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La teoria cinetica dei gas: velocità molecolari e temperatura

Indice

Premessa all'articolo

Dopo i quattro articoli dedicati ai gas in cui abbiamo parlato di pressione, temperatura, legge dei gas ideali e miscele di gas e dei gas reali, chiudiamo "il capitolo gas" illustrando in via panoramica la teoria cinetica dei gas.
Ci proponiamo in questo articolo di ricavare una relazione tra le velocità molecolari e la temperatura.


Le ipotesi di partenza

La teoria cinetica dei gas fornisce una spiegazione microscopica della legge di Boyle e una descrizione meccanica microscopica della temperatura come misura dell'energia cinetica media delle molecole di un gas.
Le ipotesi di partenza della teoria cinetica dei gas sono le seguenti:

  • un gas puro consiste in un grande numero di molecole identiche separate da distanze che sono grandi rispetto alle loro dimensioni;
  • le molecole del gas sono costantemente in moto, in direzioni casuali e con una distribuzione di velocità;
  • tra una collisione e l'altra le molecole non esercitano forze tra di esse, e quindi tra una collisione e l'altra le molecole si muovono in linea retta con velocità costante;
  • le collisioni delle molecole con le pareti del recipiente sono elastiche : durante la collisione non c'è perdita di energia.


Il significato della temperatura

Cerchiamo di adoperare la teoria cinetica dei gas per ricavare una relazione tra pressione, volume e moto delle molecole in un gas ideale. Un confronto con la legge dei gas ideali consentirà di comprendere meglio il significato della temperatura.


A tal fine consideriamo un recipiente con forma di una scatola rettangolare di lunghezza l con le facce ai due estremi di area A.


Poniamo nella scatola una singola molecola con velocità u in una certa direzione. Per indicare il valore della velocità in m / s e la direzione del movimento nella figura che segue, la rappresenteremo con una freccia (un vettore) \overrightarrow{v}, la cui lunghezza è uguale al valore della velocità (scalare) u e che punta nella direzione del moto della molecola.



La velocità può essere rappresentata anche dalle sue componenti lungo i tre assi delle coordinate : vx, vy, vz.
Queste sono legate a u dalla relazione del teorema di Pitagora:


u^{2}=\ v_{x}^{2}+v_{y}^{2}+v_{z}^{2}\ .


La quantità di moto di una molecola, \overrightarrow{p}, è data dal prodotto tra la sua velocità e la sua massa, m. Quando la molecola compie una collisione elastica con una delle pareti di area A agli estremi della scatola, le componenti lungo y e z della velocità, vy e vz, non cambiano, mentre la componente lungo x (perpendicolare ad A) cambia di segno, come si può dedurre dalla figura seguente:


La variazione della quantità di moto lungo la componente x, Δpx,mol, è:


\Delta p_{x,mol}=\ quantit\grave{a}\ di\ moto\ finale\ -\ quantit\grave{a}\ di\ moto\ iniziale\ =
m(-v_{x})-mv_{x}=-2mv_{x}\ .


La quantità di moto totale del sistema (cioè molecola più scatola) deve conservarsi e quindi questa variazione di quantità di moto deve essere eguagliata da una uguale variazione di quantità di moto della parete:


\Delta p_{x,parete}=2mv_{x}\ .


Dopo questa collisione con la parete, la molecola inverte la sua direzione e finisce per collidere con la parete opposta e ritorna dopo ancora verso la prima parete. Fra i due urti può capitare anche che collida con la parete superiore od inferiore oppure con quelle laterali.
Questi urti, però, non cambiano vx e il tempo trascorso tra due collisioni con la parete iniziale non cambia (si veda in proposito la prima figura dell'articolo).
La distanza percorsa nella direzione x è 2l e la componente della velocità in quella direzione è vx, per cui il tempo che intercorre tra le collisioni tra le due pareti opposte è:


\Delta t=\ \frac{2l}{v_{x}}\ .


Ogni secondo la quantità di moto trasferita alla parete sarà data dalla variazione della quantità di moto per collisione, Δpx,parete diviso per Δt:


\frac{\Delta p_{x,parete}}{\Delta t}=\ \frac{2mv_{x}}{2l/v_{x}}=\ \frac{mv_{x}^{2}}{l}\ .


