Cos'è ElectroYou | Login Iscriviti

ElectroYou - la comunità dei professionisti del mondo elettrico

13
voti

Campo magnetico rotante

COME SI GENERA

Alimentando 3 avvolgimenti (1,1; 2,2;3,3: Bianco: corrente entrante; Rosso: corrente uscente) con gli assi sfasati di 120°, con correnti trifasi di frequenza f si ottiene un campo magnetico rotante (la freccia verde nella figura rappresenta il Nord) alla velocità di sincronismo n0=60 f / p giri al minuto dove p è il numero di coppie polari di ogni avvolgimento (1 nel caso di figura).

Nel rotore si genera una coppia che lo fa ruotare a velocità n ( freccia gialla) leggermente inferiore alla velocità di sincronismo a seconda del carico meccanico.

Il rapporto s = (n0- n) / n0  viene denominato scorrimento.

Animazione 1

campo rotante

Scomposizione di un campo alternato

Un campo magnetico alternato (freccia nera) può essere scomposto in due campi rotanti in controfase ( freccia blu, freccia rossa) di valore massimo pari alla metà del valore massimo del campo alternativo.

Scomponendo i campi magnetici (frecce nere) alternati di tre avvolgimenti sfasati meccanicamente di 120° e percorsi da tre correnti trifasi nei loro componenti rotanti in controfase, si ha che i componenti rotanti in un senso (frecce blu) hanno somma in ogni istante nulla, mentre i vettori rotanti in senso opposto (frecce rosse) sono sempre concordi e danno luogo ad un campo magnetico che ha valore massimo pari ad una volta e mezza il valore massimo del campo magnetico alternato del singolo avvolgimento

Animazione 2

 

Dimostrazione analitica

Sia HM il valore massimo del campo magnetico prodotto da ciacuno dei tre avvolgimenti i quali sono prodotti da correnti sfasate di 120 ° elettrici. Ricordiamo che il campo magnetico è proporzionale alla corrente che lo produce. (basta pensare al campo magnetici di un solenoide: H=N x I / l). Quindi HM= k x IM esendo IM il valore della corrente massima e k la costante di proporzionalità dipendente dall'avvolgimento.

Immaginiamo che sia perfettamente sinusoidale l'andamento del campo magnetico lungo il traferro. Indichiamo con t la lunghezza misurata lungo il traferro di un polo. Se D è il diametro del traferro sarà t = pigreco x D / ( 2 x p) dove p è il numero di coppie polari Nord-Sud.

Per una certa corrente I, fissata un'acsissa x lungo il traferro si potra scrivere che il campo varia secondo x in base alla legge

H(x)= HM*sin(x*k)= HM*sin(x*pigreco/t)

Per una lunghezza X=2*t si ha una variazione completa del campo, cioè si percorre una coppia di poli adiacenti Nord-Sud. Deve dunque essere k*2*t=2*pigreco. Quindi k= pigreco/t.

Gli avvolgimenti sono tre e gli assi magnetici distanto di tra loro (2/3)*t. Quindi se le correnti nei tre avvolgimenti fossero tutte uguali ed in fase si avrebbero tre campi

  • H1(x)= HM*sin(x*pigreco/t)
  • H2(x)= HM*sin((x-(2/3)*t)*pigreco/t)= HM*sin(x-(2/3)*pigreco)
  • H3(x)= HM*sin((x-(4/3)*t)*pigreco/t)= HM*sin(x-(4/3)*pigreco)

Le tre correnti però sono sfasate di 120° elettrici, cioè di un intervallo di tempo pari ad un terzo del periodo di oscillazione T=1/f. Quindi anche i campi. In definitiva ogni campo non è funzione della sola posizione, cioè della sola ascissa x, ma anche del tempo. Scriveremo perciò

  • H1(x,t)= HM*sin(wt)*sin(x*pigreco/t)
  • H2(x,t)= HM*sin(wt-120°)*sin(x-(2/3)*pigreco)
  • H3(x,t)= HM*sin(wt-240°)*sin(x-(4/3)*pigreco)

Sono tre campi distinti ma il risultato è un unico campo che è la somma dei tre. Restando fermi in una posizione il campo varia nel tempo e, ad ogni istante, il campo è diverso da punto a punto. Per trovare l'espressione di questo campo "basta" fare la somma

H(x,t)=H1(x,t)+ H2(x,t)+H3(x,t)

Armandosi di pazienza, scomponendo le espressioni del seno e facendo le opportune semplificazioni, si arriva all'espressione seguente

H(x,t)=(3/2)*HM*cos(wt-x*(pigreco/t)) =(3/2)*HM*cos((w/(pigreco/t)*t-x)

Questa è l'equazione di un'onda la cui forma è una sinusoide di ampiezza costante pari ad una volta e mezza l'ampiezza di ogni singolo campo, e che si sposta lungo il traferro alla velocità v=w/(pigreco/t) = 2*f*t =2*f*pigreco*D/(2*p) =pigreco*D*f/p. L'onda fa dunque un giro ogni p/f secondi, cioè il numero di giri al secondo è f/p. In un minuto ne fa perciò n0=60*f /p: è la cosiddetta velocità di sincronismo.

 

49

Commenti e note

Inserisci un commento

di ,

Io volevo sapere : la coppia di forze che si sviluppa sul rotore è quella dovuta per via della corrente indotta circolante nelle spire rotoriche e per via dell'immersione di queste spire nel campo variabile, dunque sarebbe la forza di Lorentz? Cioè è questo che mi chiedo. Posso dire che sul m.a.t. si applicano due leggi, prima quella di Lenz e poi quella diLorentz?

Rispondi

di Anonimo,

ciao scusa vorrei sapere in cosa si misura la velocità del campo magnetico rotante.

Risposta automatica: con un frequenzimetro

Rispondi

di RICKY e ALBY,

GRANDE VECIO !!!

Rispondi

di ,

Mirko,
perché il campo magnetico prodotto dalle correnti di rotore ruota, rispetto al rotore ad una velocità determinata dalla frequenza delle correnti di rotore, che è s*f, quindi alla velocità n0*s, con n0=60*f/p velocità del campo di statore; il rotore ruota alla velocità n0*(1-s), lo statore è ovviamente fermo, per cui rispetto allo statore il campo di rotore ruota alla velocità n0*s+n0*(1-s)=n0, cioè proprio alla stessa velocità del campo rotante di statore.

Rispondi

di Mirko,

salve, perchè il campo magnetico rotorico è sincrono con quello statorico?? grazie anticipatamente

Rispondi

di ,

Chiara, (che qui sei chiara mentre in quest'altra pagina sei vale), i due campi in controfase in effetti sono tali che generano due coppie contrarie, ma diverse a seconda di come il rotore si muove. Solo se il rotore è fermo sono perfettamente uguali e contrarie, per cui il motore monofase non ha in effetti coppia di spunto. Occorre farlo partire con un artificio. Ad esempio se manualmente si dà una spinta al rotore in una certa direzione, le coppie dei due campi controrotanti, non sono più uguali ed opposte. Sono sempre opposte ma prevale quella del campo rotante che ruota nello stesso senso in cui è stata data la spinta al rotore. Quindi il rotore accelera il quel senso ed il divario tra le due coppie cresce. A regime la coppia del campo rotante concorde è moto maggiore della coppia del campo discorde.

Rispondi

di chiara,

buongiorno, nn capisco la differenza tra campo rotante generato da un monofase e campo generato da un trifase, o meglio la capisco ma nn mi spiego come faccia ad entrare in rotazione il rotore della asincrona monofase .la ringrazio

Rispondi

di ,

Una qualsiasi macchina elettrica può funzionare sia come motore che come generatore. Prendi il motorino di un'automobilina elettrica. Se lo alimenti con la batteria gira, poniamo in senso orario. Se ora togli la pila e metti al suo posto un led con l'anodo (è il terminale più lungo) dove c'era il + della batteria, e fai girare, manualmente, l'alberino in senso orario, il led si accende. Nel primo caso il cilindretto con l'alberino che ruota, funziona da motore; nel secondo da generatore.

