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Un tubo da disegnare.


L’idea era quella di provare la nuova versione di FidocadJ un occasione per distrarsi disegnando e ascoltando un po’di buona musica. Pertanto pronta la tavola di disegno by FidocadJ v0.24.7delta,pronta la musica di sottofondo ma .. non ho un tubo da disegnare, anzi un tubo ce lo avrei : il precursore degli attuali dispositivi elettronici a semiconduttori , il tubo elettronico o valvola termoionica (..sarà poi corretto il termine termoionica..eusa_think.gif ) un componente che oggi mantiene egregiamente un posto fra i semiconduttori, seppur in un settore di nicchia dell’elettronica valvolare,come quello dell’amplificazione (e pre)audio hi-fi, grazie alle sue particolari caratteristiche elettriche ed al suo indubbio fascino vintage, che lo rendono ancora largamente apprezzato dagli amanti del settore e dai nostalgici dell’analogico,come il sottoscritto. E così rispolverato un testo di tecnologie elettroniche, molto datato, provo a regalarmi/vi un tubo elettronico, disegnandolo ovviamente ..
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Il tempo dedicato al disegno del tubo elettronico, mi lascia poco spazio, solo per una sua breve descrizione (anche perché non saprei scrivere di più ).
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Il tubo elettronico è costituito da un elemento detto catodo che quando riscaldato ad una determinata temperatura emette elettroni (può essere a riscaldamento diretto, oppure a riscaldamento indiretto), e da una o più griglie(il numero delle griglie varia da uno a sei) che hanno appunto la funzione di controllare l’emissione di elettroni, poi è presente un ulteriore elemento detto anodo o placca (assume diverse forme e sono molto precise nella loro struttura) che è deputato a raccogliere gli elettroni che sono passati attraverso le griglie.


L’insieme di questi elementi sono racchiusi in un involucro,costituito da un’ampolla di vetro, dal quale poi fuoriescono i reoforiai quali sono connessi i vari elementi visti, all’interno dell’ampolla è presente una condizione di vuoto spinto. Il funzionamento della valvola termoionica vede l’elemento di anodo ad un potenziale positivo rispetto al catodo e il flusso di elettroni che arriva su esso sarà controllato attraverso il valore e la polarità della differenza di potenziale applicata all’elemento di griglia più vicina alcatodo, detta griglia controllo.


La classificazione delle valvole, è fatta sulla base del numero di elettrodi presenti, quindi si parte dal diodo con due elettrodi, al triodo con tre elettrodi, al tetrodo e via a seguire fino alle valvole multiple, cioè costituite da valvole assiemate in un'unica ampolla di vetro. E dopo tante parole, ecco il disegno/ esempio, non ben riuscito ma sufficientemente rappresentativo, per rendere l’idea ...in versione large ..icon_mrgreen.gif

Disegnare ciò che piace,ascoltando musica che piace,e condividerlo,è un piacere che solo ElectroYou può darti .. e che nulla e nessuno può cancellare .. icon_wink.gif
Grazie di tutto admin

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Commenti e note

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I n c r e d i b i l e !

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di ,

Interessante il tuo invito clavicordo, ma non credo di avere simili competenze,la mia esperienza diretta sui tubi elettronici in apparecchiature HIFI si riferisce molto all'ascolto di pre ed ampli nei lontano fine anni 80 quando il settore HIFI era uscito dal settore di nicchia dove ora è rientrato.. meglio se mi limito a disegnarli i tubi termoionici ..

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di ,

Già, perchè non scrivi qualcosa sulle valvole in HiFi?

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di ,

Grazie Guerra ..

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di ,

Hai ragione clavicordo, credo anch'io faccia ormai parte della tradizione, infatti su un vecchio testo di elettrotecnica (1928) riporta :"..se si alimenta il filo di tungsteno con una piccola batteria di accumulatori per renderlo incandescente come nelle comuni lampade elettriche, per effetto del riscaldamento il filamento emette ioni negativi o elettroni i quali vengono attratti dalla placca quando questa si trova a potenziale positivo rispetto al filamento." pertanto valvola termoionica .. a conferma di quanto mi hai indicato. . Sulle valvole termoioniche utilizzate nei dispositivi audio HIFI ci sarebbe da scrivere di molto, altrettanto sulle credenze ..

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di ,

Nostalgia delle cose buone e semplici di una volta. Ah!

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Bravo mir!

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Bellissimo disegno, richiama proprio i disegni dei vecchi libri, quelli dell'epoca del disegno a mano.

