condensatori cc e ca
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Non è che ci siano condensatori per corrente continua o per corrente alternata: ci sono i condensatori elettrolitici ad esempio che sono polarizzati e tale polarizzazione va rispetta, se non vuoi danneggiralo o peggio ancora farlo scoppiare come nei simpatici video su youtube! 

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BornToKill
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Credo non ci siano differenze per i condensatori in poliestere. Semplicemente se si vende il condensatore per una applicazione in AC, probabilmente il costruttore indica la tensione massima in alternata (tenendo conto del fattore radice di due per il valore di picco) per semplificare il lavoro a chi lo usa.
Ad esempio 250V in alternata oppure 350V in continua sono la stessa cosa, lo stesso condensatore.
Ad esempio 250V in alternata oppure 350V in continua sono la stessa cosa, lo stesso condensatore.
Per usare proficuamente un simulatore, bisogna sapere molta più elettronica di lui
Plug it in - it works better!
Il 555 sta all'elettronica come Arduino all'informatica! (entrambi loro malgrado)
Se volete risposte rispondete a tutte le mie domande
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IsidoroKZ ha scritto:Credo non ci siano differenze per i condensatori in poliestere. Semplicemente se si vende il condensatore per una applicazione in AC, probabilmente il costruttore indica la tensione massima in alternata (tenendo conto del fattore radice di due per il valore di picco) per semplificare il lavoro a chi lo usa.
Ad esempio 250V in alternata oppure 350V in continua sono la stessa cosa, lo stesso condensatore.
Per quello che ho letto io non è così...
Un condensatore marcato esplicitamente col simbolino dell'alternata è solitamente più robusto perché progettato per essere collegato direttamente alla 230V; solitamente sopporterà meglio gli spikes presenti sulla rete a 230 V, inoltre sono costruiti in modo che se falliscono, si rompono in maniere particolari il meno possibile pericolose. Tipicamente, accanto alla dicitura ~250V si trovano i simboli X1, X2, Y1, Y2 che stanno proprio ad indicare l'applicazione e la sicurezza:
Qui alcuni riferimenti:
http://my.execpc.com/~endlr/line-filter.html
http://www.ehow.com/info_8649387_differ ... itors.html
http://www.kemet.com/kemet/web/homepage ... andSMD.pdf
http://www.justradios.com/safetytips.html
I condensatori esplicitamente per la tensione di rete vengono usati spesso accanto a motori elettrici, alimentatori non isolati dalla rete ed altre applicazioni similari.
GUAI a sostituire un condensatore ~250V con uno semplicemente segnalato come 350V. Questo si può fare solo se la tensione non è quella di rete (in cui ci sono spikes ecc.) e solo se il ripple è contenuto....
Se si sbaglia, si ha rischio di incendio.
E' necesasrio informarsi sempre molto bene quando si ha a che fare con componenti che stanno sulla 230V.
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Siccome l'argomento "sicurezza" è sempre molto importante, aggiungo qui sul forum dei tratti salienti (in modo che il post possa essere indicizzato da google, ad esempio):
I condensatori classe X sono utilizzabili in applicazioni "tra le fasi", ovvero applicazioni dove un loro malfunzionamento non porti a shock elettrico.
I condensatori classe Y sono utilizzabili anche in applicazioni tra "linea e terra", ovvero applicazioni in cui un loro malfunzionamento può esporre allo shock elettrico un utente se, per caso, la connessione di terra dell'apparecchio venisse persa (o non c'è... come spesso accade in pratica).
Inoltre gli X1 sono testati con impulsi brevi fino a 4000 V, gli X2 a 2500 V, gli Y1 a 8000 V e gli Y2 a 5000 V.
Oltre a ciò, la loro costruzione cerca di evitare un incendio in caso di malfunzionamento.
I condensatori classe X sono utilizzabili in applicazioni "tra le fasi", ovvero applicazioni dove un loro malfunzionamento non porti a shock elettrico.
I condensatori classe Y sono utilizzabili anche in applicazioni tra "linea e terra", ovvero applicazioni in cui un loro malfunzionamento può esporre allo shock elettrico un utente se, per caso, la connessione di terra dell'apparecchio venisse persa (o non c'è... come spesso accade in pratica).
