
Ormai l'argomento merita una specifica sezione del forum, Veicoli elettrici, nella quale si potranno collocare tutte le discussioni relative all'elettromobilità. Quali la tecnologia dei veicoli (batterie, inverter, BMS,...), i nuovi modelli, i problemi, le esperienze, le curiosità. Ma anche i sistemi di ricarica, le loro norme ed ovviamente anche tutti gli aspetti ambientali ed economici. Sui sistemi di ricarica mi permetto di segnalare a chi è non è esperto la lettura di questo mio articolo I sistemi per la ricarica conduttiva dei veicoli elettrici che ne è una introduzione concisa.
Piaccia oppure no, avremo tutti sempre più a che fare con i veicoli elettrici. La rivoluzione che sconvolgerà l'industria automobilistica è ormai iniziata. Nessuno sa dire se evolverà lentamente o se subirà improvvise accelerazioni. Sta di fatto che se l'industria automobilista non sarà in grado di andare incontro a questa importante rivoluzione tecnologia rischierà di esserne travolta (qualcosa di simile a quanto è successo nell'industria fotografica passata in pochi anni dalla tecnologia chimica a quella digitale).
Narra la storia che le prime automobili elettriche comparvero prima di quelle a combustione interna, alla fine del 19° secolo. Dopo una discreta diffusione nel periodo a cavallo degli ultimi due secoli, si sono successivamente quasi estinte a causa del miglioramento dei veicoli "termici" (soprattutto per l'invenzione del motorino di avviamento) e dell'aumento delle prestazioni richieste dagli automobilisti in termini di velocità e di autonomia. Però da circa 5 anni le cose stanno cambiando. Oggi tutti i grandi gruppi automobilistici hanno a catalogo valide automobili elettriche. In Europa, come in Giappone e in Nord America, si stanno progettando e installando importanti reti di stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
Cosa sta succedendo? Il "motore" che spinge questa rivoluzione tecnologica è l'evoluzione delle batterie elettriche, da sempre il "collo di bottiglia" dei veicoli elettrici. Per decenni le batterie disponibili avevano una densità di energia attorno al 30-50 Wh/kg. Con queste batterie le automobili erano lente, costose e di scarsa autonomia. Da qualche anno, però, si sono rese disponibili batterie di nuova generazione, derivate da quelle per i telefoni cellulari e i computer, capaci di superare la densità di energia di 150 Wh/kg. Con queste batterie un'automobile elettrica "media" (cioè con un pacco batteria non superiore ai 200 kg) garantisce una autonomia di percorrenza di 100-150 km. Ancora poco a confronto con un'automobile tradizionale ma comunque sufficiente per coprire, sia pure con alcune limitazioni, le esigenze di buona parte degli automobilisti, ipotizzando di eseguire la ricarica con cadenza giornaliera durante la sosta notturna. Nel frattempo si è scatenata la corsa alla realizzazione di batterie più efficienti e già diversi costruttori hanno annunciato un raddoppio delle prestazioni nel giro di pochissimi anni. In contemporanea si preannuncia una progressiva riduzione del costo delle batterie. Con queste prospettive c'è da pensare che il numero dei possibili acquirenti dei veicoli elettrici possa crescere di parecchio, visto che scarsa autonomia e costo elevato sono oggi i due più importanti ostacoli all'acquisto di una automobile elettrica. Guai, quindi, a farsi trovare impreparati all'avvento delle batterie della futura generazione.
In parallelo, un ruolo molto importante sarà svolto dai veicoli ibridi ricaricabili derivabili senza troppi sconvolgimenti dai veicoli ibridi non ricaricabili già molto popolari. Una batteria, anche relativamente contenuta, è in grado di garantire che una buona parte del chilometraggio globale sia effettuato tramite "spina", senza però il rischio di restare fermi per strada per l'esaurimento della batteria perché in caso di necessità subentra l'apporto del serbatoio di combustibili.
Un'ulteriore spinta verso i veicoli elettrici verrà data dalla nuova Direttiva Europea per la realizzazione di infrastrutture minime per la ricarica dei veicoli alimentati con carburanti alternativi tra i quali un ruolo importante sarà l'energia elettrica. Oggi l'uso di veicoli elettrici è limitato anche dalla mancanza di idonee infrastrutture di ricarica (soprattutto "veloci"). Gli Stati membri entro la fine del 2020 dovranno installare sufficienti punti di ricarica per permettere a questo tipo di veicoli di circolare sia nelle città che nelle aree suburbane (sono suggeriti almeno un punto di ricarica ogni 10 auto). La direttiva, inoltre, stabilisce gli standard tecnici obbligatori in tutta Europa visto che, dopo anni di discussione che coinvolgeva IEC, ISO e i relativi costruttori, ancora si era lontani da quella "presa unica europea" ritenuta essenziale per lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica.
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