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PLC: La programmazione di base

Articolo n° 9 su 9 del corso "PLC - Controllori a logica programmabile". Vai all'indice del corso.

Paragrafi dell'articolo:

  1. Generalità
  2. Alcuni esempi pratici
  3. Bibliografia
  4. Appendice A: Programmi e progeammatori
  5. Copyright

9.1 Generalità
Ecco il tanto agognato capitolo dedicato alla programmazione.
Ripensando ai tanti concetti già esposti, ora ci si rendera conto che l'argomento non era cos'è semplice ed ha risvolti molto lontani dall'uso della tastiera e del mouse per inserire una sequenza di istruzioni.
Come già detto dietro ad un programma di un macchinario complesso o un impianto esteso c'e moltissima carta che ci dovrà essere fornita, ma anche che produrremo con i nostri appunti ed i nostri schemi a blocchi.
Per quanto riguarda la programmazione di base si rimanda ai manuali che forniscono le case costruttrici dei PLC dove vi sono sempre esempi pratici.


9.2 Alcuni esempi pratici

9.2.1 Marcia - Arresto Motore
Un esempio classico di un circuito di comando industriale è quello dell'avviamento di un motore tramite due pulsanti Marcia-Arresto.

In pratica premendo il pulsante Start si causera l'avviamento della pompa., che rimarrà in moto fino a che non verrà premuto il pulsante Stop, o non viene spento il PLC.
Il Pulsante Stop, ai fini della sicurezza, dovrà essere di tipo Normalmente Chiuso.



9.2.2 Marcia - Arresto con Memoria
Questo secondo esempio serve per eseguire la stessa funzione, ma e stato utilizzato un relé interno per fare in modo che alla mancanza di energia elettrica non venga "cancellato" il comando di avviamento.
Sono stati anche inseriti alcuni consensi di sicurezza (che comunque agiscono anche nella logica cablata del quadro elettrico).
In particolare è stato inserito il contatto relativo al relé termico di protezione del motore, e un contatto di sicurezza posto in un portello apribile.
Con questo programma il relé interno viene settato (eccitato) dal pulsante Start, e viene resettato dal pulsante Stop o dalle sicurezze.


Il contatto del relé termico è quello NO in quanto quello NC e stato cablato in serie con la bobina del contattore che avvia il motore.
Lo stesso discorso vale per il contatto proveniente dal riparo.

Da ciò si desume la seguente regola pratica :

  • Quando un relé o un dispositivo di sicurezza è collegato ad un PLC, per tale cablaggio si utilizza il contatto Normalmente Aperto, in quanto quello chiuso è utilizzato per il circuito di sicurezza.

Nota
Le istruzioni "Set" e "Reset", da adesso si troveranno con le sigle "L" ed "U", che significano, per analogia, "Latch" e "Unlatch".
Cio' per non confondersi con il comando Reset, che serve per resettare timer e contatori.

9.2.3 Errore
Il programma appena presentato potrebbe funzionare in modo pericoloso se si inseriscono le righe di start e stop nell'ordine inverso.
In tal caso infatti succederebbe che il comando Start avrebbe la prevalenza sullo Stop.
Al fine di evitare questi problemi, ed al fine di rendere più evidente se una macchina è abilitata a funzionare, si è creato un apposito rele interno denominato "OK Sicurezze" e posto all'inizio del programma.
Tutte le uscite devono sempre avere in serie con la logica che le comando il contatto di consenso generale derivato dalle sicurezze.




Altri esempi di programma possono essere

  • Tecniche di gestione delle sicurezze
  • Gestione dei consensi all'avviamento e delle modalità Automatico/Manuale
  • Tecniche di gestione degli Allarmi,
  • Tecniche di gestione di una sequenza automatica con Set-Reset progressivi,
  • Tecniche di gestione degli ingressi Analogici
  • Tecniche per il reset del posizionamento di elementi meccanici mobili.

NOTA FINALE
Attendo suggerimenti su argomenti che ho tralasciato o consigli per migliorare quelli già trattati.

