Pardon... pensieri sulla qualità!
Un paio di settimane fa ho fatto un lavoretto di riparazione. Uno di quelli che occupano le mani e lasciano la mente libera di volare. Mi sono passate un paio di cose per la testa. Ve le racconto in questo micro-articolo.
Mi piacerebbe leggere cosa ne pensate voi. Ho aperto un thread per permettere un'interazione piú comoda di quanto sarebbe possibile nei commenti dell'articolo:https://www.electroyou.it/forum/viewtopic.php?f=21&t=87968
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Il paziente
Avevo questo switch Netgear GS108 in una scatola da un paio di anni. In seguito ad una modifica alla rete di casa, ora mi serve. Questo switch ha una storia travagliata. Lo avevo portato a casa dal lavoro, dove sarebbe stato buttato via per un problemino che ha. Sapendo come risolverlo, l'ho salvato.
Qui lo vedete già aperto. Il problema è il connettore per l'alimentazione a destra sul PCB (o lo spinotto sul cavo, o la combinazione dei due). In seguito a vibrazioni, cambiamenti di temperatura o congiunzioni astrali inopportune, l'alimentazione si interrompe brevemente e lo switch si resetta. Ovviamente si perde il collegamento.
Il difetto non mi stupisce. Questo tipo di connettore è oltremodo inaffidabile. In tutto quello che sviluppo o mi costruisco lo evito come la peste, optando piuttosto per USB-C, mini-XLR o Lemo. Ma allora perché un'azienda come Netgear (che ha una certa reputazione) ha fatto questa scelta?
Sono andato a vedere quanto mi sarebbe costato sostituire lo switch. Se ne voglio uno uguale identico, ma nuovo di pacca, luccicante e impacchettato devo spendere 30 euro.
Cosa sono 30 euro per uno switch, in una scatola metallica verniciata a polveri (fa una bella impressione), con l'alimentatore esterno, le certificazioni del caso, il guadagno per la Netgear, il guadagno per chi lo vende... cosa resta alla fine? Per il connettore d'alimentazione rimangono un paio di centesimi. Ed ecco perché si sceglie questa carabattola.
L'operazione
Tra tutte le soluzioni possibili per risolvere il problema ho optato per quella rustica e che richiede poco impegno: ho amputato il connettore dal PCB, ho reciso lo spinotto dal cavo e ho unito cavo e PCB con una saldatura contro natura.
Ecco qui il paziente a cui è già stato rimosso il tessuto necrotico:
Forse vi è saltato all'occhio che in questa immagine si vede molto bene non solo lo switch, ma anche una pinza spellafili. Mi è servita per togliere l'isolante dal cavo. E facendolo mi è sorto un altro dubbio: per questa pinza ho pagato 75 euro. Com'è possibile che una pinza spellafili costi come 2 switch e mezzo (un apparecchio ben piú complesso)?
Forse la risposta sta sul tavolo:
Lo switch lo sto riparando.
La pinza è perfetta, funziona benissimo e non ha mai perso un colpo. Al pari della sua antenata, la Wirefox 6 che ho da 10 anni e non dà segni di cedimento. Quando la si prende in mano ci si stupisce per quanto sia incredibilmente leggera. La meccanica è ipnotica, senza gioco e precisissima. Questo articolo non vuol essere un intervallo pubblicitario, ma sappiate che se cercate una pinza di questo tipo, la Wirefox 10 ve la posso consigliare senza alcuna riserva!
Il gomblotto [sic]
Il buon gomblottista a questo punto si schiarisce la voce e proferisce la formula magica: obsolescientiae programmatae! Non c'è nessun complotto qui: se voglio pagare 30 euro per uno switch, ottengo uno switch che vale 30 euro.
In casa ho un altro switch, che non vi mostro perché per farlo dovrei smontare un mobile. È un Allied Telesis che collega il router con il decoder IP-TV e un access point WiFi. Costava sui 90 euro un paio di decenni fa. Li vale anche. Ha l'alimentatore integrato e il cavo è tenuto ben fisso nel connettore IEC da una specie di forcella di filo metallico.
