La formula che la norma CEI 64-8 in proposito ha presentato deve essere valutata con spirito critico dai progettisti. Errore o svista ?
Abbiamo in passato criticato per più aspetti il contenuto della parte 8 della norma CEI 64-8, che tratta dell'efficienza degli impianti elettrici.
In queste note vogliamo far osservare la presenza, nella parte 8 della norma CEI 64-8, di una svista importante almeno per i tecnici progettisti. Svista che secondo noi non può essere taciuta. La segnalazione della svista (errore ?) è anche funzionale al fatto di voler ricordare ai tecnici progettisti che devono sempre guardare ai contenuti, che la norma tecnica propone, con un minimo di spirito critico.
L'aspetto che non quadra e che vogliamo qui segnalare riguarda la formula che la norma propone per il calcolo delle coordinate del baricentro dei carichi elettrici che un impianto di distribuzione in BT dovrà alimentare, al fine di massimizzare il rendimento della distribuzione dell'energia elettrica. In detto baricentro di massima si dovrebbe collocare il quadro elettrico principale.
[...] ]]>Quindi, prendete quanto segue con spirito costruttivo… e un pizzico di indulgenza!
Quando si parla di progetti per hobbysti nel campo dell’elettronica, uno degli argomenti più gettonati è senza dubbio l’alimentatore.
E non è difficile capirne il motivo: praticamente qualsiasi circuito, prima o poi, ha bisogno di essere alimentato. Avere un buon alimentatore (anzi N) è indispensabile.
Ma non è solo una questione di utilità. Gli alimentatori sono progetti che piacciono perché si possono costruire in tanti modi diversi, sono progetti "scalabili" cioè, dal più semplice al più sofisticato adatti sia al principiante che all'esperto presentando sfide via via più impegnative.
[...] ]]>Si vuol chiedere ai colleghi di unirsi nel chiedere che presso il CEI e presso i costruttori di interruttori si chiarisca quale sia il campo di validità delle curve di limitazione, di energia passante, delle tabelle di selettività e delle tabelle di back-up.
L’ulteriore grana riguarda un aspetto importante, riguarda la presunta non validità delle curve di limitazione dell’energia passante e del picco della corrente di cortocircuito degli interruttori in commercio, nonché delle tabelle di selettività e delle tabelle di filiazione (back-up) tra gli interruttori posti tra loro in serie. Poiché la corrente di cortocircuito presunta che riguarda - tutti i quadri elettrici da installare a valle e in prossimità di trasformatori MT/BT di media e grande potenza e - tutti gli interruttori di protezione da installare negli stessi quadri, presenta ordinariamente, e spesso non di poco, un valore del fattore di potenza, per il quale i quadri e gli interruttori non sono provati e quindi non risultano abilitati, ne consegue che troppo spesso i progettisti, i quadristi, gli installatori e i verificatori si devono confrontare con situazioni inquinate dal difetto sopra indicato (guarda caso poco niente trattato nella letteratura tecnica!) e cioè in situazioni, per le quali i quadri e i corrispondenti interruttori sono utilizzati al di fuori dell’ambito, per cui la norma che tratta delle loro prestazioni li garantisce (vedasi anche l'Appendice).
[...] ]]>Si presenta un esempio numerico di calcolo di corrente di corto circuito, del corrispondente fattore di potenza e del corrispondente picco di corrente nel quadro principale a valle di un TR MT/BT. Si esprimono i dubbi collegati al contenuto del commento all'articolo 533.3.2 inserito nell'ultima edizione della norma CEI 64-8, che prevede oltre che la verifica dell'adeguato potere di interruzione anche la verifica dell'adeguato potere di chiusura. Una novità fino a ieri "nascosta". Una tale situazione/verifica ricorre molto frequentemente quando il quadro principale di distribuzione è posto in vicinanza del trasformatore MT/BT. Si auspica che il CEI precisi in tempi brevi univocamente come il progettista si deve comportare nella scelta degli interruttori, ad evitare che su di esso ricadano impropriamente importanti responsabilità.
