Ciao ragazzi,
frequento l'ultimo anno della laurea magistrale in ingegneria elettronica, e i miei relatori mi hanno proposto di intraprendere il percorso di dottorato. Sono molto indecisa se accettare o meno, e mi piacerebbe conoscere la vostra opinione. Vi fornisco qualche informazioni su quale dovrebbe essere la mia attività di dottorato e quali sono le mie perplessità.
Il dottorato sarebbe in ingegneria elettronica ed avrebbe come tema il quantum computing, in particolare l'implementazione hardware dei qubit (al momento non so su che tipologia di qubit ci focalizzeremo)
Premesso che l'argomento non mi dispiace e mi appassiona, mi chiedo se veramente il gioco valga la candela, mi spiego meglio:
DUBBI SUL BREVE TERMINE
Questo tema è abbastanza nuovo nel dipartimento della mia università, quindi non c'è un gruppo di ricerca già bello formato che conosca l'argomento ed abbia agganci/patnership utili sia ai fini del dottorato e magari anche a fini lavorativi in seguito. Temo quindi di finire in una situazione di "stallo" in cui nonostante gli sforzi e la buona volontà, alla fine della fiera non si riesca a concludere un granché e magari non si pubblichi niente (ho sentito che in generale in Italia i dottorandi pubblicano poco e niente, e francamente questa cosa non mi aggrada) ed a quel punto il dottorato sarebbe praticamente inutile. Sono una persona che ci tiene molto a quello che fa e se la situazione dovesse diventare in un qualche senso "tossica", credo che la vivrei molto male
DUBBI SUL LUNGO TERMINE
Ipotizziamo che io faccia il dottorato, mi è stato già detto che rimanere in università non è impossibile, ma quasi, quindi scarto in partenza questa ipotesi. Al momento in Italia non ci sono aziende che trattano il quantum computing, quindi la mia paura è che alla fine dei tre anni io possa ritrovarmi nella migliore delle ipotesi a fare un classico lavoro da ingegnere con uno stipendio molto più basso di quello che avrei se iniziassi a lavorare dopo la laurea, perché nonostante l'alto titolo di studio, io non sono qualificata per quel lavoro e non so fare niente; nella peggiore delle ipotesi potrei ritrovarmi senza lavoro ed in entrambi i casi il dottorato non sarebbe servito a niente tranne che a peggiorare le cose. Sono consapevole del fatto che il dottorato andrebbe fatto perché si ha sete di conoscenza e perché si vuole dare il proprio contributo alla ricerca, però di sola passione non si vive, e ad un certo punto bisogna anche fare i conti con la realtà
Spero di essere riuscita a riassumere quali siano le mie perplessità principali, mi piacerebbe sentire le opinioni sia di chi un dottorato lo ha fatto (o sta facendo) e sia di chi ha preferito optare direttamente per un lavoro
Ringrazio in anticipo coloro che risponderanno
dottorato di ricerca
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Due domande:
1) dottorato con o senza borsa di studio/retribuito?
2) c'e' la possibilita' di collegamento con altri gruppi di ricerca all'estero?
3) domanda di riserva
: durante l'uni hai fatto Erasmus?
1) dottorato con o senza borsa di studio/retribuito?
2) c'e' la possibilita' di collegamento con altri gruppi di ricerca all'estero?
3) domanda di riserva

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Mia figlia sta facendo dottorato, in filosofia siamo su un altro pianeta...Il dottorato di mia figlia è pagaato 1000/1200euro al mese che insomma on sono pochi per chi (ahimè) vive ancora in famiglia. Il dottorato le ha dato l'opprtunità di conoscere parecchie persone (convegni conferenze ecc.) con cui in futuro potranno esserci occasioni di lavoro ecc..Lei non esclude anche la possibilità di continuare la carriera universitaria. Forse a filosofia è diverso, sappiamo tutti quanto sia statica la situazione dei docenti universitari però con un poco di pazienza e il supporto della famiglia (se possibile) la strada non è da escludere a priori.
Vivendo di riflesso i dottorato di mia figlia io direi che è un'occasione da sfruttare.