La macchina asincrona funziona da motore quando il rotore gira più lentamente del campo magnetico rotante, da generatore se gira più velocemente. Lo si può far girare più velocemente utilizzando un motore primo termico, un diesel ad esempio, pigiando sull'acceleratore. Oppure può capitare, durante un azionamento a velocità variabile, quello che ti ho detto nella precedente nota, e cioè che il campo magnetico, per il cambio di frequenza giri improvvisamente più lentamente del rotore, che, per inerzia meccanica non può modificare istantaneamente la sua velocità. Il campo rotante in tal caso frena il rotore. Qualunque sistema che svolga un'azione frenante riceve energia dal sistema che viene frenato. Nel caso specifico è il campo rotante che svolge l'azione frenante ed il campo rotante è creato dalla rete elettrica, la quale pertanto riceve dal rotore l'energia cinetica che esso perde rallentando.

Non so,pino, se sono stato abbastanza "maccheronico, semplice e schietto" come desideri. Certo ammetterai che è abbastanza curioso che chi non sa spieghi come gli deve essere spiegato ciò che lui non sa.

Rispondi

di pino,

mi scusi ma non ho capito come il motore possa funzionare da generatore, mi potrebbe schiarire le idee illustrandomi la situazione in maniera semplice e schietta (possibilmentein lingua maccheronica nnusi termini complessi grz mille)

Rispondi

di ,

Pino,
un motore reale in regime stazionario non può raggiungere la velocità del campo rotante. Può trovarsi ad avere, per inerzia, una velocità superiore durante un transitorio conseguente ad un comando di diminuzione della velocità effettuato diminuendo la frequenza. Il motore però non si ferma ma rallenta fino a portarsi, di nuovo, ad una velocità inferiore a quella del campo rotante che ora ruota più lentamente. Durante la fase in cui la velocità del rotore è superiore a quella del nuovo campo rotante, il motore in realtà funziona da generatore. Rallentando perde parte dell'energia cinetica posseduta che ritorna alla rete se l'inverter che lo alimenta è bidirezionale, o che viene dissipata su una resistenza o accumulata in un condensatore. Puoi approfondire tale aspetto leggendo questo articolo

Rispondi

di pino carracciolo,

mi scuso per questa domanda prof ma a rotore avviato mettiamo il caso che il rotore sia a regime ,mettiamo il caso che raggiunge la velocità del campo rotante, il rotore continuerebbe a girare oppure si fermerebbe ?ringraziamenti anticipati

Rispondi

di ,

Chiara,
Io non capisco che cosa non hai capito, o che cosa ti scandalizza. L'immagine che dai del rotore è, sì, di un po' troppo umanizzata: infastidito dal campo rotante, vorrebbe evitare la circolazione della corrente, ma non ce la fa ed allora si adatta a subire una corrente nelle sue spire. A parte questo rotore che si sente sconfitto, le cose stanno grosso modo come hai detto.
Il campo rotante di statore, per la legga di Faraday, induce nelle spire di rotore una fem che genera una corrente nelle spire stesse, poiché formano un circuito chiuso. Questa corrente, interagendo con il campo magnetico, genera la forza tangenziale al rotore, quindi la coppia, che lo pone in rotazione nello stesso senso del campo. Se il rotore raggiungesse esattamente la velocità del campo, la corrente cesserebbe, perché non c'è più alcuna fem indotta. Anche la coppia in tali condizioni è però nulla. Quindi in presenza di un carico resistente, il rotore rallenta e nelle sue spire si sviluppa la corrente che genera la coppia che il carico richiede.

Rispondi

di chiara,

buongiorno, mi scusi ma non riesco a capire "cronologicamente" cosa accade in un motore ad induzione trifase :ho corrente al primario che grazie alle spire mi genera campo magnetico rotante che fa girare il rotore ma,poiché il rotore non riesce a girare a velocità tale da evitare che si generi corrente, tale corrente si genera nelle spire che sono nel rotore stesso e sono chiuse in cortocircuito. possibile o non ho capito nulla?!spero si capisca..grazie in anticipo

Rispondi

di ,

Andrea,
le parole più povere sono quelle dell'inizio di questa stessa pagina, primo paragrafo, "come si genera". L'animazione 1 le illustra anche.

