Un giorno speciale.
Un giorno di quelli che uno aspetta, immagina, e un po' teme, se, come me, è poco abituato (per non dire niente) a riunioni, convegni, manifestazioni, festeggiamenti.
Un giorno che però, quasi per magia, quando arriva riesce bene, scorre leggero e piacevole, e senti che resterà dentro di te per sempre.
Un giorno importante per me e per l'attività che mi accompagna da quindici anni.
E' il giorno di un meeting: il meeting di Electroyou 2016
Non ho molta dimestichezza con le riunioni pubbliche; ho sempre l’impressione di non aver nulla di interessante da dire, e la paura di rimanere letteralmente bloccato per assoluta mancanza di parole nel momento in cui mi si richiede un'opinione, o una semplice impressione.
Ad ogni modo per trent’anni sono stato costretto, come insegnante, ad espormi ad un piccolo pubblico fatto di una ventina di ragazzi che, in genere, non intimoriscono più di tanto, a dire il vero. Inoltre c’era l’Elettrotecnica che mi aiutava a trovare qualche argomento da sviluppare, se pur in modo elementare.
Per l’età che ho, abbastanza maggiore di quella della stragrande maggioranza dei partecipanti al meeting, potrei quasi sentire di essere tornato indietro negli anni e di immaginare di essere di nuovo con i miei ragazzi, a molti dei quali, in questo caso, non ho proprio più nulla da insegnare di elettrotecnica o impianti, tantomeno di elettronica, ma da cui ho ormai solo da imparare.
Che posso dire allora a questi nuovi ragazzi?
Beh, innanzitutto che sono un gruppo che, in questi anni mi ha dato molte soddisfazioni, che ci sono stati sì alti, bassi, qualche incomprensione, qualche divergenza, come in ogni interazione tra persone del resto, ma che a consuntivo finiscono per prevalere gli aspetti positivi: lo scambio di conoscenze che ha permesso a tutti di crescere, l’amicizia virtuale che si è nel tempo consolidata e che, in molti casi, da virtuale è diventata reale.
L’attività virtuale ha sì tanti difetti, ma non sono che l’inevitabile altra faccia di una medaglia che genera opportunità di crescita, impensabili fino a pochi anni fa, attraverso lo scambio di conoscenze scientifiche, tecniche, culturali ed umane.
Sono opportunità che si deve saper cogliere, affinando la capacità di distinguere le nozioni serie dalle chiacchiere inutili e dagli inganni.
Io credo che, nel nostro piccolo, è un tentativo che come comunità Electroyou abbiamo fatto, che stiamo ancora facendo, che spero continueremo a fare.
Perciò il graditissimo incontro di questo 8 ottobre 2016, sicuramente per me indimenticabile, è un po’ il suggello di un’attività svolta insieme, che insieme abbiamo cresciuto e che, credo lo si possa dire, un senso lo ha avuto, ancora in fondo lo possiede, come questo meeting testimonia, e spero che in futuro possa continuare ad averlo.
Sono molto felice per come si è svolto e spero che in ognuno dei partecipanti si sia sviluppata la piacevole sensazione che io ho provato e che porterò per sempre con me.
Una speranza che, voglio rischiare al massimo, ho avvertito come certezza.