[...] ]]>In uno dei tanti mercatini delle pulci che ogni domenica si tengono nella città di Milano ho acquistato, per poche lire ben prima dell’avvento dell’euro, un multimetro EICO 555, all’apparenza integro, ma sicuramente non funzionante. Questo modello, costruito negli Stati Uniti nel 1952, era in quegli anni un top di gamma come solidità e precisione.
Gamme
Tensione DC Da 0 a 2.5, 10, 10, 50, 250, I000, 5000 volt a 20.000 ohm per volt
Tensione AC Da 2.5, 10, 50, 250, I000, 5000 volt a 1000 ohm per volt
Corrente DC Da 0 a I00 ua, l0 ma, 100 ma, 500 ma, l0 ampere (250 millivolt di caduta attraverso il meter)
Tensione in uscita Da 0 a 2.5, 10, 50, 250, 1000, 5000 volt (0.1mfd Condensatore interno in serie)
[...] ]]>Riflessioni di Ivo – ottobre 2025
Ho atteso. Non per esitazione, ma per osservazione. Il thread è stato chiuso in data 11 settembre 2025. Da allora è passato quasi un mese. Non ho pubblicato subito questo articolo perché volevo vedere cosa sarebbe accaduto dopo la chiusura. Nonostante il thread sia precipitato in fondo al Forum, visibile solo se incluso tra i preferiti o cercato per parola chiave, qualcosa continuava a muoversi. Il contatore saliva. Il silenzio si consolidava. E la memoria, quella sì, si stava formando.
Ecco perché questo testo arriva ora. Non per rincorrere l’evento. Ma per documentare la persistenza.
(Questo articolo si riferisce al thread pubblicato su ElectroYou il 31 luglio 2025, disponibile:Quì)
[...] ]]>In queste note descrivo il recupero ed il restauro di una apparecchiatura francese degli anni ‘50: una antenna amplificata per migliorare la ricezione nelle gamme delle onde lunghe, medie e corte fino a circa 15 Mhz. Bisogna considerare che nella regione del nord della Francia erano presenti numerosissime stazioni radio nelle gamme medie lunghe e corte che trasmettevano dall’Inghilterra, dal Belgio, dall’Olanda e dalla stessa Francia, e del fatto che la resistenza francese doveva superare le interferenze che l’esercito occupante tedesco metteva in atto per impedire l’ascolto delle trasmissioni radio provenienti principalmente dalla Gran Bretagna. Come detto questa apparecchiatura è una antenna a telaio amplificata di marca RAP a doppia spira prodotto a Boulogne-sur-Mer, Pas-de-Calais.
[...] ]]>In un angolo d’Europa, lontano dai riflettori italiani e dalle scalette televisive, è accaduto qualcosa che potrebbe riscrivere le regole del gioco comunitario. Il Parlamento slovacco ha votato una legge costituzionale che stabilisce, senza mezzi termini, la superiorità del diritto nazionale rispetto a quello europeo. Non una dichiarazione d’intenti, non una sentenza interpretativa, ma un atto legislativo, approvato con entusiasmo bipartisan. Eppure, nei notiziari italiani: silenzio. Come se nulla fosse successo. Almeno, chi scrive non ha rilevato riscontro. Eppure è tutto vero.
[...] ]]>Il disclaimer segnala che questo testo non facilita il dialogo. Ma il dialogo non si facilita con formule: si costruisce con memoria e precisione. Questo articolo non chiude il confronto, lo documenta. E se il sarcasmo disturba, forse è perché la diagnosi è nitida.
[...] ]]>Qualunque sarà il grado effettivo di escalation bellica, l’innesco di una guerra tra Russia ed Europa non sarà solo un evento geopolitico: sarà il sigillo finale sulla dissoluzione della legalità costituzionale. Lo stato d’eccezione, inaugurato con l’emergenza pandemica, non verrà più rinnovato: verrà normalizzato. E questa volta lo si farà con stile, magari sotto forma di Legge Marziale travestita da “protocollo di sicurezza avanzata”. Perché anche l’autoritarismo, oramai, ha imparato a parlare il linguaggio della compliance.
