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Chi è Gartner
Gartner, Inc. è un'autorevole organizzazione leader nel mondo delle società di consulenza e di ricerca sulla Information Technology (IT). Fornisce continuamente dati utili alle scelte strategiche e alle decisioni. I suoi clienti, più di 9.000 in tutto il mondo, sono alti dirigenti IT in grosse aziende e agenzie governative, in imprese leader nell'alta tecnologia e nelle telecomunicazioni, in società di servizi professionali. Fondata nel 1979, Gartner ha sede a Stamford, Connecticut, USA e ha 6.600 associati, tra cui più di 1.500 analisti e consulenti, e ha clienti in 85 paesi.
Questo non per fare pubblicità, peraltro gratuita, ma per dire che le previsioni che riporto non provengono proprio dall’ultimo arrivato. Dunque cominciamo con il vice presidente di Gartner, David Cearley, secondo il quale bisogna guardare ai clienti in modi nuovi e speciali e cioè attraverso quelle tecnologie che costituiranno la base abilitante del cambiamento; l’IT avrà a che fare con tutto, dalle tecnologie virtuali alle macchine intelligenti, dall’analisi dei dati dovunque si trovino alla preparazione di ambienti completamenti sicuri [completamente? utopia?...].
A me sinceramente sembrano parole già sentite più volte: ma se lo dice lui, vice presidente di un’organizzazione così prestigiosa…
In ogni caso dobbiamo essere loro grati per averci presentato, tra l'altro, due sintetici decaloghi di previsioni, due distillati di pura sapienza: un decalogo di tendenze (trend) strategiche della tecnologia per il 2015, e uno delle tendenze del business dei prossimi 5 anni. Li riporto in questo articoletto perché forse ci possono interessare o incuriosire, almeno come riferimento, benché difficilmente dovremmo attenderci un sobbalzo di sorpresa.
Decalogo n.1 - Tecnologia per il 2015
1. Computing everywhere: Cearley dice che il trend non è sulle applicazioni ma piuttosto sui sistemi indossabili, sugli schermi intelligenti e cose simili. Microsoft, Google e Apple si combatteranno su molti aspetti di questo tipo di tecnologia. Si vedranno comparire sempre più sensori che genereranno sempre più dati e l’IT dovrà imparare a sfruttarli e a pensare a nuovi modi su come seguire efficacemente gli utenti e le loro interazioni con i produttori.
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2. The Internet of things: Sì, sembra un argomento ormai vecchiotto, tuttavia in questo campo c’è molto da fare. L’IT dovrà gestire una grande quantità di device e sviluppare efficaci modelli di business; è necessario far partire nuov iprogetti che abbraccino la “cultura del maker” in modo che la gente stessa suggerisca nuove soluzioni ai problemi. [Si pensi al successo della recentissima “Maker Fair” che si è tenuta al Parco della Musica di Roma…]. Leimprese spenderanno oltre 40 miliardi di dollari nel progetto, la realizzazione e l’esercizio dell’ Internet of things.
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3. 3D Printing: Anche di questo si parla da alcuni anni, ma ora le cose stanno cambiando rapidamente. Cearley dice che il 3D printing ha raggiunto un punto di svolta in termini di materiali e di riduzione dei costi. Occorre pensare a quali sono i modi in cui può rendere la produzione effettivamente più agile e conveniente. Riuscirà il 3D printing a guidare l’innovazione?
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4. Advanced, Pervasive and Invisible Analytics: Si tratta di un punto cruciale. L’analisi è il cuore dei modelli di sicurezza di prossima generazione. Cearley dice che l’IT deve studiare la conservazione dei dati basata sul legame tra repository multipli, in modo da rendere possibili nuove “viste” sui dati, quali le strutture d’uso e le “anomalie significative”.
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5. Context-Rich Systems: Questo è da tempo uno tra gli argomenti favoriti di Gartner, e a ragione. L’uso di sistemi che utilizzano informazioni di ambiente e di situazione su persone, luoghi e cose, al fine di fornire servizi (i cosiddetti “Location Dependent Services” che troviamo ad esempio nei telefonini) è certamente in ascesa. L’IT deve creare interfacce sempre più intelligenti verso la moltitudine di app e di dati che cicirconda.
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6. Smart Machines: è un settore in rapida crescita. Cearley indica il sistema IBM’s Watson che sta “imparando” a combattere il cancro, e una società mineraria, la “Rio Tinto”, che usa il trasporto automatico nelle proprie miniere. Saggezza virtuale, assistenti digitali e altri agenti software di servizi speciali saranno sempre più presenti dovunque.
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7. Cloud/Client Computing: trend già attivo nell’anno corrente ma Gartner afferma che c’è bisogno di sviluppare app native nel cloud invece di migrare quelle già esistenti nel loro ambiente.