Inoltre gli X1 sono testati con impulsi brevi fino a 4000 V, gli X2 a 2500 V, gli Y1 a 8000 V e gli Y2 a 5000 V.
Oltre a ciò, la loro costruzione cerca di evitare un incendio in caso di malfunzionamento.
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giustissima la specifica per condensatori a rete tipo X ed Y.
ma nella domanda iniziale era stato solo chiesto le differenze qualitative tra condensatori non polarizzati e con lo stesso tipo di isolante, marchiati AC oppure DC,
senza specifiche di rete, (che ovviamente identificano tensioni massime di picco, e relative norme).
io penso che siano qualitativamente uguali.
ma nella domanda iniziale era stato solo chiesto le differenze qualitative tra condensatori non polarizzati e con lo stesso tipo di isolante, marchiati AC oppure DC,
senza specifiche di rete, (che ovviamente identificano tensioni massime di picco, e relative norme).
io penso che siano qualitativamente uguali.
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Edit RDF NON quotare tutto! Grazie
io non lo so... se davvero c'è un condensatore ~250V AC senza indicazione X o Y comunque, nel dubbio, lo sostituirei con uno X o Y a seconda del tipo di protezione desiderata.
io non lo so... se davvero c'è un condensatore ~250V AC senza indicazione X o Y comunque, nel dubbio, lo sostituirei con uno X o Y a seconda del tipo di protezione desiderata.
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ecco un condensatore con indicazione X2,
ed un altro senza indicazione X2, per lavoro in AC, e pure esso marchiato.
per i condensatori X2 però devo ricordare che ce ne sono con resistore in serie per limitare gli spike di corrente all'inserzione, e questi hanno limiti di utilizzo specifici, non è opportuno rimpiazzare indiscriminatamente un condensatore standard AC con un X2.
mi è capitato di collegare un condensatore X2 da 275V come rete snubber su su un triac che facevo lavorare in parzializzazione di fase, per un carico 220 V da 1300W,
quando lavorava in parzializzazione a mezz'onda, il condenatore si scaldava, e dopo 5 minuti è bruciato; sostituito con un condensatore per AC da 275V, senza indicazione X o Y non si scaldava più ed ha funzioanto egregiamente.
ed un altro senza indicazione X2, per lavoro in AC, e pure esso marchiato.
per i condensatori X2 però devo ricordare che ce ne sono con resistore in serie per limitare gli spike di corrente all'inserzione, e questi hanno limiti di utilizzo specifici, non è opportuno rimpiazzare indiscriminatamente un condensatore standard AC con un X2.
mi è capitato di collegare un condensatore X2 da 275V come rete snubber su su un triac che facevo lavorare in parzializzazione di fase, per un carico 220 V da 1300W,
quando lavorava in parzializzazione a mezz'onda, il condenatore si scaldava, e dopo 5 minuti è bruciato; sostituito con un condensatore per AC da 275V, senza indicazione X o Y non si scaldava più ed ha funzioanto egregiamente.
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Ma davvero esistono X2 con resistore integrato senza indicazione?? Spero che sia indicato da qualche parte!
Comunque, nonostante non ci sia scritto X2 ma solo AC, mi fa pensare che siano costruiti in maniera più robusta (quindi predisposta per spikes) dal momento che vi è indicata la frequenza di 60 Hz, ovvero quella di rete. Magari semplicemente non sono stati testati per le specifiche X/Y (sono più eocnomici). Però nominalmente possono stare attaccati alla rete.
Inoltre spesso questi condensatori sopportano correnti di ripple piuttosto elevate.
Comunque, nonostante non ci sia scritto X2 ma solo AC, mi fa pensare che siano costruiti in maniera più robusta (quindi predisposta per spikes) dal momento che vi è indicata la frequenza di 60 Hz, ovvero quella di rete. Magari semplicemente non sono stati testati per le specifiche X/Y (sono più eocnomici). Però nominalmente possono stare attaccati alla rete.
Inoltre spesso questi condensatori sopportano correnti di ripple piuttosto elevate.
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