salve ragazzi,
per la misura in oggetto ho la necessità di recuperare un reostato idoneo alla misura in oggetto.
il mio predecessore in ufficio utilizzava un qualcosa a rischio vita, con racconti di cacciaviti sciolti e altro che non sto a dire.
io ci tengo alla pelle e dato che ritengo sia una delle misure più pericolose, voglio un vostro parere su cosa acquistare.
ovviamente sto girando il web alla ricerca di qualcosa che faccia al mio caso, ma vorrei un confronto con voi.
c'è chi sostiene che basti una resistenza da 50 kΩ, anche fissa, per vedere se il controllo dell'isolamento funzioni, ma io non ho voglia di operare in questo modo.
cerco un reostato quindi che da circuito aperto (MΩ), scenda fino a 50 kΩ.
avete link, consigli, esperienze, precedenti, modalità di esecuzione in sicurezza da consigliarmi, e ogni altra cosa che possa aiutarmi?
grazie a chiunque abbia voglia di intervenire.
Reostato per misura corrente di primo guasto - sistemi IT
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Ciao, io utilizzo proprio il metodo da te scartato
. Se trovi un sistema più affidabile ti sarei grato di un eventuale condivisione, Grazie.

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elettroigor
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ciao,

all'atto pratico come hai realizzato il sistema?
io qualcosa di compatto e pronto all'uso non l'ho trovato.
comincio a sospettare quindi di dovermelo costruire in qualche modo.
elettroigor ha scritto:io utilizzo proprio il metodo da te scartato

all'atto pratico come hai realizzato il sistema?
io qualcosa di compatto e pronto all'uso non l'ho trovato.
comincio a sospettare quindi di dovermelo costruire in qualche modo.
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di fatto è una resistenza montata all' interno di una schuko fra un polo e la terra. Ne usiamo di tre misure. ma ci limitiamo al controllo di un mero funzionamento. 

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elettroigor
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capisco.
con questo sistema però non ho modo di misurare la corrente di primo guasto, ma solo il funzionamento del DCI.
se non sono troppo curioso, quali?
per valutare l'intervento ottico/acustico del DCI usate una resistenza da 47kΩ?
con questo sistema però non ho modo di misurare la corrente di primo guasto, ma solo il funzionamento del DCI.
elettroigor ha scritto:Ne usiamo di tre misure.
se non sono troppo curioso, quali?
per valutare l'intervento ottico/acustico del DCI usate una resistenza da 47kΩ?
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Il Conte di Montecristo
Se non studio un giorno, me ne accorgo io. Se non studio due giorni, se ne accorge il pubblico.
Io devo studiare sodo e preparare me stesso perché prima o poi verrà il mio momento.
Abraham Lincoln
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EdmondDantes
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ciao, e grazie per la segnalazione,
il mio problema non è il come, ma il come realizzarlo.
se usassi il metodo di
elettroigor, la schuko intendo, avrei problemi nelle misure.
in attesa di un suo eventuale riscontro, un metodo semplice potrebbe essere questo:
- una resistenza da 47 kΩ per verificare il funzionamento del DCI (tolleranze della resistenza permettendo, ma questo lo valuto dopo);
- una resistenza di valore intermedio (22 kΩ) o un paio per monitorare l'andamento della corrente.
- un vero e proprio corto tra fase e PE per la misura definitiva della corrente di primo guasto.
la domanda è come misurare le correnti.
se usassi una schuko (metodo
elettroigor
) penserei a un milliamperometro sul PE.
altrimenti devo inventarmi qualcosa.
in alternativa a tutto quello che ho scritto la soluzione reostato potrebbe essere più funzionale.
sto vedendo questi:
https://www.mouser.it/datasheet/2/54/91_95-777139.pdf
ma ho tanti dubbi.
la 64-8 come al solito la fa facile, ma di leggende su questa misura ne ho sentite fin troppe, a tal punto (non lo nego) da evitare la sua esecuzione e affidarmi agli autotest presenti sui DCI.
le condizioni operative in cui dovrei usare questo dispositivo (per lo più IT-Medicale), unitamente alle condizioni catastrofiche di alcuni impianti che mi trovo davanti, vorrei essere cauto.
un IT-M con primo guasto in corso non segnalato non è utopia.
e in ambiente ospedaliero la cautela non è mai troppa.
ma è arrivato il momento di affrontare i propri demoni, e cerco un confronto diretto con chi ha materialmente eseguito la misura... e come.
il mio problema non è il come, ma il come realizzarlo.
se usassi il metodo di

in attesa di un suo eventuale riscontro, un metodo semplice potrebbe essere questo:
- una resistenza da 47 kΩ per verificare il funzionamento del DCI (tolleranze della resistenza permettendo, ma questo lo valuto dopo);
- una resistenza di valore intermedio (22 kΩ) o un paio per monitorare l'andamento della corrente.
- un vero e proprio corto tra fase e PE per la misura definitiva della corrente di primo guasto.
la domanda è come misurare le correnti.
se usassi una schuko (metodo


altrimenti devo inventarmi qualcosa.
in alternativa a tutto quello che ho scritto la soluzione reostato potrebbe essere più funzionale.
sto vedendo questi:
https://www.mouser.it/datasheet/2/54/91_95-777139.pdf
ma ho tanti dubbi.
la 64-8 come al solito la fa facile, ma di leggende su questa misura ne ho sentite fin troppe, a tal punto (non lo nego) da evitare la sua esecuzione e affidarmi agli autotest presenti sui DCI.
le condizioni operative in cui dovrei usare questo dispositivo (per lo più IT-Medicale), unitamente alle condizioni catastrofiche di alcuni impianti che mi trovo davanti, vorrei essere cauto.
un IT-M con primo guasto in corso non segnalato non è utopia.
e in ambiente ospedaliero la cautela non è mai troppa.
ma è arrivato il momento di affrontare i propri demoni, e cerco un confronto diretto con chi ha materialmente eseguito la misura... e come.
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Cerco il materiale idoneo/affine.
A te il compito di scartare.
Questo?
Fig. 1.2.12 – Misura della corrente di primo guasto in un sistema IT

A te il compito di scartare.

Questo?
Fig. 1.2.12 – Misura della corrente di primo guasto in un sistema IT
Il Conte di Montecristo
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EdmondDantes
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Vai di reostato se vuoi fare il preciso e pinza amperometrica per correnti disperse se ce l'hai.
Non ci ho avuto a che fare direttamente, ma leggo sulla guida Blu numero 9 che per impianti industriali (potenza del/i trasformarore/i e rete molto più estesa del tuo caso) la corrente capacitiva di primo guasto è mediamente di 0,5A per ogni MVA di potenza installata.
Ciau
Non ci ho avuto a che fare direttamente, ma leggo sulla guida Blu numero 9 che per impianti industriali (potenza del/i trasformarore/i e rete molto più estesa del tuo caso) la corrente capacitiva di primo guasto è mediamente di 0,5A per ogni MVA di potenza installata.
Ciau
Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera
Salvatore Quasimodo
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aggiornamenti.
chi cerca trova.
l'auto-costruzione sarebbe stata una bella piccola avventura, ma la mia pigrizia tende sempre a prendere il sopravvento.
grazie a tutti per i consigli in particolare a
elettroigor per lo scambio epistolare.
PS: vi aggiorno poi sul suo utilizzo.
chi cerca trova.
l'auto-costruzione sarebbe stata una bella piccola avventura, ma la mia pigrizia tende sempre a prendere il sopravvento.
grazie a tutti per i consigli in particolare a

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