
Campo elettrico in condizioni non stazionarie
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In condizioni non stazionarie il campo elettrico é non conservativo valendo la legge di Maxwell
. In tali condizioni, in un circuito permeato da tale campo elettrico scorre una corrente variabile nel tempo. Qual è il campo magnetico variabile da cui trae origine?

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Specifica meglio la tua domanda. Non è molto chiara.
E poi dovresti anche definire la regione di spazio considerata.
Campo elettrico e campo magnetico sono due entità distinte solo in condizioni stazionarie.
In generale, invece, essi sono intimamente legate (dalle equazioni di Maxwell, appunto) e costituiscono le sei componenti dell'unico oggetto di interesse: il tensore elettromagnetico.
Purtroppo col sistema SI è difficile comprendere, anche a livello intuitivo, l'unicità dei due termini, in quanto campo elettrico e campo magnetico hanno unità di misura differenti.
In un vecchio sistema di unità di misura, detto gaussiano, le due grandezze sono omogenee e si misurano in dyne/statcoulomb. Pur rimanendo, di fatto, il problema fisico-matematico da affrontare, in questo sistema si riesce a intuire l'intimità dei due termini e l'esistenza del solo campo elettromagnetico.
In condizioni non stazionarie esiste solo il campo elettromagnetico e ognuno dei due termini implica l'altro.
E poi dovresti anche definire la regione di spazio considerata.
Campo elettrico e campo magnetico sono due entità distinte solo in condizioni stazionarie.
In generale, invece, essi sono intimamente legate (dalle equazioni di Maxwell, appunto) e costituiscono le sei componenti dell'unico oggetto di interesse: il tensore elettromagnetico.
Purtroppo col sistema SI è difficile comprendere, anche a livello intuitivo, l'unicità dei due termini, in quanto campo elettrico e campo magnetico hanno unità di misura differenti.
In un vecchio sistema di unità di misura, detto gaussiano, le due grandezze sono omogenee e si misurano in dyne/statcoulomb. Pur rimanendo, di fatto, il problema fisico-matematico da affrontare, in questo sistema si riesce a intuire l'intimità dei due termini e l'esistenza del solo campo elettromagnetico.
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Il Conte di Montecristo
Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico.
Io devo studiare sodo e preparare me stesso perché prima o poi verrà il mio momento.
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EdmondDantes
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Ok, mi spiego meglio. In regime stazionario la corrente elettrica costante nel tempo è sostenuta da una campo elettrostatico generato da una differenza di potenziale che il generatore mantiene costante. In regime non stazionario la corrente è sostenuta da un campo elettrico la cui circuitazione è data dalla legge di Mawell citata nel primo messaggio. Il campo magnetico variabile da cui ha origine risiede nel generatore? Oppure è in ogni punto del circuito? E in questo caso da cui ha origine?
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Se non erro studi dal Mazzoldi, Nigro e Voci, no?
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In questo momento non ho il libro, ma c'è un intero capitolo sui campi variabili con vari esempi e note, oltre la teoria.
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EdmondDantes
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quapakko ha scritto:Ok, mi spiego meglio. In regime stazionario la corrente elettrica costante nel tempo è sostenuta da una campo elettrostatico generato da una differenza di potenziale che il generatore mantiene costante. In regime non stazionario la corrente è sostenuta da un campo elettrico la cui circuitazione è data dalla legge di Mawell citata nel primo messaggio. Il campo magnetico variabile da cui ha origine risiede nel generatore? Oppure è in ogni punto del circuito? E in questo caso da cui ha origine?
Da quello che ricordo di fisica 2, ogni circuito ha dei componenti parassiti come le induttanze che non permettono alla corrente di arrivare subito al suo valore di regime quindi, almeno all'inizio nel tuo circuito scorrerà una corrente variabile ed assimilando il circuito come una spira avrai una variazione del flusso del campo magnetico che genererà una corrente indotta; quindi credo che tu possa vederlo come qualcosa che risiede in tutto il circuito
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In condizioni non stazionarie esiste solo il campo elettromagnetico e ognuno dei due termini implica l'altro.
In modo molto, molto grossolano ci si può un po' "familiarizzare" con i campi elettrico e magnetico dicendo che il primo "è" la tensione elettrica", mentre il secondo "è" la corrente elettrica.
Lo si può descrivere facilmente in condizioni stazionarie: nel modello semplificato che usiamo (troppo) spesso, sappiamo che se il circuito è aperto la corrente è nulla e quindi lo è anche il campo magnetico intorno al circuito, mentre il campo elettrico è quello generato dal generatore di tensione.
Se questo generatore è una batteria, scorre una corrente continua quando chiudo il circuito su un resistore: in questo caso il campo magnetico intorno al conduttore che collega il resistore a un polo della batteria è costante (come la corrente), mentre il campo elettrico all'interno del conduttore è nullo (perché il conduttore è ideale).
Se si esce dalle condizioni stazionarie, sappiamo che se varia la tensione, varia anche la corrente. E viceversa. Come dice il buon Edmond.
"Ogni cosa va resa il più possibile semplice, ma non ANCORA più semplice" (A. Einstein)
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clavicordo
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Volevo avvisare per gli autori del trend che le mie risposte che riguardavano questa discussione, senza
che l' abbia fatto io sono state spostate in quest' altra
https://www.electroyou.it/forum/viewtopic.php?f=14&t=82013
e quindi chiuse .. questo a completamento per a chi fossero semmai interessate...
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