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Quadro di commutazione Rete / G.E.

Indice

Breve panoramica

Oggi più che mai, le esigenze di produttività di un qualsiasi sito industriale (ma non solo), in qualunque settore esso sia operante, richiedono la capacità di fare fronte ai probabili inconvenienti relativi alle infrastrutture e ai servizi necessari per il funzionamento dell'attività stessa.

I black out

Uno dei problemi più comuni è legato alla mancanza di energia elettrica. Sebbene gli attuali sistemi di distribuzione, abbiano fatto grossi passi avanti rispetto ad alcuni decenni fa, limitando di fatto i disservizi sulle linee AT/MT (Neutro atterrato tramite Bobina di Petersen tanto per fare un esempio), esiste sempre la possibilità di un black-out più o meno lungo legato ad eventi atmosferici o a guasti di qualsiasi altra natura, che comporterebbe il conseguente fermo di tutte le attività svolte attraverso l'energia elettrica.

E' ovvio, che un evento di questo tipo è sempre contemplato nella fase di progettazione di un impianto elettrico; La necessità di predisporre eventuali sistemi alternativi di produzione di energia elettrica va rapportata all'entità/gravità delle conseguenze (impatto) di un eventuale black-out.

Non c'è bisogno di essere ingegneri per capire come determinate strutture quali ospedali, aeroporti, basi militari, data center, tanto per fare qualche esempio, richiedano una alternativa ed affidabile fonte di back-up in caso di interruzione dell'energia elettrica, che consenta di proseguire le normali attività, anche se in stato di "allarme" e di portare a termine determinate operazioni che verrebbero altrimenti arrestate improvvisamente.

In questo contesto, anche se con priorità spesso inferiore, anche le piccole, medie e grandi industrie, hanno considerato il rischio da black-out e molte si sono attrezzate di conseguenza.

Generatori e gruppi di continuità

Le tecnologie per l'autoproduzione di energia elettrica in caso di avaria della rete del distributore, sono molteplici e con impatto economico molto diverso a seconda della necessità di potenza richiesta e rapidità di commutazione. Va detto, che oltre ai black-out (interruzioni prolungate nel tempo) alcune realtà, necessitano di sopperire anche alle micro interruzioni (transitori) della rete, potendo quest' utlime risultare fatali in determinate situazioni e circostanze.

E' facile intuire, che l'argomento è di per sé molto vasto e regolamentato da Leggi e da Norme Tecnice IEC, CEI e non solo.

Quello che è il parallelo delle alimentazioni (ordinaria e di riserva) può avvenire sia in BT che in MT (spesso è una scelta che dipende dalla potenza impegnata).

Si va da veri e propri UPS on line (gruppi statici) ai gruppi soccorritori d'emergenza ai generatori elettrici (alternatori sincroni) accoppiati a motori termici (comunemente a combustione di gasolio).

In questo articolo, scritto tra l'altro senza grosse pretese, volevo solo dare una panoramica visiva di un comune gruppo di scambio Rete / Gruppo Elettrogeno (in seguito abbreviato G.E.)

Generatore a gasolio

Generatore 125 kVA

Generatore 125 kVA

Generatori diesel come questo, vengono attivati in maniera automatica o manuale, dal relativo quadro di commutazione rete / gruppo. Ovviamente, come vedremo, le due fonti di alimentazione elettrica, sono interbloccate tra loro. Il G.E. è collegato in parallelo alla rete, e la commutazione avviene tramite lo scambio di due contattori, una volta che la tensione e la frequenza del G.E. (controllate da una centralina) abbiano raggiunto i valori prescritti.