Rispondi

di andrea,

vorrei capire in parole molto povere, come si genera il campo rotante, e come si genera il campo delle tensioni indotte. grazie

Rispondi

di Navigatore,

Propongo questo video. Forse non si capisce bene come nasce il campo rotante, ma si intuisce che c'è visto che trascina con sè quell'anello metallico.

Rispondi

di ,

tonino,
leggi questo articolo intanto

Rispondi

di tonino,

scusatemi l'intrusione ma volevo approfittarne per farvi una domanda e cioè,in un motore monofase in quale maniera si può generare il campo magnetico. grazie

Rispondi

di Ivan,

Dovresti costruire un motore con 120 coppie polari!!!

Rispondi

di Ispas Calin-Ionut,

Chiedendo scusa per disturbo-avevo lasciato il mio e-mail per essere contattato-mentre Voi siete proprio un forum!-dove mi inscrivero con il vostro accordo.Grazie per il Vostro lavoro ! Con rispetto,

Rispondi

di Luigi,

Salve, era stato chiesto come fare per fare girare un motore a 3000 rpm alimentandolo a 6000Hz. In teoria una macchina con 120 coppie polari funzionerebbe in tale modo. Resterebbe tutta da verificare la convenienza di alimentare degli avvolgimenti a 6000 Hz, e di costruire per questo un motore con 120 coppie polari.

Rispondi

di didigam,

sono una delle poche donne quasi perito elettrotecnico, vi ringrazio per gli appunti, l'aiuto è stato molto gradito.ITIS. ALTAMURA FOGGIA

Rispondi

di ,

Non so, Gian Marco, per quale motivo tu ponga in questa pagina una simile domanda. Forse per andare deliberatamente fuori tema? Forse perché sei amico dei precedenti zorzy e duo? O forse sei un buontempone, come mi ha suggerito in altra pagina un tale il cui nickname era "curioso", che si meravigliava che io rispondessi nonostante fosse evidente l'intenzione burlesca delle domande poste?
Ad ogni modo la formula del condensatore piano, se è questa che chiedi, si trova su qualsiasi testo di elettrotecnica. Penso che uno tu uno lo abbia. Questo sito non è un testo di elettrotecnica, ma la puoi trovare anche qui (formula 2.8) che viene applicata nell'esercizio 2.2

Rispondi

di gian marco,

ho una domanda da porvi! mi può ricordare la formula per il calcolo della capacità di un condensatore? grazie aspetto una sua risposta distinti saluti dalla 4° b t.i.el. dell'istituto professionale i.p.i.a. di macomer

Rispondi

di redazione di EP,

Ragazzi, siete fuori tema. La pagina in cui siete riguarda il campo rotante. Va bene che il rendimento delle macchine elettriche si calcola sempre con gli stessi criteri, ma visto che parlavate del trasformatore, potevate inserirlo nelle pagine ad esso relative.
Ad ogni modo su qualsiasi testo di macchine è un argomento sicuramente presente. Tanto per fare un esempio, ecco, il nostro esperto ne ha preso uno a caso: Macchine Elettriche, B. Kaltani, Ed. Principato. A pag. pag. 28 leggiamo:

"Come per tutte le macchine, il rendimento del trasformatore rappresenta il rapporto tra la potenza attiva resa all'uscita P2=V2*I2*cosf e la potenza attiva assorbita dal primario, P1=V1*I1*cosf1. La potenza assorbita dal primario è la somma della potenza P2 e delle potenze delle perdite nel rame, PCu e nel ferro, PFe. Possiamo pertanto scrivere:
h=P2/P1=P2/(P2+PCu+PFe)".

Se non riuscite più a trovare il libro, o se non l'avete nemmeno acquistato, o l'avete venduto ( a chi poi?) o già affidato alla raccolta differenziata o bruciato, beh, c'è internet e potete sbizzarrirvi. Ad esempio qui oppure qui

Il nostro esperto vi suggerisce inoltre di dare un'occhiata a questa risposta.

