Domanda:
Salve, trovo il sito veramente interessante, e vorrei approfittarne per trovare una risposta ad alcune domande, forse per voi banali, che riguardano il rifasamento.1) Che cosa comporta al distributore di energia elettrica l'utilizzo da parte di aziende di macchinari con un cos phi inferiore a 0.9 ?
2) Avendo un cos phi minore di 0.9 vedo che sulle bollette il distributore applica una penale che corrisponde ad un maggiore consumo di energia. Questo consumo non si trova gi� sulla registrazione degli scatti del contatore elettrico che � espresso in kwh ?
3) Gli utenti come potrebbero capire quando un impianto utilizza un cos phi molto basso?
Risponde admin
Le risposte ci sono gi� nel sito, ma, considerando la frequenza con cui arrivano da parte degli utenti, che non sono tutti elettrotecnici, penso sia utile riassumerle qui per comodit�.1)
A parit� di potenza attiva (quella che d� luogo ai consumi in kWh misurati dal contatore) assorbita dall'utilizzatore, un cosf� inferiore a 0,9 comporta una maggior corrente in linea; quindi una dissipazione di energia per effetto joule (calore) nella resistenza di linea; energia che il distributore deve produrre, ma che non � misurata dai contatori installati presso l'utente, e che pertanto l'utente non paga.
2)
No, il contatore � in fondo alla linea del distributore, le perdite sono in linea, quindi a monte del contatore, il quale non le pu� misurare.
3)
Misurandolo con un cosfimetro per conoscerlo in tempo reale. Oppure, installando il contatore dell'energia reattiva, cosa che l'ente distributore fa, quando l'utente � tenuto a rispettare il cosf� contrattuale. In tal caso si pu� calcolare il cosf� medio in un dato intervallo di tempo. Si leggono sui due contatori l'energia attiva e quella reattiva relative all'intervallo di tempo considerato. Quindi si calcola il rapporto tra l'energia attiva (kWh) e la radice quadrata della somma del quadrato dell'energia reattiva con il quadrato dell'energia attiva. In formula:
cosf�=kWh/radQ(kWh2+kvarh2)