Bibliografia

Libri
Enrico Grassani L'equipaggiamento elettrico delle macchine Editoriale Delfino
Enrico Grassani La Direttiva Macchine (DPR 459/96) Editoriale Delfino
Francesco Dal Mas Manuale di Disegno Elettrotecnico Edizione CEI - Milano
La Direttiva Macchine - Problemi e Soluzioni Edizioni TNE - Torino
Vito Carrescia Fondamenti di Sicurezza Elettrica Edizioni TNE - Torino
Carlo Torresan Controllo dei processi chimici e termici (ed. 1999) Editoriale Delfino
Riviste mensili
ELETTRIFICAZIONE Editoriale Delfino
AUTOMAZIONE Oggi Editore VNU
TUTTONORMEL Edizioni TNE - Torino
WATT Tecniche Nuove



Appendice "A": Programmi e Programmatori

I PLC contengono del software, e come tale questo dovrebbe essere soggetto alla legge dei diritti di autore.
Personalmente non ho mai approfondito l'argomento.

A protezione del proprio software si possono usare vari sistemi :
. la password nella CPU che impedisce qualunque accesso (in questo modo ci si mette al sicuro da manomissioni e da copie non autorizzate);
. la consegna del listato stampato al cliente e l'apposizione delle firme vostra e sua su di esso (in questo modo ci si mette al sicuro da contestazioni del cliente su malfunzionamenti o su problemi di sicurezza).

Un programmatore serio dovrebbe astenersi dal modificare un programma eseguito da altri : fondamentalmente si diventerebbe responsabili di tutto il comportamento di un software che non si può conoscere perfettamente.
Meglio quindi pensarci due volte, a meno che non si tratti di modifiche veramente minime per correggere errori di "battitura" che aveva il programma.
In altri casi meglio riscrivere tutto il software da zero .


Copyright - Proprietà del documento
Questo documento è stato redatto da Marco Dal Prà, perito industriale iscritto all'albo della Provincia di Venezia, e responsabile tecnico della ditta Novatekno Srl di Mestre (VE). Tutti i diritti sono riservati.

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E' proibito utilizzarlo a scopo di lucro, come ad esempio da parte di società private che a qualsiasi titolo tengano corsi di aggiornamento e/o di specializzazione.
Per tali finalità è possibile prendere accordi con il responsabile di Novatekno Srl, Marco Dal Prà, accordi che dovranno essere formulati in forma scritta da entrambe le parti.

Esclusione di Responsabilità
I contenuti del presente documento sono utilizzabili così come sono.
Nonostante i controlli fatti prima di renderlo di pubblico dominio nel sito internet della ditta Novatekno Srl, non e possibile assicurare che il documento sia esente da errori e/o omissioni.
Nessuna responsabilità può essere attribuita all'autore del documento per l'utilizzo dello stesso.
E' quindi responsabilità del lettore controllare molto attentamente il buon funzionamento dei programmi da lui realizzati seguendo gli esempi contenuti nel presente testo.

Aggiornamenti
I presente documento può essere aggiornato dall'autore a sua discrezione e senza alcun preavviso. Ad esempio l'autore può decidere di effettuare un aggiornamento sulla base di libere segnalazioni fatte dai lettori.
In ogni caso, ciò non avviene a cadenza periodica.
Gli eventuali aggiornamenti saranno messi a disposizione di tutti nel sito internet della Novatekno Srl, alla pagina download.
L'edizione del documento è costituita dalla data, visibile nella prima pagina.

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Commenti e note

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di Michele Giandomenico,

A scuola si può anche imparare giocando. Con i PLC si può!

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di Vittorio,

Potrò anche essere un po' rin....o ma la pagina download nel sito della http://www.novatekno.it/ non l'ho trovato In ogni caso un lavoro ottimo per i lettori che non conoscono i PLC largamente insufficente per gli addetti ai lavori Grazie

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di Giovanni Brambilla,

Buongiorno. Quello che ho letto mi ha dato risposte che cercavo da tempo. Si parla di case (marche) che vedono tutti i componenti (anche i micro interrutorri per simulare (e quindi imparare). Qualcuno mi può indicare marca e dove acquistare il necessario per iniziare ??? Grazie per la collaborazione Giovanni Brambilla info@brambo.it

