Il minimo indispensabile.
Moderatore: carlomariamanenti
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Elencate il numero minimo di parametri da conoscere per calcolare l'area.Tutti semza tralasciarne nessuno.
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Antonino2017
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Sono ancora un po' assonnato ... (nottata movimentata
)
Dunque, parametri (letteralmente): valore della Base, valore dell'Altezza ed il numero 2.
La formula: B*A/2 non la considero un parametro.
Bye
Ser.Tom

Dunque, parametri (letteralmente): valore della Base, valore dell'Altezza ed il numero 2.
La formula: B*A/2 non la considero un parametro.
Bye

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triangolo generico: base, altezza A= (1/2)*b*h
Nel caso del disegno, forse c'è un trucco
:
se il triangolo rettangolo ha rapporti definiti fra i lati, basta la lunghezza di un lato.
Per esempio, un altro caso, considerate un triangolo equilatero.
saluti a serTom, ho visto ora cher mi ha preceduto..
Nel caso del disegno, forse c'è un trucco

se il triangolo rettangolo ha rapporti definiti fra i lati, basta la lunghezza di un lato.

Per esempio, un altro caso, considerate un triangolo equilatero.
saluti a serTom, ho visto ora cher mi ha preceduto..
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Questo è l'elenco, che mi ricordo, (... in realtà solo alcune le ricordavo, le altre le ho trovate...
) dei parametri che servono a seconda della tipologia di triangolo in questione:
Triangolo generico 1: se si conosce base e altezza, il già citato, classico e conosciutissimo
Triangolo generico 2: se si conosce la misura di tutti i lati (a, b, c), Formula di Erone
dove p è il semiperimetro del triangolo.
Triangolo generico 3: se si conosce il raggio del cerchio inscritto e il semiperimetro (p)
Triangolo rettangolo generico 1: si conoscono i cateti
Triangolo rettangolo generico 2: si conosce l'ipotenusa e un cateto
Triangolo rettangolo generico 3: si conoscono le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa (m e n) e l'ipotenusa stessa
Triangolo rettangolo notevole angoli 30° e 60° 1: conosco l'ipotenusa
... se ho ridotto bene la formula 
Triangolo rettangolo notevole angoli 30° e 60° 2: conosco il cateto con angolo di 60°
Triangolo rettangolo notevole angoli 30° e 60° 3: conosco il cateto con angolo di 30°
Triangolo equilatero: è il doppio dell'area riportata nei tre casi precedenti, dove l'ipotenusa diventa uno dei lati e il cateto con angolo di 30° corrisponde all'altezza.
Triangolo isoscele con angoli di 45°(è la metà di un quadrato...) 1: conosco uno dei due lati uguali
Triangolo isoscele notevole con angoli di 45°2: conosco la base
Triangolo isoscele notevole con angoli di 30°: è il doppio dell'area calcolata per i triangoli rettangoli notevoli con angoli di 30° e 60° dove i lati uguali corrispondono all'ipotenusa la base al doppio del cateto con angolo di 30° e l'altezza relativa alla base al cateto con angolo di 60°.
Questi sono tutti i casi che mi sono venuti in mente...
... però adesso mi viene il dubbio che forse non ho interpretato bene la domanda, ma comunque mi sono divertito a rinfrescarmi un po' le idee di geometria piana...
Max

Triangolo generico 1: se si conosce base e altezza, il già citato, classico e conosciutissimo

Triangolo generico 2: se si conosce la misura di tutti i lati (a, b, c), Formula di Erone

Triangolo generico 3: se si conosce il raggio del cerchio inscritto e il semiperimetro (p)

Triangolo rettangolo generico 1: si conoscono i cateti

Triangolo rettangolo generico 2: si conosce l'ipotenusa e un cateto

Triangolo rettangolo generico 3: si conoscono le proiezioni dei cateti sull'ipotenusa (m e n) e l'ipotenusa stessa

Triangolo rettangolo notevole angoli 30° e 60° 1: conosco l'ipotenusa


Triangolo rettangolo notevole angoli 30° e 60° 2: conosco il cateto con angolo di 60°

Triangolo rettangolo notevole angoli 30° e 60° 3: conosco il cateto con angolo di 30°

Triangolo equilatero: è il doppio dell'area riportata nei tre casi precedenti, dove l'ipotenusa diventa uno dei lati e il cateto con angolo di 30° corrisponde all'altezza.
Triangolo isoscele con angoli di 45°(è la metà di un quadrato...) 1: conosco uno dei due lati uguali

Triangolo isoscele notevole con angoli di 45°2: conosco la base

Triangolo isoscele notevole con angoli di 30°: è il doppio dell'area calcolata per i triangoli rettangoli notevoli con angoli di 30° e 60° dove i lati uguali corrispondono all'ipotenusa la base al doppio del cateto con angolo di 30° e l'altezza relativa alla base al cateto con angolo di 60°.
Questi sono tutti i casi che mi sono venuti in mente...
... però adesso mi viene il dubbio che forse non ho interpretato bene la domanda, ma comunque mi sono divertito a rinfrescarmi un po' le idee di geometria piana...


Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo [attribuita a Voltaire]
La gentilezza dovrebbe diventare lo stile naturale della vita, non l'eccezione [Siddhārtha Gautama]
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Max2433BO
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Definizione Enciclopedia Treccani: parametro, in matematica, variabile indipendente o coordinata suscettibile di assumere tutti i valori reali o complessi (p. reale o p. complesso) o anche, più in generale, valori che si rappresentano nei punti di un insieme aperto della retta reale o del piano complesso.
Se pertanto, come sembrerebbe, il triangolo rettangolo rgìffigurato rappresentasse la metà di un triangolo equilatero, per la nota relatzione tra base e altezza in tale fattispecie geometrica, si avrebbe che per il calcolo dell'area sarebbe necessario e sufficiente un solo parametro, ad es. l'ipotenusa "l" e quindi

Resta tuttavia da verificare se quello in figura sia un triangolo equilatero.

Se pertanto, come sembrerebbe, il triangolo rettangolo rgìffigurato rappresentasse la metà di un triangolo equilatero, per la nota relatzione tra base e altezza in tale fattispecie geometrica, si avrebbe che per il calcolo dell'area sarebbe necessario e sufficiente un solo parametro, ad es. l'ipotenusa "l" e quindi

Resta tuttavia da verificare se quello in figura sia un triangolo equilatero.

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Dimenticavo, per un triangolo qualsiasi:
conoscendo due lati e l'angolo compreso

conoscendo un lato e i tre angoli (
e
adiacenti
opposto)

conoscendo il semiperimetro (p) e gli angoli

conoscendo le coordinate dei vertici
con il determinante (non so minimamente di cosa si parla, questa l'ho trova per caso...
) si calcola

... giuro che la smetto!!!
Max
P.S.
Nell'ultima formula le parentesi erano tonde: non so se è un errore grave metterle quadre, ma non so come inserirle... Trovato!!!
EDIT:
Corretta formula per il calcolo dell'area date le coordinate dei vertici...
conoscendo due lati e l'angolo compreso

conoscendo un lato e i tre angoli (




conoscendo il semiperimetro (p) e gli angoli

conoscendo le coordinate dei vertici



... giuro che la smetto!!!


P.S.

EDIT:
Corretta formula per il calcolo dell'area date le coordinate dei vertici...
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...
non ti preoccupare
Carlo51, io mi sto divertendo a spulciare i miei vecchi libri di scuola per vedere cosa trovo... 



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Io non ho detto che quello in figura è un triangolo
.Potrebbe essere la qualunque cosa.
Si consideri quella che voi igenuamente definite ipotenusa e si consideri su di essa un punto qualunque. Questo punto può essere un angolo piatto (l'ipoteusa è quindi un segmento) ma potrebbe anche essere un angolo di valore superiore a 0° ed inferiore a 1°...impossibile da percepire ad occhio nudo, in tal caso siamo di fronte ad un quadrilatero...se gli angoli "minuscoli" sono due i lati sono 5 ecc..ecc... Quindi la risposta esatta è: occorre specificare di che figura si tratta.
http://utenti.quipo.it/base5/geopiana/evanesc.htm

Si consideri quella che voi igenuamente definite ipotenusa e si consideri su di essa un punto qualunque. Questo punto può essere un angolo piatto (l'ipoteusa è quindi un segmento) ma potrebbe anche essere un angolo di valore superiore a 0° ed inferiore a 1°...impossibile da percepire ad occhio nudo, in tal caso siamo di fronte ad un quadrilatero...se gli angoli "minuscoli" sono due i lati sono 5 ecc..ecc... Quindi la risposta esatta è: occorre specificare di che figura si tratta.
http://utenti.quipo.it/base5/geopiana/evanesc.htm
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Antonino2017
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Rispondo ovviamente non per polemica, ma per puro amore dialettico e divertimento.
Non bisognerebbe mai, e ne sono convinto, come ho già anche asserito nel thread "Il Parallelogramma" al punto 21 sub A), ricorrere alle figure e soprattutto come base per richieste di dimostrazioni e ancor più se non precedute da proposizioni descrittive, e raramente anche come strumenti esemplificativi di passi dimostrativi.
Grande lezione dunque questa che ci dà
Antonino2017, o meglio che ci darebbe se lui medesimo non fosse caduto nell'ingenuità che ci attribuisce: avendo infatti egli utilizzato FIDOCADJ, ero andato a vedere, prima della mia risposta al punto 5, le istruzioni definitorie della figura che risultavano essere tre LI: un triangolo dunque, ma dove non era possibile dedurre di qual tipo fosse. Per questo al punto 5 dicevo:
intendendo implicitamente nella risposta che si trattasse della metà di un triangolo equilatero, così come sembrava in apparenza essere!

Non bisognerebbe mai, e ne sono convinto, come ho già anche asserito nel thread "Il Parallelogramma" al punto 21 sub A), ricorrere alle figure e soprattutto come base per richieste di dimostrazioni e ancor più se non precedute da proposizioni descrittive, e raramente anche come strumenti esemplificativi di passi dimostrativi.
Grande lezione dunque questa che ci dà

Carlo51 ha scritto:Resta tuttavia da verificare se quello in figura sia un triangolo equilatero.
intendendo implicitamente nella risposta che si trattasse della metà di un triangolo equilatero, così come sembrava in apparenza essere!

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