Nel forum un utente ha chiesto cosa succede se si interrompe una delle resistenze di un carico trifase collegato a stella.
La risposta gli è stata data, ma poiché ne avevo iniziata una anch'io, ho deciso di concluderla in questo articolo.
Si tratta di un semplice esercizio sul trifase fondamentalmente.
Già che c'ero comunque l'ho affrontato con diverse metodologie: il classico Millman e la scomposizione dei sistemi dissimmetrici.
Insomma un bell'esercizio per tenere la mente in esercizio.
Non ci sono solo le parole incrociate, i cruciverba crittografici o i quiz di carlomariamanenti ;-).
Indice |
Il circuito
Consideriamo allora il seguente circuito trifase con carico a stella resistivo squilibrato (R1,R2,R3)ed alimentazione simmetrica ().
Si devono trovare le tensioni ai capi delle resistenze ().
Poniamo
quindi
- Nota: Il centro stella dei generatori è indicato con il numero 0, quello delle resistenze con la lettera O
La
soluzione classica
consiste nel trovare innanzitutto la tensione tra i due centro-stella O e 0 applicando Millman
Nota tale tensione si possono ricavare le tensioni ai capi delle singole resistenze
Il problema è praticamente già risolto, ma esaminiamo i casi particolari.
Se
le resistenze sono uguali
R1 = R2 = R3 = R
il carico si dice equilibrato e si ha
Il centro stella dei generatori, 0, e quello dei carichi, O, sono equipotenziali. Ai capi di ogni resistenza del carico c'è proprio la tensione di fase del sistema, cioè la concatenata diviso la radice quadrata di tre.
Le tensioni sulle resistenze coincidono con le tensioni dei generatori della rispettiva fase
Variazione di una resistenza
Supponiamo che le resistenze delle fasi due e tre, uguali tra loro, rimangano immutate, mentre quella della fase uno varia.
Poniamo perciò
R2 = R3 = R
e rielaboriamo in questo modo l'espressione della tensione tra i due centri stella
Il centro stella delle resistenze O si sposta dunque lungo la linea tratteggiata, parallela ad
Il vettore è concorde con
quando R1 < R, discorde quando R1 > R
Quando c'è una
resistenza interrotta
cosa che si può schematizzare con una resistenza infinitamente grande
si ha
In questo caso la tensione tra i centri stella è la metà della tensione della fase interrotta; il centro stella O si localizza sulla mezzeria del vettore ; le due resistenze delle altre due fasi, risultano in serie ed alimentate dalla tensione concatenata, cioè la tensione tra i fili 2 e 3. Ai capi di ciascuna di esse c'è dunque una tensione pari alla metà della concatenata. Tra i due terminali della resistenza interrotta, c'è una tensione pari ad una volta e mezza la tensione della fase interrotta.
Con una
resistenza cortocircuitata
R1 = 0 quindi
Il centro stella O coincide con il punto 1, estremo del fasore
La tensione tra i due centri stella è dunque pari alla tensione di fase della resistenza cortocircuitata.
Quindi
Ai capi delle altre due resistenze c'è ora la tensione concatenata.
L'esercizio-risposta è qui concluso, ma per ulteriore allenamento, propongo l'analisi dello stesso circuito mediante
le componenti simmetriche
Consideriamo diverse le tre resistenze della stella. Si ha pertanto una
rete non simmetrica
cui applicheremo il metodo di soluzione descritto anche qui
Come mostrato in un esercizio dello stesso tipo, svolto dieci anni fa: mamma mia come passa il tempo! :-) (anche se, in realtà, su che cosa sia il tempo, c'è un lungo discorso da fare; ma sarà lo spunto per un altro articolo ;-) ),
per una stella squilibrata si può scrivere per le componenti simmetriche il sistema seguente
dove sono le componenti simmetriche della terna di tensioni precedentemente indicata con
, mentre
sono quelle della terna di correnti,
, che percorrono le impedenze.
sono invece le componenti simmetriche delle impedenze di una stella che si calcolano come indicato nell'articolo già linkato
Nel nostro caso ; per R2 = R3 = R si ha:
(ricordando che 1 + α + α2 = 0)
La tensione tra i centri stella non è altro che la componente omopolare:
Tenendo presente che
mentre essendo simmetrico il sistema delle tensioni concatenate, ed
sostituendo nel precedente sistema, otteniamo
che permette di trovare le incognite
quindi
che è uguale (per fortuna :-) )all'espressione trovata applicando Millman nella prima parte.
Avrei potuto accontentarmi di questo risultato ottenuto dopo innumerevoli passaggi matematici, inutili dal punto di vista pratico, vista la semplicità della soluzione classica.
Invece ho voluto proseguire calcolando, per questa via, anche le correnti, così, per proporre un'esercitazione sull'uso delle componenti simmetriche.
dove
per si ha
per R1 = 0 si ha
Insomma, dai, per una via complessa siamo riusciti a mostrare la correttezza di una cosa semplice ;-)
Ma non finisce qui! :-).
Le componenti simmetriche sono molto usate nello studio dei guasti e l'interruzione di un conduttore di fase è un guasto classico. Ed è quanto succede se una resistenza si interrompe.
Consideriamo in questo caso la
rete simmetrica
Tutte le resistenze della stella sono uguali ad R. Le tensioni di alimentazione sono simmetriche.
Esse costituiscono una terna diretta di valore Edv
L'interruzione della fase 1 è rappresentata dalla rete che segue
Tutto avviene come se nella sezione di interruzione fosse imposta la terna dissimmetrica di tensioni
Anche la terna delle correnti diventa dissimmetrica essendo
Scomponendo la terna delle tensioni nelle sue componenti simmetriche (secondo le [2] linkate) si ottiene
Per le componenti simmetriche della terna di correnti, si ha invece la relazione
I tre bipoli di sequenza visti dalla terna dissimmetrica che definisce l'interruzione sono così rappresentabili
- NB:
, cioè la tensione del generatore della fase 1, che si ha a vuoto nella :sezione interrotta tra il punto 1 ed il centro stella, 0, dei generatori.
e definiscono tre equazioni che, con le tre precedenti, danno luogo al sistema
che consente di ricavare tutte le componenti di sequenza delle tensioni e delle correnti.
Scrivendo la terza equazione tenendo conto delle altre relazioni si ottiene
quindi
Le impedenze di sequenze si determinano imponendo una terna di sequenza diretta, una di sequenza inversa ed una di sequenza zero tra i terminali 11', 22', 33'
Troveremo immediatamente che mentre
.
Solo la presenza del filo neutro e/o la considerazione delle capacità di esercizio, fanno sì che abbia un valore finito, al limite nullo se nulla è l'impedenza del neutro.
Con questo valori si trova che
risultato che ci era (per fortuna :-))già noto.
Procedendo con i calcoli troviamo tutte le altre grandezze. Ma prima osserviamo che le equazioni del sistema consentono di trovare tutti i risultati ragionando sul circuito che considera insieme tutti e tre i circuiti di sequenza. Poiché
si può considerare il seguente circuito
e determinare con esso tutte le grandezze di sequenza con i soliti metodi.
Ad esempio
quidi
da cui
Per le impedenze di sequenza note abbiamo
Anche quest'ultimo risultato che ci era già noto.
Beh non saprei come complicare ulteriormente un esercizio semplice.
Però, dai, è una bella soddisfazione ottenere sempre gli stessi risultati con percorsi derivanti da concetti diversi. E' un modo per rassicurarsi su quel che si pensa di aver capito.