Ringrazio perciò tutti veramente di cuore:
- carlomariamanenti che ne è stato l'ideatore e l'infaticabile promotore (e dal quale ci aspettiamo un resoconto dei suoi, ispiratori di quei racconti che abbiamo imparato a gustarci: insomma ambiamo tutti a diventare qualcuno dei personaggi che lui sa tratteggiare con sagace e bonaria ironia);
- mario_maggi che si era proposto perfino di venirmi a prelevare a casa purché partecipassi, sottoponendosi ad un tour de force automobilistico che solo un impavido giovane come lui saprebbe affrontare. Devo dire che non ho dubbi che sarebbe riuscito nell'impresa visto poi l'audacia con cui ha saputo affrontare in polo a maniche corte la sferzante brezza autunnale del pomeriggio veronese;
- giovanni schgor una bandiera di passione e serietà, che sventola fin dagli albori dell'allora Electroportal, e di cui ho potuto apprezzare l'innata simpatia, la cordialità ed un'energia che il tempo si guarda bene dallo scalfire;
- mike che mi ha permesso di vedere unita all'incontestabile autorevolezza virtuale, l'autorevolezza fisica che non inibisce convivialità e cordialità;
- fairyvilje simbolo dei nostri giovani capaci, che, ci augureremmo tutti, la nostra Italia dovrebbe riuscire a trattenere e valorizzare come meriterebbero;
- waltermwp che mi ha permesso di scoprire la fonte fisica all'origine di post impattanti ed articolati, motivazione di riflessioni e riletture;
- speedyant uscito finalmente dal bozzolo virtuale che mi impediva di immaginarlo;
- banjoman che mi ha sorpreso per il portamento sicuro che ha cancellato le difficoltà che ha dovuto affrontare, come tutti sappiano;
- alx77 che ci ha permesso di conoscere banjoman;
- Piero Azzoni e
- Riccardo Azzoni che lavora col papà Piero, con piena soddisfazione del papà, e che mi ha fatto rivivere i momenti belli che ho avuto la fortuna di trascorrere con Nicolò nella costruzione di EY;
- MassimoB del quale ho potuto sperimentare l'entusiasmo e l'interesse che traspaiono dai suoi interventi;
- Piercarlo che con costanza continua ad arricchire il forum con suoi interventi variegati e di ampio respiro, che spaziano dall'elettronica ai problemi ambientali, sociali ed economici, e con cui, finalmente, ho potuto scambiare parole non attraverso il telefono;
- Clavicordo giunto da Roma per conoscere fisicamente le entità virtuali con cui sa accendere discussioni sempre di notevole peso specifico. Peccato che nel locale non ci fosse un pianoforte. Sarebbe stato meraviglioso avvolgere il meeting nelle note di Chopin che sarebbero uscite dai tocchi delle sue dita.
- Paolino che dopo dieci anni finalmente ho potuto conoscere fisicamente, una delle colonne su cui ha iniziato ad erigersi questa comunità virtuale;
- Davidde, altra colonna degli albori, di cui ancora ricordo l'incoraggiamento avuto durante uno degli episodi più spiacevoli verificatosi nel sito, con le parole prese dall'Attimo fuggente, "Capitano, mio capitano..." e che avevo già avuto il piacere di incontrare nei precedenti meeting di Bologna (cinque anni fa! Mamma mia, come passa il tempo, è la frase fatta che subito risuona nella mia testa);
- CarloC ingegnere elettronico di eccelsa potenza che sa diffondere negli incontri la simpatia e l'ironia della sua toscanità;
- Tardofreak persona conviviale di cui un meeting come il nostro non può fare a meno, sempre presente a partire da quelli di Bologna, e che, con una forza che deve essere di esempio per tutti, ha saputo superare prove durissime che la vita impone;
- PietroBaima, il fisico bestiale cui va tutta la mia riconoscenza per essere venuto da Londra per conoscerci, e di cui ho potuto apprezzare la semplicità e la simpatia. Sulla competenza, fisica ed elettronica, non dico nulla tanto tutti la conoscono benissimo;
- DirtyDeeds altra supercolonna elettronica e fisica che si accompagna ad una cordialità innata;
- IsidoroKZ il nostro riconosciuto guru elettronico, ma non solo, che ama mimetizzare la sua autorevolezza con un atteggiamento mite e giocoso, non artefatto, ma intrinseco al bambino curioso che dovrebbe annidarsi sempre dentro ciascuno di noi. Quel bambino che è la speranza e l'artefice di un mondo che, nonostante tutto, deve tendere alla costruzione della felicità o almeno della serenità, nonché della fraternità.
Ovviamente, infine, non posso tralasciare Marco, mio figlio, che mi ha accompagnato sollevandomi un po' da mie paure spesso ingiustificate, e Giovanna, la compagna, l'amica, la complice, la sicurezza e l'allegria della mia vita.
Peccato non fosse presente fisicamente Nicolò impegnato nella sua avventura londinese, ma, come potete immaginare dentro di me la sua presenza è costante.
Grazie a tutti voi per il vostro magnifico regalo