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Protezione contro le scariche atmosferiche

Domanda:

Le CEI 81-1 non sono più in vigore?

Risponde admin

Dall'aprile di quest'anno le CEI 81-1 insieme alle CEI 81-4 ed alla guida 81-8 sono state sostituite dalla Norma EN CEI 62305. Le vecchie norme rimarranno in vigore per un periodo di transizione che si concluderà nel febbraio 2007, per consentire la conclusione dei progetti in essere. Le nuove progettazioni devono essere pertanto fatte già fin d'ora in base alle nuove norme.

-CEI EN 62305-1 "Protezione contro i fulmini. Principi generali"
Descrive i parametri della corrente di fulmine ed i danni che essa può procurare alle strutture nonché agli impianti in esse contenute ed alle persone che vi vivono e li utilizzano.

- CEI EN 62305-2 "Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio"
Descrive la procedura per la determinazione del rischio dovuto a fulmini a terra in una struttura. Con essa si stabilisce se la protezione è necessaria o meno e, in caso affermativo, si individuano le misure più idonee da adottare.

-CEI EN 62305-3 "Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone"
Illustra i metodi per limitare i danni materiali ed i danni agli esseri viventi, fornendo i criteri per la realizzazione dell'impianto di impianto di protezione esterno e dall'impianto di protezione interno.

CEI EN 62305-4 "Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici interni alle strutture.
Qui si forniscono i criteri per l'installazione, l'ispezione, la manutenzione e la verifica del sistema di misure di protezione contro gli effetti elettromagnetici associati al fulmine sugli impianti elettrici ed elettronici interni alle strutture, al fine di ridurre il rischio di danni permanenti.

Queste norme avranno anche influenza sulla Norma CEI 64-8 relativa alla sicurezza degli impianti elettrici utilizzatori di bassa tensione.

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Commenti e note

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di GIULIO 2,

Una struttura autoprotetta secondo le norme CEI 81.1 deve rifare la valutazione secondo la 62305 1/4 o va bene la vecchia valutazione. La struttura è adibita a centro di Form.professionale Grazie

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di Ema,

Vorrei sapere quali altre norme cei sono state in vigore nel passato in merito alla protezione dai fulmini perchè mi è stato chiesto di scrivere una relazione in materia e non so dove cercare

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di ,

Giulio,
il quesito è meglio inserirlo nel forum di impianti.
Ad ogni modo il committente non è il progettista ed il progettista è libero, anzi ha il dovere, di fare i calcoli che ritiene si debbano fare. Se il committente ti dà l'incarico perché non accettarlo, e per quale motivo poi non fare il calcolo del rischio. A quel punto capirai quel che si deve fare ed informerai il committente, se il calcolo del rischio ha fornito come risultato che ci deve essere una protezione contro le scariche atmosferiche. Nella tua decisione dovrai tenere conto che se anche il committente sottoscrive che si rifiuta di applicare una norma di sicurezza, progettista ed installatore non sono esenti da colpa.
Se l'impianto è autoprotetto il problema si autorisolve, evidentemente.
Che i colleghi non abbiamo mai eseguito calcoli del genere, non è una dimostrazione che l'impianto sia autoprotetto, anche se è molto probabile che lo sia, in base a come l'hai descritto.

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di Giulio,

Devo progettare l'impianto elettrico di distribuzione e di illuminazione di un magazzino situato al piano cantinato di un edificio di civile abitazione in pieno centro cittadino con vicino altri edifici di pari altezza, contenente materiale infiammabile di superficie >1000mq. Il committente mi ha chiesto di non eseguire la valutazione del rischio dalle scariche atmosferiche, ma del solo impianto elettrico. Domanda:
1) Devo necessariamente eseguire la valutazione del rischio dalle scariche atmosferiche oppure posso accettare comunque l'incarico previa autorizzazione firmata del committente?
2) L'edificio è comunque autoprotetto? Infatti non ho colleghi che abbiano mai fatto questa verifica in piccoli edifici cittadini.

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