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La giovinezza circolare
Il giovane fisico Karl Nic aveva trovato una falla nella matematica della teoria della relatività generale ed aveva subito pubblicato un piccolo libro ed alcuni articoli che erano purtroppo passati quasi inosservati per la note rivalità tra i professori delle diverse università, ma anche per alcuni dubbi che un noto editore aveva espresso sulla preparazione del giovane scienziato data la sua età e la mancanza di titoli accademici.
Una nota rivista di divulgazione scientifica aveva comunque recensito le pubblicazioni di Karl Nic con un titolo molto accattivante
In sei mesi un salto nel futuro di trenta anni
dove veniva descritta la possibilità di muoversi a velocità relativistiche su un disco con moto circolare e poter in questo modo rallentare gli orologi posizionati all’esterno rispetto a quelli che si trovavano in punti più vicini al centro del sistema in rotazione.
Purtroppo, terminata la recensione, sarebbe servito un grosso investimento, forse troppo ingente, per costruire le strutture che avrebbero permesso di utilizzare commercialmente questo piccolo miracolo scientifico. L’estensore della recensione aveva comunque disegnato un sistema realizzativo e magnificato le possibilità offerte da questa teoria sul piano sociale e industriale.
Il sistema aveva suscitato molto interesse in ambienti particolari ed il piano finanziario era stato preso in carica da una notissima azienda, la Atrix, quotata in borsa nella città di Cresis, che aveva contatti con tutti gli investitori del settore 255 della galassia M67. La finanziaria Atrix aveva studiato anche uno slogan pubblicitario,
Non divorziate, andate nel futuro: spenderete meno e e sarete più felici
che ebbe un successo enorme e venne in breve tempo pensato, con una traslazione letteraria, per moltissime altre attività, più o meno lecite che fossero.
Bisogna considerare che in quel periodo non erano ancora stati chiariti i risvolti legali dei viaggi accelerati nel futuro. La disponibilità di denaro e di studi legali che alcuni gruppi di persone interessate era tale che la promulgazione delle leggi relative alla “dislocazione temporale”, così citavano i vari progetti presentati, veniva rimandata di seduta in seduta dell’organo planetario legiferante senza alcuna formulazione formale lasciando un vuoto normativo di cui ancora oggi ne subiamo le conseguenze.
In questa giungla legale il progetto industriale del disco ruotante fu molto attrattivo per ogni genere di persona che necessitasse di una vacanza temporale più o meno lunga ma sopratutto nel più completo anonimato.
La società Eternage venne costituita da un gruppo molto grande di investitori, veramente interessante, ma anche emblematica, era la figura di uno dei maggiori finanziatori che aveva un buon numero di pendenze con la giustizia e sperava di fare un viaggio nel futuro che gli avrebbe permesso di superare la scadenza della prescrizione dei reati per quelle attività che non era opportuno fossero portate a sentenza. In questo modo le ricchezze che aveva accumulato con attività non proprio corrette avrebbero formato la dotazione per una serena e tranquilla vecchiaia per lui e per tutto il suo contorno di parenti ed amici.
La notizia di questa possibilità di viaggi nel futuro si era diffusa in un attimo negli ambienti che avevano questo tipo di necessità ed i finanziamenti erano arrivati in tale quantità che la sottoscrizione delle quote si era chiusa in meno di due giorni e le azioni in una settimana avevano quasi decuplicato il loro valore.
La società Eternage inizia a lavorare.
La porta della sala del consiglio di amministrazione della Eternage si aprì facendo entrare il presidente, il dott. Emilie Stelt, una donna laureata in ingegneria spaziale. Nella suo curriculum era presente anche la gestione di una grande azienda di viaggi spaziali, sia commerciali che turistici, che in sei anni, diretta con competenza, professionalità, e pugno di ferro, era diventata la struttura capace di colonizzare il settore 255 della galassia M67.
La nomina era certamente dovuta alla sua competenza e alla sua professionalità, ma il principale giornale di gossip aveva da tempo ipotizzato un legame tra Emilie e Giosefine, la bella e giovane moglie di un noto importatore di uova di Catish dal settimo pianeta del sistema sol32, che lavorava in regime di monopolio dato che le navi cargo della concorrenza erano incappate in una strana anomalia gravitazionale che si presentava solo al loro passaggio, e la Dottoressa Emilie aveva tenuto anche un corso sulla formazione di anomalie gravitazionali artificiali.
