Salve a tutti,
ho visto un video dove faceva vedere due circuiti identici con un alimentatore AC con resistenza e lo stesso in DC. Allora quando apriva il circuito in AC non si formava l'arco elettrico mentre quando lo faceva in DC l'arco elettrico si formava ed era molto grande (>10 cm) mi sono chiesto come sia possibile avere un arco così elevato pur non avendo circuiti induttivi.
Qualcuno può darmi una spiegazione scientifica?
Grazie
arco elettrico in un circuito alimentato in DC
Moderatori: IsidoroKZ,
g.schgor,
EdmondDantes
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ssormanni ha scritto:mi sono chiesto come sia possibile avere un arco così elevato pur non avendo circuiti induttivi.
Perche' fai questa affermazione?
Qualsiasi circuito reale presenta caratteristiche RLC piu' o meno accentuate (anche se alimenti un carico resistivo

In generale, possiamo fare riferimento ad un circuito RL come questo:
In condizioni di regime l'interruttore e' chiuso e il generatore di tensione in corrente continua imprime la tensione costante E al resto del circuito.
La corrente che circola nel circuito e':

All'apertura dell'interruttore e' necessario studiare il conseguente transitorio del primo ordine RL:

Nell'istante in cui hai aperto l'interruttore sullo stesso avrai la tensione

dato che a

Negli istanti successivi la corrente descresce e la Va cresce. La corrente non potrà essere annullata finche' Va non sara' abbastanza maggiore ad E.
Il fenomeno e' influenzato da molti fattori (geometrici, ambientali, materiali utilizzati, elettrici e termodinamici).
Osservando gli oscillogrammi di apertura di circuiti in DC in stato di guasto si possono osservare anche fenomeni oscillatori sulla tensione Va dovuti essenzialmente alle capacita' parassite presenti in un qualsiasi circuito (non mi riferisco ai circuiti oscillanti ausiliari

ssormanni ha scritto:in DC l'arco elettrico si formava ed era molto grande (>10 cm)
Estinguere un arco in corrente continua non e' facile, proprio perche' e' necessario allungare la lunghezza dell'arco stesso (al fine di far aumentare la Va). In AT questo tipo di approccio e' improponibile.
L'equazione corrente continua assenza di fenomeni induttivi non e' corretta

Il fenomeno dell'arco elettrico in corrente alternata e' piu' complicato rispetto al precedente anche se (in teoria e solo in teoria

In genere sono sufficienti distanze molto piccole per estinguere l'arco anche per tensioni elevate. In questo caso il vero problema e' rappresentato dall'accelerazione necessaria per aprire i contatti.
Sono stati sviluppati metodi davvero ingegnosi per estinguere un arco in AC.
ssormanni ha scritto: Allora quando apriva il circuito in AC non si formava l'arco elettrico mentre quando lo faceva in DC l'arco elettrico si formava ed era molto grande
Questo tipo di discorso, anche avendo il video a disposizione, non ha molto senso.
I due esperimenti sono equivalenti dal punto di vista energetico? E dal punto di vista delle condizioni al contorno?
L'esperimento e' controllato?
Un parametro fondamentale da studiare e' l'energia d'arco

L'arco e' stabile solo se la sorgente di alimentazione e' in grado di sostenere questa energia in modo da compensare il calore prodotto, evitando il raffreddamento dell'arco stesso.
Il Conte di Montecristo
Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico.
Io devo studiare sodo e preparare me stesso perché prima o poi verrà il mio momento.
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EdmondDantes
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grazie per le risposte e i suggerimenti. il video lo si può vedere qui: https://www.youtube.com/watch?v=Zez2r1RPpWY e sono d'accordo con il fatto che dipende molto dal fattore L, ma vedendo il video mi sembra che non sia così elevato.
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Sempre parlando di rele e interruttori, volendo accennare al solo aspetto pratico, la massima tensione interrompibile in continua è quasi sempre inferiore alla metà di quella prevista in alternata e solo alcuni modelli prevedono il doppio impiego.
https://m.youtube.com/watch?v=csMQ9A-4Pws
La stessa cosa l'ho provata io con una resistenza da 2.2kw per il riscaldamento della mia macchina elettrica a 240Vcc
Il comando è fatto con un Igbt in PWM ma la protezione con un rele che al primo test è fuso esattamente come il magnetotermico del filmato.
Non è semplice estinguere l'arco se l'aria si ionizza.
Ciao
https://m.youtube.com/watch?v=csMQ9A-4Pws
La stessa cosa l'ho provata io con una resistenza da 2.2kw per il riscaldamento della mia macchina elettrica a 240Vcc
Il comando è fatto con un Igbt in PWM ma la protezione con un rele che al primo test è fuso esattamente come il magnetotermico del filmato.
Non è semplice estinguere l'arco se l'aria si ionizza.
Ciao
Ultima modifica di
stefanopc il 17 feb 2021, 9:57, modificato 2 volte in totale.

