Mi rispondo da solo: ovviamente sì, ci mancherebbe altro.
Ma sempre sempre, o solo statisticamente vero?
Oops!
Consideriamo un contenitore adiabatico ideale di volume V, contenente un gas monoatomico ideale, rarefatto, a temperatura T > 0. L’aver definito una temperatura diversa dallo zero implica che gli atomi componenti il gas posseggono una velocità media finita. Ora, il considerare una velocità media, implica che vi siano atomi con velocità diverse tra di loro. Gli urti continui tra gli stessi atomi e tra gli atomi e le pareti del contenitore portano le velocità di ogni singolo atomo a cambiare continuamente in modulo e direzione, con mantenimento della quantità di moto totale e della velocità media (e quindi della temperatura).
Consideriamo ora un setto divisorio mobile, adiabatico S che possa partizionare il contenitore in due volumi uguali V1 e V2. Azioniamo tale setto separando il gas in due ambienti distinti. In ciascuno dei due volumi avremo gas alla medesima temperatura perché avremo separato un numero eguale di atomi con eguale velocità media.
Ma questo è solo mediamente vero!
Anzi, a meno di una probabilità infinitesima, azionando il setto posso essere certo di aver suddiviso due gruppi di atomi con velocità medie (e quindi temperature) diverse!
Volendosi spingere ancora oltre, si può asserire che esiste una probabilità, infinitesima ma comunque diversa da zero, in cui il setto separi due insiemi di atomi nei quali, al momento della separazione, tutte le velocità degli atomi del primo gruppo siano superiori a tutte le velocità degli atomi dell’altro.
Ma partire da (V, T) giungendo a (V/2, T1) + (V/2, T2) con T1 > T2 e senza l’apporto di energia dall’esterno, contraddice il secondo principio della termodinamica.
Ri-oops!
Da adesso potete tacciarmi di essere un free-energy supporter...