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di giuseppe la rocca,

salve,personalmente la trovo interessante la stesura dei documenti per quanto riguarda il plc,però credo che debbano essere fatte delle considerazioni,premetto che non sono un esperto di plc e che mi sto specializzando da poco comunque sia volevo farle una domanda...come mai nell'esempio che mostra l'avvio-arresto di un motore,il contatto normalmente chiuso del puls.di arresto non lo nega?ai fini della sicurezza ciò è necessario in quanto il plc lo legge chiuso(gli passano i 24V)poichè la logica negata dice che per segnali a 24v stato logico 0,segnali 0v stato logico 1,per cui il plc lo legge come se fosse chiuso,non appena interviene interrompe la corrente e quindi il motore quando passa a 0 v cioè stato logico 1. in realtà se fosse possibile si dovrebbe spiegare piùchiaramente la logica dei contatti n.a e n.c del linguaggio a contatti nel plc....grazie distinti saluti

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di Dani,

anche questo "capitolo" è molto semplice ma altrettanto conciso... complimenti... volevo dire all' "esperto"che c'è SEMPRE da imparare e che non tutti sono allo stesso livello... ovviamente l'autore non poteva parlare delle memorie speciali dell' S7-216 o 300, sarebbe stato come spiegare filosofia a dei bambini delle elementari....

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di antoregno,

sono un elettricista industriale non-diplomato, autodidatta, secondo me questo corso è perfetto, non per tutti ma per chi è interessato, lo trovo comprensibilissimo anche da chi, come me ha solo la licenza media, e visto che di PLC ne vedo molti da diversi anni (impianti bordo-macchina), ora posso fare qualcosa in piì che collegarli e farli funzionare, grazie Dal Prà

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di Jan,

Salve. Volevo dare una indicazione su come reperire un plc da esercitazione senza spendere delle cifre esagerate (o meglio regalato). Solitamente nelle grandi zone industriali ci sono dei rottamai di impianti in disuso,e spesso hanno dei quadri elettrici di automazione ind. con il "nostro tesoro" dentro.

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di Andrea,

Secondo me parla di tutto e di niente, credo sia una spolverata generale che serva solo per capire ai profani se un PLC sia una cosa da mangiare o da programmare...impossibile in poche pagine spiegare determinati concetti e quindi chiamare tale un corso sul PLC.
Apprezzabile cmq l'impegno...un ingegnere elettronico.

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di vittorio bergamo,

Chi vuole esercitarsi con un PLC senza spendere cifre lo puo'fare con il PLC virtuale allegato al testo: PLC Autori:Savi,Tanzi,Varani Ed. CALDERINI.(volume+ CD ROM)

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di coppolicchio,

sono un elettrotecnico con pochissime basi di elettronica, e sto frequentando un istituto tecnico statale per diplomarmi in perito iinformatico... N.B poca dimestichezza con pc... ma buona conoscenza dell elettrotecnica... secondo voi esperti che strada posso intraprendere per diventare un programmatore di plc? grazie

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di Leo bernardi,

la parte finale è un po' troppo concisa e non esemplifica bene la logica di programmazione, ma tutto il resto è semplice e conciso (e comunque penso che il provenire dal campo informatico aiuti moltissimo, altro ché...:-)

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di TINO GIULIO,

Complimenti, è belle discutere ed avere consigli che riguardano la tua attività e diciamolo la tua "passione". Sono da tempo dedito alla progettazione e programmazione di automazione su PLC. Sarei lieto se si potessero avere esempi su come impostare un PID per il controlo di barre riscaldate. Un grazie anticipato ed ancora COMPLIMENTI!

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di Andrea 48,

Ciao sono un ragazzo di 18 anni che lavora nel settore elettrico(aiuto elettricista). Vorrei però specializzarmi nella programmazione dei PLC ,,,so che non è facile ,,,ma se potete darmi quache consiglio dove frequentarli ecc,,,vi sarei molto grato ciao a tutti""!!!

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di Mirko,

Complimenti per il sito, completo e di facile comprensione. Mi ha fatto molto ridere la parte dentro il riquadro grigio relativa al black-out.