- Signori consiglieri, iniziò Emilie, oggi valuteremo il progetto, studiato e realizzato da un nostro consulente esterno e basato sulle teorie del noto fisico Karl Nic, che potrebbe rivoluzionare sia il nostro schema industriale che alcune teorie legate alla fisica dei moti relativi e della gestione del tempo.
- Si tratta di realizzare una struttura che permetta la dislocazione temporale nel futuro di persone che abbiano interesse ad utilizzare questa possibilità. Voi sicuramente sapete che le carenze legislative su questa materia aprono importanti scenari di utilizzo di questa tecnologia.
- La nostra società, di recente costituita, ha una dotazione finanziaria importante ed ha notevoli prospettive in un mercato che nessuno ha ancora sfruttato.
- Prego il consigliere Tex, responsabile della realizzazione industriale, di presentare i lavori che sono già in corso.
Tex in tuta da cadetto della aeronautica civile, prese la parola.
- Come sapete qualche settimana fa abbiamo acquistato e colonizzato la settima luna del nostro pianeta, chiamata nell’atlante stellare sol32/3/7. Si trova a circa 500.000 chilometri dal nostro pianeta ed ha un diametro di duemilacinquecento chilometri.
- La prima attività svolta è stata quella di accelerare la rotazione del satellite fino a portarla ad un giro al secondo utilizzando esclusivamente giroscopi gravitazionali.
- Con i normali sistemi di trasmutazione atomica disponibili e con altri brevetti acquistati abbiamo sviluppato una nuova tecnologia di cui siamo proprietari esclusivi che ci permette di cambiare l’intera composizione del satellite trasformando tutti gli atomi presenti in tungstene, un metallo che si può ridurre in fogli con spessore di 10 atomi e struttura cristallina cubica.
- Questo metallo, di durezza di oltre 100 volte rispetto al diamante, di cui non siamo riusciti a determinare la temperatura di fusione viene usato dalle nostre officine per costruire, con la tecnica della stampa tridimensionale, circa mille unità abitative ogni secondo.
- In queste unità i clienti saranno ospitati per i tempi che intendono passare per essere dislocati nel futuro rispetto agli altri abitanti del pianeta, avranno a disposizione una schiera di automi servitori e riserve di cibo per il tempo e per tutte le persone che saranno presenti in ciascuna unità abitativa.
- L’obiettivo tecnico è di realizzare un disco di questo metallo che ruotando con una notevole velocità angolare permetta di avere velocità lineari diverse a seconda del posizionamento lungo il raggio del disco ruotante.
- Le unità abitative costituiscono una spirale di accrescimento, il disco ruotante si accresce in modo continuo e programmato e potrà ospitare circa 150.000 abitanti sempre illuminati dal sole dato che l’asse di rotazione è perpendicolare alla radiazione solare.
- Pensiamo, concluse Tex, che il lavoro durerà quindici giorni e sarà terminato entro domani, e ringrazio la presidente per la fiducia che mi ha concesso.
- Bene Tex, riprese Emilie, ora vediamo come procede la campagna di marketing per la vendita dei biglietti per la traslazione temporale. Cosa puoi dirci consigliera Marta.
Marta, membro junior del consiglio, si alzò e prese alcuni secondi per aggiustarsi la falda della divisa.
- Grazie della fiducia, esordì Marta, le vendite stanno andando ben oltre le nostre migliori previsioni. La scelta di suddividere l’offerta a scaglioni di un mese a partire da due mesi ci fornisce una gamma di offerte che copre ogni tipo di richiesta, almeno per la prima trance di clienti.
- Con due mesi di permanenza a 0.998 della velocità della luce sul bordo del disco di tungstene il cliente avrà una traslazione temporale, in conformità delle teorie matematiche di Karl Nic. di dieci anni. In questo momento offriamo scaglioni di traslazione di cinque anni in cinque anni per un massimo di sessanta anni.
- Stiamo preparando, continuò Marta, un’altra vendita che inizierà dopo la partenza di questo scaglione di clienti, che offrirà una traslazione temporale più breve, da sei mesi a cinque anni. I nostri tecnici sono al lavoro per preparare una adeguata offerta a livello planetario.
