L'invenzione del motore asincrono è da attribuire a Nikola Tesla od a Galileo Ferraris?
Risponde
Storicamente le cose stanno così.
Nel 1885 Galileo Ferraris esegue un'esperienza che dimostra come produrre un campo magnetico rotante. Utilizza bue bobine fisse tra loro perpendicolari, alimentate correnti isofrequenziali sfasate di novanta gradi. Un cilindretto di rame posto nel campo magnetico prodotto dalle bobine si pone in rotazione per effetto delle azioni elettomagnetiche divute alle correnti indotte. Nel 1888 ne pubblica la teoria sulla rivista l'elettricità. Nello stesso anno, in America, Nicola Tesla, indipendentemente, deposita cinque brevetti sulla costruzione del motore asincrono (acquistati dalla Westinghouse).
Al convegno di Chicago del 1893 si riconobbe ad ogni modo a Galileo Ferraris la scoperta del campo magnetico rotante.
Per ulteriori notizie si posono consultare il seguente link
museo virtuale
Sinceramente non considererei il 1888 l'anno sul quale valutare la priorità della scoperta (brevetto Tesla e pubblicazione Ferraris). Ferraris rifiutò sempre di brevettare le sue invenzioni, ma è inconfutabile che dimostrò pubblicamente nel 1885 il funzionamento del campo magnetico rotante; Tesla sarà stato un pure un eccentrico ma quando si trattava di difendere onori e priorità sulle scoperte he sempre dimostrato uno spirito spregiudicato riuscendo a creare intorno alla sua persona un'aurea mitica e leggendaria. Ciò ha riguardato anche la cronologia della scoperta del motore ad induzione, affermando di averlo "concepito" nel 1882, di fatto tale concepimento non presenta il medesimo rigore, per quanto riguarda le testimonianze storiche, rispetto alle esperienze condotte dal Ferraris nel 1885: una cosa è affermare di aver concepito qualcosa, un'altra è dimostrare pubblicamente tale ideazione ( sono esistenti, inoltre, repliche dei modelli utilizzati dal Ferraris durante le sperimentazione del 1885 ). Duole notare,infine, come il nobile atteggiamento di disinteresse di Ferraris riguardo le ricadute economiche derivanti delle sue scoperte, lo abbia condotto più all'oblio che alla meritata fama (almeno fuori dall' Italia), che spetti più a lui che ad altri l'amaro titolo di "forgotten genius"?
Notando che non esiste piu' la possibilita' di scaricare il pdf relativo alle "Opere di Galileo Ferraris", per chi volesse sfogliare il libro senza perdere la vista ed eventualmente scaricarselo, fornisco un nuovo link:
Rispondere a questa domanda e' davvero difficile.
Premesso che la paternita' del motore ad induzione, a mio parere, dovrebbe essere
condivisa fra Arago, Baily, Deprez, Ferraris e Tesla [4] (pag.84),
ricordo che Ferraris afferma di aver iniziato a sperimentare sul campo rotante e sulla sua
applicazione nel 1885 mentre Tesla scrive che l'idea del campo rotante risale al 1882
e il primo modello di motore ad induzione al 1883.
Chiaramente come Italiani saremmo portati a dar ragione a Ferraris cosi' come i Croati sarebbero portati a dar ragione a Tesla.
Se pero' consideriamo valido il detto "carta canta e villan dorme" e quindi, se ci basiamo solo sulle pubblicazioni,
purtroppo, a mio modesto parere, Tesla vince in quanto:
a) Ferraris pubblica i suoi risultati nel ----> Marzo 1888
http://fisicavolta.unipv.it/percorsi/pdf/Ferrarisrotaz.PDF
dove Ferraris stesso scrive
"... e' evidente a priori, che ... non potrebbe avere nessuna applicazione idustriale..."
b) Tesla ottiene i brevetti solo nel ----------> Maggio 1888 ma la richiesta con relativa documentazione
http://www.pat2pdf.org/patents/pat0381968.pdf
e' depositata gia' nell'autunno del -----------> 1887 !!!
... con una evidente visione applicativa industriale.
In effetti qualche dubbio sulla paternita' doveva esserci se anche la Westinghouse nel 1888 contatta Ferraris
per il brevetto sul campo rotante [5] pag.28 (...Ferraris ottiene un premio di 1000$ ?)
Una parola definitiva alla controversia non e' mai stata data [1].
Gli addetti ai lavori dell'epoca sia a Francoforte che a Chicago sembravano dalla parte di Ferraris
ed esiste una sentenza del 1895 - Berlino -AEG (Ferraris Dobrowolsky) contro Helios (Tesla )
che da ragione a Ferraris ... o per megli dire ---> alla AEG! ;)
... chissa perche' :)
Il grande Steinmetz da parte sua, pur lavorando per il nemico (la General Electric), disse
"...Ferraris built only a little toy ..."[3].
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Malampo,
rispetto la tua opinione, ed il tuo intervento fa presupporre che tu ne sappia alquanto più di me. Io mi sono limitato a dare una risposta in base alle notizie che ho trovato. Non sono uno storico della scienza e non ho accesso a documenti originali. Mi limito a fidarmi di ciò che leggo su libri o riviste che ritengo degne di fiducia. Nel caso specifico la fonte è un articolo di TuttoNormel, una rivista molto più autorevole di Electroportal: "Il sommo elettricista" pubblicato nel numero di settembre del 1997. Io per ora mi fido ancora di TuttoNormel più che di un Malampo che non ho il piacere di conoscere. Ad ogni modo qui su Electropoprtal c'è lo spazio, per chi ne sa di più, di esprimere le proprie idee, di ampliare i temi trattati, di documentare le affermazioni. Per questo motivo, come vedi, mi sono impegnato molto più io a scrivere questa nota di risposta, di quanto non abbia fatto tu con la tua. La quale, così com'è, risulta un'affermazione che puù anche essere vera ma, se non adeguatamente giustificata, lascia il tempo che trova.