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Direttive per la sicurezza

sul lavoro e dei prodotti


Gli ultimi articoli di ErnestoCappelletti

pubblicato 14 anni fa, 2.109 visualizzazioni

L'arresto di emergenza è una misura di protezione supplementare, che può essere utilizzata in aggiunta alle misure di protezione adottate sulla macchina per fermarla quando il suo mantenimento in funzione può essere pericoloso per le persone.

Quindi, l'arresto di emergenza non è un dispositivo di comando da utilizzare in caso di problemi di funzionamento della macchina: l'uso improprio del comando di arresto di emergenza deve essere scoraggiato, per esempio dotando la macchina di comandi di arresto rapido con attuatori di comando sufficientemente comodi da azionare per gli operatori (per esempio, realizzati mediante pulsanti sporgenti), ma nettamente distinti dai comandi di arresto di emergenza (per esempio, utilizzando pulsanti di colore nero).

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pubblicato 14 anni fa, 3.007 visualizzazioni

In accordo con quanto previsto dalle norme UNI EN ISO 13849-1:2008 e UNI EN ISO 13849-2:2008, al fine di stimare i livelli di prestazione (PL) dei circuiti di comando che svolgono funzioni di sicurezza, è possibile escludere alcuni guasti a condizione che vengano soddisfatti alcuni requisiti. Nello specifico, la norma UNI EN ISO 13849-2:2008 riporta un elenco dei guasti che è possibile escludere suddivisi a seconda della tecnologia (meccanica, pneumatica, idraulica ed elettrica). Ad esempio, il prospetto D.4 della norma UNI EN ISO 13849-2:2008 riporta l'esclusione dei guasti per conduttori/cavi; nello specifico è riportato che il guasto “Cortocircuito tra due conduttori qualsiasi” può essere escluso a condizione che sia i conduttori che l'involucro soddisfino i requisiti di cui alla norma CEI EN 60204-1:2006.

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pubblicato 14 anni fa, 1.471 visualizzazioni

Le norme1 sono documenti emessi da organismi di diritto privato nazionali o sovranazionali allo scopo di definire determinate caratteristiche dei prodotti che ne consentano un'uniformazione sotto vari punti di vista (dimensionale, prestazionale, di sicurezza, ecc.).

Questi documenti possono, quindi, essere utilizzati dai costruttori per avere indicazioni su possibili modalità da utilizzare per proteggere le macchine e ridurne i rischi a livelli accettabili; le norme definiscono un “livello comune” di sicurezza che consente ai fabbricanti di orientarsi nel determinare se le misure adottate siano sufficienti o meno. È però importante sottolineare la volontarietà dell'applicazione delle norme; questi documenti sono infatti un'“opportunità” che il progettista ha per aiutarsi nella scelta delle migliori soluzioni per la protezione delle macchine, ma non costituiscono in alcun modo un “vincolo” che possa limitare in qualsiasi modo la libera progettazione della macchina.

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pubblicato 15 anni fa, 1.652 visualizzazioni

Gli insiemi di macchine o le installazioni complesse — normalmente chiamati anche impianti o linee di produzione — sono macchine.

Per installazioni complesse s'intende un insieme di macchine, apparecchi e dispositivi che, per contribuire allo stesso risultato, di solito una stessa produzione, sono disposti e installati in modo tale da essere solidali nel funzionamento. La guida all'applicazione della direttiva 2006/42/CE a proposito della definizione di insieme di macchine precisa:

§38 […] The definition of assemblies of machinery indicates that assemblies are arranged and controlled so that they function as an integral whole in order to achieve the same end.

For a group of units of machinery or partly completed machinery to be considered as an assembly of machinery, all of these criteria must be fulfilled

[...]

pubblicato 15 anni fa, 2.516 visualizzazioni

La dichiarazione di incorporazione di quasi-macchine prevista dalla parte B dell'allegato II della direttiva 2006/42/CE, deve contenere:

ragione sociale e indirizzo completo del fabbricante della quasi-macchina e, se del caso, del suo mandatario; nome e indirizzo della persona autorizzata a costituire la documentazione tecnica pertinente, che deve essere stabilita nella comunità ; descrizione e identificazione della quasi-macchina, con denominazione generica, funzione, modello, tipo, numero di serie, denominazione commerciale; un'indicazione con la quale si dichiara esplicitamente quali requisiti essenziali della direttiva Macchine sono applicati e rispettati e che la documentazione tecnica pertinente è stata compilata in conformità dell'allegato VII B e, se del caso, un'indicazione con la quale si dichiara che la quasi-macchina è conforme ad altre direttive comunitarie pertinenti; un impegno a trasmettere, in risposta a una richiesta adeguatamente motivata delle autorità nazionali, informazioni pertinenti sulle quasi-macchine; l'impegno comprende le modalità di trasmissione e lascia impregiudicati i diritti di proprietà intellettuale del fabbricante della quasi-macchina; una dichiarazione secondo cui la quasi-macchina non deve essere messa in servizio finché la macchina finale in cui deve essere incorporata non è stata dichiarata confor-me, se del caso, alle disposizioni della direttiva Macchine; luogo e data della dichiarazione; identificazione e firma della persona autorizzata a redigere la dichiarazione a nome del fabbricante o del suo mandatario. [...]

pubblicato 15 anni fa, 4.658 visualizzazioni

Direttiva bassa tensione 2006/95/CE

Nelle dichiarazioni di conformità delle macchine in accordo alla direttiva 2006/42/CE non deve essere citata la direttiva bassa tensione; infatti la linea guida relativa alla direttiva 2006/95/CE (edizione agosto 2007, modificata nel gennaio 2012) recita:

31 – Electrical machinery that is not in any of the categories listed in Article 1(2) (k) of Directive 2006/42/EC and in the related clarifications above must fulfil the safety objectives of the “Low Voltage” Directive. However, it should be noted that section 1.5.1 of Annex I to Directive 2006/42/EC is worded as follows:“1.5.1. Electricity supplyWhere machinery has an electricity supply, it must be designed, constructed and equipped in such a way that all hazards of an electrical nature are or can be prevented. The safety objectives set out in Directive 73/23/EEC shall apply to machinery. However, the obligations concerning conformity assessment and the placing on the market and/or putting into service of machinery with regard to electrical hazards are governed solely by this Directive.”Thus, whilst machinery with an electrical supply within the voltage limits of the “Low Voltage” Directive must fulfil the safety objectives of the “Low Voltage” Directive, the manufacturer’s EC Declaration of conformity should not refer to the LVD but to the Machinery Directive.

[...]

pubblicato 15 anni fa, 3.597 visualizzazioni

Qualora sia necessario far funzionare elementi delle macchine con dispositivi di protezione disabilitati — ad esempio per messa a punto o regolazione della macchina — la direttiva 2006/42/CE al requisito essenziale di sicurezza e di salute 1.2.5 dell'allegato I prescrive:

Se per alcune operazioni la macchina deve poter funzionare con un riparo spostato o rimosso e/o con il dispositivo di protezione neutralizzato, il selettore del modo di comando o di funzionamento deve simultaneamente:

– escludere tutti gli altri modi di comando o di funzionamento,

– autorizzare l'attivazione delle funzioni pericolose soltanto mediante dispositivi di comando che necessitano di un'azione continuata,

– autorizzare l'attivazione delle funzioni pericolose soltanto in condizioni di minor rischio, evitando i pericoli derivanti dal succedersi delle sequenze,

[...]

pubblicato 15 anni fa, 4.506 visualizzazioni

I comandi a due mani possono essere efficacemente utilizzati quali dispositivi di protezione per l'operatore, in quanto lo costringono a tenere le mani sui comandi e quindi fuori dalle zone pericolose; vengono comunemente utilizzati su macchine a carico manuale, quali presse meccaniche, ecc.

Perché i comandi a due mani siano un mezzo di protezione efficace è necessario che siano soddisfatti alcuni requisiti:

innanzitutto, i comandi a due mani proteggono solamente l'operatore, quindi le altre persone che possono essere presenti attorno alla zona pericolosa devono essere protette da altre misure; in particolare, l'accesso alla zona pericolosa nelle vicinanze della postazione in cui è posizionato il comando a due mani deve essere sufficientemente piccolo da venire, in pratica, ostruito dal corpo dell'operatore che aziona il comando a due mani; [...]

pubblicato 15 anni fa, 1.851 visualizzazioni

La direttiva 2006/42/CE ha introdotto il concetto di quasi-macchine:

insiemi che costituiscono quasi una macchina, ma che, da soli, non sono in grado di garantire un'applicazione ben determinata; un sistema di azionamento è una quasi-macchina; le quasi-macchine sono unicamente destinate ad essere incorporate o assemblate ad altre macchine o ad altre quasi-macchine o apparecchi per costituire una macchina disciplinata dalla presente direttiva

Il punto chiave di questa definizione è il fatto che le quasi-macchine da sole non sono in grado di portare a compimento l'applicazione cui sono destinate.

La guida all'applicazione della direttiva 2006/42/CE chiarisce questo concetto:

An assembly which is almost machinery means that partly completed machinery is a product that is similar to machinery in the strict sense referred in Article 1 (1) (a), that is to say, an assembly consisting of linked parts or components at least one of which moves, but which lacks some elements necessary to perform its specific application. Partly completed machinery must thus undergo further construction in order to become final machinery that can perform its specific application.

[...]

Chi sono

ErnestoCappelletti - profilo

Nome: Ernesto Cappelletti

Reputation: 2.920 1 5 8

Bio: Nato a Monza (MI) nel 1965. Laurea in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico di Milano nel 1990. Dal 1995 sono responsabile tecnico di Quadra s.r.l., una società di consulenza che si occupa di sicurezza delle macchine industriali. Dal 2016 opero come referente in Uni per Federmacchine, per quanto riguarda la meccanica. Sono tecnico competente nel campo dell'acustica ambientale, riconosciuto dalla regione Lombardia, dal 1999. Svolgo attività di ispezioni di macchine comprese in allegato IV per conto di TUV NORD. Opero come consulente tecnico d'ufficio della Pretura Di Treviso e dell'ASL 3 Alto Friuli. Sono docente nei corsi organizzati da UNI, ACIMAC, UCIMA, Confindustria Bergamo, Firenze sulla sicurezza delle macchine ed impianti. Sono membro del comitato tecnico CEN TC 145 per le norme sulle macchine per gomma e materie plastiche, del comitato tecnico ISO/TC 199 sulla sicurezza del macchinario e dell' working group ISO/TC 199/WG 8 Safe control system. Pubblicazioni: La nuova Direttiva Macchine – Guida pratica all'applicazione della Direttiva 2006/42/CE, Edizioni UNI – Il Sole 24 Ore, 2008. La nuova Direttiva Macchine – Guida pratica all'applicazione della Direttiva 2006/42/CE e norme tecniche correlate, Edizioni UNI – Il Sole 24 Ore, 2009. La Direttiva Macchine ed i Circuiti di comando con funzione di Sicurezza - Applicazione pratica della norma UNI EN ISO 13849-1, aggiornata con la norma EN ISO 13849-2:2012 - Il Sole 24 Ore, 2013 www.direttiva-macchine.com https://www.youtube.com/c/QuadraSrlCornate

Web: http://www.quadrasrl.net

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