Buongiorno, vi chiedo come dovrebbe comportarsi un amministratore condominiale nel caso in cui ci sia il sospetto che in un'autorimessa sottoposta a controllo VVF alcuni condomini abbiano modificato abusivamente il circuito luce comune entrante nel box auto, per ricavarsi delle prese FM che usano per carichi fissi o per alimentare elettroutensili.
Ovviamente le basculanti sono sempre chiuse, ma come si può "costringere" a farsele aprire?
Ringrazio anticipatamente
Autorimessa con impianti derivati nei box abusivamente
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lillo
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Mettere un fusibile in ogni derivazione? Non farebbe prelevare carichi oltre l'illuminazione. Oppure anche un magnetorermico collettivo tarato per la corrente utile all'impianto di illuminazione: così passi un caricabatterie ma non una saldatrice
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Sono quesiti da avvocati, non da tecnici. Il garage è proprietà privata e nessuno può accedere senza il consenso del proprietario. L'errore è avere l'impianto luce dei singoli box sotto il contatore parti comuni.
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Michele Lysander Guetta
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"Non pensare mai al dolore, al pericolo o ai nemici un momento più lungo del necessario per combatterli." — Ayn Rand
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Mike
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Credo che l' avere l'impianto comune nei garage condominiali sia dettato da una qualche norma, magari in caso di problemi la corrente viene tagliata dappertutto.
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ciao,
no, nessuna norma, è solo una scelta infelice.
per tagliare la corrente dappertutto quando i box sono alimentati dalle unità immobiliari ci sono altri metodi.
Opi57 ha scritto:Credo che l' avere l'impianto comune nei garage condominiali sia dettato da una qualche norma, magari in caso di problemi la corrente viene tagliata dappertutto.
no, nessuna norma, è solo una scelta infelice.
per tagliare la corrente dappertutto quando i box sono alimentati dalle unità immobiliari ci sono altri metodi.

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Opi57 ha scritto:Credo che l' avere l'impianto comune nei garage condominiali sia dettato da una qualche norma, magari in caso di problemi la corrente viene tagliata dappertutto.
No, nessuna norma, solo una scelta infelice.
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Esatto, condivido che la scelta impiantistica non è felice e si poteva fare in altra maniera, sarebbe stata molto complicato perché l'autorimessa è molto estesa e molto spesso sono stati venduti i box molto lontani dalla scale di appartenenza del contatore de condomino di turno ecc. ecc.
Mettere i fusibili per la derivazione sarebbe la scelta tecnica da proporre, ma a me interessava, se a qualcuno è capitato o lo sa, come si potrebbe fermare o denunciare questo "furto".
Mi è venuto in mente che ci si potrebbe rivolgere all'ARPA o ai VVF come figure pubbliche con possibilità legale di intervento, ma effettivamente l'accesso ad un box privato a sorpresa e per verifica non credo rientri purtroppo nelle loro competenze.
Saluti
Mettere i fusibili per la derivazione sarebbe la scelta tecnica da proporre, ma a me interessava, se a qualcuno è capitato o lo sa, come si potrebbe fermare o denunciare questo "furto".
Mi è venuto in mente che ci si potrebbe rivolgere all'ARPA o ai VVF come figure pubbliche con possibilità legale di intervento, ma effettivamente l'accesso ad un box privato a sorpresa e per verifica non credo rientri purtroppo nelle loro competenze.
Saluti
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Basta mettere un sistema di misura della potenza e vedere su base oraria come varia la potenza assorbita.
Dovrebbe essere facile notare la differenza tra l'accensione di una lampada da 40W e una saldatrice un aspirapolvere o un flessibile.
È anche vero che molti utensili elettrici fanno spesso rumore.
Nessun rumore sospetto?
Inutile sparare sul mucchio.
Basta curare quando va al mare.
Di solito i furbetti sono sempre i soliti.
È un caso per l'ispettore Ispettore Clouseau.
P. S.
Si potrebbe mettere sotto crepuscolare.
Di giorno non serve accendere la luce.
Ciao
Dovrebbe essere facile notare la differenza tra l'accensione di una lampada da 40W e una saldatrice un aspirapolvere o un flessibile.
È anche vero che molti utensili elettrici fanno spesso rumore.
Nessun rumore sospetto?
Inutile sparare sul mucchio.
Basta curare quando va al mare.
Di solito i furbetti sono sempre i soliti.
È un caso per l'ispettore Ispettore Clouseau.
P. S.
Si potrebbe mettere sotto crepuscolare.
Di giorno non serve accendere la luce.
Ciao
600 Elettra
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Temo che l'unica possibilita' sia andare dai cc, spiegare la situazione ed il sospetto, e chiedere a loro come devi procedere, cosi se poi salta fuori qualcuno che protesta, si risponde "e' quello che hanno detto di fare i cc, se non vi va bene protestate con loro".
"Sopravvivere" e' attualmente l'unico lusso che la maggior parte dei Cittadini italiani,
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
sia pure a costo di enormi sacrifici, riesce ancora a permettersi.
