Buongiorno,
un committente, proprietario di impianti elettrici soggetti a progetto, ricadenti nell'art. 5 c. 2 DM 37/2008, commissiona un lavoro ad una impresa che prevede l'esecuzione di una modesta manutenzione straordinaria dell'impianto elettrico esistente (p.e. la separazione di un circuito luce di una stanza e installazione aggiuntiva di due prese di corrente).
Come di consueta e cattiva abitudine, considerata la modestissima entità dei lavori, il committente spiega verbalmente all'installatore quali attività svolgere.
Domanda:
Al termine dei lavori, all'atto della compilazione della nuova DICO, a integrazione di quella esistente, l'impresa quale progetto deve specificare e allegare al documento? Poiché il committente non ha fornito alcun progetto all'impresa, dovrà essere quest'ultima a farsi carico, anche economicamente, di provvedere al progetto interpellando un professionista iscritto agli albi professionali secondo le specifiche competenze tecniche richieste (DM 37/2008 art. 5 c. 2)?
Grazie
MANCANZA di un PROGETTO
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MASSIMO-G,
lillo
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ciao,
il progetto è richiesto per installazione, trasformazione o ampliamento dell'impianto elettrico.
non è richiesto per gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali è sufficiente la Di.Co. dell'installatore.
il progetto è richiesto per installazione, trasformazione o ampliamento dell'impianto elettrico.
non è richiesto per gli interventi di manutenzione straordinaria per i quali è sufficiente la Di.Co. dell'installatore.
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Straordinaria manutenzione - no obbligo progetto da parte di tecnico abilitato
Ampliamento o trasformazione - obbligo progetto da parte di tecnico abilitato
Due prese derivate da un circuito esistente dedicato alle prese non è da considerarsi ampliamento.
La posa di un nuovo circuito elettrico (inteso come protezione, conduttori, utilizzatori o prese) si.
Ampliamento o trasformazione - obbligo progetto da parte di tecnico abilitato
Due prese derivate da un circuito esistente dedicato alle prese non è da considerarsi ampliamento.
La posa di un nuovo circuito elettrico (inteso come protezione, conduttori, utilizzatori o prese) si.
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Perfetto! Tutto chiaro.
Se invece v'è un ampliamento e il committente non ha fornito un progetto?
Dovrà essere l'impresa a farsi carico, anche economicamente, di provvedere al progetto interpellando un professionista iscritto agli albi professionali?
Se invece v'è un ampliamento e il committente non ha fornito un progetto?
Dovrà essere l'impresa a farsi carico, anche economicamente, di provvedere al progetto interpellando un professionista iscritto agli albi professionali?
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degiorgiofrancesco
5 4 - Messaggi: 41
- Iscritto il: 11 ago 2012, 16:01
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sostanzialmente si, altrimenti qualsiasi Di.Co. emetta è carta straccia.
questo è un problema risaputo: in linea teorica il committente intelligente incarica (e ovviamente paga) il progettista.
purtroppo l'intelligenza non è una qualità intrinseca di ognuno di noi, e il committente pensa che pagare un progettista siano soldi buttati.
in realtà il ruolo del progettista pagato dal committente, di parte dunque, indica e progetta la soluzione che è economicamente più vantaggiosa a parità di funzionalità e sicurezza.
demandare all'impresa installatrice la scelta (e il pagamento del progettista), ha ben poco di intelligente.
ma l'intelligenza poco c'entra con il burocratichese.
in definitiva, ai fini legali, l'importante è che ci sia un progetto a monte del lavoro.
questo è un problema risaputo: in linea teorica il committente intelligente incarica (e ovviamente paga) il progettista.
purtroppo l'intelligenza non è una qualità intrinseca di ognuno di noi, e il committente pensa che pagare un progettista siano soldi buttati.
in realtà il ruolo del progettista pagato dal committente, di parte dunque, indica e progetta la soluzione che è economicamente più vantaggiosa a parità di funzionalità e sicurezza.
demandare all'impresa installatrice la scelta (e il pagamento del progettista), ha ben poco di intelligente.
ma l'intelligenza poco c'entra con il burocratichese.
in definitiva, ai fini legali, l'importante è che ci sia un progetto a monte del lavoro.
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Vado un po' controcorrente e penso da "installatore"
Dato per scontato che esista e sia ben fatto il progetto, compreso di schemi unifilari, portate dei conduttori, caratteristiche delle condutture, ecc. ecc.
L'installatore secondo me, esegue una ampliamento di "modesta entità, lo esegue rispettando tutte le prescrizioni contenute nel progetto.
L'installatore deve sapere come si separa un circuito luce e installano due prese.
Deve rispettare le prescrizioni del progetto, tipologia dei materiali, sezioni dei conduttori.
Ovviamente insieme alla DICO dovrà produrre uno schema di impianto aggiornato (planimetria con nuovi circuiti e prese), magari trasmettendolo per conoscenza al progettista.
Dato per scontato che esista e sia ben fatto il progetto, compreso di schemi unifilari, portate dei conduttori, caratteristiche delle condutture, ecc. ecc.
L'installatore secondo me, esegue una ampliamento di "modesta entità, lo esegue rispettando tutte le prescrizioni contenute nel progetto.
L'installatore deve sapere come si separa un circuito luce e installano due prese.
Deve rispettare le prescrizioni del progetto, tipologia dei materiali, sezioni dei conduttori.
Ovviamente insieme alla DICO dovrà produrre uno schema di impianto aggiornato (planimetria con nuovi circuiti e prese), magari trasmettendolo per conoscenza al progettista.
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Giuliano58
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