Io nella notte dei tempi fresco di laurea in ingegneria sono finito nell'aziendina sotto casa a fare centraline per vasche idromassaggio poi da lì non sono andato molto lontano perciò guardando indietro la mia trentennale "carriera" dico prova ad avere un orizzonte ampio male che vada sei sempre in tempo per le centraline idromassaggio se proprio vuoi fare i tecnico e sporcarti le mani
Vivendo di riflesso i dottorato di mia figlia io direi che è un'occasione da sfruttare.
Io nella notte dei tempi fresco di laurea in ingegneria sono finito nell'aziendina sotto casa a fare centraline per vasche idromassaggio poi da lì non sono andato molto lontano perciò guardando indietro la mia trentennale "carriera" dico prova ad avere un orizzonte ampio male che vada sei sempre in tempo per le centraline idromassaggio se proprio vuoi fare i tecnico e sporcarti le mani
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Alcuni giorni fa e' stata pubblicata sul Corriere una intervista ad una ingegnera sulla buzzword del momento: AI (intelligenza artificiale).
Marzia Polito, ingegnera di Google: «Sono anni che l'intelligenza artificiale fa parte delle nostre vite, ma questo è un momento topico» (se non riuscite a leggere l'articolo cancellate la cache e poi accettate i cookies)
https://www.corriere.it/tecnologia/23_g ... fxlk.shtml
L'ingegnera ha un profilo LinkedIn (lo riporto qui sotto):
https://www.linkedin.com/in/marzia-poli ... doBwKBqVWe
Experience
Senior Staff Engineer
Google
Aug 2021 - Present1 year 11 months
Los Angeles, California, United States
Education
California Institute of Technology
Engineering Management Classes
2001 - 2002
Caltech Caltech
PostDoc
1999 - 2002
Scuola Normale Superiore Scuola Normale Superiore
Ph.D.
1995 - 1999
Università degli Studi di Firenze Università degli Studi di Firenze
B.S.
1990 - 1994
Marzia Polito, ingegnera di Google: «Sono anni che l'intelligenza artificiale fa parte delle nostre vite, ma questo è un momento topico» (se non riuscite a leggere l'articolo cancellate la cache e poi accettate i cookies)
https://www.corriere.it/tecnologia/23_g ... fxlk.shtml
L'ingegnera ha un profilo LinkedIn (lo riporto qui sotto):
https://www.linkedin.com/in/marzia-poli ... doBwKBqVWe
Experience
Senior Staff Engineer
Aug 2021 - Present1 year 11 months
Los Angeles, California, United States
Education
California Institute of Technology
Engineering Management Classes
2001 - 2002
Caltech Caltech
PostDoc
1999 - 2002
Scuola Normale Superiore Scuola Normale Superiore
Ph.D.
1995 - 1999
Università degli Studi di Firenze Università degli Studi di Firenze
B.S.
1990 - 1994
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elfo ha scritto:Due domande:
1) dottorato con o senza borsa di studio/retribuito?
2) c'e' la possibilita' di collegamento con altri gruppi di ricerca all'estero?
3) domanda di riserva: durante l'uni hai fatto Erasmus?
1) con borsa di circa 1400 euro
2)non saprei, al momento mi verrebbe da dire di no, come se in questi tre anni le cose evolveranno e si verranno a formare dei collegamenti non lo so
3) no, però ho fatto la tesi all'estero (stati uniti)
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Dovresti fare la classica scelta che al momento attuale si riassume così.
Rimanere in Italia purtroppo significa avere a disposizione mezzi relativamente limitati e percorsi personali piuttosto lunghi e travagliati (meritocrazia/raccomandazioni) con retribuzione limitata ecc.
Andare all'estero (cervelli in fuga) il contrario di quello che succede da noi.
Qualche spunto in generale.
Hai fatto domanda al CERN?
https://quantum.cern/
Conosci bene l'inglese?
Se dovessero prenderti in una azienda, dove faresti ricerca esattamente nel settore che ti piace, pagata profumatamente ma che lavora prettamente per l'industria bellica?
Ti piace viaggiare e conoscere il mondo?
Buona scelta.