Se si guardano le specifiche tecniche (throughput, dimensioni della tabella MAC, buffer...) i due apparecchi sono estremamente simili. Come si giustifica quindi la differenza di prezzo tra i due? Non può essere la marca, non stiamo parlando di Cisco qui. E direi che Netgear e Allied Telesis servano piú o meno la stessa fascia di mercato.
Forse non c'è differenza di prezzo. Forse, se mi fatturassi il tempo e il materiale che ho usato per la riparazione, il Netgear complessivamente costerebbe come l'Allied Telesis.
L'epilogo
Per finire, ecco qui lo switch riparato prima di rimetterlo nella sua scatola di latta.
Fate caso a quei tre footprint per componenti 0603 nell'angolo, vicino al foro per la vite di montaggio. Solo uno dei tre ha ricevuto un componente: un condensatorino ceramico.
Anche questo è uno stratagemma per risparmiare qualcosa. Non essendo un prodotto da AliExpress, è certificato secondo le norme del caso. Tra le quali c'è la compatibilità elettromagnetica. Un fattore importante per passare questi test è il design dello schermo e la sua connessione con il ground (riferimento) dell'elettronica. A volte si collegano direttamente, a volte con un condensatore, a volte con una rete RC, a volte con un induttore, a volte con un TVS e un condensatore in parallelo... Non sapendo in anticipo quale configurazione sarà la migliore, si metto tre footprint, si va in laboratorio di misura e si corregge durante il test stesso il circuito, fino ad avere un risultato che rientra nella norma. Si evità così di dover rifare il PCB e di dover prendere un altro appuntamento nel laboratorio di misura (sono sempre pieni e costano carissimi). C'è qualcosa di losco in questo tipo di operazione? Assolutamente no, è un metodo legittimo e intelligente di risparmiare soldi.
Per finire, da un paio di settimane lo switch è collegato sotto al tavolo dal quale vi sto scrivendo. Funziona senza problemi.
Un parere esterno
Per puro caso, uno degli YouTubers che seguo ha pubblicato proprio ora un video che parla di un tema simile, con tutto un altro livello di eloquenza!
This Old Tony trasmette dal suo garage (attrezzato in modo decisamente professionale) con uno stile molto simpatico e competente. Secondo me uno di quelli che vale la pena seguire! Vi linko il video e ne consiglio vivamente la visione:
Questo è il link completo per chi vuole vederlo fuori dal player del forum: https://www.youtube.com/watch?v=ncbJkz1zHOI
La domanda che This Old Tony pone nel titolo riassume esattamente quello che voglio esprimere in questo articoletto: Quanto costa una pinza elastica da 3 $?
Spunti di discussione
Quanto "dovrebbe costare" uno switch? (o un televisore? o uno smartphone? o un caricatore? o una pinza ER 16?)
Quanto siamo disposti ad investire in tempo e risorse per riparare qualcosa?
Io sono in grado di ripararmi lo switch. Cosa fa la stragrande maggioranza della gente che non è in grado di farlo?
This Old Tony è in grado di capire cosa non funziona con la sua pinza elastica. Cosa fa la stragrande maggioranza della gente che non è in grado di farlo?
Se in un forum come questo aiutiamo nella riparazione chi non se ne intende e ha comprato spazzatura su AliExpress, che effetto otteniamo? Abbiamo fatto un gesto gentile aiutando una persona? Abbiamo indirettamente contribuito a consolidare l'economia della pattumiera cinese?
A chi vanno i soldi che questa persona ha risparmiato comprando il pattume invece del Netgear (o dell'Allied Telesis? o del Cisco?)
Non dovrebbero andare al forum?
Chi vince? (l'acquirente? il venditore di pattume? entrambi?)
Chi perde? (chi aiuta l'acquirente a risolvere gratuitamente il suo problema? la società? tutti?)
La casalinga di Voghera sa cos'è il TCO (total cost of ownership)?
Il fossato tra roba economica di poco valore e roba professionale ma costosissima si sta aprendo sempre di piú?
Arriveremo al punto che la via di mezzo non ci sarà piú perché il mercato per questo tipo di prodotti non esisterà piú?
Il prendere una certa decisione al momento dell'acquisto potrebbe avere un influsso sulla possibilità di prendere altre decisioni in futuro?
Qui c'è il thread che ho aperto per la discussione: https://www.electroyou.it/forum/viewtopic.php?f=21&t=87968