Dopo tanti anni di esercizi di elettrotecnica, che ora sto per dimenticare, e poca pratica, devo aggiungere, non riesco a schematizzare bene un impianto per spiegare un guasto.
Su una fase in una distribuzione civile trifase, è stato montato un apparecchietto di misura dando alimentazione ai morsetti sbagliati. L'apparecchio è esploso e sono intervenuti sia il magnetotermico interessato dall'errore di montaggio, che il magnetotermico generale immediatamente a valle del contatore, il primo un 16 A curva C, il secondo un 25 A sempre curva C. Selettività parziale OK, ma non è questo ciò che mi assilla.
Purtroppo non è bruciato solo l'apparecchietto, ma anche un alimentatore per domotica inserito su una fase diversa. Un'idea un po' ce l'ho di cosa possa essere successo, cioè una sovratensione per il cortocircuito fase neutro sull'altra fase dopo la bruciatura dei componenti maltrattati, ma pensavo che l'immediato intervento dei magnetotermici potesse evitare guai su apparecchiature installate sulle altre fasi.
E' successo anche a qualcuno di voi?
Avete spiegazioni diverse dalla mia?
Analisi di un guasto
Moderatori: MASSIMO-G,
sebago,
lillo,
Mike
48 messaggi
• Pagina 1 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
0
voti
Non mi è mai capitato e non sono preparato, ma
chiedo a chi ne sa di più se la rapida apertura potrebbe causare una "sovratensione di manovra".
Lo spostamento del neutro per il guasto dovrebbe invece essere troppo breve per causare danni.
admin ha scritto:l'immediato intervento dei magnetotermici potesse evitare guai su apparecchiature installate sulle altre fasi.
chiedo a chi ne sa di più se la rapida apertura potrebbe causare una "sovratensione di manovra".
Lo spostamento del neutro per il guasto dovrebbe invece essere troppo breve per causare danni.
0
voti
Non so rispondere così su due piedi.
Posso raccontare però un'esperienza della scorsa settimana (situazione simile).
A monte di un interruttore magnetotermico-differenziale di un impianto trifase i conduttori sono stati disposti da sinistra verso destra (L1, L2, L3, N).
A valle del medesimo sono stati disposti da destra verso sinistra (N, L3, L2, L1).
A valle è presente un impianto FV, inverter bruciato (le tensioni L2-N ed L3-N sono diventate 400 V).
Nessun danno (apparentemente) ad altri apparecchi.
Il magnetotermico è intervenuto (probabilmente perché si è bruciato un varistore e l'inverter era in corto).
So di non essere molto d'aiuto
Posso raccontare però un'esperienza della scorsa settimana (situazione simile).
A monte di un interruttore magnetotermico-differenziale di un impianto trifase i conduttori sono stati disposti da sinistra verso destra (L1, L2, L3, N).
A valle del medesimo sono stati disposti da destra verso sinistra (N, L3, L2, L1).
A valle è presente un impianto FV, inverter bruciato (le tensioni L2-N ed L3-N sono diventate 400 V).
Nessun danno (apparentemente) ad altri apparecchi.
Il magnetotermico è intervenuto (probabilmente perché si è bruciato un varistore e l'inverter era in corto).
So di non essere molto d'aiuto

0
voti
Sarebbe possibile aprire l'alimentatore dell'attuatore o del dispositivo domotico che si è guastato?
Il dispositivo dovrebbe aver avuto un bassissimo livello di immunità e di tenuta per essersi guastato per una sovratensione dovuta per la commutazione di guasto da cortocircuito e mi domando quanto può essere stata elevata questa sovratensione?
Professore le chiedo scusa di non aver risposto al vostro quesito e di aver incrementato le domande
Il dispositivo dovrebbe aver avuto un bassissimo livello di immunità e di tenuta per essersi guastato per una sovratensione dovuta per la commutazione di guasto da cortocircuito e mi domando quanto può essere stata elevata questa sovratensione?
Professore le chiedo scusa di non aver risposto al vostro quesito e di aver incrementato le domande
-
arabofenice
75 1 6 - Frequentatore
- Messaggi: 143
- Iscritto il: 1 feb 2012, 16:56
0
voti
Mi chiedevo se l'interruttore magnetotermico intervenuto sul guasto fosse bipolare o a neutro passante?
