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Io capisco le cose per come le scrivete. Per esempio: K sono kelvin e non chilo, h.z è la costante di Planck per zepto o per la zeta di Riemann e l'inverso di una frequenza non si misura in siemens.
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Io capisco le cose per come le scrivete. Per esempio: K sono kelvin e non chilo, h.z è la costante di Planck per zepto o per la zeta di Riemann e l'inverso di una frequenza non si misura in siemens.
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PietroBaima
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- Iscritto il: 12 ago 2012, 1:20
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Non riesce a convincermi.
Lui sostiene sia un problema di "bad probing", ma alla fine della fiera è solo questione di quanto flusso concateni nel circuito che comprende anche i cavi di misura.
Il setup che lui propone alla fine non è concettualmente diverso dal non avere il twisted-pair ed essere in pratica ortogonali al flusso....
Per me resta valida la spiegazione di Lewin
Lui sostiene sia un problema di "bad probing", ma alla fine della fiera è solo questione di quanto flusso concateni nel circuito che comprende anche i cavi di misura.
Il setup che lui propone alla fine non è concettualmente diverso dal non avere il twisted-pair ed essere in pratica ortogonali al flusso....
Per me resta valida la spiegazione di Lewin
"The past is not really the past until it has been registered. Or put another way, the past has no meaning or existence unless it exists as a record in the present."
John Archibald Wheeler
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Ho guardato il video, ed anche il video di Lewin ad esso collegato:
ed ho due domande forse idiote, ma su cui evidentemente non ho mai riflettuto abbastanza.
Dunque:
1) come fa il voltmetro, solo per il semplice fatto di essere stato messo da un lato piuttosto che dall'altro, a "scegliere" effettivamente il percorso sinistro o quello destro, per la misura e il calcolo della tensione (che non è la d.d.p.)?
2) non riesco a spiegarmi intuitivamente come mai, avendo un campo magnetico variabile confinato, la corrente che leggo in un anello di geometria arbitraria avvolto intorno a tale campo variabile sia la stessa, a parità di conducibilità del materiale di cui sono fatti gli anelli.
Infatti, prendiamo queste due situazioni (cerchio rosso e cerchio verde):
Secondo la legge di Faraday:

avrò che, poiché i flussi di campo magnetico in (1) per
(superficie con contorno l'anello verde) ed
(superficie con contorno l'anello verde) sono uguali, allora saranno uguali anche le circuitazioni di campo elettrico lungo entrambi gli anelli; dunque, a parità di conducibilità, sarà uguale pure la corrente perché le cariche nei due anelli, sottoposte allo stesso campo, si muovono allo stesso modo.
Ciò che non mi piace è il fatto che prendendo la versione equivalente della (1) in forma locale:

si ha che fuori dalla zona delimitata in blu tratteggiato, non avendo campo magnetico si ha:

e poiché da nessuna parte sono presenti sbilanciamenti netti di carica si ha pure che:

che è come dire che negli anelli c'è corrente senza campo elettrico.
Come si conciliano le due cose?
Ti ringrazio se vorrai darmi spiegazioni.
ed ho due domande forse idiote, ma su cui evidentemente non ho mai riflettuto abbastanza.
Dunque:
1) come fa il voltmetro, solo per il semplice fatto di essere stato messo da un lato piuttosto che dall'altro, a "scegliere" effettivamente il percorso sinistro o quello destro, per la misura e il calcolo della tensione (che non è la d.d.p.)?
2) non riesco a spiegarmi intuitivamente come mai, avendo un campo magnetico variabile confinato, la corrente che leggo in un anello di geometria arbitraria avvolto intorno a tale campo variabile sia la stessa, a parità di conducibilità del materiale di cui sono fatti gli anelli.
Infatti, prendiamo queste due situazioni (cerchio rosso e cerchio verde):
Secondo la legge di Faraday:

avrò che, poiché i flussi di campo magnetico in (1) per


Ciò che non mi piace è il fatto che prendendo la versione equivalente della (1) in forma locale:

si ha che fuori dalla zona delimitata in blu tratteggiato, non avendo campo magnetico si ha:

e poiché da nessuna parte sono presenti sbilanciamenti netti di carica si ha pure che:

che è come dire che negli anelli c'è corrente senza campo elettrico.
Come si conciliano le due cose?
Ti ringrazio se vorrai darmi spiegazioni.
Servo, dai a costui una moneta, perché ha bisogno di trarre guadagno da ciò che impara.
Euclide.
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arkeo2001 ha scritto: la divergenza sia nulla dove non c'è campo magnetico
La divergenza di campo elettrico, ad esempio nel vuoto, non ha niente a che vedere col campo magnetico, poiché essa dipende solo dalla densità netta di carica.
E' la componente vorticosa di campo elettrico, e solo lei, che dipende dal campo magnetico.
Servo, dai a costui una moneta, perché ha bisogno di trarre guadagno da ciò che impara.
Euclide.
Euclide.
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EcoTan ha scritto:Quando si parla di correnti non si può prescindere dalle f.e.m. di auto induzione.
Che mi pare ciò che non è stato preso in considerazione nell'esposizione di Lewin.
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