600 Elettra
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uno degli effetti più importanti è, come ti ha detto già

Questo consente di separare, almeno teoricamente ed in prima approssimazione, due regimi distinti: uno termico ed uno dielettrico. Nel primo (termico) il fluido di interruzione deve essere sufficientemente raffreddato da far si che la conduttanza del canale d'arco diminuisca drasticamente: in pratica non ci deve essere più plasma conduttivo che consenta una conduzione di corrente.
Nel secondo (dielettrico) si deve far si che lo spazio spinterometrico tra catodo ed anodo presenti una tenuta dielettrica sufficiente ad evitare il re-innesco dell'arco per via della tensione transitoria di ritorno (TRV) che si manifesta tra gli elettrodi.
In corrente alternata la conduttanza del canale d'arco ha una periodicità a 100 Hz: per via della ridotta costante di tempo della colonna d'arco (almeno, finché si parla di roba "piccola") è possibile sfruttare il passaggio per lo zero della corrente come transizione tra i due regimi, ottenendo uno spegnimento dell'arco in modo relativamente più semplice rispetto alla corrente continua.
In corrente continua la conduttanza del canale d'arco non una periodicità: per raffreddare il canale d'arco è necessario adottare accorgimenti diversi: ad esempio consentendo all'arco di allungarsi di più, allungandolo più in fretta, rimpiazzando il maniera più veloce il fluido di interruzione ionizzato con altro "freddo" o, al limite, sfruttando la conduttanza stessa d'arco per diminuire la corrente e quindi l'energia apportata alla colonna stessa, fino a rendere instabile l'arco.
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stefanopc ha scritto: massima tensione interrompibile in continua è quasi sempre inferiore alla metà di quella prevista in alternata

In BT può essere un approccio, già in MT e, peggio ancora, in AT, gli interruttori "normali" non sono assolutamente in grado di interrompere correnti finché non passano per lo zero!
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In ferrovia a 3000Vcc hanno dei bei Sezionatori a Corna per allargare l'arco e cercare di spostarlo velocemente dai contatti (doppi uno sacrificato e uno principale ) aperti per non farli colare.
In BT se continua a mio avviso è uno di quei campi in cui un buon fusibile ( 14x51 pieno di silice ) da più sicurezza di interruzione di un magnetotermico ( che prende letteralmente fuoco) non progettato per le applicazioni in contina.
Una applicazione di questo arco era e è ancora nel cinema da più di 70 anni.
https://www.osram.it/ecat/XBO%20DHP%20f ... 1_1028550/
Ciao
In BT se continua a mio avviso è uno di quei campi in cui un buon fusibile ( 14x51 pieno di silice ) da più sicurezza di interruzione di un magnetotermico ( che prende letteralmente fuoco) non progettato per le applicazioni in contina.
Una applicazione di questo arco era e è ancora nel cinema da più di 70 anni.
https://www.osram.it/ecat/XBO%20DHP%20f ... 1_1028550/
Ciao
600 Elettra
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EdmondDantes ha scritto:Qualsiasi circuito reale presenta caratteristiche RLC piu' o meno accentuate (anche se alimenti un carico resistivo
Che un po' di induttanza sia sempre presente non c'è dubbio... hai ragione... ma qui non importa l'induttanza. Anche se l'induttanza fosse sostanzialmente zero, l'arco enorme ci sarebbe lo stesso. Nel video in oggetto, l'arco così evidente non è dovuto ad un incremento della forza elettromotrice indotta dall'induttanza durante l'apertura del contatto.
L'arco si mantiene vivo con la semplice tensione di 220 V continua, senza nessun aiuto da parte dell'eventuale induttanza.
L'arco è causato dalla ionizzazione dell'aria e dipende da corrente *e* tensione.
In DC non si dà occasione all'arco di estinguersi nel momento in cui la corrente e tensione si abbassano (proprio perché tensione e corrente sono costanti).
L'eventuale induttanza causerebbe una tensione elevata nel momento dell'apertura. Ma in questo caso è totalmente trascurabile. Quella stufetta sarà più o meno da 2 kW, quindi abbiamo 10 A e 220 V, più che sufficienti per mantenere un arco di quella lunghezza.
In altri termini, sono d'accordo con la risposta di

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BENE!
principalmente le cause dell'arco sono principalmente dovute a:
- ionizzazione dell'aria
- mancanza del passaggio di corrente dallo zero.
la successiva domanda è la ionizzazione da che tensione inizia ad essere pericolosa?
sicuramente posso stare tranquillo con 24 V ma se ho 100V cosa mi accade?
principalmente le cause dell'arco sono principalmente dovute a:
- ionizzazione dell'aria
- mancanza del passaggio di corrente dallo zero.
la successiva domanda è la ionizzazione da che tensione inizia ad essere pericolosa?
sicuramente posso stare tranquillo con 24 V ma se ho 100V cosa mi accade?
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ssormanni ha scritto:la ionizzazione da che tensione inizia ad essere pericolosa?
sicuramente posso stare tranquillo con 24 V ma se ho 100V cosa mi accade?
Dipende cosa intendi per "pericolosa".
Pericolosa per pericolo di elettrocuzione? In tal caso, se le tensioni sono sotto a circa 50 V, dovresti stare tranquillo. Sopra è pericoloso.
Per la vista? Tutti sono pericolosi, emettono moltissima energia ultravioletta che rovina la retina dell'occhio. Questo è il motivo per cui quando si saldano i metalli con la saldatrice ad arco, si usano occhiali protettivi.
Pericolosa per surriscaldamento/incendio, consumo dei contatti, impossibilità di spegnimento dell'arco? Gli archi elettrici negli interruttori sono praticamente sempre indesiderati. Gli archi elettrici causano consumo dei contatti e possono causare surriscaldamento ed incendio. Questo è il motivo per cui gli interruttori devono essere utilizzati all'interno delle tensioni, correnti e tipologia (AC/DC) prevista in sede di progetto.
Pericolosa per generazione di gas nocivi? Dipende dall'applicazione: spesso l'arco genera ozono, monossido di carbonio e altro.
Pericolosa per esplosione? In atmosfera esplosiva, praticamente tutti gli archi possono innescare esplosione, anche piccolissimi. Ma qui non sono molto informato.
Magari ti è utile visitare questi:
https://en.wikipedia.org/wiki/Arc_suppression
https://en.wikipedia.org/wiki/Electric_arc
Ultima modifica di
davi82 il 17 feb 2021, 19:37, modificato 6 volte in totale.

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