Nelle solite dispute accademiche degli uffici tecnici nell'ora di pranzo è venuto fuori che il motociclista per fare la curva deve abbattere la moto girando il manubrio, ma questo avverrebbe nella direzione opposta a quella della curva. Io non sono un motociclista e non so "piegare".
Sono venute fuori varie teorie fra le quali occorrerebbe sterzare dalla parte opposta perché in tal modo si produce una forza centrifuga che abbatte la moto dal lato giusto rispetto alla curva. Abbattere la moto è uno dei modi, anzi parrebbe il solo, per curvare e così parrebbe quasi che sterzare il manubrio (e poi pure dalla parte della curva) "non serve".
Chiedo lumi sul fenomeno.
sterzare a destra per girare a sinistra (& viceversa)
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Ianero,
PietroBaima
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Servo, dai a costui una moneta, perché ha bisogno di trarre guadagno da ciò che impara.
Euclide.
Euclide.
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La mia risposta è più affermativa che negativa comunque i casi sono tanti, c'è anche la spallata, forse per ridurre il problema conviene guardare i modelli radiocomandati dove la spallata non c'è. Quelli potentissimi con motore a scoppio credo che siano privi del volano nascosto nella ruota posteriore (altro elemento che imbastardisce il problema) ed effettivamente si guidano sterzando inizialmente al contrario ma non è facile.
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https://youtu.be/Dia8oto8cLg
Chi è appassionato di moto e segue la MotoGP dovrebbe aver fatto caso che lo fanno spesso
Chi è appassionato di moto e segue la MotoGP dovrebbe aver fatto caso che lo fanno spesso
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DavideChinelli
105 2 5 - Frequentatore
- Messaggi: 182
- Iscritto il: 7 feb 2018, 13:39
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Ciao a tutti.
Ammetto di avere diverse lacune nel campo dell'elettronica e dei controllo, ma essendo ing. meccanico veicolista tento finalmente questa volta di dare un seppur minimo contributo a questo forum.
Dunque, il pneumatico è un elemento molto complesso e non lineare, si puo' dimostrare che l'impronta a terra ha delle zone che, durante l'atto di moto di rotolamento, non si muovono rispetto al terreno mentre altre che slittano; inoltre l'impronta a terra è funzione della stessa deformabilità del pneumatico.
Tutto questo per dire che il pneumatico rispetto al mozzo crea delle forze (longitudinali e trasversali rispettivamente per accelerare/frenare e per avere la tenuta in curva) ma anche dei momenti !
tali momenti sono generati da ogni singola area infinitesima dell'imponta a terra dale forze sopracitate e con braccio pari alla distanza tra area e mozzo.
Tali momenti possono creare questi strani effetti. Presempio vi sarà capitato di notare che se si parte con l'auto con lo sterzo girato e si accelera lentamente, questo tende ad allinearsi, mentre se si accelera bruscamente lo sterzo tende ad aprire ancora di piu' . perché questo ? perché il momento di autoallienamento del pneumatico è in funzione dello slittamento longitudinale del pneumatico.
Ora considera una moto: assetto variabile, geometria del cannotto, impronta a terra fortemente variabile e non lineare, grado di apertura dell'acceleratore che puo' far fare diverse cose alla ruota posteriore, ecco.. possono nascere cose contro ogni logica fisica.
Ammetto di avere diverse lacune nel campo dell'elettronica e dei controllo, ma essendo ing. meccanico veicolista tento finalmente questa volta di dare un seppur minimo contributo a questo forum.
Dunque, il pneumatico è un elemento molto complesso e non lineare, si puo' dimostrare che l'impronta a terra ha delle zone che, durante l'atto di moto di rotolamento, non si muovono rispetto al terreno mentre altre che slittano; inoltre l'impronta a terra è funzione della stessa deformabilità del pneumatico.
Tutto questo per dire che il pneumatico rispetto al mozzo crea delle forze (longitudinali e trasversali rispettivamente per accelerare/frenare e per avere la tenuta in curva) ma anche dei momenti !
tali momenti sono generati da ogni singola area infinitesima dell'imponta a terra dale forze sopracitate e con braccio pari alla distanza tra area e mozzo.
Tali momenti possono creare questi strani effetti. Presempio vi sarà capitato di notare che se si parte con l'auto con lo sterzo girato e si accelera lentamente, questo tende ad allinearsi, mentre se si accelera bruscamente lo sterzo tende ad aprire ancora di piu' . perché questo ? perché il momento di autoallienamento del pneumatico è in funzione dello slittamento longitudinale del pneumatico.
Ora considera una moto: assetto variabile, geometria del cannotto, impronta a terra fortemente variabile e non lineare, grado di apertura dell'acceleratore che puo' far fare diverse cose alla ruota posteriore, ecco.. possono nascere cose contro ogni logica fisica.
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stardust79
70 1 2 7 - Frequentatore
- Messaggi: 232
- Iscritto il: 24 dic 2013, 18:13
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https://www.youtube.com/watch?v=S9oIedfI8Dw
Qui si vede bene some si guida nelle gare di speedway
da notare che si corre su una pista con fondo coperto di mattoni rotti e non di asfalto
la cosa, ovviamente, influisce in modo drastico sul modo di guidare per avere il miglior controllo
e la velocità più alta
Se invece di controsterzare si sterzasse normalmente la spinta del motore porterebbe la ruota anteriore
a sovrasterzare con tendenza del veicolo ad "impuntare" e con possibilità di ribaltamento verso il senso
di marcia
Ah, i piloti per una guida tanto particolare, si aiutano con il piede che sta verso l'interno della curva
tant'è che viene usato un "sottoscarpa" con punta e suola in metallo per resistere al consumo dovuto
all'attrito con il materiale di cui è composta la pista
K
Qui si vede bene some si guida nelle gare di speedway
da notare che si corre su una pista con fondo coperto di mattoni rotti e non di asfalto
la cosa, ovviamente, influisce in modo drastico sul modo di guidare per avere il miglior controllo
e la velocità più alta
Se invece di controsterzare si sterzasse normalmente la spinta del motore porterebbe la ruota anteriore
a sovrasterzare con tendenza del veicolo ad "impuntare" e con possibilità di ribaltamento verso il senso
di marcia
Ah, i piloti per una guida tanto particolare, si aiutano con il piede che sta verso l'interno della curva
tant'è che viene usato un "sottoscarpa" con punta e suola in metallo per resistere al consumo dovuto
all'attrito con il materiale di cui è composta la pista
K
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Kagliostro
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- Iscritto il: 19 set 2012, 11:32
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Nelle gare di speedway e supermotard e' molto esasperato, ma il "concetto teorico" viene usato anche in motogp, superbike e anche su strada normale. La tecnica viene detta in gergo "controsterzo".
Son quello delle domande strane!
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