[...] ]]>Ernesto rientrò nella sua camera del Grand Hotel di Tokyo ben consapevole dell’importante intervento con cui, un paio di ore prima, aveva chiuso la conferenza mondiale sui problemi originati dal riscaldamento globale dovuto alla antropizzazione del territorio e all’inquinamento atmosferico. Ernesto era noto sia al grande pubblico per la sua attività di divulgatore che alla più ristretta cerchia di esperti della meteorologia e della gestione dell’ambiente in un momento di palese crisi della civiltà ormai quasi completamente urbanizzata. Dopo un breve tempo usato per riassettarsi accese il comunicatore con il ristorante ed ordinò la cena scegliendo con estrema cura i cibi dal menù che scorreva sullo schermo, poi scelse il tavolo al ristorante della sala rotante del centosessantesimo piano. Alla domanda, invero senza espressione particolare del robot che stava prendendo le sue ordinazioni, se fosse solo al tavolo rispose subito, con un leggero sospiro, che era solo e non desiderava alcun ornamento particolare sul tavolo. Ernesto dette un rapido sguardo all’orologio e comunicò l’ora in cui desiderava cenare, chiuse la comunicazione con il ristorante e si sedette in poltrona.
[...] ]]>Viviamo in un’epoca in cui la lucidità è un lusso e la dignità una moneta fuori corso. Il popolo ucraino ha già pagato il prezzo: vite spezzate, città distrutte, una ricostruzione già impacchettata e spedita verso gli “U S A”. E mentre loro protestano, i nostri media si esercitano nell’arte del silenzio selettivo. La narrazione ufficiale è chiara: non disturbare il manovratore.
Ma il manovratore, si sa, non guida per altruismo. L’economia “U S A” ha bisogno di guerre come un SUV ha bisogno di benzina. E noi, europei ben pasciuti, siamo il prossimo pieno.
[...] ]]>Questo articolo è la continuazione dell'articolo Integrali per ricorsione: quattro pezzi facili, in cui spiegavo le tecniche per risolvere gli integrali per ricorsione di base.
Come abbiamo visto, per risolvere gli integrali per ricorsione, dobbiamo trovare un modo per scrivere un integrale, che dipende da un parametro n, uguagliandolo ad una qualche funzione sommata allo stesso integrale "scalato" a n-1 (o a n-2 o a n-3 ecc. ...). In questo modo è possibile applicare ricorsivamente la formula, riducendo di volta in volta l'ordine dell'integrale, fino ad arrivare ad un integrale noto. Abbiamo risolto, nello scorso articolo, i seguenti integrali, trovando le seguenti formule definite per ricorrenza:
[...] ]]>In un tempo in cui il pensiero critico è spesso sacrificato sull’altare dell’opinione facile, questo testo nasce come atto di resistenza. Non cerca consensi, non blandisce il lettore: lo invita a riflettere. Chi saprà leggerlo senza pregiudizi potrebbe trovarvi un percorso scomodo, ma forse utile. A chi preferisce il conforto delle semplificazioni, questo testo potrebbe risultare scomodo, ma non necessariamente inutile.
Riflessioni di Ivo. Agosto 2025
Sì, viviamo in un’epoca in cui la comunicazione online è diventata uno dei principali veicoli di confronto, apprendimento e crescita. I Forum tecnici, in particolare, dovrebbero rappresentare spazi di dialogo aperto, dove l’errore non è un nemico da sopprimere, ma un alleato o, se vogliamo, un “materiale” utile alla costruzione della conoscenza. Eppure, sempre più spesso, assistiamo ad una pratica che mina alla base questo principio: il blocco prematuro delle discussioni.
[...] ]]>Questo materiale è pensato per tutti soprattutto per le persone interessate all’apprendimento automatico ma che non hanno mai programmato, tutti oggi potranno imparare a costruire una rete neurale.