- Ormai abbiamo raggiunto i centomila clienti paganti e stiamo organizzando tutte le partenze, abbiamo venduto tutti i biglietti per la traslazione temporale, anzi abbiamo rimandato molte persone per le prossime vendite.
Marta si sedette ed il presidente chiuse la riunione.
- Abbiamo incassato una importante cifra di denaro, concluse Emilie, le nostre disponibilità finanziarie sono molto, molto importanti. Ho preparato una riunione del comitato tecnico che terremo oggi alle 15. Il responsabile della logistica ci farà una relazione.
La riunione del comitato tecnico
Alle 15 in punto i sei membri del comitato tecnico si ritrovarono nella sala riservata per questa attività. Fungeva da presidente del comitato, Robert, funzionario anziano.
- Le persone che hanno acquistato i biglietti di traslazione temporale, sintetizzò Robert, si stanno già imbarcando sugli ascensori relativistici che li porteranno nei loro alloggiamenti nei vari punti del disco ruotante.
- Se non si presenteranno problemi il lavoro di trasferimento dei clienti terminerà in due giorni. Una volta che il cliente è entrato nella unità abitativa assegnata non potrà tornare indietro, l’alloggio si aprirà solo al termine del contratto. Subito dopo il termine della sua permanenza i sistemi automatici riporteranno il cliente nel luogo da lui scelto e nel tempo che si sarà determinato per gli effetti relativistici.
Arrivano i viaggiatori del tempo
Nello spazioporto della città di Amor i viaggiatori del tempo iniziarono a confluire con almeno sei ore di anticipo sull’orario di partenza degli ascensori gravitazionali che li avrebbero portati nei relativi alloggi dove avrebbero trascorso il tempo prenotato per il balzo nel futuro.
Molti di loro usufruivano di ingressi riservati e anonimi per sfuggire ai sistemi di comunicazione di massa che erano in caccia di notizie, ma a posteriori si può dire che l’opinione pubblica non aveva grande interesse a seguire le vicende di una minoranza di cittadini che per loro scelta volevano saltare un periodo della storia contemporanea.
Le statistiche dicevano che il 15% dei viaggiatori del tempo era interessato a un divorzio temporale, il 5% lo faceva per puro spirito di curiosità, mentre il restante 80% sperava che al rientro nel tempo normale le loro pendenze giudiziarie fossero ormai finite nel dimenticatoio.
In due giorni la prima parte dell’operazione chiamata “Il balzo temporale” era terminata, lo spazioporto di Amor tornò al solito trantran di arrivi e partenze da ogni punto della galassia, i sistemi di comunicazione persero interesse per questi avvenimenti che in poco tempo sparirono del tutto dai notiziari.
Emilie dal suo ufficio al settantesimo piano del grattacielo della Eternage aveva una visione precisa della situazione, contattò i ventinove dirigenti che formavano il massimo livello decisionale della società Eternage. Erano stati scelti uno ad uno direttamente da Emilie erano le perone più vicine alla sua presidenza, e li convocò per le nove del giorno successivo raccomandando loro di non mancare alla riunione.
La riunione informale.
Nell’ufficio di presidenza della Eternage si ritrovarono le ventinove persone convocate da Emilie.
Emilie controllò che tutti fossero presenti, poi chiuse le porte, oscurò le finestre, attivò i dispositivi anti spionaggio e disattivò ogni dispositivo di registrazione sia delle immagini che della voce.
-Voi siete, iniziò Emilie, i miei più fedeli amici e collaboratori. Manca solo una persona, a me molto vicina, ma è al corrente dei temi che tratteremo ed è in completa sintonia con quanto vi presenterò e vi proporrò.
- Nei contatti che da tempo intrattengo con ognuno di voi, vi ho esposto, sicuramente in modo sommario, le mie idee e le mie speranze, tutti vi siete resi disponibili per questa nuova avventura senza se e senza ma. Da questo momento tra noi deve esistere il più ampio riserbo, il massimo segreto, il massimo silenzio e la più ampia fedeltà al progetto della nuova avventura che andiamo a preparare. Dato che avete già una idea, sebbene sommaria, di quanto andrò a proporre per rendere il tutto operativo, vi chiedo che chi non vuole o non può partecipare di dimenticare tutto ed uscire subito da questa stanza.