Io sono un principiante e mi piacerebbe intraprendere uno studio in materia perciò penso che, anche per tutti gli altri, sarebbe bello mostrare, con le relative spiegazioni, un semplice programma in tutte le principali tipologie di programmazione.

Grazie e ancora complimenti per il sito

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di Pietro,

credo che se non si parte dalle porte logiche più importanti , non si fa un discorso chiaro sui plc.

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di Esperto,

non dice praticamente nulla,circa le modalita di programmazione e/o tecniche di programmazione dei plc.....anche le piu elementari.....con lo schema funzionale purtroppo non si fanno grossi passi in avanti ...un esperto........

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di ????,

Alquanto vago ed infine poco chiare le modalità di programmazione. Un softwarista :(

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di danilo,

Complimenti vivissimi per il suo corso! Una domanda: programmo quegli affarini della siemens chiamati LOGO!Comfort e non mi trovo per niente a mio agio perche' si programmano utilizzando dei blocchi di porte logiche, io invece sarei molto piu' propenso ad utilizzare un linguaggi di programmazione.Quindi la mia domanda è: esiste un software che accetta un sorgente per esempio Basic o c e lo trasforma in schema logico??Grazie in ogni caso.

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di ,

E' vero, hai ragione thececk
Quando mi è arrivata la nota di francesco, ho controllato solamente la riga senza leggere il contesto in cui era inserita, ed ho creduto ad una svista del redattore. In realtà Non era una 'svista redazionale' o refuso, come pensavo, ma la citazione di uno 'svarione' fisico di 'programmatori troppo puri'.
Ho ripristinato pertanto il testo originale.

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di thececk,

sig. Martini, certamente Dal Pr� ha fatto della simpatica ironia nella sua introduzione (v. sotto), quindi kiloWATTampere era esattamente quello che voleva scrivere!

Complimenti per il sito!

Non � possibile approcciare al mondo industriale e dei PLC con questi concetti :

  • I motori a gabbia di scoiattolo sono usati negli Zoo-Safari,
  • La fotocellula � quella che accende la luce delle scale,
  • kVA significa kilovoltampere,
  • Un comando pneumatico � utile per sterzare con l'automobile,
  • Un inverter serve per usare la TV quando si � in camper.

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di Paolo,

Sono un Ing. Meccanico con la necessità di aggiornarmi e chissà in un futuro non troppo lontano di riciclarmi in lavori diversi da quello che stò facendo attualmente.
Ho trovato il suo lavoro eccellente e di eccezionale utilità sia per chi ha basi teoriche alle spalle sia per chi è alle prime armi.
Complimenti vivissimi

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di ,

Naturalmente ERANO e SONO ancora kiloVoltAmpere! Grazie della segnalazione, Francesco. Ho provveduto immediatamente alla correzione del refuso

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di francesco,

sono capitato per caso sull'articolo e ho visto che all'inizio c'è scritto che kVA vuol dire kiloWattAmpere: ma non era kiloVoltAmpere?

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di Paolo Alborghetti,

Salve gentile ElectroPortal, sono uno studente al quarto anno di elettrotecnica e pongo l'occasione per ringraziarVi per il vostro stupendo e completo sito internet. Grazie e buon lavoro a tutti! 

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di siricaaniello @tiscali.it elettricista,

questo sito contribuisce senz'altro ad incrementare il bagaglio culturale di chi intraprende la strada dell'automazione è carino come sito ben strutturato ed impostato ma come tanti lascia mille domande a chi e inesperto quindi si troverà con un desiderio più forte di prima ma in sostanza capacità 0.

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di ANTONIO,

Dov'é che si può trovare uno starter kit(PLC)?GRAZIE e continui così,è difficile trovare persone che insegnano quello che sanno.

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di i4boys,

salve!innanzitutto bel sito!siamo 4 ragazzi bisognosi di fare una breve relazione su"marcia e arresto di un motore asincr.trifase con utilizzo di plc"da aggiungere ad altre 6 che grazie anche al sito siamo riusciti a completare...nn è possibile ricevere qualche informazione?nel caso si puo' lascio e-mail: anto83.fg@virgilio.it grazie!