Rispondi

di zorzy and duo,

rendimento di un trasformatore prof please.. le vogliamo bene

Rispondi

di ,

Ho lasciato la trasversale e curiosa comunicazione tra ex prof ed ex allievi. Mi fa piacere che il sito serva anche a questo. Però le note dovrebbero essere inerenti al documento per essere comprese da tutti i visitatori.

Rispondi

di un prof.,

...per Lonardi &C della IV B,
non so se questa pagina può esservi utile, visto che su questa non avete trovato quanto vi interessava.

Rispondi

di lonardi e negri - IV B,

Dovevo chiedere una cosa.. qualcuno riesce a sintetizzarmi il teorema di Ferraris... abbiamo compito... IVb itis

Rispondi

di giorgio,

buogiorno, approfitto della Sua disponibilità per chiederLe una spiegazione sulla genesi di un avvolgimento in doppio strato a passo accorciato, non riuscendo a comprenderla sulle dispense messe a disposizione dal mio professore. molte grazie!

Rispondi

di ,

La tensione è la pressione. La corrente l'acqua che corre. Il filo il tubo con l'acqua che vi scorre. La pressione serve a spingere l'acqua dentro il tubo. L'acqua correndo svolge un certo lavoro, ad esempio fa ruotare un'elica. Così la tensione fa muovere le cariche elettriche dentro il filo e le cariche elettriche correndo, cioè la corrente elettrica, scaldano, producono campo elettromagnetico con tutti i fenomeni connessi: forza motrice, luce ecc.

Rispondi

di Gianluca,

Da quello che ho capito la tensione e la corrente arrivano sullo stesso filo. Mentre la tensione applicata sullo statore serve a generare il campo magnetico, la corrente che ruolo svolge precisamente? Grazie.

Rispondi

di ,

Una fase è costituita da un filo e dal neutro. Il neutro è comune a tutte e tre le fasi. Per questo dicendo fase in pratica ci si riferisce ad un qualsiasi filo che non sia il neutro.

Come utilizza il motore tensione frequenza e corrente? Che dire in poche parole? Girando ad una certa velocità che dipende ad esempio dalla frequenza, nel caso del motore ad induzione, e sviluppando una certa forza, meglio coppia, che dipende dalla tensione e dalla corrente. Quest'ultima poi dipende dal carico meccanico collegato all'albero del motore ed è tanto più elevata quanto maggiore è la resistenza offerta dal carico.

Rispondi

di Gianluca,

Quello che vorrei sapere è come viene riconsegnata l'energia elettrica sul contatore, so per esempio che in un impianto trifase dal contatore escono 4 conduttori 3 fasi ed un neutro(ogni fase come è composta?)Vorrei inoltre sapere come il motore utilizza l'energia cioè come tensione corrente e frequenza agiscono sul motore stesso. La ringrazio anticipatamente per la Sua attenzione.

Rispondi

di ,

In effetti non riesco a comprendere cosa vuoi effettivamente sapere, cioè cosa intendi di preciso con "come si applicano". Tensione corrente e frequenza non sono tre cose separate da "attaccare" in posti diversi del motore. Ai morsetti del motore vanno collegati i conduttori che all'altro capo sono collegati ai morsetti del punto di consegna. La frequenza è una caratteristica dell'alimentazione, come la tensione e la corrente è una conseguenza che dipende dalla richiesta di energia da parte del motore.

Rispondi

di Gianluca,

Premetto che mi sto avvicinando solamente adesso all'Elettrotecnica e quindi vorrei cortesemente qualche spiegazione che forse potrà sembrare banale. Vorrei sapere come vengono applicate le componenti di un comune punto di riconsegna di energia elettrica (tensione, corrente e frequenza), quando collego un motore asincrono trifase all'impianto di un'azienda

Rispondi

di Paolo,

Chea bravo ragazzi, ce ne fossero di persone con la pazienza e la voglia di fare un portale cosi utile e ben fatto. Complimenti!

