Bobina Petersen
Ma le cose cambiano. L'estendersi
delle reti in cavo, che comporta una progressiva diminuzione della reattanza
capacitiva di esercizio,ha portato le correnti
di guasto a valori eccessivi. Con la direttiva
DK 5600 del 1° marzo 2004, l'Enel ha deciso di modificare il tipo di
distribuzione in media tensione: non più neutro isolato ma neutro compensato.
Il neutro viene collegato a
terra mediante bobina Petersen, sistema già adottato in Germania e nei paesi
nordici. Lo scopo della bobina Petersen è di ridurre il valore della corrente
di guasto monofase a terra. Tale corrente può, teoricamente, essere addirittura
nulla se l'induttanza della bobina è accordata (in risonanza) con la totale
capacità di esercizio della rete.
Per analizzare l'azione della
bobina Petersen nei riguardi del guasto a terra, si faccia riferimento alla
fig. 1. I generatori di tensione sono considerati ideali; con C sono
rappresentate le capacità di esercizio dei conduttori di linea rispetto a terra
e con Lp l'induttanza della bobina Petersen.
Supponiamo ci sia un guasto a terra per la
fase 1 (fig. 1.1). Il circuito cui fare
riferimento è quello di fig. 1.2 . che rappresenta il generatore equivalente di
Thevenin visto tra i punti 1 e T, in assenza del guasto. Si è trascurata la
resistenza Rp della bobina. La
tensione di Thevenin è la stellata verso terra, cioè E1;
la sua impedenza interna è il parallelo delle tre reattanze capacitive 1/wC, quindi X'=1/3wC, con la reattanza induttiva della bobina di
Petersen: Xp=wLp . La corrente di guasto è perciò data
dal rapporto tra la tensione E1 e l'impedenza equivalente costituita
dalla serie dell'impedenza di guasto l'impedenza interna del generatore. Il
valore efficace massimo, Ig,max , si ottiene nel
caso di guasto franco, cioè con Zg=0. Quindi,
poiché su capacità ed induttanza le correnti sono in opposizione di fase, si
ha:
Ig,max=E1*(1/X' 1/Xp) = E1*(3wC 1/wLp)
Si vede immediatamente che se Xp=X'
(condizione di risonanza), quindi se l'induttanza della bobina vale Lp=1/3w2C la
corrente di guasto è nulla.
La bobina Petersen va dunque dimensionata sulla rete in cui è
inserita. L'installazione effettiva prevede ad ogni modo anche una resistenza
in parallelo (400..600 ohm) per facilitare il funzionamento delle protezioni
wattmetriche, ed una in serie alla resistenza della messa a terra per limitare
la durata della componente unidirezionale transitoria della corente di guasto.
Il neutro isolato darebbe invece luogo,
sempre in caso di guasto franco, ad una corrente capacitiva
Ig, max=E1*3wC
crescente con C, quindi con l'estensione
della rete, che diventa notevole soprattutto per le reti in cavo la cui capacità
di esercizio è maggiore di quella delle linee aeree.
Con il neutro isolato esiste anche un
ulteriore problema, come detto. La tensione che assumono le fasi sane in caso
di guasto verso terra è data, per il secondo principio di Kirchhoff, dalla
differenza (vettoriale) tra la tensione di fase e la tensione tra terra e
neutro.
Se il guasto è franco, come quello esaminato,
la tensione verso terra della fase guasta è nulla, mentre la tensione tra terra
e neutro è uguale alla tensione della fase stessa, cioè E1. Nelle
fasi sane la tensione fase-terra assume perciò il valore della tensione
concatenata. Se il guasto ha una
resistenza finita, la tensione nelle fasi sane assume un valore compreso tra il
valore della stellata verso terra e la concatenata. Ciò impone che l'isolamento
verso terra sia dimensionato comunque sempre per la concatenata.
Se poi il guasto è induttivo, la tensione
cresce ulteriormente, tanto più quanto più l'induttanza del guasto è comparabile con il valore Lg=1/3w2C.
La bobina Petersen adattata alla linea,
impedisce i valori elevati della corrente di guasto, limitando le tensioni del
sistema verso terra anche nel caso di guasti induttivi.
Si può limitare la tensione verso terra anche
con l'impiego di una resistenza, R, con cui collegare il neutro a terra. Affinché la tensione terra neutro non superi il valore della tensione di fase basta che
sia R<X' cioè R<1/3wC.
L'introduzione della
bobina Petersen comporta una
modifica delle protezioni utente ed una verifica di idoneità dell'impianto di
terra.
Fig. 1 - Guasto a terra con collegamento a terra del neutro mediante induttanza