Vorrei chiedere a chi se ne intende piu di me, in cosa differiscono i cavi USB di diverse tipologie. Mi spiego meglio.
Ho acquistato un nuovo smartphone, e per i primi giorni, l'ho ricaricato utilizzando il caricabatterie originale trovato nella scatola (che è quello con l'attacco USB) ed un cavo usb-micro USB del mio telefono "vecchio" (cavo relativamente nuovo, visto che il vecchio telefono ha poco piu di un anno). Con questa combinazione la ricarica avveniva in maniera molto lenta, si parla di circa 6 ore per una ricarica completa (uno sproposito in relazione ai tempi di ricarica del mio device riportati dagli altri utenti).
Oggi ho provato a sostituire in vecchio cavo USB con quello nuovo, e il telefono si è ricaricato in meno di due ora.
Io credevo che la differenza la facesse la sorgente da cui il cavo prendeva energia per la ricaria, e non il cavo stesso, ma oggi sono rimasto sorpreso (non si finisce mai di imparare). Da tutto ciò ho dedotto che esistono probabilmente differenti tipologie di cavi USB, ma in cosa differiscono tra loro? Non posso fare una ricerca diretta in quanto il vecchio cavo non riporta scritte sopra...
Grazie.
Differenza tra cavi USB
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BrunoValente
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a me fa pensare ad un difetto del cavo ( tocca non tocca ) .. E' l'alimentatore che ti dà modo di caricare piu' o meno velocemente .... ( detta in maniera veloce senza entrare nei dettagli ) . Non credo che la lunghezza del cavo in questo caso possa essere un problema ( mica hai un cavo da 10 mt e uno da 10 cm ?
)


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giozh ha scritto: per i primi giorni, l'ho ricaricato utilizzando il caricabatterie originale trovato nella scatola (che è quello con l'attacco USB) ed un cavo usb-micro USB del mio telefono "vecchio" (
A me piacerebbe conoscere il perche' di questa manovra; se hai un cavo nuovo da usare non capisco il motivo per cui ti ostini ad adoperare il vecchio.

Per il resto, penso anch'io che il difetto o incompatibilita', risieda nel cavo.
marco
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aggiungo : da tener presente che un cavo USB ha 4 fili ( maschio con base bianca rivolta verso terra ) se non erro, i contatti dovrebbero essere :
1 2 3 4
VCC , Dati, Dati , GND
quindi c'è poco da poter vedere. Come già suggerito : qualche tocca non tocca tra il filo e il connettore ( solitamente a me si rompono tutti li' ... punto di trazione maggiore ) .
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VCC , Dati, Dati , GND
quindi c'è poco da poter vedere. Come già suggerito : qualche tocca non tocca tra il filo e il connettore ( solitamente a me si rompono tutti li' ... punto di trazione maggiore ) .
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Anch'io uso il vecchio cavo o meglio:
Quello nuovo è collegato all'alimentatore vicino al comodino quello vecchio sulla presa USB del PC.....lo so sono pigro
Siete bravi a rompere i cavi USB in 20 anni non m'è mai capitato
La soluzione te l'hanno già data gli altri utenti
Quello nuovo è collegato all'alimentatore vicino al comodino quello vecchio sulla presa USB del PC.....lo so sono pigro

Siete bravi a rompere i cavi USB in 20 anni non m'è mai capitato

La soluzione te l'hanno già data gli altri utenti

...e come diceva sempre mio nonno: "Nessuno nasce imparato"
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I primi cicli di ricarica potrebbero essere stati intrinsecamente più lenti e indipendentemente dal cavo?
Electronic devices operate because they contain magic smoke. If the magic smoke is ever let out of the device, it ceases to work.
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In un cavo USB ciò che varia è la qualità dei connettori,(metallo impiegato, stabilità del contatto, ossidazione dello stesso ecc..) ma sopratutto la sezione del cavo stesso, infatti i nuovi device arrivano facilmente a necessitare di ben 2 ampere in carica a 5volt stabili che vista la qualità di alcuni cavi e abbastanza facile si perdano "per strada", i vecchi smartphone invece si accontentavano anche di 700mA, questo perché erano provvisti di batterie meno capienti e di sistemi poco esosi di potenza.
In sostanza il cavo deve essere opportunamente dimensionato al device allo stesso modo dell'alimentatore.
In sostanza il cavo deve essere opportunamente dimensionato al device allo stesso modo dell'alimentatore.
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C'è anche da considerare il quinto pin dello standard micro USB che potrebbe essere configurato internamente (di solito con un partitore di tensione) diversamente tra i due cavi. In realtà mi pare strano, dovrebbe viaggiare da connettore a connettore, ma molti cellulari si basano sui collegamenti di D+ e D- per determinare la fonte di ricarica e potresti aver trovato un cavo "con collegamenti interni" adibito a qualche altro dispositivo che non lo sfruttava esattamente per la comunicazione standard.. In pratica il cellulare non si ricarica perché ha rilevato una fonte a bassa potenza (USB dati di un PC o non determinata) oppure il cavo è effettivamente danneggiato, per esempio avendo delle sezioni in cui si è sfilacciato e appena il cellulare richiede il suo ampere la tensione che vede scende tragicamente, facendolo oscillare tra la carica e lo "stacco".
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marioursino
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marioursino ha scritto:- per determinare la fonte di ricarica e potresti aver trovato un cavo "con collegamenti interni" adibito a qualche altro dispositivo che non lo sfruttava esattamente per la comunicazione standard..
non ci avevo pensato ... potrebbe darsi. Anche se è intervenuta una standardizzazione per la tipologia, questa differenziazione da te indicata potrebbe esser la causa. Voto la tua risposta .
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Il 5 pin(che in realtà sarebbe il quarto) viene ponticellato al gnd sui connettori che necessitano l'abilitazione otg, ma in questo caso si tratta di connettori/cavi maschio/femmina e non maschio/maschio come appunto quello di ricarica/trasferimento dati 

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marco438 il 2 feb 2014, 18:46, modificato 1 volta in totale.
Motivazione: Eliminato quoting inutile. Usa il tasto rispondi.

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