Emilie tacque un attimo, tutti i presenti rimasero seduti. Era palese la loro completa adesione al progetto che la presidente stava per presentare e discutere.
- Con l’operazione che abbiamo chiamato “Il balzo temporale” abbiamo acquisito una disponibilità finanziaria immensa. Con questa disponibilità abbiamo acquistato trenta astronavi che sono state parcheggiate in una zona invisibile sul secondo satellite del nostro pianeta. State tranquilli, nessuno può individuarle, hanno dispositivi di assoluta mimetizzazione.
- Vi ho già consegnato del materiale che documenta quanto andiamo a discutere.
- Ieri abbiamo concluso l’acquisto dell’intero sistema solare Sol120 che ha una caratteristica molto importante, il terzo pianeta, sol120/3 ha una atmosfera respirabile, anche se non molto ricca di ossigeno, ha una vita molto sviluppata e incredibilmente compatibile con la nostra. Dalle registrazioni che abbiamo sugli abitanti di Sol120/3 che hanno il maggior tasso di intelligenza è certo che sono stranamente compatibili con la nostra razza, anche se da loro ci separano circa due milioni di anni di evoluzione. Nelle immagini presenti nel documento che vi ho consegnato avrete una idea del gradevole e piacevole aspetto degli abitanti del terzo pianeta di sol120.
- Ognuno di voi, o meglio di noi, ha qualche motivo per lasciare questo pianeta. Io, lo sapete benissimo, ho una compagna che non posso mostrare in pubblico, ma dato che tra noi ci sono pochi segreti e che spesso ci siamo confrontati a lungo, ognuno di voi mi ha parlato in qualche occasione della possibilità di essere trasferito da questo sistema solare in qualche altra parte della galassia.
- Importante, interloquì uno dei presenti, è che non si possa tornare indietro e che non ci possano intercettare.
- Dovete sapere, continuò Emilie, che sicuramente non si potrà tornare indietro appena saprete la seconda parte di questa proposta. Tra le altre cose da comunicarvi voglio dirvi che poiché il sistema sol120 è da questa mattina privato e noi siamo i proprietari. Ognuno di noi ora possiede una quota paritaria di questa proprietà.
- Dobbiamo prepararci nel massimo segreto. La nostra partenza sembrerà una spedizione di controllo alla luna del “Il balzo temporale”, ma sarà l’addio a questo pianeta per una nuova vita in un sistema solare di cui saremo i padroni assoluti.
I robot servitori che hanno la parte giudicatrice della mente artificiale disattivata, stanno caricando su 29 astronavi tutto il materiale necessario per fondare una nuova civiltà. Vi ho detto, e vi confermo, che ora abbiamo una disponibilità finanziaria pressoché illimitata.
-Scusa Emilie, disse Tex, sono d’accordo con te, ma perché questa fretta?
- Mi aspettavo prima o poi questa domanda, rispose Emilie sorridendo, capirai tutto tra un momento.
- Vi siete chiesti perché “Il balzo temporale” è stato venduto con un lasso temporale minimo di due mesi? No? Un mese poteva essere insufficiente per l’operazione che vi sto illustrando. Dovete sapere, attenti a quanto dico, che le prime persone che usciranno dal disco ruotante, e usciranno tra 50 giorni, si accorgeranno di un piccolo errore nelle teorie matematiche di Karl Nic, La possibilità di un balzo temporale esiste se i sistemi di riferimento si muovono l’uno rispetto all’altro, ma il disco di tungstene è sempre lì: gira, ma non si sposta.
- Porca miseria, disse Tex, precedendo tutti gli altri, è vero. Ma questa è proprio una truffa!!
- Beh, disse Emilie sorridendo, è un errore della matematica ed un affare non andato a buon fine, un investimento svanito. Molto dipende da come si comporterebbero le giurie in un eventuale giudizio, ma in questo caso non sono ottimista dato che potremmo già fin d’ora subire oltre 100.000 processi e non potremmo mai comprare tutti i giudici.
Poi dopo alcuni momenti di silenzio che sembrarono una eternità.
- Dobbiamo darci una mossa, confermò Ines, e partire prima possibile, altrimenti finiremo per un tempo lungo, molto lungo, in qualche colonia di rieducazione.
