Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell'uso di cavi in parallelo?
Risponde admin
Vantaggi: due cavi in parallelo hanno una portata maggiore di un unico cavo di sezione pari alla somma; possono inoltre consentire una migliore continuità del servizio, pur se a potenza ridotta; la posa di due cavi è meccanicamente più agevole quando si ha a che fare con grosse sezioni.
Svantaggi: la protezione dalle sovracorrenti e dai cortocircuiti con un unico dispositivo è poco sicura per il fatto che, per una possibile ineguale distribuzione della corrente tra i due cavi, uno dei cavi potrebbe essere sovraccaricato senza che la protezione possa intervenire.
Volevo porvi una domanda, spero pertinente nel contesto della discussione.
Per progettare e dimensionare i cavi in BT, valgono le regole elettriche, termiche ed economiche (come in media tensione)?
Le norme di riferimento cei 60204 e 60439 (eventuali altre tipo cei 20-...) possono completamente trattare l'argomento o ve ne sono altre?
Faccio una domanda,spero pertinente nel contesto di questa discussione.
Quali sono le regole di progetto per il cablaggio in BT ? vaglono ancora i criteri elettrici, termici, economici (esattamente come nella media tensione)?
Le norme di riferimento 60439 e 60204 possono trattare completamente la materia? Eventuali altri norme da seguire potrebbero essere quelle del gruppo cei 20 (- ...).
Grazie ancora.
Non metterei cavi di sezione diversa in parallelo, quindi se quelli esistenti sono da 16... tocca affiancarne altri da 16.
Considera che la protezione da CC e da sovraccarico termico a monte deve esser tale da proteggere adeguatamente UN conduttore e non il parallelo, ma se attualmente l'impianto e' a norma con i 16mmq dovrebbe restare a posto con il raddoppio.
Interessante e utile articolo, grazie.
Secondo me sarebbe utile notare un ulteriore vantaggio della disposizione dei cavi in parallelo, relativa proprio all'induttanza: cavi piu' piccoli hanno un diametro minore e quindi conduttori piu' vicini tra loro, e questo consente di ridurre l'induttanza; ad esempio tre cavi da 240mmq messi fisicamente "a triangolo" (in diretta adiacenza) rispetto a sei da 120mmq messi "in cerchio" (sempre a contatto ognuno con i due adiacenti) hanno un'induttanza minore.
E' una esperienza che mi viene da un passato in cui progettavo impianti per pompe sommerse profonde (100-200 kW di motore messo in fondo a un pozzo e collegato con i cavi di alimentazione che per ragioni "fisiche" erano ai lati del tubo, quindi distanti 10-15 cm l'uno dall'altro e spesso messi in una configurazione a triangolo rettangolo isocele perche' le flange di connessione tra i tubi avevano quattro passaggi per i cavi).
In quelle condizioni esisteva *sempre* un problema di sbilanciamento tra le fasi (il conduttore "in mezzo" era piu' fortunato in termini di induttanza) che poteva essere risolto scambiando di posto i conduttori a 1/3 e a 2/3 della lunghezza, ma spesso l'induttanza era tale da impedire al motore di partire (in condizioni di spunto il motore oltre ad assorbire piu' corrente e' un carico puramente induttivo).
Questo secondo problema si risolveva egregiamente mettendo sei conduttori (e collocando le coppie RS, ST e TR in adiancenza) o ancor meglio nove conduttori (RST in ogni passaggio della flangia di accoppiamento), al costo di non facili giunzioni subacquee "N in 1 conduttori".
Un'altro esempio arriva dai primordi dell'HIFI in cui chi non poteva permettersi costosi cavi professionali per le casse acustiche usava dei cavi telefonici a 30-40 coppie, collegando pazientemente il tutto si ottenevano induttanze bassissime a tutto vantaggio della banda passante.
A.
Mi rifaccio a questa domanda per chiedere:
Nell'alimentazione di un motore la sezione dei conduttori di alimentazione è troppo piccola, nel nostro caso 16 mmq.
Vorremmo mettere dei conduttori in parallelo per "supportare" i primi.
La normativa impone una sezione minima dei cavi per una situazione di questo tipo?
Grazie
Buongiorno forse mi potrebbe dare una mano, vista la sua esperienza!
Ho una linea in FG7OM1 3x(2x240)+240+G240 mmq.
A monte, in uscita dalla cabina di MT/BT, la linea è protetta da un interruttore da 1250 A. la linea percorre un un tragitto di 90 mt in canale metallico da 400 mm dedicato, passando attraverso le parti comuni dell'edifico e viaggia in parallelo ad altri 6 canali similari, ma contenenti linee linee molto più piccole.
Abbiamo effettuato una campagna di misura in quanto questa linea "frigge" ossia rumoreggia come un trasformatore accesso di media tensione- bassa tensione e mette in vibrazione anche tutto il coperchio del canale.
Abbiamo visto che esiste la 5 e 11 armonica.
Primo problema: avendo due corde per fase, di pari sezione, lunghezza, tipo e marca etcc.. su una misuriamo 250A, mentre sulla gemella 100A. (è causa delle armoniche?)
Secondo problema: in genere le armoniche sono generate da inverter; spegnendo tutte e 6 le UTA, il gruppo soccorritore (UPS) e alimentazioni dimmer luci, il suono della vibrazione non diminuisce!