Rispondi

di ,

Ringrazio tutti calorosamente per i complimenti.
Il Manuale PDF lo trovate nella pagina download della mia azienda www.novatekno.it
Per quanto riguarda le prove pratiche e' quasi d'obbligo comprarsi uno Starter Kit, e purtroppo non ci sono alte alternative.
Di solito tutte le case lo hanno a listino (circa 350 Euro, lo so e' costoso da tenersi in casa !!), ma comprende un vero PLC, il software (Proprietario)ed il cavetto seriale (proprietario pure quello).

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di pippo,

dalla teoria alla pratica...come reperire un software e un emulatore per cominciare a programmare La parte teorica ( complimenti vivissimi ) e' ottima complimenti

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di francesco,

salve sono un giovane del campo e vorrei sapere da cosa devo partire per iniziare a programmare plc? gli strumenti di cui ho bisogno(tipo ambienti di sviluppo il,st,ladder ecc.)

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di Maurizio,

Sono un programmatore di PC che dovrebbe programmare un PLC. Se ci riuscirò probabilmente sarà grazie a voi. Grazie

Rispondi

di ,

Per questo occorre interpellare direttamente l'autore dell'articolo, Marco Dal Prà.

Rispondi

di raffaele,

Inanzitutto intendo complimentarmi con l'autore per l'ottimo lavoro realizzato e per la competenza dimostrata.Vorrei, se mi è concesso, avanzare una richiesta: esiste una versione scaricabile del corso (per esempio .pdf)? La mia richiesta nasce da un'esigenza specifica di avere il materiale a disposizione in forma cartacea per poterlo sfogliare durante gli spostamenti in treno (non possedendo un pc portatile).Ribadisco i complimenti e ringrazio tutti coloro che collaborano per questo straordinario sito.

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di ambrosi,

Sono un ingegnere civile, per cui completamente digiuno in materia di PLC.
Spero di accostarmici grazie al suo ECCEZZZZIONALE lavoro
Grazie

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di Peppino Bargiglione,

Caro sig. Dal Prà mi voglio complimentare con lei per il corso di PLC che ha introdotto sul sito di electroportal, è qualcosa di straordinario. Il sottoscritto dopo aver letto,in diverse serate con attenzione le sue illustrazioni, ha avuto voglia di smanettare il programma di un plc, ma non mi è possibile perchè ne sono privo.Quindi mi chiedevo se era possibile introdurre da parte vostra qualche programmino anche in versione demo alla fine del corso, sul sito in maniera tale che uno cosi inizia a rendersi conto meglio cosa significa programmare un plc...Altrimenti in questa maniera è solo teoria...e la pratica!!! Visto che per il momento il sottoscritto come installatore non ha modo di poterci lavorare sopra..Spero che abbia percepito cosa voglio intendere, e nell'attesa di una sua risposta, la saluto e ringrazio immensamente per la cortese attenzione.

Rispondi

di ,

Tipicamente nei PLC ci sono due modi, in fase di programmazione, di inserire i valori di Timer e Counter.
Il primo mode e' un modo fisso, che non permette alcuna modifica, a parte di modificare il programma.
Il secondo modo e' quello variabile, modificabile dall'utente.
Tipicamente prima di preparare il programma si decide quali valori l'utente puo' modificare e quali no, dopodiche' si stende il programma con i valori modificabili solo dove serve.
Talvolta si mettono anche dei limiti di "modificabilita'" oltre i quali l'utente non puo' andare.
Questi limiti sono programmabili nel PLC, oppure piu' semplicemente nel software di gestione del "terminale operatore", detto anche volgarmente tastierina.

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di Ercole Vicini,

Salve, sono un installatore elettrico di Bergamo e nel mio lavoro mi capita spesso di utilizzare piccoli automatismi che stanno diventando sempre piu' complessi, di conseguenza mi devo adeguare e per questo trovo molto interessante che, chi come lei SA delle cose le mette a disposizione di chi come me se le deve imparare. Per questo le dico grazie.
Io personalmente trovo difficoltà ad agire sui PLC tramite delle variabili ( tempi, valori di conteggio, ) inseribili a piacimento dall' utente tramite terminali operatore ad esempio......le chiedo troppo se le chiedo di darmi qualche esempio.......grazie comunque per gli articoli proposti.
Vicini Ercole

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