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di ,

Il termine "termoionico" fa farte della tradizione. A quanto pare, quando l'effetto termoionico fu scoperto il termine "elettrone" non era entrato ancora pienamente nell'uso e si parlò genericamente di "termoioni". Certo, "emissione termolettronica" sarebbe più precisa come espressione. Ma tu hai mai sentito parlare di "valvole termoelettroniche"? Io no, ho sempre sentito e letto "valvole termoioniche". Quanto all'uso delle valvole in hi-fi, per inciso l'unico uso moderno, a quanto ne so, si tratta di uno di quei fenomeni di revival, simile a quello degli LP. Come vado dicendo da tempo, sono convinto che spesso non è la verità che conta ma ciò che viene creduto vero anche se in contrasto con i dati oggettivi. Ma l'oggettività è infinitamente meno potente della credenza. Basti pensare a Galileo Galilei che dopo ben 359 anni, 4 mesi e 9 giorni è tornato ad essere nuovamente un "figlio legittimo" della Chiesa cattolica. Nel caso hi-fi ed LP si può dire più semplicemente che non è bello ciò che ha distorsione minima ma è bello ciò che ha una certa distorsione di armoniche pari...

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di ,

Ciao [http://www.electroyou.it/richiurci richiurci] grazie. Il tempo impiegato di preciso non saprei indicartelo, in genere inizio il disegno, poi mi prendo delle pause, la vista lo richiede, ed anche per scrivere due righe per accompagnarlo, comunque direi che qualche ora ci vuole

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Grazie Paolino

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Grazie Fedhman

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di ,

Ciao Irenetti , grazie per i complimenti, e capisco la tua segnalazione, anch’io sono passato per la famosa Scuola Radio Elettra prima della maturità tecnica,conservo ancora qualche dispensa, non messa bene purtroppo.

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di ,

Ciao clavicordo e grazie per le belle parole che hai speso, non credo di meritarmele. Per le EL34 qualche ricordo l’ho anch’io, mi è rimasto solo quello però. Per FidocadJ mi rifiuto di credere che tu non ne sia capace . ;) E poi c’è il dubbio sulla correttezza del termine : emissione termoelettronica o termoionica ? Provo a scriverla come la so, ammesso che sia corretta. Sappiamo dalla letteratura tecnica, che nei metalli esistono degli elettroni liberi, e che questi elettroni svincolati dai rispettivi nuclei atomici, a seguito dei moti di agitazione termica, migrano da una parte all’altra sostituendosi reciprocamente. La superficie estrema del metallo, è formata pertanto dalla presenza di elettroni satelliti degli atomi più vicini, al di sotto della superficie del metallo, si ha cioè un doppio strato di cariche elementari negative verso la superficie esterna e di cariche elementari positive verso l’interno, e fra queste è presente un campo elettrico, che impedisce agli elettroni liberi del metallo di sfuggire verso l’esterno realizzando una barriera di potenziale, inoltre si realizza fra l’interno del metallo e l’esterno (supposto vuoto) si ha una differenza di potenziale intrinseca del metallo. Perché questi elettroni liberi possano superare la barriera di potenziale, sarà necessaria una forza cinetica verso l’esterno tale da vincere quella antagonista della barriera, e questo effetto si può verificare a una temperatura elevata che realizzi uno stato di agitazione termica del metallo. Pertanto, l’emissione di elettroni da parte di un metallo nel vuoto, può essere realizzata attraverso il riscaldamento del metallo stesso, aumentandone così la sua temperatura e conseguentemente la sua agitazione termica, e quindi anche l’energia cinetica degli elettroni che inizieranno a muoversi in maniera disordinata nell’interno del metallo, superando così anche l’azione antagonista della barriera di potenziale del doppio strato superficiale e uscire nello spazio esterno, realizzando così l’emissione termoelettronica , che poi in sostanza, per chi ha avuto modo di vederlo dal vivo, è quell’effetto di arrossamento che si nota/va nei tubi elettronici, il riscaldamento dell’elemento catodo. Qui nasce il dubbio : perché emissione termoionica se si tratta di emissione termoelettronica ?

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di ,

Ciao EcoTan , se ti riferisci ai contorni del disegno, non ci vuole molto è sufficiente rinforzare il disegno con lo strumento “curva” avendo cura di non esagerare con l’area di rinforzo, e poi ovviamente riempendola. http://www.electroyou.it/forum/images/smilies/ok.gif

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di ,

Invidia! Bravo Mir, potresti umiliarci ulteriormente dando una idea del tempo che impieghi a fare un disegno del genere? Così, tanto per rinunciarci in partenza :-)

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di ,

Spettacolare!

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di ,

Mi piace molto lo stile con cui hai disegnato lo spaccato del tubo, ha un che di macchinario arcano

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di ,

Complimenti MIR per l'accuratezza del disegno, che mi ricorda i miei inizi con un corso Radio Elettra per Radio Stereo a Transistor, ma con numerosi capitoli dedicati ai tubi termoionici (triodo, pentodo, occhio magico, ...). Qui si trova materiale relativo a quel periodo, un sito molto bello secondo me: http://www.leradiodisophie.it/CD-ROM.html#SRE%201969 Quando Arduino era solo un antico re del Medioevo.

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di ,

A te, simpatico MIR, stimolatore di amarcord, ricordatore di fascinazioni fanciullesche da agognate EL34, abile cesellatore di immagini di sorgenti elettroniche controllate (sì, "termoionica" è corretto), colpevolizzatore della mia ritrosia a usare Fidocad... complimenti!

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di ,

Bello. Perchè non ci spieghi come tubo si fa a fare i disegni ornati con Fidocad?

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