In altre parole questo documento dovrebbe farci costruire una rete neurale partendo da zero, ma se non dovessimo riuscirci perché troppo complicato, sicuramente miglioreremo le nostre conoscenze in queste tre aree:
Maggiore familiarità con una non facile matematica. Capire come funziona l'apprendimento profondo su un livello profondo (scusate il gioco di parole). Comprendere come rendere il codice di programmazione più efficiente usando la matematica vettoriale.Io vorrei che questo documento fosse utilizzabile da tutti, anche principianti totali ed ho cercato di prepararlo con questo obiettivo, unico prerequisito necessario è quello di essere in grado di risolvere questa equazione, io non posso spiegare tutta l’algebra.
[...] ]]>Costruiamo un termometro come scusa per parlare degli accorgimenti (EMC ma non solo) che mi piace seguire progettando qualcosa.
Tempo fa, ThEnGi chiedeva qui come approcciamo il tema della compatibilità elettromagnetica in circuiti hobbystici. Avevo risposto che prendevo le stesse precauzioni che prendo sul lavoro. La risposta era piaciuta.
Poi, qualche mese fa le batterie del termometro/igrometro che ho in casa si sono scaricate. Avendo comprato in un mercatino dell'usato un piccolo strumento con scala analogica in gradi (semplicemente perché lo trovavo esteticamente bello), ho deciso che invece di sostituire le batterie era giunto il momento di sostituire l'elettronica dell'acquisto compulsivo per trasformarlo in un termometro ambientale.
[...] ]]>Questo articolo è il naturale completamento del mio precedente in cui è stata spiegata la costruzione casalinga del trasformatore d'iniezione di segnale che, insieme a un DSO con funzione "Bode Plot", adesso trova il suo impiego pratico per la verifica di stabilità di un convertitore DC/DC di tipo "buck".
Il modulo del convertitore DC/DC scelto è un classico "cinesino" da due euro che monta un LM2596S come regolatore switching integrato. Le caratteristiche nominali sono : tensione d'ingresso Vin(max.) 40 Vcc ; tensione di uscita (regolabile con potenziometro multigiri) Vout 1,2 - 35 Vcc e Imax 3 A.
Di seguito ricordo, in maniera molto sintetica, qualche principio fondamentale di teoria dei sistemi di controllo che servirà per capire il funzionamento del circuito d'iniezione che fa uso del TRF separatore, collegato al generatore (AWG), e dei punti di prelievo dei segnali da inviare al DSO.
[...] ]]>Questo testo, compresa la nota, è nato da un dialogo con ChatGPT, un’intelligenza artificiale con cui ho cercato di confrontarmi su ciò che distingue l’umano dal simulato. Le domande sono mie, così come quasi tutto il pensiero che ha preso forma lungo il percorso. Ho voluto provare a capire non solo come funziona una macchina intelligente, ma anche, e forse soprattutto, cosa significhi essere un’intelligenza non artificiale. Lo condivido come testimonianza di un’esperienza di scrittura a quattro mani (si può ancora usare questa metafora?): io, con i miei limiti e le mie intuizioni, e una macchina capace di restituirle con una lucidità che a volte sorprende.
Volevo capire. Volevo provare a distinguere, finalmente, ciò che io sono da ciò che è un’intelligenza artificiale. Cosa significa, per me, apprendere? Cosa significa comprendere? E cosa significano queste stesse parole per una macchina che simula l’intelligenza? È la stessa cosa o qualcosa di completamente diverso che prende solo la stessa forma esterna?
[...] ]]>I DSO di ultima generazione ormai offrono tutti la funzionalità di "Bode Plot" che è ben nota a tutti i tecnici che si occupano di progettazione e sviluppo di sistemi elettronici di controllo.
La classica strumentazione impiegata per studiare la stabilità dei sistemi retroazionati (criterio di Bode del margine di guadagno e di fase), a tutt'oggi ancora impiegata, è il FRA (Frequency Response Analyzer) che è uno strumento particolare, abbastanza costoso (intorno a 5.000 $), controllato solitamente da PC e per questo diffuso solo fra gli specialisti del settore.
L'offerta dei produttori di DSO moderni (R&S, LeCroy, Siglent, Rigol, TEK e altri) comprende in un unico strumento un AWG (Arbitrary Waveform Generator) necessario per la funzionalità di Bode Plot, oltre a quella propria di oscilloscopio digitale.
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