Come si calcola la corrente di cortocircuito a valle di un trasformatore?
Risponde admin
La corrente di cortocircuito è proporzionale al rapporto tra la tensione nominale e l'impedenza di cortocircuito (Icc==Un/Zcc), mentre, per definizione, la tensione di cortocircuito è il prodotto della corrente nominale per l'impedenza di cortocircuito (Ucc==Zcc*In). Il rapporto tra Icc ed In è pertanto uguale al rapporto tra la tensione nominale e la tensione di cortocircuito. La tensione di cortocircuito si ottiene moltiplicando il dato percentuale, diviso cento, per la tensione nominale Ucc=ucc%*Un/100.
Quindi: Icc/In=Un/Ucc cioè Icc=In*Un/Ucc=100*In/ucc%.
scrikt, ma il tuo ti pare un commento a quanto scritto nella pagina?
La tua è una domanda che non c'entra nulla con la pagina e le domande è meglio farle nel forum.
Ma perchè considerare la Icc delle stringhe se essa viene limitata dal gruppo inverter?
Negli impianti FV la Icc che si considera è quella in uscita dal gruppo di conversione ; spesso, nei data sheet degli stessi inverter è calcolata la Icc.
Saluti.
Capisco quello che vuoi dirmi admin.
Ciò che non riesco a spiegarmi, però, è come sia possibile che l'utilizzare un valore di impedenza ideale (impedenza nulla) o una impedenza non ideale (impedenza non nulla) mi faccia passare da un valore di Icc=400A and un valore di Icc=30A; mi sembra una differenza troppo alta.
Considerando il caso di raul, per calcolare la corrente di cortocircuito a valle del trafo del sistema fotovoltaico, mi sembra più naturale calcolare tale valore come:
Icc=Ninverter*Iccstringa/(Rapporto di trasformazione trafo)
piuttosto che come:
Icc=100*In/Vcc%
Comunque avevo ed ho forti dubbi in merito.
Il calcolo della corrente di cortocircuito di un trasformatore presuppone che questo sia alimentato da una rete a potenza infinita, cioè di impedenza nulla, per cui l'unica limitazione alla corrente di cortocircuito è l'impedenza del trasformatore stesso. Ma se, come in questo caso, il trasformatore è alimentato da un inverter occorre tenere conto della limitazione che esso impone.
Admin grazie per la risposta.
Nel mio caso però, utilizzando la formula che ho scritto che dipende da Ucc% si ottiene un determinato risulto mentre utilizzando come parametri la corrente nominale degli inverter posti a monte del trafo, il valore è molto più piccolo.
Ho dei grossi dubbi in merito.
Francesco,
per il calcolo della Icc si procede come hai fatto.
Il fattore 1,5 di Raul è il rapporto tra la corrente massima sopportabile dall'inverter e la sua corrente nominale.
Un'altra domanda:
raul ha chiesto se la corrente di cortocircuito a valle del trafo è pari a (495*4*1,5)/50.
Ciò che non capisco è:
1) perchè mette in relazione la corrente di cortocircuito a valle con la corrente nominale degli inverter piuttosto che con la corrente di cortocircuito in uscita dalle strighe dei moduli?
2) il fattore 1,5 da dove deriva?
Grazie
Francesco
Vorrei capire meglio il concetto su come calcolare la corrente di cortocircuito.
Esempio:
trafo da 1000 kVA (400 V / 20 kV)
Corrente nominale al secondario I2: 1000/(rad(3)*20000)=28.9 A
Icc2=I2*100/Ucc%; con Ucc=6%
allora
Icc2=481 A
E' corretto??
Grazie
Premesse le spiegazioni sopra, nel caso di impianto fotovoltaico, se io ho 4 inverter con una corrente nominale di 495A ciascuno, posso dire che la corrente di corto circuito lato MT è:
(495*4*1,5)/50? Dove 50 è il rapporto di trasformazione.
Possiamo anche dire che la Pcc in un punto qualunque dell'impianto è pari al prodotto tra la Icc misurata in quel punto x la tensione x il fattore rad(3)?
Sono sempre le grandezze relative al lato del trasformatore in cui si desidera calcolare la corrente di cortocircuito. Ad ogni modo calcolate le grandezze rispetto ad uno dei due lati, le altre si calcolano dalle relazioni che le legano mediante il rapporto di trasformazione.
Il valore della tensione di cortocircuito percentuale, essendo un valore relativi, è sempre lo stesso, sia che si ragioni al primario che al secondario.
sulle formule di tensione e corrente di corto circuito, vorrei sapere:
Icc e' la corrente di cc del primario o secondario?
In e' la corrente nominale del primario o secondario?
Vn e' la tensione nominale del promario o secondario?
Zcc e' l'impedenza di cc del primario o secondario?
Fino ad ora queste definizioni mi sembrano un po' sibiline, in quanto e' mancato di identificare con univocita' le grandezze in gioco.
Per uno che queste cose non le sa, gli articoli precedenti non sono affatto comprensibili.
Meglio spendere qualche parola in piu' e citare le definizioni in modo rigoroso.
Potete corredare anche di un disegnino?
Grazie.
Sì, per un cortocircuito trifase.
Se m è il rapporto di trasformazione, ed Ik la corrente di cortocircuito trifase secondaria, la corrente primaria è data da I'k=Ik/m.
Nei trasformatori triangolo-stella con neutro, se il cortocircuito è fase-fase, su due fasi primarie si ha una I'k=Ik/2m, ed una corrente doppia sulla terza fase.
Se il cortocircuito è tra fase e neutro, su due fasi si ha una I'k=Ik/(1,73*m), mentre la corrente è nulla sulla terza fase.
Le due formule che ho scritto sono assolutamente identiche. Io ho semplicemente mostrato come si calcola la corrente di cortocircuito di un trasformatore, cioè quella che si verifica ai suoi morsetti secondari. L'equivoco forse nasce dall'interpretazione di "a valle", che tu hai interpretato come in fondo alla linea alimentata dal trasformatore. Dal punto di vista del rigore non trovo alcuna differenza tra il considerare la potenza di cortocircuito o l'impedenza di cortocircuito. La potenza di cortocircuito è proporzionale al prodotto tensione per corrente di cortocircuito e la corrente di cortocircuito è proporzionale al rapporto tra la tensione e l'impedenza di cortocircuito, quindi la potenza di cortocircuito è inversamente proporzionale all'impedenza di cortocircuito.
La Z che limita la Icc sul secondario del trasformatore nella prima formula tiene in realtà conto (oltre che del trafo) anche dell'impedenza di linea del distributore e quella della linea dell'utente (in realtà poi si considerano solo le reattanze). La Zcc della seconda equazione invece tiene conto solo del trasformatore, per questo le due Z sono diverse (e l'espressione della Icc è approssimata per eccesso).
Io trovo + facile e rigoroso fare riferimento alle Pcc (potenze di cortocircuito): in particolare a valle di un trasformatore è: