Nel contesto moderno, i professionisti tecnici vivono una profonda trasformazione. L'intelligenza artificiale, già applicata a codifica, automazione e analisi dati, inizia a permeare anche la progettazione elettrica. Ma cosa significa davvero per i progettisti?
Il timore reale: sostituzione o trasformazione?
Secondo studi e dibattiti, molte delle attività tradizionali degli ingegneri — specialmente quelle più ripetitive o basate sulla consultazione normativa — sono automatizzabili .
Un film recente sul futuro del lavoro evidenzia che fino al 47% delle attività nel mondo professionale potrebbero essere automatizzate nel prossimo decennio .
Tuttavia, esperti del settore (come Ravi Kumar di Cognizant o il CEO di GitLab) sostengono che l'AI potrebbe liberare tempo per i progettisti più giovani, non sottrarlo, aumentando la produttività .
[...] ]]>Mentre il mondo discute di robot parlanti e ChatGPT, una trasformazione più concreta (e silenziosa) sta avvenendo nei laboratori, negli studi tecnici e nei software usati ogni giorno dai progettisti: l’AI sta riscrivendo il modo in cui si progettano gli impianti elettrici.Cosa sta cambiando davvero? Riduzione drastica dei tempi di progettazioneCon un assistente AI, come THUNDERAI, non devi più sfogliare pagine di norme CEI per capire quale regola applicare. Basta una domanda ben posta e ottieni subito una risposta chiara, con riferimento normativo.Più sicurezza, meno erroriI calcoli sbagliati? Le protezioni sovradimensionate o sottodimensionate? I falsi positivi nelle verifiche normative? L’AI riduce gli errori suggerendo soluzioni coerenti con i dati inseriti e aggiornate agli ultimi standard.Supporto continuo per figure juniorNon serve più aspettare che il collega senior abbia tempo per un confronto. L’AI può guidare anche chi è alle prime armi, passo dopo passo, facendo da tutor virtuale.Standardizzazione del lavoro tecnicoCon un sistema come THUNDERAI, ogni progettista — esperto o neolaureato — può produrre elaborati normativamente corretti e tecnicamente validi, senza dover reinventare la ruota ogni volta.
[...] ]]>... spiegato dalla IA che sto addestrando.
Ho caricato alcuni documenti presi da arXiv sul motore di Alcubierre compresi quelli che lo criticano, ed alcuni libri di relatività generale e cosmologia. Ecco l’output che segue alla mia prima domanda, ho lasciato la parte in cui spiega il ragionamento che ha seguito (Lei, la mia IA, pensa in inglese) perchè è una parte molto interessante:
❓ Quali limiti attuali supera il motore a curvatura di Alcubierre?
💬 Risposta:
<think> Okay, the user is asking about the current limits that the Alcubierre warp drive surpasses. First, I need to recall what the Alcubierre drive is. From what I remember, it's a theoretical concept in general relativity that proposes a method of faster-than-light travel by contracting space in front of a spacecraft and expanding it behind. This creates a "warp bubble" that moves through space, allowing the spacecraft to effectively travel faster than light without violating relativity's speed limit because the ship itself isn't moving through space faster than light; instead, space is moving around it. Now, the user is asking what current limitations this concept surpasses. I need to think about the traditional constraints on space travel and how the warp drive might overcome them. Let me break it down:
[...] ]]>L’articolo, non so se interessante o banale, l'ho scritto non tanto per cercare di insegnare qualcosa, ma per esprimere le mie sensazioni nell’uso degli strumenti messi a disposizione con la tecnologia dell'Intelligenza Artificiale. Ho anche aperto un un argomento sull’IA. Non ho la competenza per giudicare il grado di validità delle attuali applicazioni dell'Intelligenza artificiale, ma non posso non essere meravigliato, e quasi incredulo, per quanto può già offrire questo nuovo strumento. Credo rappresenti l’inizio di una rivoluzione che cambierà notevolmente il nostro modo di imparare, di pensare, di creare.
Ho già riscontrato anch’io dei difetti, delle incongruenze, delle imprecisioni, dei loop di spiegazioni, delle testardaggini, dei voltafaccia, nonché alcune incomprensibili incomprensioni nel dialogo, ma non posso non pensare ad altre applicazioni più specialistiche quali, ad esempio, i programmi di simulazione dei circuiti elettronici, ma in particolare i programmi di scacchi.. Per questi ultimi non posso non osservare che quarant’anni fa tali programmi potevano a malapena competere con uno scadente giocatore quale io ero e sono e, sinceramente, mi sembrava che mai sarebbero potuti arrivare al livello dei grandi maestri umani. Attualmente nessun grande maestro è in grado di competere con gli attuali motori scacchistici. Il punteggio massimo ELO di un grande maestro è poco più di 2800; quello di Stockfish, uno dei motori, è sui 3600: c’è un abisso incolmabile.