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Etemenanki
7.669 3 6 10 - Master
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- Località: Dalle parti di un grande lago ... :)
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Ciao
thekant.
Da quel che ho compreso i box sono privati ma l'impianto, se non erro, rientra tra le parti comuni(l'alimentazione deriva dal contatore per le parti comuni) quindi l'amministratore ha titolo per svolgere una verifica. Per dar seguito al proposito ritengo potrebbe procedere con due azioni distinte e separate: una tecnica e l'altra formale, di supporto.
Si applica un contatore a defalco per caratterizzare i consumi della linea che alimenta i box.
Se i dati non sono compatibili rispetto ad un semplice servizio di illuminazione(un tecnico qualificato lo determina facilmente) si dispone del pretesto per procedere con una verifica puntuale box per box e nulla osta, penso, il fatto che siano proprietà private perché prioritaria è la messa in sicurezza dell'impianto di distribuzione dell'illuminazione; l'amministratore ha il dovere di porre in essere le azioni utili per risolvere la "anomalia", il condòmino il dovere di offrire collaborazione; in mancanza di questa la situazione del condòmino di complicherebbe non poco.
Prima o contestualmente all'adozione del contatore a defalco l'amministratore procede con la redazione dell'anagrafica condominiale(spero di no, dovrebbe già esserci) o al suo aggiornamento che comporta, da parte di ogni condòmino, anche la compilazione della sezione relativa alle condizioni di sicurezza degli impianti pertinenti(elettrici, idraulici, gas, ...). Considerati gli obiettivi dell'azione nella comunicazione(informativa e prestampati dell'anagrafica) si dovrebbe specificare che l'impianto di illuminazione di ogni box, in quanto collegato al contatore per le parti comuni, non deve essere modificato o utilizzato per altri fini che non siano gli originali.
Sarebbe bene e opportuno ricordare nell'informativa cosa comporta una dichiarazione mendace o una falsa attestazione(non è uno scherzo): cosa buona e giusta per mettere ogni condòmino dinanzi alle proprie responsabilità.
Da "qui" si declinano le azioni successive e i conseguenti eventuali provvedimenti in caso di reticenza o mancanza di collaborazione.
Utilizzare energia elettrica scaricando i costi sulla ripartizione comune può assumere i profili della "appropiazione indebita".
Ma ritengo che l'amministratore di quello stabile, una volto edotto di possibili azioni "fraudolente"(in passato o di recente, anche se non testimoniate) avrebbe già potuto agire in un modo o in un altro o in modo simile a quanto sopra ipotizzato.
Saluti

Da quel che ho compreso i box sono privati ma l'impianto, se non erro, rientra tra le parti comuni(l'alimentazione deriva dal contatore per le parti comuni) quindi l'amministratore ha titolo per svolgere una verifica. Per dar seguito al proposito ritengo potrebbe procedere con due azioni distinte e separate: una tecnica e l'altra formale, di supporto.
Si applica un contatore a defalco per caratterizzare i consumi della linea che alimenta i box.
Se i dati non sono compatibili rispetto ad un semplice servizio di illuminazione(un tecnico qualificato lo determina facilmente) si dispone del pretesto per procedere con una verifica puntuale box per box e nulla osta, penso, il fatto che siano proprietà private perché prioritaria è la messa in sicurezza dell'impianto di distribuzione dell'illuminazione; l'amministratore ha il dovere di porre in essere le azioni utili per risolvere la "anomalia", il condòmino il dovere di offrire collaborazione; in mancanza di questa la situazione del condòmino di complicherebbe non poco.
Prima o contestualmente all'adozione del contatore a defalco l'amministratore procede con la redazione dell'anagrafica condominiale(spero di no, dovrebbe già esserci) o al suo aggiornamento che comporta, da parte di ogni condòmino, anche la compilazione della sezione relativa alle condizioni di sicurezza degli impianti pertinenti(elettrici, idraulici, gas, ...). Considerati gli obiettivi dell'azione nella comunicazione(informativa e prestampati dell'anagrafica) si dovrebbe specificare che l'impianto di illuminazione di ogni box, in quanto collegato al contatore per le parti comuni, non deve essere modificato o utilizzato per altri fini che non siano gli originali.
Sarebbe bene e opportuno ricordare nell'informativa cosa comporta una dichiarazione mendace o una falsa attestazione(non è uno scherzo): cosa buona e giusta per mettere ogni condòmino dinanzi alle proprie responsabilità.
Da "qui" si declinano le azioni successive e i conseguenti eventuali provvedimenti in caso di reticenza o mancanza di collaborazione.
Utilizzare energia elettrica scaricando i costi sulla ripartizione comune può assumere i profili della "appropiazione indebita".
Ma ritengo che l'amministratore di quello stabile, una volto edotto di possibili azioni "fraudolente"(in passato o di recente, anche se non testimoniate) avrebbe già potuto agire in un modo o in un altro o in modo simile a quanto sopra ipotizzato.
Saluti
W - U.H.F.
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WALTERmwp
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