-Al lavoro. Massima discrezione, aggiunse Emilie, prepariamo persone e materiale e fissiamo la partenza per sol120 tra 20, massimo 25 giorni.
- Pensa, disse Marta rivolta al suo vicino, un sistema solare tutto nostro, da gestire e fare crescere.
- Si, ce la godremo, fu la risposta accompagnata da una sonora risata.
Prima di congedare i presenti Emilie diede una ultima notizia.
- Gli automi riprogrammati stanno finendo di allestire le 29 navi cargo e partiranno per sol120 domattina. Al nostro arrivo troveremo una città a nostra disposizione con torri generatrici di energia funzionanti. Gli automi sono stati adattati alla forma degli abitanti di sol120/3, simili anche a noi, nel frattempo cercheranno di riunire una notevole quantità di indigeni e di prepararli al nostro arrivo. Saranno al nostro esclusivo servizio, per il nostro divertimento e godimento. Vi suggerisco di non affezionarvi troppo agli abitanti indigeni, la loro vita media è di 70/80 dei loro anni, mentre la nostra, per evidenti sviluppi evolutivi, è di oltre mille dei loro anni. Inoltre loro invecchiano, mentre il nostro aspetto rimane inalterato nel tempo.
- Durante il viaggio, che durerà un mese, avremo il tempo di pianificare il nostro arrivo e la nostra presenza sul pianeta.
- Se non ci sono domande, concluse Emilie, ci troveremo tra venti giorni alle nove di mattina.
- Noi entreremo allo spazioporto dall’ingresso P2, tutte le altre persone che con il vostro tramite si uniranno alla nostra spedizione troveranno il varco P2/A stranamente aperto e non sorvegliato. Potranno entrare direttamente nel traghetto spaziale.
- Gli automi passeranno da ognuno di voi per prendere tutti gli effetti personali ed il materiale che vorrete portare con voi. Allo spazioporto avrete solo il materiale necessario per una missione di un giorno, e come tale deve apparire. Mi raccomando i contatti tra noi solo con il comunicatore che vi ho fornito assieme al materiale illustrativo.
Si prepara il viaggio
Nello spazioporto di Amor il gruppo di persone che si stava imbarcando dichiarò che era diretto al satellite sol32/3/7 aveva noleggiato in esclusiva un traghetto per il parcheggio spaziale.
Sembrava un gruppo di tecnici che stavano partendo per effettuare un controllo alle strutture satellitari di proprietà della società Eternage.
Al gruppo dei dipendenti di Eternage si era aggregata, come esperta di sistemi di comunicazione quantistica, anche Giosefine, da qualche tempo consulente della società.
Da un ingresso laterale non controllato, almeno quel giorno, si era aggregato un folto numero di amici, familiari e altre persone che avevano interesse a fare quel viaggio.
Il traghetto era completo, ogni spazio disponibile era occupato, le bilance di servizio per tassare il costo del passaggio verso lo spazioporto quel giorno si erano guastate e nessun tecnico era disponibile per la riparazione.
Il traghetto si alzò senza rumore dallo spazioporto ed in breve tempo arrivò al parcheggio spaziale, si affiancò alla astronave di proprietà di Eternage e tutte le persone vi furono rapidamente trasbordate. I funzionari che avrebbero dovuto controllare i movimenti nello spazioporto in quel momento erano distratti dato che stavano leggendo la comunicazione che avevano ricevuto da Eternage con un premio di produzione di 100.000 crediti equivalente allo stipendio medio di cinque anni.
L’astronave, chiamata Last Eternage, si sollevò dal parcheggio spaziale ed immediatamente, sfruttando la velocità di curvatura, sparì nello spazio profondo.
Il sistema solare sol120.
Il censimento fatto su Last Eternage subito dopo la partenza da sol32 censì 1231 persone. Emilie assunse la presidenza del gruppo che stava viaggiando verso sol120. Le comunicazioni con gli automi già presenti su sol120/3 permettevano di vedere un pianeta verde azzurro con un solo satellite di medie dimensioni.
Nella fascia equatoriale del pianeta, in una foresta di immense dimensioni. era già stata preparata una città con oltre mille abitazioni, palazzi di governo, torri di produzione energetica e strutture per ogni tipo di comunicazione, di studio e di ricerca.