Una situazione simile l'ho vista in passato in una palazzina uffici dello stabilimento in Serbia, ed era risultato che l'arrivo era trifase con neutro (con un interruttore generale quadripolare, esplicitamente richiesto visto che in ogni caso abbiamo dovuto trasformare l'impianto esistente TN-c in un impianto TN-s, più occidentale forse, ma meglio gestibile dai tecnici di quella fabbrichetta semi sconosciuta alla periferia sud della mia Torino), ma la distribuzione era tutta monofase, però le fasi erano protette da interruttori non bipolari ma a neutro passante e, nel caso, c'era stato un guasto che ha interessato una fase e il neutro, ma la corrente di guasto, prima di rientrare sul neutro del generale, si è propagata sul neutro di tutti gli altri circuiti (monofasi ma a neutro passante) e ha fatto parecchi danni su tutte le apparecchiature collegate prima dell'intervento del generale, che era l'unico che ha interrotto anche il neutro.
Una situazione simile l'ho vista in passato in una palazzina uffici dello stabilimento in Serbia, ed era risultato che l'arrivo era trifase con neutro (con un interruttore generale quadripolare, esplicitamente richiesto visto che in ogni caso abbiamo dovuto trasformare l'impianto esistente TN-c in un impianto TN-s, più occidentale forse, ma meglio gestibile dai tecnici di quella fabbrichetta semi sconosciuta alla periferia sud della mia Torino), ma la distribuzione era tutta monofase, però le fasi erano protette da interruttori non bipolari ma a neutro passante e, nel caso, c'era stato un guasto che ha interessato una fase e il neutro, ma la corrente di guasto, prima di rientrare sul neutro del generale, si è propagata sul neutro di tutti gli altri circuiti (monofasi ma a neutro passante) e ha fatto parecchi danni su tutte le apparecchiature collegate prima dell'intervento del generale, che era l'unico che ha interrotto anche il neutro.
0
voti
Io sono un grandissimo ignorante in materia, ma se vi è stato un corto fase neutro, poiché le tensioni concatenate continuano ad essere sostenute dal generatore le tensioni fase neutro delle altre fasi non coinvolte si saranno spostate verso la tensione concatenata, superando quindi notevolmente i valori previsti per le apparecchiature monofase, da cui i vari disastri.
Gli interruttori automatici sulle altre fasi (con 1 polo o anche 2 poli protetti), leggendo la corrente e non la tensione, non possono intervenire se non (eventualmente) dopo la frittura.
Non sono così sicuro che un rele di massima tensione farebbe in tempo a salvare l'apparecchio.
Gli interruttori automatici sulle altre fasi (con 1 polo o anche 2 poli protetti), leggendo la corrente e non la tensione, non possono intervenire se non (eventualmente) dopo la frittura.
Non sono così sicuro che un rele di massima tensione farebbe in tempo a salvare l'apparecchio.
0
voti
Ok, è vero che per la durata del guasto tra fase e neutro su una fase, nelle altre fasi la tensione tende ad avvicinarsi alla concatenata, ma l’interruttore interviene in poche decine di millisecondi. Possibile che un alimentatore non riesca a sopportare quella sovratensione per quel tempo?
1
voti
admin ha scritto:Possibile che un alimentatore non riesca a sopportare quella sovratensione per quel tempo?
I dispositivi elettronici di protezione dalle sovratensioni sono molto più veloci di interruttori, fusibili & c.
Talvolta però basta sostituire il componente esploso e magari qualche fusibile interno collegato perché il tutto torni a funzionare.
1
voti
Come dice anche edgar, i tempi di interventi di TVS, transil o trisil, se presenti, di solito sono dell'ordine dei microsecondi, per cui ora che scatta l'interruttore di protezione, il fusibile dell'alimentatore elettronico si e' gia bruciato (e qualche volta si bruciano pure le NTC in serie che limitano i picchi di corrente all'accensione, e lo stesso TVS, mentre tante volte nel caso dei trisil quelli resistono e basta sostituire il fusibile, negli altri casi serve anche controllare il resto, ma in molti casi i componenti dopo quelli sono stati protetti ed il tutto e' riparabile abbastanza facilmente)
"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
-
Etemenanki
4.655 3 5 9 - Master
- Messaggi: 3206
- Iscritto il: 2 apr 2021, 23:42
- Località: Dalle parti di un grande lago ... :)
48 messaggi
• Pagina 1 di 5 • 1, 2, 3, 4, 5
Torna a Impianti, sicurezza e quadristica
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 52 ospiti