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8. Software-Defined Applications and Infrastructure: Al fine di raggiungere l’agilità che i nuovi ambienti richiedono non possiamo (più) avere pesanti codici e reti predefinite. L’IT necessita di poter costruire relazioni dinamiche e le Software Defined technologies costituiscono una buona piattaforma di lancio.
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9. Web-Scale IT: Questo trend rimane abbastanza simile all’anno passato. Gartner sostiene che il Web-scale IT è unastruttura di global-class computing technologies che abilita i provider di large cloud services. Amazon, Google e altri stanno reinventando il modo in cui i servizi IT possono essere forniti e fruiti. Ciò richiede la riuscita del salto culturale che l’IT è chiamata a compiere.
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10. Risk-Based Security and Self-protection: Cearley afferma che tutte le strade del successo del futuro digitale passano attraverso la sicurezza. I trend riguardano la realizzazione di applicazioni che nascono autoprotette.
Decalogo n.2 - Business per i prossimi 5 anni e oltre
Un altro decalogo di previsioni, questa volta di business, è stato presentato da Plummer, un altro dei pezzi grossi di Gartner. Ho sempre ammirato l’abilità di simili personaggi nel costruire decaloghi: chissà come fanno a ottenere sempre proprio 10 voci! Comunque eccolo di seguito.
1. Dal 2018 il business digitale richiederà il 50% meno di lavoratori di business process e il 500% in più di "lavori chiave" nel business digitale, in confronto ai modelli tradizionali. Le imprese IT devono sviluppare nuove modalità di collaborazione per i ruoli IT non tradizionali.
2. Dal 2017 una parte significativa e dirompente del business digitale che verrà messo in campo sarà stata generata da algoritmi computerizzati. I CIO devono cominciare a simulare opzioni di business frutto di trasformazioni technology-driven.
3. Dal 2018 il costo totale delle operazioni di business sarà ridotto del 30% grazie a macchine intelligenti e servizi industrializzati. I CIO devono sperimentare il precursore tecnologico "almost smart machine" e i phantom robotic business process automation. E’necessario anche tenere in conto il miglioramento delle condizioni di assicurazione per gli impiegati come fattore di costo.
4. Dal 2020 l’aspettativa di vita dei paesi sviluppati salirà di 0,5 anni grazie all’adozione diffusa di tecnologie di monitoraggio della salute. I business leader devono esaminare l’impatto del miglioramento delle condizioni di assicurazione per gli impiegati e dei costi della salute come fattore competitivo.
5. Dalla fine del 2016 circa 2,5 miliardi di dollari di shopping on line sarà eseguito esclusivamente da mobile digital assistants . L’Apple Siri è un tipo di assistente, ma molti venditori on line offrono assistenza software, che può essere utilizzata o no. Gli executive marketing devono sviluppare tecniche che catturino l’attenzione sia dell’assistente digitale sia della persona.
6. Dal 2017 il comportamento dei clienti USA mobile farà sì che il 50% del ricavo del commercio online sia ottenuto dal commercio mobile. Gli executive marketing devono conoscere i portafogli mobili (wallet), quali Apple's Passbook e Google Wallet, come fattori di interesse per i consumatori e come incremento di ricavo.
7. Dal 2016, il 70% dei modelli di business digitale di successo si baserà su processi deliberatamente instabili, progettati per adattarsi ai cambiamenti delle esigenze dei clienti. I CIO devono creare una forza-lavoro agile, reattiva e che supporti la “liquidità” dell’organizzazione.
8. Dal 2017 più della metà degli investimenti R&D su prodotti e servizi di consumo sarà reindirizzata all’innovazione nell’esperienza di consumo. I produttori devono investire nello studio della clientela attraverso ricerche sociologiche.
9. Dal 2017 circa il 20% dei fornitori online di prodotti di consumo durevoli useranno il 3D printing per creare offerta di prodotti personalizzati. I business partner devono valutare il gap tra lo stato attuale (“as is”) e lo stato futuro (“to be”) in termini di processi, skill e tecnologia.
10. Dal 2018 i venditori al dettaglio che utilizzano messaggistica dedicate in combinazione con sistemi di posizionamento interno (sistemi che sanno che siete dentro o vicino a un negozio) vedranno un incremento del 20% delle visite dei clienti. I CIO devono curare i dati cheriguardano i clienti per dare supporto alle offerte real-time.
Conclusione
Quante di queste previsioni si avvereranno? Anche se nella mia esperienza professionale ho constatato varie volte il non avverarsi di previsioni insieme all’emergere di realtà che nessuno aveva previsto (come itelefonini, mai immaginati nemmeno dalla fantascienza!) perso che la maggior parte delle previsioni si avvererà. O meglio si avvereranno tutte quelle che avranno come conseguenza almeno due fatti: aumento della “comodità” (a volte più immaginario che reale) per il consumatore e diminuzione dei costi, soprattutto per il fornitore.