Premessa (che si può benissimo saltare)
Ho abbastanza abbandonato l'impegno elettrotecnico che nasceva dal mestiere che avevo esercitato per qualche decennio.
Seguire l’evoluzione tecnica essendo fuori dal mondo attivo del lavoro, a lungo andare non è possibile. Finiscono per sparire le motivazioni. Almeno per come sono io. L'età raggiunta poi mi fa sentire sempre più incapace non solo di seguire il progresso tecnico, ma anche di mantenere le poche capacità didattiche acquisite.
Mi dispiace naturalmente, ma penso sia impossibile opporsi alla parabola lungo cui si sviluppa la nostra vita.
Per quel che posso seguo ancora il sito che, in un bilancio della mia attività tecnica e didattica, è probabilmente ciò che mi è riuscito meglio. Non è granché professionalmente, ma fino a lì sono arrivato.
Mi spiace di non essere riuscito a rendere quest'attività qualcosa di più che un gioco appassionante ed utile, almeno credo lo sia stata ed ancora lo sia per merito di chi continua a parteciparvi.
Lo sviluppo del contenitore, come ho già ripetuto più volte si è fermato, perché non si può lavorare gratis.
Ad ogni modo, finché continua a galleggiare può ancora starci in questo vasto mare, anche se le varie esigenze normative, che spesso non comprendo, generano intralci ed apprensione.
Il merito del galleggiamento va a molte figure importanti che ringrazio per la fedeltà, la fiducia, la competenza spesso eccelsa. Potrei fare molti nomi, ma chi leggerà queste righe, se non è un nuovo iscritto, li conosce bene; e se è un nuovo iscritto avrà modo di conoscerli partecipando al forum e sfogliando i loro blog.
Mi sento anche sempre più distante dai problemi del mondo, diciamo, che funziona come vuole e non secondo come sarebbe bello funzionasse. Disastri di tutti i generi, guerre assurde, ognuna con un dio che nessuno ha mai visto né in qualche altro modo sperimentato, invocato addirittura per giustificarla; tutti che sostengono che è sempre colpa degli altri; ricchezza squilibrata con lussi sfrenati da una parte ed indigenze inconcepibili dall’altra; insensata brama di potere di alcuni, odio che porta ad incomprensibili ed orrende azioni, un insieme di nefandezze che sembrano ineliminabili ed intrinseche purtroppo al funzionamento del nostro mondo. Non ci sono solo queste brutture, per fortuna, ma c'è altro di molto bello, affascinante, meritevole di essere apprezzato, come i gesti di amore, di generosità, di coraggio; i piaceri semplici derivanti dal soddisfacimento dei bisogni fondamentali; le abilità infinite che si manifestano nelle arti e nella scienza; l'incanto della natura. Ma ogni bellezza è sempre aggrovigliata con il suo contrario che appare impossibile eliminare. Almeno così è stato finora. Non ho la minima idea di come potrà essere il futuro, ma sembra che l'umanità faccia il possibile per sparire anche senza l'arrivo di un asteroide.
Tutte le grandi idee sociali mi hanno deluso; ognuna in un modo o nell’altro si deforma e finisce per corrodere l’umanità, anche se non saprei bene come definire questo concetto astratto che dovrebbe rappresentarci. Sento quindi inutile ogni idea diversa da quella di rifugiarsi in sé stessi cercando di cavarsela in qualche modo.
Lo so, non è una conclusione edificante, senz’altro di un nichilismo fastidioso per chi crede ancora in ideali sull’organizzazione sociale, ma tant’è: sarà l’età.
Pensavo di riuscire a capire maggiormente le cose del mondo, ma non ci sono riuscito per cui lascio agli altri la capacità di comprendere e di agire.
Io ho gettato la spugna.
Però devo dire che quando vedo nel mio nuovissimo nipotino il sorriso, la gioia, l'interesse per la scoperta del mondo che lo circonda, mi sento in dovere di credere che l'umanità troverà una strada per migliorare se stessa e vivere serenamente.
Un mio hobby
Incapace di fare qualcosa per gli altri, cerco allora di fare qualcosa per me. Spero che mi procuri piacere e che magari possa essere gradito alle persone care più vicine. Non so se il mio agire abbia un qualche valore, se pur minimo, perché sento sempre enormi i miei limiti.
Se avessi potuto scegliermi delle capacità, tra le prime, se non la prima, ci sarebbe stata quella di essere abile nel disegnare e dipingere, e di scrivere qualcosa in grado di suscitare emozioni.
Un desiderio che mi ha comunque accompagnato inducendomi a farlo diventare almeno un hobby.
Di solito per i miei esercizi pittorici uso i colori acrilici.
Mi sono anche esercitato con gli acquerelli che gli amici di EY mi hanno regalato nell'incontro di Verona di quasi otto anni fa ormai.
Recentemente ho acquistato dei pastelli ad olio. Non ho studiato molto il modo di usarli per cui improvviso, osservo quel che mi viene, ed alla fine lo accetto anche pur sapendo le difficoltà che ho incontrato e non ho saputo superare. Ma forse, penso, basta non farle presenti.
Ho usato una carta piacevole devo dire, robusta e con una bella grana. Il formato è il 24x30 centimetri.
Ho deciso di mostrare anche in questo spazio,(oltre che nel profilo FB che ho aperto un anno fa dopo non aver mai considerato di partecipare a tale social, che in fondo non è male ed abbastanza adatto a quelli della mia età) i miei primi
10 esercizi con i pastelli ad olio
Ho iniziato con questo tramonto sull'Adige
quindi ho provato un ritratto
Poi sono passato ad una via polesana per un amico di FB che a quella via ha dedicato un piccolo gruppo.
Mi sono quindi cimentato con un paio di cover
una impressionista
ed una da "Madonnnaro"
Quindi sfogliando le foto dell'album di famiglia, ho cercato di riprodurre alcuni ritratti vintage
Naturalmente non potevo non cercare di regalare una rosa alle precedenti quattro ragazze, molto importanti per la mia vita, che ho cercato di rappresentare meglio che potevo nella speranza di dimenticare il tempo che passa, o meglio impedirmi di contare le oscillazioni del pendolo che accompagna le nostre azioni.