreddamento
Le specifiche tecniche bastano per poter affermare che tali lampadine sono fuorilegge; infatti oltre alla differente tecnologia, che comunque renderebbe il loro uso illegale come ricambio, il flusso luminoso è superiore ai limiti di legge che sembrano prescrivere massimo 1150/1900 lumen come riportato in questo sito
Ingombri: il corpo cilindrico voluminoso richiede un certo spazio esterno al faro; è però possibile montare prima il solo zoccolo e poi la lampada su esso, in modo da non dover divaricare le tipiche mollette degli attacchi H4.
La disposizione dei LED è forse la “meno peggio” possibile: la mancanza di LED frontale limita il rischio di abbagliamento, i due LED superiori si accendono in modalità anabbagliante e il 3o LED inferiore si aggiunge in modalità abbagliante.
Sono situati approssimativamente nella stessa posizione del classico filamento (fuoco della parabola) e quindi sfruttano la parabola originale per sagomare il fascio di luce.
Da verificare quanto l'assenza della “lamina” presente sulle lampadine tradizionali influenti il classico “taglio a V” che DEVE essere presente nella luce anabbagliante.
Il raffreddamento fa affidamento al corpo alettato in alluminio e a una ventola; purtroppo però non esiste un condotto che faccia fluire l'aria intorno ai LED, quindi lo smaltimento del calore deve comunque percorrere una lunga distanza da LED ad alette del radiatore (linea rossa); inoltre il flusso d'aria (frecce azzurre) non entra nel corpo illuminante e non può limitare un eventuale aumento di temperatura in esso.
Montaggio e test
La prima misura è stata effettuata con un alimentatore stabilizzato regolabile; la corrente massima di 3A fornita dall'alimentatore non è stata sufficiente per arrivare alla tensione presente sulla mia auto (circa 13,6V in marcia) ma ha evidenziato la semplicità disarmante del circuito di polarizzazione.
Infatti l'ampio range di tensione in ingresso riportato dal produttore (9-32V) sarebbe possibile solo con un opportuno driver PWM con corrente sui LED stabilizzata, mentre le misure evidenziano una corrente (e una luminosità) variabili fortemente con la tensione applicata:
L'andamento della corrente, e la sua tendenza ad aumentare con la temperatura, indicano che con tutta probabilità i LED sono polarizzati con una semplice (e minima) resistenza serie. A 9V i COB LED iniziano ad essere visibili, mentre già a 10V la luminosità è notevole e quasi paragonabile alle lampadine originali; a tensioni pari o superiori a 12V corrente assorbita e riscaldamento sono a mio avviso eccessivi e sarebbe opportuno limitarli in maniera considerevole.
Anche la velocità della ventolina varia con la tensione di alimentazione.
Montaggio sulla vettura
Per il montaggio è possibile separare lo zoccolo H4 dal corpo lampada, in modo da fissare prima lo zoccolo e poi la lampada su esso senza dover divaricare le mollettine di fissaggio.
E' invece necessario a mio avviso eliminare la cuffia di protezione in gomma presente nei fari per permettere una migliore circolazione d'aria.
Non mi è stato possibile misurare con il multimetro la corrente assorbita perchè la minima resistenza serie del multimetro è sufficiente a ridurre tale corrente, comunque decisamente superiore a 3 A.
La resa luminosa è veramente notevole come prevedibile visti gli assorbimenti. Ecco un paio di foto per un confronto visivo; si consideri, come è evidente dalla differente luminosità della plafoniera condominiale, che nelle foto relative ai LED il diaframma (esposizione automatica) si è chiuso di più, quindi la differenza è perfino un po' maggiore di come appare in foto. Inoltre in seguito a un tamponamento recente i fari sono troppo convergenti e le relative impronte luminose quasi sovrapposte.
Il "taglio" degli anabbaglianti è visibile anche se meno netto che con le lampadine tradizionali. Tutta la zona sotto il taglio è maggiormente illuminata.
Anche con gli abbaglianti la luminosità è maggiore ovunque ma è evidente un allargamento verso l'alto e a sinistra dell'area illuminata, allargamento praticamente inutile e molto fastidioso per le autovetture in senso contrario (nel caso si dimentichi di spegnere gli abbaglianti)
Modifiche
Visti i risultati e gli assorbimenti misurati sarebbe necessario, per un uso più affidabile (e comunque limitato come già detto alle strade chiuse al traffico) ridurre consistentemente la corrente assorbita. Questo potrebbe essere ottenuto in maniera semplice con opportuna resistenza di potenza in serie al faro.
Opportuno anche abbassare leggermente i fari rispetto alla posizione ottimale con lampadine tradizionali.
Conclusioni
E' facile prevedere che nel prossimo futuro le lampadine LED potranno diventare le più utilizzate come primo equipaggiamento, visti i vantaggi evidenti.
Purtroppo ad oggi non è possibile utilizzarle come ricambi aftermarket, anche se sono ormai largamente reperibili come tali. Come per altre tecnologie per illuminazione su vetture (Xenon, alogene ad elevata luminosità) sussiste purtroppo una “corsa” a chi ce l'ha più...luminoso, e questi eccessi sono uno dei motivi (oltre all'errato orientamento dei fari) degli abbagliamenti sempre più fastidiosi che a tutti noi capita di riscontrare su strada.
Quindi se da un lato sarebbe auspicabile una modifica delle norme che permetta di utilizzare lampadine LED anche su autovetture che non le contemplavano, dall'altra sarebbe necessaria una stretta decisa sia sui venditori che sugli utilizzatori di lampadine con luminosità e sagomatura del fascio fuori norma.
Concludo con la costatazione che al momento tali lampadine non sono consigliabili, anzitutto per la loro illegalità che può avere conseguenze gravi, ma anche per il costo elevato e l'affidabilità sicuramente limitata dagli elevati assorbimenti e dal conseguente surriscaldamento.
Per discuterne
Segnalo questo 3d: fari a LED
nel quale oltre che di fari a LED si parla di Xenon, normativa e altro.