Per la seconda legge di Newton la forza esercitata sulla parete dalle ripetute collisioni della molecola è:


f=\ ma=\ m\frac{\Delta v}{\Delta t}=\ \frac{\Delta p}{\Delta t}=\ \frac{mv_{x}^{2}}{l}


Supponiamo ora che nella scatola a muoversi sia un numero N grande di molecole indipendenti di massa m con componenti di velocità nella direzione x uguale a vx1, vx2, vx3 e così via.


La forza totale esercitata sulla parete dalle N molecole è pari alla somma delle forze esercitate da ciascuna delle molecole:


F=\ \frac{mv_{x1}^{2}}{l}+\frac{mv_{x2}^{2}}{l}+\ \cdots\ +\frac{mv_{xN}^{2}}{l}=\ \frac{Nm}{l}\overline{v_{x}^{2}}

dove:


\overline{v_{x}^{2}}=\ \frac{1}{N}(v_{x1}^{2}+v_{x2}^{2}+\ \cdots\ +v_{xN}^{2})\ .


La quantità \overline{v_{x}^{2}} è la media dei quadrati delle componenti lungo x della velocità delle N molecole e si ottiene sommando \overline{v_{x}^{2}} per le N molecole e dividendo per N. La pressione è la forza totale esercitata sulla parete divisa per l'area A:


P=\ \frac{F}{A}=\ \frac{Nm}{Al}\overline{v_{x}^{2}}\ .


Dato che Al è il volume V della scatola, si conclude che:


PV=\ Nm\overline{v_{x}^{2}}\ .


Le molecole gassose non hanno una direzione preferenziale di movimento, per cui \overline{v_{x}^{2}}, \overline{v_{y}^{2}} e \overline{v_{z}^{2}} saranno uguali tra di loro. Si ha quindi che:


u=\ \overline{v_{x}^{2}}+\overline{v_{y}^{2}}+\overline{v_{z}^{2}}= 3\overline{v_{x}^{2}}


e cioè:

PV=\ \frac{1}{3}Nm\overline{u^{2}}

dove \overline{u^{2}} è la velocità quadratica media delle molecole del gas.


Dalla legge dei gas ideali:


PV=\ nRT

si può scrivere:


\frac{1}{3}Nm\overline{u^{2}}=\ nRT\ .


Abbiamo ottenuto con questa equazione una relazione tra le velocità molecolari e la temperatura, che può essere anche semplificata.
Nell'equazione compare il numero di molecole N a sinistra e il numero di moli n a destra.


Ricordando che:


N=\ nN_{A}


dove NA è il numero di Avogadro, dividendo ambo i membri per n otteniamo:


\frac{1}{3}N_{A}m\overline{u^{2}}=\ RT\ (1)\ .


Qualche riflessione

Sull'equazione (1) possiamo fare due osservazioni.


PRIMA OSSERVAZIONE
L'energia cinetica di una molecola di massa m che si muove con velocità u è data da:


\ \frac{1}{2}mu^{2}\ ,


quindi l'energia cinetica media di NA molecole (1 mole) è pari a :


\overline{E}=\ \frac{1}{2}N_{A}mu^{2}\ .


Questo è il lato sinistro dell'equazione, ma con il fattore \frac{1}{2} invece che \frac{1}{3} :


\overline{E}=\ N_{A}m\overline{u^{2}}=\ \frac{3}{2}\times \left ( \frac{1}{3}N_{A}m\overline{u^{2}} \right )=\ \frac{3}{2}RT\ .


L'energia cinetica di una singola molecola, \overline{\varepsilon }, si ottiene dividendo \overline{E } per il numero di Avogadro:


\overline{\varepsilon  }=\ \frac{3}{2}k_{B}T


dove kB è detta costante di Boltzmann, pari a R / NA. L'energia cinetica media delle molecole di un gas dipende solo dalla temperatura e non dipende dalla massa delle molecole o dalla loro densità numerica.
Questa relazione è il risultato più importante della teoria cinetica dei gas.



SECONDA OSSERVAZIONE
Notiamo che se m è la massa di una singola molecola allora la massa di 1 mole di molecole è pari a NAm, che verrà indicato con il simbolo M.
Possiamo scrivere quindi che:


\overline{u^{2}}=\ \frac{3RT}{M}\ .


La velocità quadratica media di una molecola di gas sarà direttamente proporzionale alla temperatura e inversamente proporzionale alla sua massa.
Le molecole si muovono più velocemente a temperatura più elevate, mentre molecole leggere si muovono più velocemente di quelle pesanti alla stessa temperatura.


Bibliografia

Chimica moderna - Oxtoby, Gillis, Campion.

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