[...] ]]>Era il 1978 ed era arrivato il circo a Lendinara, nel piazzale di Santa Sofia. Lo dicemmo al nostro bambino Marco, gliene illustrammo le meraviglie. Marco volle vedere il circo. “Il cicco, il cicco” diceva.
Ce lo portammo naturalmente quando lo spettacolo iniziò. Ma quando entrammo, il bambino, fino a quel momento silenzioso, apparve sorpreso e deluso. C’era qualcosa che non lo convinceva. Guardandosi attorno e verso l’alto con una certa ansia come se fosse sparito qualcosa: “Il cicco, il cicco!” diceva Un richiamo, un'implorazione. Ma è questo il circo, gli dicevamo. Lui niente. “Il cicco, il cicco!” ripeteva Non riuscivamo a capire. Non ascoltava le nostre spiegazioni. Era inutile dirgli guarda il pagliaccio, guarda l’elefante, l’acrobata o il giocoliere, mentre lo spettacolo procedeva. Niente.
[...] ]]>Siamo un team di lavoro impegnato nello sviluppo di THUNDERAI, un assistente AI pensato per supportare progettisti elettrici, quadristi, impiantisti e tecnici nella redazione, analisi e gestione dei progetti impiantistici.
THUNDERAI nasce da un’esigenza concreta e quotidiana: risparmiare tempo nei momenti critici del lavoro tecnico, ridurre i dubbi normativi e offrire un supporto intelligente nella fase progettuale e documentale.
Siamo ora nella fase più importante: la validazione dell’idea, e per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Cosa ti chiediamo? Ti chiediamo semplicemente di:
Compilare un breve questionario (meno di 3 minuti) Condividere con noi la tua opinione professionale [...] ]]>Inizierei con il dire cosa realmente sono dal punto di vista tecnico queste "IA" (o AI in inglese). Esattamente come qualsiasi macchina, computer, software o altro meccanismo che sia, non hanno alcuna "consapevolezza" di quello che fanno, NON sanno, NON pensano, NON comprendono, almeno non nel senso che noi normalmente attribuiamo a queste parole prendendo noi stessi come paragone. Non sono neppure l'evoluzione degli expert system anni 90, visto che un expert system si basa su database di informazioni e regole esplicitamente codificati da qualcuno (magari in qualche linguaggio esotico come il Prolog).
Sono effettivamente qualcosa di nuovo nella nostra tecnologia e nella nostra vita... ma attenzione: non totalmente alieno, vedremo dopo.
[...] ]]>Prefazione
I codici a barre (o barcode) sono stati sviluppati per la lettura, da parte di un sistema automatizzato (o semiautomatizzato), di un numero limitato di caratteri numerici (o alfanumerici), in maniera più semplice che l’interpretazione diretta del carattere stampato tramite sistemi O.C.R. (optical character recognition: riconoscimento ottico del carattere).
La limitazione del numero di caratteri codificabili all’interno del codice a barre, oltre a dipendere, principalmente, dal tipo (alcuni, come vedremo, sono a lunghezza fissa) e alla risoluzione di stampa, sono anche legati al sistema di scansione utilizzato.
A titolo esemplificativo (approfondirò la questione in capitoli successivi) riporto il grafico del range e l’apertura di lettura di uno scanner di codici a barre, di tipo brandeggiabile (nella fattispecie il modello LS1203 della Symbol Technologies) in funzione della densità di stampa:
[...] ]]>- Le bugie, ragazzo mio, si riconoscono subito, perché ve ne sono di due specie: vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per l'appunto è di quelle che hanno il naso lungo.
Così diceva ridendo la bella bambina dai capelli turchini guardando la lunghezza del naso, un indicatore preciso anche del numero delle bugie dette da quel birichino di Pinocchio. Nel nostro mondo Pinocchio si chiama internet, non si vede traccia della bella bambina e dal computer non spunta un rinoscopico indicatore. Dopo la lettura di alcuni libri dello storico e filosofo israeliano Yuval Noah Harari mi sono posto queste domande.
