buona sera a tutti sono nuovo del forum ma seguo sempre il Vs sito avrei una domanda ...... nei sistemi TN quando devo coordinare il mio differenziale con l’impianto di terra Affinché la mia protezione risulti efficace devo avere che il prodotto della resistenza di terra per il valore della corrente nominale differenziale del dispositivo non deve superare i 50 V nei casi generali e i 25 V nei casi particolari (ad es. locali medici, cantieri, stalle)
la formula per fare questo calcolo è:
Resistenza di terra x corrente nominale differenziale =
Esempio = 20 ohm x 0.03 A = 0.6 V
il mio problema che la resistenza di terra la devo calcolare ogni volta o ci sono dei valori standard a cui posso fare riferimento..?
grazie a tutti per la riposta
saluti
int differenziale e messa a terra
Moderatori: sebago,
Mike,
MASSIMO-G,
lillo
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nei sistemi TN la resistenza di terra non c'entra una mazza per la protezione dai contatti indiretti
in ogni caso la RT non si calcola, si misura
in ogni caso la RT non si calcola, si misura
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
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Salvatore Quasimodo
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Scusami in che senso
...quando devo coordinare il mio differenziale ho bisogno di verificare la RT...o a scopo cautelativo metto sempre un diff Da 0,03A
...quando devo coordinare il mio differenziale ho bisogno di verificare la RT...o a scopo cautelativo metto sempre un diff Da 0,03A
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un 30 mA come generale in un TN?
stai scherzando vero?
una curiosità se posso, che mestiere fai e che esperienze hai?
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una curiosità se posso, che mestiere fai e che esperienze hai?
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
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in TT in ambito residenziale il 30 mA è richiesto come protezione addizionale contro i contatti diretti (circuiti prese ad esempio)
laddove non espressamente richiesto si segue sempre il coordinamento tra Rt e Idn dell'interruttore differenziale
e la Rt va misurata
se poi ti trovi ad avere differenziali in cascata, non puoi metterli con la stessa Idn, altrimenti non hai alcuna selettività in caso di guasto a terra
laddove non espressamente richiesto si segue sempre il coordinamento tra Rt e Idn dell'interruttore differenziale
e la Rt va misurata
se poi ti trovi ad avere differenziali in cascata, non puoi metterli con la stessa Idn, altrimenti non hai alcuna selettività in caso di guasto a terra
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
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Salvatore Quasimodo
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Ok grazie ... Esempio se a monte ho un diff da 0,03 ed ho una caldaia in cantina tu metteresti un MT e basta o un diff selettiv
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ciao quasimodo ecco l'impianto che volevo fare ma il differenziale da 0.03 A e' giusto . O potrei fare una selettività a cascata tipo 0.3 Aa monte e 0.03 per la caldaia .. grazie
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Non ho aperto lo schema, quindi non mi pronuncio.
Premesso che in Italia la realizzazione di impianti elettrici è consentita solo ai soggetti abilitati ai sensi del DM 37/08...
Comunque se sei il committente é giusto informati ed avere idee da proporre all'installatore.
La selettiva tra differenziali in cascata non può essere solo amperometrica, altrimenti (con un impianto di terra debitamente dimensionato) aprirebbero entrambi nella quasi totalità dei casi. Quello a monte deve avere rispetto a quello a valle un ritardo intenzionale di intervento, in modo da lasciargli il tempo di aprire.
Premesso che in Italia la realizzazione di impianti elettrici è consentita solo ai soggetti abilitati ai sensi del DM 37/08...
Comunque se sei il committente é giusto informati ed avere idee da proporre all'installatore.
La selettiva tra differenziali in cascata non può essere solo amperometrica, altrimenti (con un impianto di terra debitamente dimensionato) aprirebbero entrambi nella quasi totalità dei casi. Quello a monte deve avere rispetto a quello a valle un ritardo intenzionale di intervento, in modo da lasciargli il tempo di aprire.
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