Rispondi

di 5eten itis mn,

non ho ben capito ce la potrebbe rispiegare? grazie e cordiali saluti

Rispondi

di Luca,

Egregio Ing.Martini, non ho capito come la riduzione del passo e la distribuzione dell'avvolgimento riescano a rendere la f.m.m. più sinusoidale, migliorando il contenuto armonico, rispetto al caso di una singola coppia polare, in cui la f.m.m. assume l'aspetto di un'onda rettangolare. La ringrazio anticipatamente

Rispondi

di Lorenzo,

Nella trattazione delle macchine elettriche ad induzione, si afferma che le tensioni indotte statoriche generate dal campo rotante prodotto dagli avvolgimenti statorici stessi hanno andamento armonico. Lei conosce (in breve) i criteri con cui tali avvolgimenti vengono effettivamente disposti sullo statore in modo da avere realmente tensioni indotte armoniche PURE??!spero che la domanda sia chiara..

Rispondi

di ,

La velocità dell'asincrono si discosta di poco, a regime, dalla velocità di sincronismo, che è quella del campo rotante. Il campo rotante ha velocità tale da produrre negli avvolgimenti di statore una forza controelettromotrice in grado di equilibrare la tensione applicata. La quale ha una determinata frequenza e questa stessa frequenza deve avere la forza controelettromotrice. Se i poli magnetici del campo sono due, il campo deve fare un giro fisico completo, per completare un periodo della forza controelettromotrice, che è uguale al periodo della tensione applicata. Se i poli sono quattro, il campo rotante deve fare invece mezzo giro per completare un periodo della tensione. Quest'ultimo è costante, poiché è l'inverso della frequenza di alimentazione, quindi il campo con quattro poli, che fa mezzo giro nello stesso tempo in cui il campo bipolare ne effettua uno, ha una velocità che è la metà. Dunque a parità di frequenza la velocità del campo è inversamente proporzionale al numero coppie polari del campo stesso.

Rispondi

di Riccardo,

La ringrazio per la risposta. Le volevo chiedere se poteva spiegarmi intuitivamente come capire la relazione che esprime la velocità di un motore asincrono in funzione della frequenza di alimentazione e del numero di poli omega=2*pi*f/p . La ringrazio per la sua disponibilità

Rispondi

di ,

Un solenoide ha una coppia polare N-S ed è un unico avvolgimento. Due solenoidi distinti hanno complessivamente 2 coppie polari ma, se posti in serie costituiscono un unico avvolgimento. In definitiva un avvolgimento non ha necessariamente solo due coppie polari, ma quante decidiamo noi che ne abbia, a seconda del numero di "solenoidi" distinti con cui lo realizziamo.

Rispondi

di Riccardo,

Ho letto la sua spiegazione di "coppie polari" nei motori. Quello che ho capito, mi scuso per il linguaggio poco tecnico, è che una coppia polare (es. un solenoide/ avvolgimento) è una coppia Nord e SUD. Ora nel motore alimentato trifase, ci sono almeno tre avvolgimenti sullo statore alimentati con ritardi di 2/3? uno dall'altro. Ora, per quanto riesco a capire, dovrei considerare ogni avvolgimento come una coppia di poli, quindi nel caso standard, dovrei considerare p=3. Oppure considerare p=1 se guardo il vettore risultante... mi aiuterebbe a fare chiarezz anche da un punto di vista costruttivo degli avvolgimenti? La ringrazio anticipatamente.

Rispondi

di ,

C'è un grossolano errore nel calcolo della frequenza.
La frequenza delle correnti indotte nel rotore è f2=s*50 ed s=(n0-n)/n0=30/1000=0,03. La frequenza è perciò: fr=1,5 Hz.
Il resto del ragionamento va bene.

Rispondi

di Antonio,

Grazie per le risposte molto chiaro che mi ha fornito.