• Quali meccanismi di autocorrezione dell'IA. • Quale salvaguardia per la democrazia di fronte alla super intelligenza. • Quando avverrà la singolarità.
[...] ]]>Nel corso di precedenti discussioni, ho già accennato ad alcuni concetti legati alla libertà, alla democrazia e alla sicurezza economica. Tuttavia, l’ampiezza e la complessità di questi temi meritano un approfondimento più strutturato e dettagliato.
Con questo articolo, il mio obiettivo è analizzare in modo un po’ più esteso e complementare la natura della libertà e della democrazia, i meccanismi che spesso ne limitano l’effettiva applicazione e alcune minime strategie per navigare in un sistema sempre più regolato da forze invisibili.
Si tratta di un argomento vasto e articolato, e naturalmente un forum non può avere la stessa profondità di un libro. Per questo motivo, alcune tematiche saranno trattate con il grado di sintesi necessario per rendere la lettura fluida ed accessibile, pur mantenendo un approccio critico e analitico.
[...] ]]>Oltre una decina d’anni fa, potrei dire ai tempi d’oro di EY, quando tutto sommato ero contento di quanto ero riuscito a realizzare nel mondo virtuale, ed arrivavo perfino a pensare di essere importante, nonostante la mia esperienza tecnica, professionale e didattica non fosse stata entusiasmante, mi ero anche spinto ad uscire dagli argomenti tecnico scientifici, proponendo le mie debolezze artistiche e letterarie, chiamiamole così. Avevo allora proposto di mostrare alcuni dei frequentatori più fedeli ad EY attraverso alcuni miei schizzi con i pastelli o elaborazioni cromatiche con colori acrilici, con l’intento di dare una consistenza visiva a questa piccola comunità, illudendomi, lo devo confessare, di rappresentare una nicchia alternativa ai social. Social ai quali io non ho mai pensato di partecipare proprio perché avevo questo mio piccolo spazio che mi bastava e mi gratificava.
[...] ]]>L'evento del blackout del 28 aprile 2025 è stato un episodio significativo, con conseguenze reali per milioni di persone. Questo testo, pur affrontando il tema con un tono ironico e leggero, non ha alcuna intenzione di minimizzare l'impatto dell'accaduto o mancare di rispetto a chi ne è stato coinvolto.
L'ironia qui proposta non vuole ridicolizzare la situazione, ma piuttosto sdrammatizzarla, offrendo una prospettiva che permetta di riflettere sugli eventi in modo meno angosciante pur ponderando la vulnerabilità delle nostre infrastrutture.
In fondo, anche di fronte ad eventi complessi e difficili, l'umorismo è uno degli strumenti più potenti che abbiamo per comprendere la realtà, metterla indiscussione e, perché no, renderla un po’ più digeribile.
[...] ]]>Mi è venuta voglia di scrivere un articolo di matematica leggero, da leggere in una pausa o mentre si sorseggia un caffé.
In questo articolo vorrei esporre il metodo di calcolo per alcuni integrali, usando un approccio ricorsivo. Questo metodo consente di ridurre gradualmente il grado della funzione integrata, semplificando il calcolo, producendo una formula generale. Il primo integrale che ho selezionato è l'integrale di log(x)n
Per ottenere la formula ricorsiva, iniziamo derivando la funzione xlog(x)n:[Formula] Quindi, possiamo integrare ambo i membri e riscrivere l'equazione come segue: Questa formula permette di ridurre la complessità del problema passando dal grado n al grado n-1. E' quindi possibile applicarla ricorsivamente fino ad ottenere il caso n=0, banale. Per gli affezionati al metodo di integrazione per parti: sì, lo so, si può ottenere integrando per parti, però, quando si ha a che fare con la ricerca di formule ricorsive per il calcolo degli integrali conviene pensare direttamente a quale può essere la funzione che derivata produca due integrali in n ed n-1.Molti studenti sono portati a usare l'integrazione per parti per forza d'abitudine, ma se si inizia cercando una funzione la cui derivata produce sia il termine che vogliamo integrare sia una versione semplificata di esso, si ottiene una formula ricorsiva in modo più diretto, elegante e spesso meno faticoso. (Risparmiare tempo all'esame è oro!) Calcolando un po' di integrali per ricorsione il vantaggio di questo approccio diventa evidente.