Quadro di scambio

Fronte quadro

Fronte quadro


Display e pannello comandi del quadro di commutazione. Per controllare e visualizzare i parametri (relativi al generatore) troviamo i seguenti strumenti e indicatori:

  1. Voltmetro
  2. Amperometro
  3. Frequenzimetro
  4. Totalizzatore ore funzionamento
  5. Controllo carica batteria (avviamento G.E.)
  6. Riserva gasolio
  7. Allarmi vari / avarie
  8. Presenza rete


Panoramica

Panoramica

Schema circuitale di potenza

Particolari

Contattori

Contattori

Contattori

Contattori

Ingressi

Ingressi

Uscita

Uscita

Osservazioni

Come già detto quest' articolo non ha nessuna pretesa, e volontariamente non entra nei dettagli applicativi. Serve solo a dare un' idea di massima del principio di funzionamento di un circuito di prarallelo tra alimentazione da rete e scambio in assenza di questa, con collegamento ad un generatore diesel.

Ovviamente, la potenza del generatore può in determinati casi (come quello dell' esempio) risultare inferiore alla potenza normalmente disponibile (dal contratto di fornitura MT/BT o comunque dal/i trasformatore/i di cabina).

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Commenti e note

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di ,

Salve sono un giovane installatore di 32 anni con una passione per gli impianti industriali,volevo fare i complimenti ad attilio e admin per la loro preparazione e le loro spiegazioni...Mi sono iscritto oggi in questo sito e spero di trarne una buona esperienza perchè ho ancora tanto da imparare,complimenti a tutti cordiali saluti Piero Capano

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di ,

Danno subito all'occhio le piccole barre per le piccole correnti :P

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di ,

Ivan, speravo passasse inosservato... potrei dire che così... SI VEDE MEGLIO... Ovviamente hai perfettamente ragione, normalmente quel quadro sta chiuso e sta chiusa a chiave anche la porta del prefabbricato che ospita il G.E. Credo sia una costruzione anno '86, installata altrove la prima volta e consegnataci così come si trovava. Chi normalmente ci mette le mani, sa che prima di farlo è bene andare ad aprire l' IGBT in cabina. Saluti

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di ,

Mi complimento con Attilio che rende onore alla per me da sempre "mitica" categoria dei manutentori o "maintenance team" se vogliamo usare dei "Inglesismi". Mi permetto però di farti notare Attilio, delle forti carenze a livello di sicurezza in quel quadro..... Sarà di certo, l'età di costruzione che di per sè giustifica, ma non assolve dalle responsabilità. Vi è una totale assenza di schermature isolanti delle parti attive, e nessun sistema di "blocco porta". Questo, che Attilio sà benissimo, lo dico a favore degli utenti come lillo che per ora sono solo alle prese con la teoria, ma un domani.......

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di ,

Grazie a te lillo per l'apprezzamento!

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di ,

Attilio ti ringrazio davvero, e mi associo al capo admin :) Non solo in questo articolo ma anche nei tuoi precedenti, mi hai dato la possibilità di vedere con i miei occhi quello tante cose, accompagnate da semplici e scorrevoli spiegazioni. A nome di tutti quei studenti rin......i dalle formule e dalle auliche spiegazioni, un grande grazie :) PS: finalmente vedo un contattore!!! :)

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di ,

"Apriamo il quadro" E' l'operazione a cui mi ispiro. Spesso si parla... parla... ma per l'utente semplicemente interessato a questo mondo, o per coloro che si trovano alle prime armi, a volte non avere un riscontro visivo immediato, può essere fonte di "frustrazione". I miei articoli come è facile capire, non hanno grosse ambizioni, il loro scopo è centrato in pieno dalla tua affermazione "Apriamo il quadro... e vediamo come funziona". Come dicevi tu stesso in un altro commento, approfittiamo delle tecnologie alla nostra portata per catturare ed inserire immagini, che tante volte valgono più di mille parole. Ciao, grazie e alla prossima (ho già immente di cosa trattare)

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di ,

Bene Atilio, avanti cosi.Guardiamoli in faccia quadri, pulsanti, spie e leve; apriamo il quadro e guardiamo morsetti, barre e cavi; mostriamo come sono al lavoro i teleruttori di potenza; raccontiamo visivamente con chi abbiamo a che fare, chi ci deve ubbidire, e come. Caliamo in una realtà impiantistica concreta, se pur virtuale, i nostri visitatori. E facciamo un po' di concorrenza italiana a qualche canale tematico di Sky ;-).

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