Sapete darmi una consiglio su come risolvere il problema vibrazione?
Ad oggi abbiamo tolto il coperchio del canale (e limitato quindi il rumore), ma il problema del montante che frigge resta.
Grazie
Enrico
Alessandro,
non si capisce come un cavo tripolare sia un 4 x. Inoltre non si capisce che linea sia se è fatta di due cavi diversi. Casomai saranno due linee: una di sezione 10 mm2, l'altra di 50 mm2. Suddividere il carico comunque non serve: 700 m sono troppi per contenere la caduta al di sotto del 5% con i circa 70 A che corrispondono ai 40 kW a 400 V. Occorre una linea unica di minimo 95 mm2 (120 per maggiore tranquillità).
Approfitto per fare il prof. e correggere la grammatica delle unità di misura:
Si scrive 700 m e non 700 mt;
Si scrive 40 kW e non 40kw
Per evitare la sovracorrente in uno dei due cavi sarebbe opportuno congiungerli di tanto in tanto; ma considerando i costi dell'operazione si valuta sempre conveniente l'unico cavo,della giusta sezione e che sia composto dal maggiore numero di filamenti contenuti nel suo involucro isolante.
Egregio Zeno Martini.
Innanzitutto le Norme consentono di posare due cavi in parallelo. Lo fanno con cognizione di causa dato che la probabilità che i due cavi siano caricati in modo significativamente diverso è particolarmente difficile se vengono correttamente installati.
Come da lei comunque riportato io darei risalto alla diversa reattanza che viene a crearsi per muta induzione se i cavi hanno percorsi diversi. In concreto infatti mi è capitato che per un aumento di potenza sia stata raddoppiata una linea trifase facendo passare i nuovi cavi in una passarella sottostante all'esistente. la linea era trifase e aveva tre corde di reattanza diversa (misurata la R era pressochè identica) e qunindi caricate in modo diverso. Così mal caricate da far funzionare male i motori e le apparecchiature da esse alimentate.
Se i cavi fossero di sezione perfettamente identica e pure di identica lunghezza, se le rispettive connessioni avessere identiche resistenze di contatto, se si potesse completamente trascurare la mutua induzione così da poter considerare le reattanze dei due cavi perfettamente identiche, le impedenze dei due cavi sarebbero perfettamente uguali e la corrente si ripartirebbe esattamente in due parti uguali. Ci sono molti se però, come si sarà notato ed la la realtà fisica dell'installazione quella che decide. Le sezioni possono essere leggermente diverse, per tolleranze di lavorazione, le lunghezze leggermente diverse, le reattanze pure e, soprattutto, le resistenze di contatto possono essere diverse e modificarsi nel tempo. Le due impedenze allora non sono perfettamente uguali nella realtà e le due correnti non saranno perfettamente identiche in valore efficace ed esattamente in fase tra loro. La diversità dipende dall'entità dei vari scostamenti ed è molto difficile stabilirla con precisione. Le correnti dunque possono essere diverse, uno dei due cavi potrebbe (non è detto che lo sia) essere sovraccaricato mentre l'altro non lo è e la corrente totale in base a cui è tarata la protezione, potrebbe essere inferiore alla corrente di sovraccarico
mi può spiegare fisicamente e analiticamente perché due cavi di sezione uguali in parallelo che alimentano un carico U possono portare corrente disuguale?
Lei afferma che quando si hanno due cavi in parallelo l'impedenza equivalente della conduttura è data dal parallelo delle due impedenze, relative a ciascun cavo.
Dunque in presenza di due cavi uguali basta dividere per due i valori di R ed X del singolo cavo e si ottiene il valore di impedenza della conduttura.
Nel caso di cavi tripolari il risultato è certamente corretto. Tuttavia, mi chiedo se: nel caso di cavi unipolari; di sezione considerevole (>300 mmq); posati in piano a contatto; la reattanza equivalente del parallelo non sia, in effetti, maggiore della metà della reattanza di una sola terna?
1)I cavi hanno resistenza e reattanza, quindi si deve fare il parallelo di impedenze; si divide per 2 sia la resistenza che la reattanza se le impedenze dei cavi sono perfettamente uguali.
2) E' proprio per il fatto che le impedenze dei cavi non sono mai perfettamente uguali che nasce il problema della protezione. Se devo portare 100 A uso due cavi di portata 50 ed un interruttore unico da 100 A, il quale interviene quando la corrente totale nei due cavi è 100. Se la ripartizione tra i due cavi non è perfetta, per la non identica impedenza, un cavo potrebbe avere una corrente di 59, l'altro di 40; l'interruttore non interviene per cui un cavo non è dunque adeguatamente protetto.
Mi chiedo se può esprimersi meglio in merito alla protezione da corto circuito di condutture costituite da cavi in parallelo:
1-calcolo dell'impedenza di cavi in parallelo per la determinazione della Icc di fondo linea con metodo complesso, ovvero considerando una linea in partenza dalla cabina di trasformazione!! Bisogna dividere i valori di resistenza e reattanza per il numero di cavi in parallelo, o bisogna considerare questi ultimi come delle resistenze in parallelo e proseguire di conseguenza?
2-quali sono le problematiche della protezione da cortocircuito di cavi in parallelo??