Vorrei farle un'altra domanda: supponga di avere un motore con CMR avente velocità n1=1000 g/min e tre coppie di poli (p=3).Supponiamo inoltre che, a causa della presenza di una coppia resistente, il rotore giri a n2=970 g/min. La frequenza della alimentazione statorica è 50 Hz. E' giusto dire quanto segue:  la frequenza della corrente indotta nell'avvolgimento rotorico vale f2=(n1-n2)/60 = 30/60=0.5Hz pari a 3.14 rad/sec; la coppia resa (pari alla coppia resistente) è quindi uguale alla potenza resa dal motore (potenza assorbita meno potenze perse nel rame, potenze perse nel ferro e potenza persa per attrito) fratto 3.14 rad/sec. E' giusto quanto sopra ho scritto o c'è qualche grossolano errore che mi sfugge?
Cordiali saluti

Rispondi

di ,

Una coppia polare non è un avvolgimento, ma l'insieme di un polo nord e di un polo sud magnetici. Le estremità  di un solenoide rettilineo sono l'una un polo nord l'altra un polo sud. L'avvolgimento del solenoide rettilineo produce dunque una coppia polare. Se si prendono due solenoidi si ha la possibilità di avere due poli nord e due poli sud, cioè due coppie polari. Se si alimentano in serie gli avvolgimenti dei due solenoidi, si ha un unico avvolgimento con due coppie polari. Pur non essendo composto da solenoidi rettilinei, in quanto le spire sono spazialmente distribuite lungo la periferia di statore, un avvolgimento di una macchina elettrica può essere costruito per dar luogo a due o più coppie polari.

A parte le varie mani destra e sinistra come tu dici, riesci a trovare una ragione per cui dovrebbe girare in senso contrario?
Ad ogni modo:
senza mani: la legge di Lenz dice che l'effetto è tale da opporsi alla causa che lo genera. L'effetto del campo rotante sul rotore è quello di indurvi correnti. Opporsi a questo significa fare in modo che le correnti non siano indotte. Ciò succederebbe se il rotore girasse alla stessa velocità  del campo magnetico rotante (brevemente: CMR). Quindi il rotore, che "conosce la legge di Lenz e sa che vi deve ubbidire, non ha alternative: poiché l'unica libertà che possiede è quella di ruotare, la utilizza per inseguire il CMR nella speranza di correre alla sua stessa velocità, ponendo fine alle correnti indotte. Cosa che non riesce a fare completamente se una qualsiasi forza, ad esempio l'attrito, lo ostacola. La corrente gli serve proprio per contrastare quella forza. 
Con le mani: Con la destra (aperta, palmo rivolto al nord magnetico, pollice secondo la velocità  relativa del conduttore: le altre quattro dita unite forniscono il polo positivo della fem indotta nella barra, quindi l'estremitè  della stessa da cui la corrente esce) trovo il verso della corrente indotta nella barra. Se il Nord del campo si nuove verso destra, quindi la velocità  della barra rispetto al campo è rivolta a sinistra, la corrente indotta è uscente dal foglio se immaginiamo la barra perpendicolare al foglio ed il polo Nord sopra di essa. Con la mano sinistra( palmo verso il Nord, indice-medio-anulare-mignolo uniti nel senso della corrente, pollice che dà il verso della forza) trovo il verso della forza che è verso destra, cioè lo stesso del campo.
Se si vogliono  vedere le mani, eccole:

Rispondi

di Antonio,

non mi � chiaro cosa siano le coppie polari; sono forse il numero di avvolgimenti rotorici?   gli avvolgimenti statorici sono sempre solo tre (essendo il carico a stella o atriangolo di un alternatore trifase)?

Altra domanda: riesce a farmi capire bene perch� in assenza di coppia resistente il rotore gira alla stessa (o quasi) velocit� del campo magnetico statorico rotante, uasando le varie regole della mano destra e sinistra e la legge di Lenz?
grazie e cordiali saluti

Rispondi

di Franco,

Se alimento tre avvolgimenti con una frequenza di 6000Hz, per costruire un motore che va a 3000 giri/min. cosa devo fare?

Rispondi

Inserisci un commento

Per inserire commenti è necessario iscriversi ad ElectroYou. Se sei già iscritto, effettua il login.