Era una nuova città, già battezzata Neweternage, con le costruzioni, tutte le costruzioni, che rispecchiavano le forma in uso nel pianeta di partenza, forme piramidali a base quadrata, la migliore soluzione per contrastare i terremoti abbastanza frequenti su sol120/3.
Nella riunione, il giorno prima dell’arrivo alla destinazione, la presidente Emilie prese la parola.
- Arriveremo in una città già pronta con ampi spazi tra le case, con grandi strade, piazze, fontane e giardini. Sono stati predisposti tutti i servizi necessari. La mano d’opera locale non ci mancherà, è già stata preparata e reclutata. L’atmosfera è ottima anche se il livello di ossigeno è leggermente inferiore a quello cui siamo abituati.
- Il cibo degli ultimi giorni è stato adeguato in modo che nessuno di noi sia contagiabile dai virus e dai batteri che troveremo su sol120/3.
- Le case hanno la forma delle costruzioni del pianeta che abbiamo lasciato, piramidi con base quadrata, tutte sono già equipaggiate al meglio per la nostra vita.
- Ognuno di noi ha una propria abitazione già pronta e vi ho fatto recapitare la chiave che vi permetterà di accedere alla vostra proprietà privata. È anche uno strumento che serve per comunicare tra noi, è già sintonizzato sulle frequenze disponibili, ed ha possibilità di accedere alle risorse informative della nostra comunità.
- Gli abitanti locali sono incredibilmente simili a noi, la fisica e la chimica sono le stesse in tutto l’universo, anche loro sono divisi in due sessi e di aspetto molto gradevole ma poco intelligenti, hanno una vita media di 25/30 anni, contro la nostra vita media di oltre mille anni.
- Gli automi che stanno lavorando per noi hanno fornito ai nativi farmaci che li hanno resi compatibili geneticamente con noi, ma per essere ancora più simili a noi la prossima generazione perderà la coda e moltissima peluria in molte parti del corpo. sta a tutti voi comportarvi come meglio potete. Potremo avere incroci che saranno fertili.
- I nativi di sol120/3 non conoscono le nostre malizie, le scaltrezze, le furbizie i sotterfugi, ed ogni comportamento tipico della nostra razza. Mai compirebbero i piccoli reati che sono normali nel nostro comportamento naturale, sono ingenui, fedeli e creduloni. Hanno già creato una religione che guarda chi scende dalle stelle come ad un Dio dotato di immensi poteri.
- I locali non conoscevano la scrittura, gli automi hanno inventato un sistema di comunicazione scritto basato su figurine, su immagini, che rappresentano le cose e lo hanno insegnato molto rapidamente. I locali lo hanno imparato subito, mi hanno riferito che sono diventati capaci di riprodurre le immagini ed i segni anche su pietra per comunicare tra loro e con noi. Hanno una grande abilità manuale e sanno copiare quasi tutto.
- Propongo di chiamare questo pianeta Ter-ra che nella nostra lingua significa Nuova Vita.
- La località scelta per Neweternage ha un difetto. Con una simulazione matematica gli automi hanno valutato, con una probabilità del 70%, che tra cinquantamila anni ci sarà una variazione climatica e tutta l’area si trasformerà da foresta lussureggiante in un deserto con dune di sabbia alte fino a cento metri. Tutta la città sarà sepolta, ma avremo il tempo di trovare un’altra posizione.
- Bene, disse Emilie, siamo arrivati, da questo momento termino di essere la vostra presidente. Sono la cittadina Emilie e spero di vivere i prossimi 800/900 anni terrestri divertendomi assieme a Giosefine e a tutti voi.
- Ho fatto aprire tutti gli sportelli dell’astronave, l’aria di Ter-ra ha già riempito la nostra astronave, è fresca e gradevole. Andiamo.
Emilie sorrise con malizia a Giosefine, insieme si avviarono verso l’uscita dell’astronave tenendosi per mano.
Appena sceso dall’astronave il popolo degli Anunnaki iniziò a camminare verso la città di Neweternage e ne prese, senza alcuna formalità, il possesso completo.
Quel popolo che usciva dalla astronave lucente ed entrava nella nuova città era guardato con curiosità, devozione e rispetto da un gruppo di ominidi ben lieti di servire gli Dei venuti dal cielo.