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Impedenza, non resistenza!

Domanda:

Salve Professore. Non riusciamo a giungere ad una spiegazione tecnica a questa prova : abbiamo collegato verso massa una fase di uscita di un generatore a 60 Hz ed abbiamo rilevato una corrente verso massa di  2 ampere; abbiamo ripetuto la stessa prova con uno a 400 Hz rilevando una corrente verso massa di 30 ampere . Come mai abbiamo questi valori di corrente relativamente bassi , avendo una resistenza di massa molto vicina allo zero  (era collegato in acqua di mare)?

Risponde admin

Non basta fare tensione a vuoto verso terra, U0, diviso resistenza di guasto, Rg, se è il calcolo che mi sembra abbiate in mente. Occorre sapere quanto vale l'impedenza complessiva del circuito di guasto, Ztot, e la fem E che il generatore sviluppa in quelle condizioni, e che supponiamo sia costante e pari a quella a vuoto, E=U0,  se la fase che va a terra proviene direttamente dal generatore. Dunque non Ig=U0/Rg ma Ig=E/Ztot. Oltre alla resistenza di messa a terra della fase occorre considerare anche la resistenza di messa a terra del neutro, se questo è a terra (sistema TN), e, se non è a terra (sistema IT) occorre calcolare la reattanza capacitiva di esercizio. Quindi, trascurando le impedenze dei fili, Ztot=Rg + RN, dove RN è la resistenza di messa a terra del neutro. Quindi Ztot=RN se dite che Rg=0. Oppure Ztot=Xc=1/(2pf*C) dove C è la capacità di esercizio verso terra. Sembrerebbe, tra l'altro di avere a che fare proprio con una reattanza capacitiva visto che la corrente aumenta con la frequenza.

Zeno Martini

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