Ciao
P. S.
Qui si era discusso di argomenti analoghi.
viewtopic.php?f=1&t=83582
viewtopic.php?f=10&t=86178
Vedi post [14]
Rimanere in Italia purtroppo significa avere a disposizione mezzi relativamente limitati e percorsi personali piuttosto lunghi e travagliati (meritocrazia/raccomandazioni) con retribuzione limitata ecc.
Andare all'estero (cervelli in fuga) il contrario di quello che succede da noi.
Qualche spunto in generale.
Hai fatto domanda al CERN?
https://quantum.cern/
Conosci bene l'inglese?
Se dovessero prenderti in una azienda, dove faresti ricerca esattamente nel settore che ti piace, pagata profumatamente ma che lavora prettamente per l'industria bellica?
Ti piace viaggiare e conoscere il mondo?
Buona scelta.

Ciao
P. S.
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600 Elettra
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Prima di scrivere i miei commenti, il mio background:
- Master in Ingegneria Elettronica al Politecnico
- Mi fu offerto un dottorato (physical unclonable functions, in realtà molto interessante!), che non ho accettato
- Una dozzina di anni di esperienza lavorativa nell'industria
- Molti amici con dottorato (in elettronica ma non solo)
Nel tuo messaggio iniziale descrivi soprattutto punti negativi (tutti molto condividibili, mi ci riconosco molto bene). Il punto positivo è "l'argomento non mi dispiace e mi appassiona".
La bilancia pende quindi decisamente verso il no. E questo secondo me è un indizio. La decisione devi prenderla tu e questa sensazione che hai non va ignorata. Noi possiamo ovviamente darti altri pensieri, che deciderai tu se essere rilevanti per te e a quale piatto della bilancia vanno aggiunti.
Se quello che ti dà questo dubbio è il rischio di perdere un'opportunità, tieni conto che:
- non fare un dottorato non è una cosa di cui vergognarsi
- nell'Industria il dottorato non dà vantaggi ad un elettronico (la situazione è probabilmente diversa per un matematico o un fisico)
- io (ma questo è un parere ovviamente personale) non ho mai rimpianto di non averlo fatto
- nell'Industria si cerca spesso il generalista, che sa fare molte cose abbastanza bene, piuttosto che lo specialista, che sa fare una cosa sola ma in modo eccellente (ma che se fa un passo al di fuori della sua "comfort-zone" è perso).
Cosa ti piacerebbe fare tra 15 anni? Accademia o Industria?
All'estero, se vuoi, puoi andarci sia con il dottorato che con il master.
Con il dottorato rischi di dover andare all'estero.
Boiler
- Master in Ingegneria Elettronica al Politecnico
- Mi fu offerto un dottorato (physical unclonable functions, in realtà molto interessante!), che non ho accettato
- Una dozzina di anni di esperienza lavorativa nell'industria
- Molti amici con dottorato (in elettronica ma non solo)
Nel tuo messaggio iniziale descrivi soprattutto punti negativi (tutti molto condividibili, mi ci riconosco molto bene). Il punto positivo è "l'argomento non mi dispiace e mi appassiona".
La bilancia pende quindi decisamente verso il no. E questo secondo me è un indizio. La decisione devi prenderla tu e questa sensazione che hai non va ignorata. Noi possiamo ovviamente darti altri pensieri, che deciderai tu se essere rilevanti per te e a quale piatto della bilancia vanno aggiunti.
Se quello che ti dà questo dubbio è il rischio di perdere un'opportunità, tieni conto che:
- non fare un dottorato non è una cosa di cui vergognarsi
- nell'Industria il dottorato non dà vantaggi ad un elettronico (la situazione è probabilmente diversa per un matematico o un fisico)
- io (ma questo è un parere ovviamente personale) non ho mai rimpianto di non averlo fatto
- nell'Industria si cerca spesso il generalista, che sa fare molte cose abbastanza bene, piuttosto che lo specialista, che sa fare una cosa sola ma in modo eccellente (ma che se fa un passo al di fuori della sua "comfort-zone" è perso).
Cosa ti piacerebbe fare tra 15 anni? Accademia o Industria?
All'estero, se vuoi, puoi andarci sia con il dottorato che con il master.
Con il dottorato rischi di dover andare all'estero.
Boiler
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