[...] ]]>Articolo di Michael Shellenberger - 28 Apr 2025
"Le energie rinnovabili non sono a rischio di blackout", hanno detto i media. Eppure a rischio lo erano e lo sono. La fisica è semplice. E ora, mentre i blackout in Spagna bloccano le persone negli ascensori, creano ingorghi e lasciano gli aerei a terra, è chiaro che troppo poca "inerzia" dovuta all'eccesso di energia solare ha provocato il collasso del sistema. Sei giorni fa, i media hanno festeggiato un traguardo significativo: la rete nazionale spagnola ha funzionato per la prima volta interamente con energia rinnovabile durante un giorno feriale. Alle 12:35 di oggi ora locale, le luci si sono spente in Spagna, Portogallo e in alcune parti della Francia.
[...] ]]>La presidentessa della Federazione interplanetaria, la dottoressa Roberta Rossi, ricevette la notizia nel pieno della notte. Fu svegliata dal maggiordomo robotico che scusandosi le porse il comunicatore da cui usciva una voce concitata che la chiamava. - Roberta, Roberta, svegliati. Roberta Rossi non rispose subito, prima si chiese perché il suo vice la chiamasse dall’altra parte della terra, lì era mezzogiorno, ma da lei erano le due della notte. - Dimmi Luigi, per cosa mi svegli alle due della notte. - E’ appena arrivata una notizia che sembra incredibile, ma la ho verificata prima di chiamarti. Le agenzie di stampa non la hanno ancora diramata e per almeno un’ora non sarà di pubblico dominio. - Cosa sarebbe così grave da svegliarmi, chiese la Rossi.
[...] ]]>In questo periodo sto lavorando con l'ADC di un micro e ovviamente mi sono trovato nella condizione di dover interfacciare segnali di ingresso aventi intervalli di escursione che non rientrano nel canonico intervallo 0 - Vref (dove Vref è la tensione di riferimento per l'ADC); in pratica l'ADC converte il segnale d'ingresso Vin in modo che per [Formula] viene generato un valore digitale compreso tra 0 e 4095 se consideriamo un ADC a 12 bit. Ovviamente in tali casi è praticamente d'obbligo pensare di utilizzare uno o più op-amp per condizionare in maniera opportuna il segnale da convertire, ovvero traslarlo di livello, amplificarlo ecc.. Vi sono però dei casi in cui un op-amp non è assolutamente necessario: se l'escursione del segnale è maggiore dell'escursione massima richiesta in ingresso all'ADC, sarà sufficente una semplice rete resistiva come quella illustrata di seguito per ottenere il risultato voluto.
[...] ]]>Era un pomeriggio estivo della fine degli anni Novanta e passeggiavo lungo via del Santuario. Un ragazzo tarchiatello ed abbronzato, barba nera incolta, fermo sul marciapiedi a cavallo di una Mountain Bike, conversava con una vecchia che, seduta sulla soglia di un corridoio ingombro di scatole, le mani giunte nell’incavo delle gambe coperte dal “traverson” su una gonna sdrucita, dondolava la testa grigiastra. Quando gli fui vicino, interrompendo la sua conversazione, scese dalla bici e si rivolse a me inaspettatamente. “Dotore, al se ferma qua” Indossava una t-shirt che invitava a pensare al proprio futuro con la scritta "Non fermatevi alla terza media!" didascalia dell'immagine che rappresentava tre bicchieri di birra. “Al varda qua sta bici, e al ghe daga un voto” mi disse.
[...] ]]>Tempo fa, in un altro thread, avevo cercato di accennare allo storico stratega Tucidide e alla famosa “trappola”, ma la riflessione fu ignorata dal Forum e il tentativo di discutere un possibile parallelismo storico fallì, finendo nel dimenticatoio.
Eppure, poteva essere interessante spendere qualche parola. Tucidide è stato il maestro indiscusso della storiografia, un osservatore acuto che sapeva bene come la storia si ripete. Insegnava che le rivalità tra potenze nascono sempre da una combinazione di ambizione e paura, una dinamica eterna che attraversa ogni epoca.
Secondo lui, Atene non era innocente: con la sua “Lega Delio-Attica”, espandeva il proprio controllo come un olio che si allarga su una superficie lucida. Sparta, percependo la minaccia alla sua autonomia e influenza, reagiva con decisione. Quindi Tucidide ci racconta di un conflitto alimentato da ambizioni, giochi di potere e paure reciproche, tutti elementi che fatalmente o incredibilmente riecheggiano nel confronto moderno tra gli “U S A” e la Russia. Questo scenario riflette quella che oggi chiamiamo la “trappola di Tucidide”: il rischio di conflitti violenti quando una potenza sfida la posizione di un’altra.
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